Creato da erinn78 il 28/11/2004

Città-ragnatela

Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti di Ottavia é meno incerta che in altre città. Sanno che piú di tanto la rete non regge.

 

Io per te

Post n°748 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da erinn78

Bruna é innamorata. L'ho saputo dal suo space.  
Grazia riflette. Anche lei sul suo space.
Cosa sono io per te adesso me lo chiedo a mia volta. Innamorata o in crisi poco importa poiché é tutto così fugace, tanto amaro. Ne parliamo fino alla nausea, fino a dirci che, se supereremo questa, niente ci dividerà mai.
Appena ci salutiamo, per me non sei più amore. E sì che ti avvertivo di non giocare con me, ché ti avrei cancellato.
Prima di dormire conto ogni tua bugia che salta lo steccato, fino a dimenticarti.

- Dai, tutto si aggiusta.
- 'Sta minchia, se devo fare tutto io.

 

 
 
 

Premio Dieci e lode

Post n°747 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da erinn78

Conferitomi da occhiodivolpe con la seguente motivazione:
il capovolgimento e la contrazione , il sarcasmo , lo sberleffo puro del bimbo , la rappresentazione del mondo nella violazione dell ordinario e del conformismo 
... e il suo viso da brancusi.

e da ParoleMaddalene, che così scrive:
Inventiva, creativitá, buongusto. Il suo blog é un mondo parallelo in cui la cittá di Ottavia rappresenta lo specchio delle paure, delle idiosincrasie, delle cadute e delle vittorie, della sua creatrice, ma con un taglio picaresco. E’ un punto interrogativo che cela molte domande zitte. Semplicemente bello.

Grazie, Laura ed Enrico. Ogni altra parola é superflua.

Dunque, "Dieci e lode". Cos'é?

E' un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chi apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione, sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio e la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il premio "Dieci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole avere mai niente a che fare.

Le regole

1. Esporre il logo del premio "Dieci e lode", che é il premio stesso, con la motivazione per cui lo si é ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui é di valore.
2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio, con doveroso ringraziamento.
3. Se non si lascia il collegamento a questo post già inserito nel codice html del premio, provvedere a linkare questa pagina.
4. Inserire il regolamento.
5. Premiare almeno un blog aggiungendo la motivazione.

Le mie assegnazioni:

RamonSerrano
Il cinismo e la perdita dell'innocenza mascherate da umorismo sagace, lo stupore in ogni anfratto - nonostante tutto incantevole - di Felicity Town, che rinasce ad ogni alba come il disgraziato Carson.
Questo blog é la più bella scoperta del 2007, mai autoreferente, mai ripetitivo. Il padrone di casa, presenza discreta e defilata, lascia a pendere dalle sue dita un esiguo gruppo di assidui lettori di cui ho l'onore di far parte.

ParoleMaddalene
Purezza stilistica ed ogni sfumatura di una donna dagli occhi neri e liquidi, alternano con delicatezza tralci e  bottoni vividi ad una sottile - mai disincantata - malinconia.
Leggerla per me non é imbattermi nella strega parolaia, ma  re-incontrare Laura.
A lei, la lode con schiocco di bacio.

occhiodivolpe
Sensualità d'anfora e clessidra, il fascino primitivo di appartenere ad una cerchia d'elette, l'attenzione galante della Volpe che riesce a mettere tutte sullo stesso piano e tuttavia a non svegliare il vespaio. Il fatto che ricerchi la bellezza anche dove sembrerebbe mancare non sarebbe degno di nota.
Se non che, fra una zona d'ombra ed un palpito, stregone che non é altro, riesce pure a trovarla.

falco58dgl
Apprezzo gli stralci generosamente proposti, cosa già rara in un locus ibrido di dilettanti allo sbaraglio e più o meno lanciati scriventi per professione che cedono alla tentazione della più stucchevole autocelebrazione.
Writer non é mai fine a se stesso.
Piacevole é ritrovare l'uomo dietro lo scrittore. E, oltre che spesso limpido e guizzante, Writer é Claudio. Ironico, irriverente, implosivo. A me piace così.

 J.A.Prufrock
Quando ha abbandonato lo stagno maleodorante per il loft circondato da case d'appuntamento non gliel'ho perdonato, e lui lo sa. Non perché mi mancassero solo il battere del bastone sull'interruttore o i limoni mummificati sul frigo. Giunco era innamorato ancora di ogni fidanzata sepolta, mentre Pruf é lo scapolone d'oro che scrive per un pubblico gallinaceo. E questo é un vero spreco ed un vero peccato. Ogni tanto il Giunco, però, riappare. E nessuno gongola più di me.

 
 
 

Pulizie di primavera

Post n°746 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da erinn78

Dal duemilacinque ad ora non avevo buttato via nulla.
Perché il mio portafogli scoppia di scontrini e non di soldi e la mia agenda é fitta di biglietti e cartoline di gente che non vedo mai, e tenerle tutte lì, le e-mail, mi sembrava il minimo.
Più che
loro
, mi ha colpito vedere quanto sia io ad essere cambiata.
Mi commuoveva un'attenzione, mi sgomentava l'indifferenza. E il dolore era una lama da condividere.
E se anche oggi sono apparentemente più egoista e meno chiusa, sono lontana su un filo di ragnatela.

