LA CRONACA DEL CONCERTO THE STRANGLERS LIVE AL VIPER CLUB DI FIRENZE 17 APRILE 2012 BY JANKADJSTRUMMER

THE STRANGLERS LIVE AL VIPER CLUB DI FIRENZE 17 APRILE 2012

L’evento è di quelli che non bisogna farsi sfuggire, The Stranglers di passaggio dall’Italia per solo due date, Firenze e Milano e per un concerto che si preannuncia epico: non credo che abbiano mai fatto tappa a Firenze. Certo forse bisognava averli visti alla fine degli anni ’70 quando dopo una parentesi  punk rock e ben tre album che ben rappresentavano un sound originalissimo rispetto al puro panorama punk inglese. In effetti i componenti della band provenivano tutti da diverse esperienze: Hugh Cornwell dal  blues, il bassista Jean Jacques Burnel era un chitarrista classico, il batterista Jet Black dal jazz, e Dave Greenfield suonava nelle basi militari. I loro primi album, in particolare Rattus Norvegicus e No More Heroes  entrambi con bellissime copertine in perfetto stile gotico ( castelli medievali, armature, teste di uccelli ma anche una tomba ornata da una corona di fiori) erano pieni di brani che divennero presto delle hit, lontani, quindi, dagli eccessi del punk, rappresentavano probabilmente in nuce quello che sarebbe stata la new-wave. Poi con il loro capolavoro The raven del 1979 la separazione dal punk fu netta, i brani erano più articolati sia dal punto di vista musicale che dei testi. Le tematiche trattate riguardano le droghe, il viaggio dei vichinghi, il nucleare ed anche alcuni eventi politici. Poi ancora lavori che sfornavano hit da classifica fino alla metà degli anni ’80 molto lontani dai furori punk ma capaci di uno stile personalissimo intriso di art rock, vere e proprie ballate in cui si sente l’influenza del rock psichedelico dei Doors. Ma veniamo alla serata al Viper club di Firenze ( una bella struttura in perfetto stile club, bel palco e un parterre in salita che permette una buona visuale, locale ormai diventato il tempio del rock a Firenze ). Arriviamo in macchina con Fabio ( grande rockettaro) e il fedele Pietro che mi segue in queste scorribande, lui è più giovane ma apprezza molto la buona musica “ datata”. Certo non ne facciamo mai una giusta, arriviamo alle 21:45 e il concerto è già iniziato siamo al loro quarto pezzo      “ Romance” il sound che ci accoglie è potente, il gruppo si muove bene sul palco, aguzzo la vista e non posso non notare che i componenti, a parte di batterista sostituito all’ultimo momento, sono ultrasessantenni ma ben piantati sul palco, il bassista Jean-Jacques Burnel si muove continuamente, il  chitarrista e cantante  Baz Warnea, nuovo acquisto dagli anni 2000 ha energia e potenza nella voce e si lascia andare a riff di chitarra con movimenti delle dita sulle corde  ben assestati, veloci che galvanizzano il pubblico. L’unico imperturbabile è Dave Greenfield il tastierista che dietro la sua torre di tastiere e moog picchia sui tasti e continua a sorseggiare un beverone gigante perchè probabilmente deve integrare i liquidi che perde da questa fatica. Parte il “nostro” secondo brano  Hanging Around, tastiere, ben in evidenza, che partono con il loro tipico giro e la voce veloce e potente che rende il brano particolarmente coinvolgente, il pubblico apprezza molto, tanti cantano in coro il brano altri ascoltano in religioso silenzio magari ricordando forse con nostalgia i loro 20 anni, perché di questo si tratta, basta dare una occhiata al pubblico e nel buio della sala illuminata dalle luci del palco per scorgere tanti cinquantenni canuti calamitati da tanta energia. Il concerto scorre veloce e senza interruzioni, poche parole nemmeno in inglese se non per dare il doveroso “tank you”, gli Stranglers non si risparmiano, danno fuoco alle micce riproponendo i loro brani più conosciuti intervallandoli con qualche pezzo del loro ultimo album     “ giants”. Ma non si tratta, secondo me, di un concerto incentrato sul nuovo disco da promuovere  perché  i brani in scaletta provengono dall’intera loro produzione, hanno proposto, infatti, anche brani punk velocissimi di 1 minuto e mezzo per far felici i ragazzi delle prime file, cavalli di battaglia in cui la voce solista su un tappetino di basso e tastiera diventato, ormai,  il loro marchio di fabbrica, hanno riscaldato il numeroso pubblico accorso per questo concerto-evento. Per quanto mi riguarda il concerto non ha deluso le mie aspettative,immaginavo quello che poi in realtà è avvenuto: ho riascoltato brani storici suonati con la grinta giusta che mi hanno fatto fare un salto indietro di 30 anni ma senza nostalgia se non per la pura spensieratezza che si ha a quella età, alla fine del concerto, in attesa del bis un uomo si è avvicinato alle transenne e ha urlato ai musicisti che stavano ritornando sul palco che intonassero “ Shah shah a go go “ un classico dall’album “The raven” perché, a suo dire “ era la colonna sonora dei suoi trip “ in questa frase c’è l’essenza della musica degli Stranglers, una band che ha saputo coniugare il nichilismo punk con i suoni psichedelici di doorsiana memoria e capace, quindi, di reggere ancora alle mode. Una bella serata che ha divertito tutti, a mezzanotte ero già a casa, un fatto inconsueto per chi frequenta i concerti ma forse utile per la platea di questa sera in prevalenza un po’ avanti con gli anni che l’indomani deve svegliarsi per recarsi al lavoro……sic

Ecco i brani in scaletta  o perlomeno quelli che ricordo e che non è detto siano in questa sequenza:

  1. Romance
  2. Hanging Around
  3. Time Was Once On My Side
  4. Golden Brown
  5. Strange Little Girl
  6. Giants
  7. Something Better Change
  8. Mercury Rising
  9. Shut Up
  10. Time to Die
  11. Relentless
  12. Peaches
  13. No More Heroes
  14. Duchess

BIS

  1. All Day And All Of The Night (cover The Kinks)
  2. Tank

 

Dal vostro JANKADJSTRUMMER

LA CRONACA DEL CONCERTO THE STRANGLERS LIVE AL VIPER CLUB DI FIRENZE 17 APRILE 2012 BY JANKADJSTRUMMERultima modifica: 2020-12-21T18:57:40+01:00da giancarlopellegrino