FOSCO

Perché tu mi dici "Poeta"...Io non sono un poeta, io amo la vita semplice delle cose...

 

 

« E R E T I C AW LE DONNE »

UN SOCIETA' POCO CIVILE

Post n°321 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da fosco6


Questa volta pubblicherò una cosa non mia ma che condivido al 100%, anzi è proprio quello che avrei voluto scrivere io, ma che Gian Antonio Stella ha saputo fare molto meglio di me, anche se, sia nel blog che nei miei commenti sparsi altrove, alcuni di questi concetti li avevo già espressi, pur se in maniera un po' più maldestra. 
L'articolo è apparso sulle prime pagine del Corriere della Sera  proprio in questi giorni, e  lo ripropongo qui perché lo sento molto mio e perché fotografa impietosamente la realtà del popolo italiano, ovvero di tutti noi.
Magari è un po' lungo ma vi assicuro che è tutt'altro che noioso, quindi credo che valga la pena perdere qualche minuto per leggerlo.


UNA SOCIETA' POCO CIVILE

Sempre più persone trovano normale imbrogliare lo Stato e considerarsi persone civili

Ci sono pezzi di «società civile» che danno francamente la nausea. Come la signora che usava il contrassegno disabili della zia morta da nove anni e s’è fatta scoprire perché, ingorda, voleva agganciarla all’auto nuova. O la miriade di automobilisti denunciati perché truccavano la targa col nastro adesivo nero così da entrare nelle Ztl romane. O i duemila falsi poveri beccati dalla sola Asl di Livorno (figuratevi il resto d’Italia) che non avevano diritto all’esenzione del ticket. O la professoressa che figurava assente con la «legge 104» per accudire la madre disabile ma era in Olanda a una gara di tango. Migliaia e migliaia di casi.

Per carità, non sono rapinatori, non stuprano bambine, non spacciano droga. Potete scommettere anzi che in larga parte si considerano persone «perbene». Trovano però in qualche modo «normale» imbrogliare lo Stato, l’Inps, i Comuni... Rubare soldi pubblici. Violare le norme che impongono sacrifici o semplici fastidi. E una volta scovati fanno spallucce: «Cosa sarà mai!». Le cronache degli ultimi mesi traboccano di storie di illegalità diffusa. Come la denuncia, da parte della Guardia di finanza, di «456 fittizi eredi o delegati alla riscossione, di persone decedute, alle quali, ante mortem, era stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento» nella sola area di Castrovillari.

O l’inchiesta su cinque dipendenti del Fatebenefratelli di Milano accusati d’«essersi appropriati dei soldi delle prestazioni sanitarie dei cittadini» allo sportello. O i controlli sulle dichiarazioni degli universitari capitolini arrivati ad accertare a fine 2013 addirittura il 62% di falsi, incluso quello di una ragazza esentata dal ticket in mensa nonostante il papà avesse la Ferrari. Non si tratta di quisquilie e pinzillacchere, per dirla con Totò. Lo scriveva Fiorenza Sarzanini partendo da un dossier della Finanza: «Ormai si sfiorano i quattro miliardi di euro, cifra record di buco nei conti dello Stato. È la voragine creata dall’attività illecita di circa 7.000 dipendenti pubblici infedeli». Molti convinti che in fondo «così fan tutti».

Ma può uno Stato sopravvivere a una «società civile» infettata da tanta illegalità diffusa e, peggio ancora, in qualche modo accettata con un sospiro se non con un sorrisetto bonario? Uno Stato dove un processo appena chiuso condanna per assenteismo 78 su 96 dipendenti dello Iacp di Messina senza che uno solo sia licenziato? Dove hanno usato la legge 104 il 63% degli insegnanti trasferiti a Catania e il 56% di quelli a Palermo e tutti (tutti!) i maestri e i bidelli spostati negli ultimi sette anni in provincia di Agrigento nonostante la Procura abbia accertato che una dichiarazione su quattro è falsa? Dove uno dei pochi licenziati per aver fatto il furbo con «415 giornate di congedo straordinario», in provincia di Pordenone, è in causa e vuole tutti gli arretrati? Dove decine di piloti in cassa integrazione con assegni spesso deluxe lavoravano in realtà all’estero?

