GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

In classifica

 
 

Ultime visite al Blog

captain_harlock_7Prelude2012sergioemmeunoMAGNETHIKACrossPurposesLajla665althea_19631gloria19652014bettedaviseyes1lucilla_800Ventodorienteurlodifarfallavenere674cuoretenero75
 

Ultimi commenti

 

Foto

Molte foto sono state scaricate dal Web. Se sono protette dal copyright, l'autore può contattarmi e ne provvederò alla rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 84
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

modificare foto

 
Aggregatore notizie RSS
 

Aggregatore _nline

 

Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

« >>>>> PRONOSTICO MISS IT...>>>> 14 - 16/09: Terraci... »

Sabrina e quel pensiero ricorrente sceso dal treno... (14)

Post n°705 pubblicato il 12 Settembre 2012 da sergioemmeuno
 

 

 

  

...E quando Sabrina, voltandosi all’altezza del locomotore, incrociò in lontananza gli occhi di Lui, il pensiero le bisbigliò che nulla sarebbe stato più come prima.

 

Ora che poteva vedere il proprio passato con occhi diversi; e avvertì che il filo del passato si andava a ricongiungere col futuro in un corto circuito: un sublime spazio destinato a nutrirsi di loro due, e di nient’altro: un interregno temporale...

 

Ove abbeverarsi di quei sorrisi rubati; trangugiare senza pudore le speranze; giocare a modellare i desideri di creta dell’Altro.

 

Ma adesso non era con lui. Dopo quella mattina sul treno, si erano incontrati altre due volte. Quando lo avrebbe rivisto?

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------

Parte 13: http://blog.libero.it/GIORNISTRANI/11553131.html

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963