Vi ho portato nel cuore più di quanto meritaste, e oggi molto meno di quanto mi possa permettere. E quanto vorrei venire fino alle vostre case ad incendiare computer e cellulari, quanto vorrei urlarvi che non bisogna aspettare di aver perso qualcosa, per desiderarla! (Odio questo punto esclamativo).
Ma ho assorbito qualcosa che somigliava all'affetto, ho respirato il conforto di cui avevo bisogno ed espirato parole che non potevo pronunciare.
Ho fortunatamente perso per omissione chi mi mentiva da più tempo ancora, e oggi continuo a pagarne lo scotto.
Lo meritavo? (!:;??)
Ciò é incomprensibile a chi non c'era tre anni fa. Ad ogni modo, il ricambio continuo fra tre mesi non avrà risparmiato neppure uno fra voi.

Colpevole di aver riversato qui la rabbia che a volte mi acceca mascherandola da virgole e panegirici, di aver taciuto la sofferenza senza più riuscire ad infiorarla con una storia idiota.
Innocente perché in qualche modo non c'ero, e se c'ero dormivo.
Da oggi si da una bella ripulita e ricomincio. Che possa non riuscire a balbettare più su questa tastiera se non ne sono capace.

 
 
 

O Valentino

Post n°745 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da erinn78

  

 Perché sei tu, Valentino.

Splende il sole e piovono rose, come vuole la tradizione.
Perché amaro é non amare, e niente é troppo stucchevole se condito da belle parole.
Orsù, amatevi.
Che sia fra i fornelli, da una scrivania all'altra o in una bella chat.
E' più facile farsi vedere in tuta e anima o con gli occhi bistrati in cam?
La curiosità mi uccide.


 
 
 

Istantanea

Post n°744 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da erinn78

Fuori piove. Entri senza strofinare le suole sullo zerbino, sei già arrivato al bagno prima di ricordare di salutarmi. E lo fai; da lì, fra uno zampillare e un tiro di sciacquone.
"E' pronto?" chiedi.
"Quasi."
Ti sto irritando. Pretendi sia tutto in tavola da ore, ma bello caldo e croccante, e che accavalli le gambe mostrando  le calze dell'amore, e che i miei capelli non odorino di arrosto.
Ti accontento, perché amare significa donarsi.
Facciamo l'amore, e poi giaci immobile, come morto. Con una mano tremula indichi il posacenere, poi le sigarette e l'acqua, ed infine l'interruttore, perché c'é troppo buio. Ancora l'interruttore, perché c'é troppa luce.
Tempo fa ti avrei detto mille cose. Non oggi. Mi basta sentirti russare sommessamente.
Ti svegli due o tre volte per lamentarti della luce che filtra attraverso l'avvolgibile, allunghi una mano a stringere la mia.
"Ogni volta che dormiamo insieme é uno strazio. Questa luce, ah!" e ti rannicchi come un vampiro.
Mi alzo in punta di piedi e vado a sedermi in cucina.


 
 
 

L'inverno sta finendo

Post n°743 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da erinn78

Ci sono giorni in cui la ricerca di qualcosa che offuschi le brutture dell'inverno si fa ansiosa. Ci si seppellisce sotto due dita di lana verde, affondando piano piano nel divano come Atreiu nelle sabbie mobili della Palude della Tristezza.
Quando non basta, ci si rifugia grugnendo sulla pancia soffice del proprio uomo.

Solo nei casi estremi si ricorre alla torta al cocco ricoperta di glassa alla nutella.
Si saluta sghignazzando Gennaio, con un piede pantofolato sulla testa di Febbraio e un cucchiaino in bocca.
Ciò non presuppone solitudine, e neppure noia, o la banalerrima fame
Abbrutimento. E una beatitudine fugace.
Come la Bella addormentata, aspetto un Bacio.

 
 
 

Primavera precoce

Post n°742 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da erinn78

La mia banda suona il rock. Sotto la finestra, finché non mi sveglio.
Mi alzo passando in rassegna le ultime ore della sera precedente. Ci sono io e c'é il divano, il televisore privo di audio ed un'arancia sbucciata. E prima c'era un pomeriggio cupo, e una mattina di primavera.
Ho detto qualcosa al telefono a Muto, ma non ricordo bene cosa, figuriamoci lui. L'ennesimo forellino sul cartone. A riscossione del premio, la mia sagomina si staccherà, in un sentore di asilo nido e succo di frutta.
Ho rinviato per la quarta volta l'appuntamento di studio con Uovo, il maniaco dei sequestri. "Ho i compiti svolti," mi ha ricordato prima di riagganciare.