Lasciamo pure da parte, oggi, il tema dell’abusivismo e dell’evasione fiscale che come ha ricordato Sergio Mattarella, sottrae agli italiani onesti 122 miliardi di euro e cioè 7 punti e mezzo di Pil. La prima delle violazioni collettive di ogni regola di convivenza. Sapete quante volte l’Ansa ha dato notizia di truffe sui falsi braccianti agricoli dal 2010 a oggi? Centotto. False circa 700 aziende, falsi trentamila braccianti, falsi i terreni su cui «lavoravano». Un esempio, l’inchiesta su 829 persone denunciate a luglio nel cosentino: «Oltre il 90% delle giornate dichiarate erano fasulle». Embè? Tanto paga l’Inps...

Spiega un dossier Ania che la norma che nel 2012 introdusse l’obbligo d’una radiografia per il risarcimento danni da colpi di frusta ha causato «una diminuzione delle denunce per danni fisici lievi (da 1 a 9 punti di invalidità) da 580mila nel 2011 a 370mila nel 2014: 210mila feriti in meno». O 210mila furbetti stoppati. Per non dire dell’inchiesta, a Napoli, sugli incidenti stradali «fantasma»: 62 medici, 12 avvocati, 300 indagati a vario titolo. Come non fosse cambiato nulla, nel gennaio 2016, da quando un giudice vent’anni fa capì che Gerardo «Tapparella» Oliva, di professione testimone non poteva proprio aver assistito (un frontale qua, un tamponamento là...) a 650 incidenti.

Che una pretesa superiorità morale della «società civile» non avesse senso, sia chiaro, si sapeva da un pezzo. E nulla è fastidioso quanto ascoltare gli strilli di chi è idrofobo con «chi comanda» e il «governo ladro», sia esso di destra o di sinistra, e insieme indulgente verso se stesso, i propri furti, le proprie furbizie. Detto questo, però, l’assoluzione della politica «che in fondo è solo lo specchio della società» è inaccettabile. È la politica che deve pilotare la società a migliorare. Lo spiegava, secoli fa, David Hume: «Nell’escogitare un sistema qualunque di governo e nel fissare i molti freni e controlli della Costituzione, si deve supporre che ogni uomo sia un furfante e non abbia, in tutte le sue azioni, altro fine che l’interesse personale». Sono le regole e la severità sul loro rispetto ad aiutare una società a crescere. A diventare più corretta. Ce l’ha ricordato, a modo suo, anche Roberto Mancini: «Il gesto del dito in Inghilterra non l’avrei fatto mai». Appunto...


La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/fosco/trackback.php?msg=13352557

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> - Sanremo 2016 - La quarta serata su BLOGGO NOTES
Ricevuto in data 13/02/16 @ 20:04
Mi sono piaciuti: Annalisa, "Il diluvio universale" (di Annalisa e Diego Calvetti) Miele, "Mentre...

 
Commenti al Post:
nina.monamour
nina.monamour il 06/02/16 alle 15:21 via WEB
Buon pomeriggio Carlo le cause e le soluzioni sono le stesse, la "bulimia" dello Stato e la certezza del diritto. La corruzione è fenomeno pubblico per definizione, meno Stato e tanti di questi casi spariranno, pene certe e l'incentivo a rubare sparisce. Sono cose ormai scontate, poi con le leggi che fanno, vedi legge 104, è un invito a fare quel che si vuole e si viene pure pagati. L'unica soluzione a tanta furbizia è una sola, chiudere i tubi dell'ossigeno e dei soldi, punto. Poi tu puoi sbraitare finche vuoi, ma la Asl e lo Stato o l'Inps non ti danno un tubo, se non hai i requisiti. Solo così avremo una possibilità di un futuro, altrimenti il risultato è la rovina di tutti ovviamente. Dulcis in fundo, l'ennesimo scandalo degli appartamenti (migliaia) affittati dal Comune di Roma a 10 euro, quis custodiet custodes? E' una vergogna continua, buon fine settimana.
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 20:42 via WEB
Il problema non credo sia meno Stato, anzi. Magari pene certe questo sì e anche rafforzate, ma quello che manca in Italia è il controllo. Se la gente sa di rimanere impunita perché non ci sono controlli o sono molto rari e blandi è ovvio che ne approfitta. Maggiori controlli vuol dire anche maggior personale e quindi un incremento dei posti di lavoro che sarebbero ampiamente ripagati dai risparmi che farebbero fare allo Stato. Ma queste sono le cose semplici che è tanto diffiicile fare in Italia perché i politici hanno paura di perdere consenso se inaspriscono i controlli.
L'Italia dovrebbe essere per 5 anni commissariata, magari da un tedesco, così probabilmente un pochino vereremmo raddrizzati^___^.
Ciao...CARLO
 
