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Dietro l'argine

Post n°117 pubblicato il 21 Marzo 2024 da Silentvoid

La luce rosso arancio del sole mi bagna il viso mentre guido, all'alba.
È la luce tiepida di un sole appena sveglio, senza l'aggressività dell' adolescente mezzogiorno.
Guido immerso nella musica che ho scelto per tornare a casa.
Ho bisogno di dormire. Ho bisogno di un cuore lento, di pensieri evanescenti. Decido che prima voglio guardare il fiume qui vicino per qualche istante.
Fermo l'auto nello spiazzo vicino all' argine; spengo l'autoradio..mi prendo un attimo per assorbire lo spiacevole impatto col mondo quando si spegne la musica.
Scendo dalla mia auto e cammino un po'.
Tra poco potrò riposare,tra poco...
La sua sagoma in controluce è scura, non riesco a vederlo in volto.
Mi siedo sull'erba a fianco a lui. Cingo le mie ginocchia con le braccia. Non lo guardo, guardo la nebbiolina che sale dal fiume poco distante.
"Ciao"
La sua voce è lievemente baritonale, priva di colore o inflessioni.
"Ciao a te" - rispondo
"Volevo proprio parlare con qualcuno,ed eccoti qui" - mi dice.
"Posso capirlo, ma sono molto stanco, vorrei solo andare a casa, forse bere qualcosa, dare un'occhiata al mio blog e mettermi a dormire." - gli rispondo.
"Hai un blog?" - mi chiede,e mi sembra di notare un tono divertito nella sua strana voce atona.
"Eh sì, ce l' ho da molti anni, da poco ho ripreso a scriverci dopo una pausa lunghissima"
"E come si chiama il tuo blog?"
Sospiro e rispondo...
"Si chiama Hic et nunc e ,se non bastasse, il sottotitolo è 'del non saper come vivere'. In inglese.All' epoca mi sembrava una grande accoppiata titolo in latino e sottotitolo in inglese."
Nella sua risposta risento quella nota di divertimento...
"Bah, non saprei...e cosa ci scrivi di solito?"
Esito un istante prima di parlare:
"Non saprei dirtelo, ci ho scritto un sacco di cose diverse, non c'è un unico tema. Ad esempio,potrei scrivere di questo incontro, e siccome non sapevo sarebbe accaduto, come vedi sarà qualcosa di diverso da quello che ho già scritto"
"Allora rendiamo la conversazione più interessante di così,che dici?" - ribatte lui.
"Sei tu che volevi parlare" - gli rispondo io.
"Sei tu che sei venuto qui" - fa lui.
Io: Non sapevo ci fosse qualcuno
Lui: Cambia forse il fatto che volevi venire qui? Non è che magari dovevi passare di qua?
Io: non direi. Ho scelto. Ho deciso.Libero arbitrio.
Lui: sicuro che invece le cose non accadono perché devono accadere?
Io: mi sembra un po' troppo determinista come affermazione...
Lui: e tu come puoi affermare che il determinismo sia sbagliato? Che tutto ciò che ci accade debba necessariamente accadere non ti ha mai sfiorato la mente?
Io: certo che mi sono posto la questione, e la tentazione di abbandonarsi al sollievo di pensare che niente dipenda da noi,dalle nostre scelte, mi ha anche solleticato. Ma non convinto.
Lui: dunque pensi davvero di avere scelta,e che le cose possano accadere anche per caso? Magari in realtà non hai altra scelta che pensarla così,e invece pensi di essere tu che decidi di pensarla in questo modo.
Io: dunque tu sostieni che tutto vada esattamente come è preordinato, consequenziale che vada, che nulla accada per caso e che quindi siamo finalmente liberi dal fardello di fare delle scelte,di fare del bene o del male. Un gran sollievo davvero.Posizione interessante,ma a mio parere fallace.
Lui: non vedo come tu possa uscire da questa impasse. Da quando si sono scontrati i primi due atomi dell' universo, tutto è andato in maniera preordinata, tutte le cause e gli effetti ti hanno portato esattamente qui,a dirmi esattamente quello che mi stai dicendo. Le leggi della natura hanno determinato le tue azioni.
Io: questa ipotesi però l'ho già detta io prima...
Lui: in effetti...sei un po' orso però,lo sapevi?
Io: (sospiro) allora facciamo così. Siccome sono stanco e voglio andare a rubare il miele e catturare salmoni e grattarmi la schiena contro un albero, ti dirò perché credo che tutta la questione libero arbitrio/determinismo sia posta nel modo sbagliato, e come di conseguenza le nostre posizioni appaiano inconciliabili.
Lui: prego,orso parlante...
Io: tu dici che le leggi della natura determinano le nostre azioni. Ecco, io penso che la parola determinano sia la sottile ma potente causa dei fraintendimenti,e che abbia confuso le acque nelle controversie sul libero arbitrio e il determinismo. Le nostre azioni sono certamente in accordo con le leggi fisiche della natura,ma dire che esse sono determinate dalle leggi della natura crea un' immagine psicologica totalmente fuorviante;fa pensare cioè che la nostra volontà possa essere in qualche modo in conflitto con le leggi della natura e che queste siano in qualche modo più potenti di noi e possano “determinare” le nostre azioni, che noi lo vogliamo o no. Ma è semplicemente impossibile che la nostra volontà entri mai in conflitto con le leggi naturali. In realtà io penso che noi e le leggi naturali siamo la stessa identica cosa.
Le cosiddette “leggi fisiche della natura” non sono altro che una descrizione di come appunto io, tu e gli altri esseri agiamo. Sono semplicemente una descrizione di come
noi agiamo, non una prescrizione di come dovremmo agire, non un potere o una forza che costringe o determina le nostre azioni. Per essere valida, una legge della natura deve tener conto di come noi di fatto agiamo, o, se preferisci, di come noi scegliamo di agire.
Pensaci un po'...spesso usiamo l’espressione “Sono determinato a fare questo” come
sinonimo di “Ho scelto di far questo”. Ma proprio questa identificazione psicologica dovrebbe rivelare che il determinismo e la scelta sono molto più vicini tra loro di quanto potrebbe sembrare. Naturalmente tu potresti benissimo dire che la dottrina del libero arbitrio dice che siamo noi a compiere questo atto di determinazione, mentre la dottrina del determinismo afferma, a quanto pare, che le nostre azioni sono determinate da qualcosa che con tutta evidenza sta fuori di noi. Ma la confusione è in gran parte causata dalla dicotomia che compiamo dividendo la realtà in “noi” e “non noi”. Insomma, dov’è che in realtà finiamo noi e comincia il resto dell’universo? Oppure,dov’è che finisce il resto dell’universo e cominciamo noi? Una volta che riuscissimo a vedere il cosiddetto “noi” e la cosiddetta “natura” come una totalità continua, non saremmo più tormentati dal dubbio se siamo noi a controllare la natura o la natura a controllare noi. E così sparirebbe tutto questo pasticcio del conflitto tra libero arbitrio e determinismo."

