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CUORE IN VIAGGIO

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Il ritratto (VI)

Post n°461 pubblicato il 28 Marzo 2012 da xteneraladyx
 

 

La giornata in ufficio trascorse lenta e inconcludente.

Irene continuava a pensare al sogno della notte appena trascorsa e a chiedersi se quel finale inquietante, fosse in relazione alla sensazione di mistero che aveva avvertito, durante la visita al pittore Tancredi.

In realtà non sapeva nemmeno come comportarsi. Le cose che lui le aveva detto, le erano sembrate abbastanza surreali e si chiese se, in fondo, non fosse solo stata una sua tattica per conquistarla.

Le dava abbastanza fastidio la sua sicurezza e il fatto che avesse sempre il sorrisetto ironico del cacciatore con la preda. La sensazione di essere una preda non le piaceva affatto e glielo avrebbe presto fatto intendere.

Proprio in quel momento squillò il telefono. Era Bettina.

“Ciao, cara. Allora per stasera tutto bene? Vengo verso le otto, porto un dolce specialissimo che mi hanno regalato degli amici di ritorno da Vienna.” come sempre Bettina faceva le domande e non attendeva che le si desse risposta.
La risposta se la dava da sola.

“Bettina, non mi dire che porti la Sacher? Lo sai che sono a dieta e che non posso cadere in tentazione!” sperava dicendolo di convincersene, ma in realtà sapeva benissimo che ne avrebbe mangiato ben più di una fetta sola.

“Tesoro, dobbiamo fare dei discorsi seri e un dolce all’altezza del momento ci vuole. La Sacher è perfetta. A stasera. Baci.” Riattaccò senza darle il tempo di contraccambiare il saluto, ma non si stupiva, era solo Bettina, prendere o lasciare.
Lei l’aveva presa e se la teneva stretta, perché era l’amica più sincera che avesse mai avuto e malgrado le sue stranezze non aveva mai tradito la loro amicizia.

Mentre faceva queste considerazione fu raggiunta da un sms sul suo cellulare.
Era di Andrea Tancredi e diceva
:
“ Ciao Irene, come stai? Sono passati alcuni giorni, pensavo mi avresti richiamato. Evidentemente avevo ragione, hai troppi corteggiatori da gestire e non sono riuscito a suscitare in te la curiosità di approfondire la nostra conoscenza. Ne sono desolato, ma non dispero che tu voglia, un giorno o l’altro, darmi una possibilità. Andrea”

Quell’uomo era insopportabilmente presuntuoso, oltre al fatto che continuava a punzecchiarla sul discorso corteggiatori, come sapesse che non ce n’era nemmeno uno.

Ma se pensava che sarebbe caduta ai suoi piedi, si sbagliava di grosso.

La tentazione di rispondergli a tono era fortissima. Ma, pensò che la rabbia è sempre una cattiva consigliera, meglio aspettare che fosse sbollita e di aver parlato con Bettina per un consiglio sul da farsi.

“Darti una possibilita? Ah…che presuntuoso sei Andrea Tancredi! Conoscerai presto con che donna hai a che fare….”

Che agonia la giornata, non finiva mai e lei non vedeva l’ora di riversare sull' amica il racconto di tutto quello che le stava capitando.

 

 
 
 
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