woodenship
woodenship il 06/02/16 alle 20:07 via WEB
Che dirti di più o di meglio?Già dice"quasi" tutto Stella.E quel "quasi"sta per quel peccato originale nel suo articolo non menzionato:siamo nati male come nazione e cresciamo ancor peggio.Quel che meraviglia, è la costanza di certi giornalisti, nel riesumare periodicamente questi vizi nazionali.Certo essi si assumono il carico dei moralizzatori e fustigatori. Anche questo ci sta nella comunicazione.Il problema è che,quando si cercano di mettere le pezze sulle tante buche,queste finiscono per essere peggiori dei buchi......Grazie infinite per avere condiviso l'articolo ed un caro saluto.....W......
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 20:45 via WEB
Purtroppo le denunce dei giornalisti ancorché reiterate non sembra producano molto effetto caro wood.
Ci vorranno forse più di 100 anni perché questo Paese in cui non scordiamocelo esiste ancora la mafia, diventi quasi civile.
Ciao....CARLO.
 
   
woodenship
woodenship il 17/02/16 alle 20:54 via WEB
Non lo è mai stato civile.Mi meraviglierebbe se tra cent'anni lo diventasse........Un più che caro saluto......W........
 
     
fosco6
fosco6 il 20/02/16 alle 19:17 via WEB
Forse sarà costretto a diventarlo (civile) se non per virtù per necessità, ovvero per non piombare in una catastrofe economica e morale e per non essere esautorato dal contesto Europeo dove i furbi e furbetti sono mal digeriti.
Ciao...CARLO.
 
gioia58_r
gioia58_r il 08/02/16 alle 14:38 via WEB
queste sono le persone che si indignano per un qualcosa di ingiusto subito, facendo finta di non capire che le prime ingiustizie è proprio lui a farle...ciao Carlo, mi vado a far sistemare...il canale!
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 20:46 via WEB
Tutti quelli che criticano e che vorrebbero moralità giustizia e correttezza estrema poi magari sono i primi a non rispettare le regole, perché in Italia le leggi valgono solo per gli altri, se fanno comodo anche a noi, ma per lo più vengono disattese.
Ciao...CARLO.
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 08/02/16 alle 19:03 via WEB
L'articolo di Stella si omologa a tanti altri che sbandierano questa "bella" Società in cui viviamo. E' il Belpaese che pullula di gente furba che "fotte" lo Stato quotidianamente e poi affermano: "Ma eravamo in buona fede!". Col risultato di cosa? Che ci ritroviamo sempre con questi enormi BUCHI da tappare. Miliardi di euro che lo Stato deve racimolare, miliardiiiiii!! Tutti questi "escamotage" a scapito di quei pochi che ancora pagano le tasse. O chi va davvero sul posto di lavoro a fare il suo turno, o di quelli che portano un "vero" disabile e non sanno dove parcheggiare. E' un atteggiamento ignobile che mette l'Italia in cattiva luce da tanti anni rispetto gli altri Paesi Esteri. Emerge sempre quell'Italia della Mala-società e non quella che ci mette in risalto per il buon Vivere Comunitario. Credo che la Storia vada sempre peggiorando e quì stanno troppo a guardar le...stelle! Anzi, pardon, forse dalle ultime notizie, inizia a "muoversi" qualcosa, spero che non sia solo fumo negli occhi! E ora, vado a bere una camomilla ^____^ perchè sono agitata! Un saluto da Grace, a Carlo o Fosco.
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 23:07 via WEB
Qui in Italia ci sono due sport che vanno per la maggiore, il calcio e il non rispetto delle regole, ovvero fare i furbi, con la scusa che così fan tutti.
Ho sempre pensato che i governi sono lo specchio del Paese, anzi spesso sono un tantino meglio della media dei nostri connazionali. Ma hanno la colpa di non aver voluto educare questo popolo per la paura di essere impopolari e di perdere voti.
Le altre Nazioni lo hanno fatto, a suon di educazione nelle scuole e con multe severe, e galera per i casi più gravi. Qui da noi viaggiano tranquillamente, nonché sia vietato e pericoloso, con il cellulare in mano mentre guidano, non rispettano quasi mai il codic edella strada....in mezz'ora di viaggio ho contato decine di macchine che andavano con un faro spento e alcune addrittura con ambedue spenti.Gente che accosta o entra in corsia senza segnalare, sorpassa senza freccia e in curva e con al doppia striscia...insomma ne facciamo di tutti i colori, tanto è vero che abbiamo il più alto tasso di incidenti d'Europa (anche per questo le assicurazioni sono da noi così care).
Non siamo un popolo civile purtroppo e chissà quando lo diventeremo, se mai ce la faremo. Ma prima di gridare "governo ladro" sarebbe bene facessimo un esame di coscienza su noi stessi....perché se possibile siamo spesso anche peggio di chi ci governa.
Ciao...CARLO.
 
