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"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi darò riposo". Matteo 11 : 28

Il peso portato dal genere umano è schiacciante. Il riposo di cui ci parla Gesù è la liberazione da quel peso. Vediamo di che peso si tratta.

IL PESO DELL'ORGOGLIO
Il violento sforzo del cuore di proteggere sè stesso da ogni offesa, di difendere il suo onore suscettibile dalla cattiva opinione degli altri, farà sì che la mente non abbia mai riposo. Tutti coloro che non conoscono Gesù portano questo peso schiacciante per anni, continuamente, tentando di nasconderlo perfino a sè stessi, opponendosi ad ogni parola che viene detta contro di loro, cercando la stima di sè nell'approvazione degli altri, ed, intimamente provando dolore di fronte ad ogni critica, ad ogni insulto. L'orgoglio ci pone seduti sul trono del nostro cuore, innalzati, come un piccolo Dio di noi stessi, al quale dobbiamo essere fedeli ad ogni costo.

IL PESO DELLA FINZIONE
Con il termine finzione non intendo l'ipocrisia, ma il comune desiderio di mettere in mostra il nostro lato migliore e di nascondere al mondo chi siamo DAVVERO. Basta rispecchiare noi stessi nella spontaneità incondizionata dei bambini, per accorgercene.
A volte gli adulti che si ubriacano lo fanno inconsciamente per sfuggire a questo peso, perchè l'ubriachezza è, per chi non conosce il riposo di Cristo, l'unico modo (e qui c'è poco da scandalizzarsi) in cui si diventa capaci di essere pienamente sè stessi, diventa una sorta di scusante, una condizione nella quale ci si sente liberi, di fronte agli altri, di essere ciò che siamo davvero, liberi di ballare e cantare per strada, liberi di fare "figuracce", liberi dalle preoccupazioni, appunto, come i bambini.

IL PESO DELL'ARTIFICIALITA'
Che consegue direttamente il peso della finzione, in quanto, per nascondere la propria vera essenza, ci si crea un personaggio, al giorno d'oggi addirittura veniamo invasi da pubblicità che vanno a sfruttare proprio questa debolezza umana, facendo apertamente appello al desiderio di "brillare", proponendoci di continuo libri, vestiti, cosmetici, giocando continuamente su questo desiderio di apparire ciò che non siamo.

Tutte queste sono MALEDIZIONI che cessano SOLO quando ci inginocchiamo ai piedi di Gesù e ci arrendiamo alla Sua mansuetudine, al Suo riposo. Il riposo dell'anima. All'infuori di Gesù, un modo di ragionare acuto e buono potrà anche aiutare a sentire il peso un pò più leggero, ma il vizio è così forte che se lo spingiamo giù in un posto, verrà su da qualche altra parte. Solo quando ci arrendiamo a Gesù non ci importa più di ciò che pensano le persone, fino a quando piacciamo a Dio. Ciò che SIAMO diventa tutto. Ciò che SEMBRIAMO occupa un posto molto basso nella scala dei nostri interessi. L'unica cosa di cui ci si vergogna è il peccato.

GESU' LIBERACI DAL PESO DEL NOSTRO IO.