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L'INCONTINENZA URINARIA....NELLA DONNA....
Post n°268 pubblicato il 08 Marzo 2015 da un_uomonormale
La perdita involontaria di urina è un problema strettamente di ordine medico, igieno-sociale e psicologico. Questo anomalo processo si può verificare attraverso l'uretra, o attraverso orifici extrauretrali. Sappiamo bene che in condizione di normalità l'urina non esce dalla vescica perchè esiste una inibizione dell'arco sacrale riflesso da parte di centri nervosi superiori che impedisce, appunto, la contrazione del muscolo vescicale, o detrusore come dir si voglia. Quando si decide di urinare e si assume la posizione adatta, tramite l'intervento di centri localizzati nei lobi frontali dell'Ipotalamo, la vescica assume subito quella dinamicità attiva ed espulsiva. L'atto della minzione inizia col rilasciamento dei muscoli del pavimento pelvico che consente l'apertura del collo della vescica, e quindi della pressione di chiusura uretrale. Alchè, subito dopo cessa l'attività inibitoria del muscolo detrusore che contraendosi espelle l'urina. Detto questo, andiamo al problema "Incontinenza urinario" che riguarda la donna. Si conoscono ben cinque tipi di perdita involontaria di urina. Io mi soffermerò solo al caso di incontinenza da sforzo che cattura l'interesse del ginecologo. In questa condizione la perdita involontaria di urina si verifica quando la paziente compie uno sforzo talora anche lieve; tosse, sollevamento di un peso, camminare ecc. In molti casi il disturbo è evolutivo, per cui dopo anni di incontinenza da sforzo, si passa alla incontinenza anche in semplice posizione ortostatica(eretta). Successivamente il disturbo va accentuandosi e la perdita di urina si può vrificare anche in posizione distesa. Questa condizione, nel 90 % dei casi trova la causa originaria in traumi osteriche oppure in situazioni di atrofia dei supporti pelvici che si verifica in post-menopausa per caduta dei livelli di estrogeno. Per chiarezza va evidenziato pure la condizione post Isterectomia+annessiectomia, ove si apprezza il conseguente indebolimento dei supporti pelvici post intervento. Il parto infatti, è responsabile di sovradistensione o rotture che si possono produrre nei sistemi muscolo aponeurotici( sistema che ha la funzione di contenimento durante la sua contrazione ) di sospensione e di sostegno, che predispongono al formarsi del prolasso genitale, nell'ambito del quale si manifesta l'abbassamento della vescica (Cistocele). Va precistao altresì, che esistono molti cistoceli senza incontinenza, e molte incontinenze senza cistoceli. In questi casi il medico deve formulare la diagnosi e la diagnosi differenziale. L'argomento è molto ampio, e non è mia intenzione appessantire. Mi fermo quì. So già che questa problematica aziona il pudore e la protezione della privacy. Non occorre diciate:"Io non ne soffro": lo so bene, ma se volte sapere di più, basta chiedere in forma defilata ma attiva. Sono quì, per fornire risposte alle vostre curiosità. |
Inviato da: cassetta2
il 12/08/2020 alle 17:42
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il 08/05/2016 alle 18:02
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il 22/02/2016 alle 22:37
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il 03/01/2016 alle 21:17
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il 30/08/2015 alle 16:59