arw3n63
arw3n63 il 09/02/16 alle 16:31 via WEB
Gli uffici pubblici dovrebbero comunicare tra loro in via telematica, l'Inps per esempio dovrebbe avere comunicazione automatica di decesso e sospensione di indennità di accompagnamento quando muore l'avente diritto, non come finora che gli uffici non comunicano, se il parente non invia dichiarazione di morte,quelli vanno avanti all'infinito.Poi ne pagano le conseguenze tutti quando si fanno dei tagli alla sanità per colpa di chi ne ha sempre approfittato senza aver diritto.I controlli dove stanno? poi pene certe, chi sbaglia paga, e non ha più diritto al posto pubblico o ad un incarico politico, eppure oggi non è così, oltre ad un'educazione al rispetto di queste fin dall'infanzia cosa che qui in Italia manca e il furbo e il furfante se la cava sempre.Ciao Carlo.
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 23:14 via WEB
Ecco, non ci si spiega come mai nell'era dell'informatica non sia ancora possibile che gli uffici comunichino tra loro.Questo è veramente un mistero.
E naturalmente mancano i controlli e le giuste punizioni per chi fa il furbetto.
Qualcosa sembra che stia cambiando ultimamente, sperando che non sia la solita tempesta momentanea italiana, e che finito il clamore poi tutto torni come prima.
Educare significa anche comminare pene severe a chi non rispetta le regole a danno di altri...perché non si diventa migliori per autocoscienza, almeno non il popolo italiano, ma solo se si viene colpiti negli interessi. Allora forse si cambia, magari per paura ma si cambia, fino a che diventa un fatto eticamente acquisito da tutti o cmq dalla maggior parte.
Comne diceva qualcuno, "l'Italia è stupenda, peccato che sia abitata dagli italiani"....
Ciao...CARLO
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 11/02/16 alle 12:10 via WEB
Tempo fa un mio amico ha definito l'Italia come Repubblica delle Banane...mi sa che non aveva tutti i torti.
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 20:48 via WEB
E' da tenpo che siamo una Repubblica delle Banane purtroppo. E facciamo tanta fatica a diventare un paese un tantino civile, chissà se ci riusciremo mai?
Ciao....CARLO.
 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 12/02/16 alle 08:53 via WEB
Carlo non è assolutamente banale ! E' la cruda realtà !
 
 
fosco6
fosco6 il 12/02/16 alle 20:48 via WEB
Già, è la realtà purtroppo.
Ciao...CARLO.
 
surfinia60
surfinia60 il 13/02/16 alle 09:01 via WEB
Al mondo ci sono due tipi di persone. I furbi cronici e gli onesti ad ogni costo. Non mi soffermo su a quale categoria apparteniamo tu ed io. Conosco persone che, al limite della scorrettezza, cercano di approfittare a proprio vantaggio di qualunque situazione. Solo che questo limite spesso si sposta sempre un po' più verso l'illegalità. E poi ci sono quelli che, per usare una metafora poco elegante, la trattengono fino a scoppiare anche se sono in campagna e non li vede nessuno. Sono valori che ci vengono trasmessi dalla famiglia o da qualcuno che abbiamo stimato ed è stato di esempio per noi. La correttezza, l'onestà, sono fatte di paletti invisibili che ci portiamo dentro. Non servono cartelli e divieti: sappiamo cosa è giusto o sbagliato. E poi ci sono gli altri.....
 
 
fosco6
fosco6 il 13/02/16 alle 11:00 via WEB
E' vero che l'esempio che si ha avuti dalla famiglia e da persone che stimiamo ha formato la nostra coscienza, ma è anche vero che l'educazione è importante e a volte per educare occorrono anche le sanzioni, come hanno fatto e fanno nei paesi più civili del nostro.
Senza controlli e senza sanzioni severe l'uomo tira fuori la sua natura più anarchica ed egoista. Il convincimento e i buoni maestri sono essenziali, ma dove non arrivano loro lo Stato deve usare dei forti deterrenti per impedire che i disonesti o comunque i furbi e i furbetti abbiano la meglio sugli onesti.
Ciao....CARLO.
 