Trovo il re sul ponte levatoio. Perché espiamo ogni colpa, ci trasciniamo sui ceci finché il mare non é in vista. E lì ci fermiamo. Perché il blu é immoto come in una vecchia cartolina di Capri, con l'albero ritorto e quel tanto di grigio abbandono che ci lascia parlare in pace. Così esterno ai cani che ci latrano dietro quei due o tre dubbi che ho, li lascio cadere nell'acqua finché la trasparenza più terribile che ci sia non li inghiotte.

 
 
 

30 anni in un secondo

Post n°741 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da erinn78

"Riepilogando... Posso chiamarti Ottavia?"
"Certo."
"Dunque, il lavoro consiste in questo. Se ci stai, cominciamo lunedì."
"Non sono tanto convinta. Mi farò sentire."
"Signor M., c'é un  ragazzo che l'aspetta in corridoio."
"Digli di attendere ancora cinque minuti. Ascolta Ottavia... Che bel nome."
"Grazie. Bene, io andrei, non voglio farti perdere altro tempo."

***

"Pronto?"

"Ciao. Ti ricordi di me?"

"Senti un po'. Da Napoli sei venuto a cercarti la ragazza qui? Ma va, va. Quanti anni hai? Trentadue? E sai che nel '90 io avevo dodici anni? Ma non ti vergogni?
E lo sai che nel 2004 costruivano la prima metropolitana di Ottavia e sotto ci stavano le locandine dei film dell'estate? Ci rimanevano fino a Pasqua, e poi la gente si abituava e non le vedeva più. Ma io sì. Chiaro il concetto?
Questa é appropriazione indebita di numero di telefono. Faccio bene, poi, quando non rispondo. Ma dico io, uno con la dignità integra non lo si può proprio trovare? Quello che gli vengo nonna, ora questo qui.
E' inutile che taci, ho capito il tuo gioco."

"Io..."

"Zitto! Risponde, pure. 'Sto vecchio."

"Ho solo due anni più di te."

"Pronto? Proonto? Si parlava di me, non di te."

"Occhei. Ho quattordici anni, allora."

"Sei un bambino." Clic.

   

 
 
 

Just married

Post n°740 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da erinn78

 

Gratta le nuvole con la punta luccicante.

Le chiede cosa la leghi a lui. "E' quell'odore che ha. Davvero."
"Solo quello non può essere. Se si tratta di sesso, tanto vale dirlo."
"No, che dici! Sesso, io. Non si fa neppure poi tanto."
"Ah, ecco!"
"Guarda che non ci arrivi. Un sentore tanto delicato da rimbambire."
Giuro.

La scorsa notte mi sono sposata.
Le amiche erano tutte lì, e mi lanciava arancini di riso dalla scalinata.
- Poverina.
- Neppure il tempo di una dieta.
- Di una lampada.
E c'era Uovo.
- Più di tutti, maledico quest'unione e l'uomo che hai scelto. Poi, ti ricordo che ti amo. E, quando non sarai più bella, ripiegherai su me.

"Ho fatto un sogno strano. Sposati, immagina un po'."
Ci stavamo perdendo.
"Hai visto dove stiamo andando?"
"Sì. Conosco la strada."
"Non devi vergognarti di chiedere."
Gridava e rimbombava, anche lassù ci avrebbero sentito. 

Tocca il cielo con la punta brillante, il mio imbuto.
Attraverso il lenzuolo filtra una luce grigia e greve. Sembra domenica e sembra voglia piovere.
Ma sono di buon umore e anche lo specchio che mi fissa coi capelli in disordine, tutte le cose più repellenti riunite in quella stanza posso tollerarle.
Allungo una mano.
"Ho fatto un sogno.
Io e tu, te l'immagini?"
"Passami il posacenere."
E il cuscino, lo specchio e il mio imbuto.
Sta già urlando, mi sembra.

 
 
 

L'ostaggio

Post n°739 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da erinn78

Ne abbiamo passate tante, noi. Quando le notti erano lunghe e piccoli fuochi sbocciavano, e qualcosa esplodeva, un po' più vicino ai nostri piedi. E agli altri saltavano le dita e si scaldavano le guance.
Noi no, dentro al nostro squarcio ci stringevamo sperando non arrivasse mai il sole a spingerci fuori. Di nuovo lontani.

Non gli darò la soddisfazione di vedermi implorare. Perché l'inverno é finito e questo buco nel tronco mi va stretto.
Animanobile, ho detto, va' fuori tu a prendere qualcosa, quell'aguzzino mi osserva. Il suo cuore freddo adesso intorbidisce l'acqua che ingrassa il mostro all'ombra della montagna.

Aveva rubato la mia coda e la teneva ad imputridire, pendula da una trave lercia e affumicata. E diceva
Se la vuoi -
E Animanobile non tornava.

 


 
 
 

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Mura ovviamente sono io. E Muto, Bertuccia e Gibbone, Ermenegildo, Lesby, la Tedesca, Bakhum che voleva una moglie bionda, Crosti, Fernando con le sue parole che sono musica. Esistono e non sanno che una sola loro parola ha creato un angolo di Ottavia.

 
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