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«Tutti i dolori sono sopportabili se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi». K. Blixen

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« TRE BACIAMARE DI NUOVO »

IL BAVERO

Post n°264 pubblicato il 02 Settembre 2015 da Dr.U

Era il mio spauracchio da bambina.

Me lo raccontava la cugina di mia mamma, Adriana, che io adoravo.

Trascorrevo i pomeriggi con lei, signorina o zitella che dir si voglia, riempiva la sua solitudine tenendomi con sè.

Mi portava al mercato, a fare la spesa, dalla parrucchiera, ai funerali, in chiesa ed in cambio popolava la mia vita di bambina con creature incantate o terribili.

Mi faceva vivere avventure, mi insegnava a sognare guardando i film in bianco e nero, mi faceva amare gli animali da cortile e veniva con me a rubare i fichi della vecchia zia Olga.

Diceva che nel campo oltre la ferrovia viveva un signore con un cappotto nero che rapiva le persone.
Lo chiamava Il Bavero perchè nessuno sapeva chi fosse, non lo si vedeva mai in giro e nessuno aveva mai parlato con lui.
Raccontava che aveva sentito dire che vivesse nel capanno degli attrezzi dove il casellante teneva le aste di manovra e i segnali per il passaggio a livello.
Pare che fosse sempre lì quando qualcuno, approfittando della curva che fanno le rotaie, si appostava in attesa del treno per mettere fine al proprio cammino.
Probabilmente dava una spinta agli indecisi, incoraggiava chi se ne stava andando e aveva parole buone per fare compagnia negli ultimi minuti di attesa.
Ma noi non avevamo paura di lui.
Andavamo a raccogliere erbe selvatiche e fiori nel suo campo.
Adriana mi aveva insegnato una filastrocca con parole magiche, segrete, che lo avrebbero tenuto lontano.
Una lingua strana, sconosciuta, che lo tranquillizzava e gli faceva capire che noi non volevamo disturbare.
Abbiamo raccolto tarassaco, margherite gialle tra le rotaie, cime di ortica e papaveri senza che lui ci abbia mai spaventate.
Non l'ho mai visto, non credo fosse reale, ma ha riempito anni interi di avventure, con la neve per terra o con il sole che bruciava le spalle.
Una volta, anni fa, di ritorno dall'università, sono rimasta bloccata per ore sul treno perchè proprio al solito posto qualcuno aveva deciso di morire abbracciando le rotaie.
Anche allora, un paio di decenni dopo la fine dei pomeriggi da Adriana, mi sono chiesta se Il Bavero fosse stato nei pressi ad attendere con lo sfortunato il suo ultimo treno.
 
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Commenti al Post:
altairinvolo
altairinvolo il 02/09/15 alle 10:38 via WEB
c'era eccome, lo so per certo, ha nomi diversi, posti diversi dove annidarsi, ma c'è sempre, rimane lì con il cappello teso e il baveroo alzato che deve riempire di lacrime e quando è sicuro che lo stesso è colmo se ne va ... l'ho sempre incontrato e 'sentito' anche nelle sensazioni che hai saputo ricreare e ... non dimenticare quella filastrocca
(Rispondi)
 
Dr.U
Dr.U il 02/09/15 alle 10:49 via WEB
la insegnerò ai miei figli....non si sa mai....
(Rispondi)
luciano021
luciano021 il 02/09/15 alle 10:40 via WEB
Cara scrivente, dopo aver letto questa ultima Sua, mi vien da suggerirle di cambiare mestiere, vista la capacità di far immedesimare il lettore nelle sue poetiche descrizioni. Una nuova professione di scrittrice per fiabe da bambini le calzerebbe a pennello. Con deferenza, un suo lettore ammirato.
(Rispondi)
 
Dr.U
Dr.U il 02/09/15 alle 10:50 via WEB
non ne sarei capace: scrivo solo quello che sento, quello che ho visto o quello che vivo. Scrivo solo pezzi di me.
(Rispondi)
arciturtles.ru
arciturtles.ru il 02/09/15 alle 10:58 via WEB
.....op's.....scusa ma...ho sbirciato in casa tua e.....mi hai inquietato con sta storia del bavero........ ciaoooooo....come stai ????
(Rispondi)
neimieipassi
neimieipassi il 03/09/15 alle 01:37 via WEB
Vicino a casa mia viveva una donna. Ci inquietava, noi bambini. La chiamavamo la Befana e non so perché. Stesso tipo di figura del tuo Bavero. Solo che io la vedevo, noi tutti la vedevamo. Passava in bicicletta e si diceva che abitasse in fondo alla strada. Dove, di preciso, non l'ho mai saputo. Da un certo momento in poi non si è più vista. Probabilmente morta, ma quella sua sparizione improvvisa ci ha turbati per anni. Finché non siamo cresciuti
(Rispondi)
Web_London
Web_London il 08/09/15 alle 11:28 via WEB
Bavero secondo me c'era era sempre li e mi sa che se guardi bene, c'è anche adesso, fermo ad aspettare :-))
Un saluto
(Rispondi)
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