nina.monamour
nina.monamour il 20/02/16 alle 20:52 via WEB
Buon fine settimana carissimo Carlo, un bacione.
 
 
fosco6
fosco6 il 21/02/16 alle 19:00 via WEB
Sono un po' in ritardo nel rispondere...quindi meglio augurarti un buon inizio di settimana^.....^
Ciao....CARLO.
 
gioia58_r
gioia58_r il 21/02/16 alle 09:02 via WEB
buona domenica!
 
 
fosco6
fosco6 il 21/02/16 alle 19:01 via WEB
BUONA DOMENICA anche a te, per quel poco che ne rimane.
Ciao...CARLO.
 
simona_77rm
simona_77rm il 26/02/16 alle 12:06 via WEB
L'articolo è molto accurato e inquietante. Sappiamo bene che l'Italia è ancora tutta da riformare, ma leggere che esistono tanti punti negativi e inconfutabili fa rabbia... La frase «..si deve supporre che ogni uomo sia un furfante e non abbia, in tutte le sue azioni, altro fine che l’interesse personale» esprime esattamente quello che al momento penso di gran parte degli italiani...
Ciao Carlo, buona giornata :)
 
 
fosco6
fosco6 il 27/02/16 alle 01:30 via WEB
Un Paese così bello e cosi ricco di Storia e di Cultura, di beni architettonici e artistici, è veramente deludente vederlo ogni giorno macchiato da truffe e da irregolarità di ogni genere.
La corruzione e la mancanza di ogni rispetto per la comunità e per l'ambiente ci pongono purtroppo in coda all'Europa. Penso che per diventare un Paese Civile occorreranno ancora tanti anni. In questi giorni abbiamo fatto un piccolo passetto avanti con le Unioni Civili, anche se contornato dalle solite polemiche e litigiosità, ma dobbiamo fare ancora tanto perché si rispettino le Regole e non si cerchi di fare i furbi sempre e comunque. Da noi purtroppo si fa solo tatticismo e mai strategia....è il nostro limite.
Ciao...CARLO.
 
nina.monamour
nina.monamour il 26/02/16 alle 15:20 via WEB
Buon pomeriggio Carlo, spero tutto bene; ti auguro un sereno week-end. http://image.forumfree.it/4/4/1/0/7/3/3/1325018914.gif
 
 
fosco6
fosco6 il 27/02/16 alle 01:24 via WEB
Grazie per tutto...potrebbe andare meglio ma mi accontento.
Buon fine settimana a te.
Ciao...CARLO.
 
nina.monamour
nina.monamour il 28/02/16 alle 10:28 via WEB
Buongiornooooo e buona Domenica Carlo, ti auguro di trascorrere una deliziosa giornata avvolta in una nuvola di coccole. Un sorriso (^_^)
 
 
fosco6
fosco6 il 28/02/16 alle 12:44 via WEB
La giornata per la verità non è deliziosa, fra freddo ed è piovoso.E le nuvole ci sono, tante e nere, ma non sono di coccole^_____^.
Però l'augurio è comunque gradito....BUONA DOMENICA anche a te quindi.
Ciao...CARLO.
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 29/02/16 alle 19:21 via WEB
A song for you...Ciaoooooooooooooooo!! https://www.youtube.com/watch?v=oxqnFJ3lp5k
 
 
fosco6
fosco6 il 29/02/16 alle 23:39 via WEB
Molto carina, grazie, ho apprezzato.
Ciao....CARLO.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: fosco6
Data di creazione: 30/04/2006
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

m12ps12gioia58_rcassetta2solnelblu1Maheofosco6noctis_imagosimona_77rmsterlizinafulcrodogdesideria_io2009woodenshipArianna1921SexAndTheCity00tullio.cortivo
 

ULTIMI COMMENTI

Cara Simona, ti ringrazio di cuore per la tua calorosa...
Inviato da: fosco6
il 27/02/2024 alle 01:14
 
Grazieeeeee, ma vedo che anche tu sei un po' assente...
Inviato da: fosco6
il 27/02/2024 alle 00:54
 
Che bella sorpresa Carlo! Non immaginavo di poterti...
Inviato da: simona_77rm
il 26/02/2024 alle 15:16
 
Bentornatoooooooooo
Inviato da: desideria_io2009
il 25/02/2024 alle 15:24
 
Si torna quasi sempre sul luogo del delitto :-)
Inviato da: fosco6
il 19/02/2024 alle 01:16
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963