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Caspita ieri IL SIGNORE mi ha donato una nuova rivelazione nel cuore. Non è una cosa che prima ignoravo, ma l'avevo fatta mia sempre solo a livello razionale. Ieri è arrivata. Chiara, limpida. In pratica dal giorno della mia conversione, la mia vecchia natura, il mio "IO", spesso si ribellava in un'esplosione di orgoglio, dinnanzi al suo Creatore. Tante volte pur consapevole dell'infinita superiorità di Dio, mi dava quasi fastidio l'idea di dovermi annullare per Lui, pensando "Ed io scusa???" Questa cosa però mi faceva male perchè sapevo che proveniva da quella vecchia carcassa da eliminare, la mia vecchia natura. Pur non volendo nutrire orgoglio, non riuscivo a non farlo.

Anche il grande San Paolo si trovò in balia di questo conflitto interiore e lo dichiarò espressamente nella lettera ai  Romani 7:15 "Io non approvo quello che faccio, poichè non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio" lasciandoci capire che in effetti i figli di Dio hanno, per così dire, due personalità. E continua Romani 7:16-21 "Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona; allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no." Ecco che Paolo ci spiega, dunque, l'impossibilità di compiere la volontà di Dio senza il Suo aiuto diretto. Ed è stato appunto da Lui che è arrivata la rivelazione, proprio per aiutarmi a compiere la Sua volontà, e cioè in questo caso, di RINNEGARE ME STESSA.

Una rivelazione non si può trasmettere orizzontalmente, essa arriva dall'alto. Quindi provo a spiegarla così come è arrivata a me, sperando che nel leggerla, lo Spirito di Dio possa farla penetrare in voi.

Nessuno di noi può vantarsi di possedere un'identità propria. Nessuno di noi può dire IO SONO. 

SOLTANTO DIO E'.

Ognuno di noi è, praticamente, composto da ciò che le circostanze entro le quali abbiamo vissuto e viviamo hanno provocato e prodotto in noi. Tutte le nostre passioni, debolezze, inclinazioni, dipendono solo da ciò che ci circonda, e, forse in alcuni casi, da ciò che il passato ci ha dato in eredità. SOLO QUANDO DIO E' IN NOI, NOI DIVENTIAMO. CHE COSA DIVENTIAMO? DIVENTIAMO ESSENZA, POICHE' SE EGLI E', QUANDO EGLI VIVE IN NOI, NOI COMINCIAMO AD ESSERE. A QUEL PUNTO CAPIAMO CHE NOI NEL NOSTRO "IO" NON SIAMO NULLA PER CUI VALGA LA PENA BATTERSI, ED IL NOSTRO ORGOGLIO CONSISTE SOLO NEL FATTO CHE DIO ABITA IN NOI...CHE COSA MERAVIGLIOSA...E' QUESTO IL SIGNIFICATO PROFONDO DEL CONCETTO DELL' ESPRESSIONE "IO SONO" CON CUI GESU' SPESSO SI PRESENTAVA. CON QUESTA RIVELAZIONE LUI HA ABBATTUTO UN'ULTERIORE BARRIERA. CHE DIO POSSA RIVELARLA ANCHE AD OGNUNO DI VOI. UN ABBRACCIO A TUTTI