GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Sapori antichi: il pizzicarolo, il vapoforno e "vini e olii"...

Post n°505 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da sergioemmeuno
 

Ci imbuchiamo nel Vicolo dei giudiziosi e come prima cosa incontriamo la sacra drogheria e il padrone, il pizzicarolo per l’appunto, assai corpulento e baffuto come vuole la tradizione. Si vendono le spezie, l’amido, il pane degli angeli e la vanillina. Senza dimenticare gli squisiti salumi, le olive, i formaggi e i detersivi.

Un’inconfondibile esalazione emanata, fresca e avvolgente, ci conduce dritti dritti al caro vapoforno. È Il tempio profano del pane, della pizza bianca e rossa, dei biscotti e dei taralli. L’omino bianco ci spiega che per l’impasto adopera il lievito naturale.

Non facciamo a meno di azzannare un bel quadratone di pizza bianca, vittima predestinata dei nostri stomaci vuoti: alta, croccante in superficie da solleticare il palato, soffice dentro, gustosamente oleosa, salata al punto giusto e ancora calda… in breve, a detta di Monica, un qualcosa non molto dissimile da un orgasmo.

Assaliti dalla sete, ci precipitiamo nel chiosco  dei “vini e olii”  (così dice l'insegna), dove si vendono anche gazzose e aranciate. L’arredamento è spartano: c’è un bancone su cui vengono posati i bicchieri colmi di vino per i clienti, le botti da cui si mesce il vino sfuso, le rastrelliere per le bottiglie più costose e gli scaffali neri di legno per le bottiglie di olio.

Ci scoliamo una gazzosa e due spume. Sulla soglia del chiosco, vecchietti su sedie di legno e paglia, col bicchiere sempre vuoto, bestemmiano per una partita a tressette; altri ci deliziano con aneddoti spassosi: storie di amori acerbi e di giornate di tempi che furono... quando la mente era occupata più dalla voglia di riposare che da grovigli di pensieri convulsi...

 
 
 
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