Prendo fiato, mi passo una mano un po' ruvida sul volto, poi aggiungo:

Io: "Un'ultima cosa, visto che prima abbiamo anche nominato il bene e il male, ti dico anche questo...a mio avviso come umanità purtroppo sembriamo non aver appreso quello che è forse il fatto più importante dell’universo: che il male fa soffrire. Tutti gli argomenti dei moralisti, tutte le ragioni addotte per sostenere che gli uomini non devono compiere azioni malvagie, impallidiscono e perdono ogni significato alla luce dell’unica verità di fondo, che il male è sofferenza. E adesso, se lo desideri, ti lascio l'ultima parola, qualsiasi cosa tu voglia dire la ascolterò con la massima presenza, ma non replicherò. Sono davvero troppo stanco"

Non ci siamo mai guardati, durante tutta la conversazione...mi volto verso il mio interlocutore, e non vedo nessuno.

Di nuovo in auto, di nuovo nella musica.

A casa ora, a scrivere queste parole prima che mi scordi di questo strano incontro tra il fiume e il sole rosso arancio.

Ora devo davvero riposare... se siete qui, buongiorno a voi...

 

Lui: "Ah,a proposito, questo post l'ho scritto io. L'altro, quello che vi capita di leggere ogni tanto, Silent, l'orso, sta dormendo.;)"

 
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Commenti al Post:
Nightman_1
Nightman_1 il 21/03/24 alle 10:24 via WEB
Il dibattito tra determinismo e libero arbitrio è una questione filosofica complessa che si intreccia con vari campi del sapere, inclusi la teologia, la scienza e l’etica. La persistenza di questo dibattito attraverso i secoli non necessariamente implica che sia irrisolvibile o che sia puramente una questione di fede religiosa. Piuttosto, riflette la profondità e la complessità delle questioni in gioco, che toccano aspetti fondamentali dell’esistenza umana e della comprensione dell’universo. Molti filosofi sostengono che il dibattito possa essere affrontato razionalmente, attraverso argomentazioni logiche e evidenze empiriche, mentre altri vedono la fede e le credenze personali come componenti chiave nella formazione delle proprie posizioni su questi temi. In ogni caso, il dibattito su determinismo e libero arbitrio rimane un campo fertile per l’esplorazione intellettuale e il dialogo continuo. Ti faccio i complimenti per aver saputo coniugare argomenti di tale profondità con un racconto affascinante
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 22/03/24 alle 01:17 via WEB
Buongiorno a te, Nightman, e benvenuto. Innanzitutto ti ringrazio per la cornice contestuale che con il tuo brillante commento fornisci al post. Come giustamente ricordi, il dibattito fra determinismo e libero arbitrio rimane un campo aperto e tutt' altro che facile da dirimere, proprio in virtù del fatto che è complicato anche solo scegliere gli adeguati strumenti concettuali per cominciare a trattare la materia ed eventualmente prendere posizione. Il mio personale accenno a questo dibattito,che ti ringrazio di aver apprezzato e che spero ti abbia anche un po' divertito, cerca in estrema sintesi di mostrare la possibilità di un approccio meno dualistico al tema, integrando in maniera costitutiva e strutturale le leggi della fisica non tanto come predittive quanto come descrittive,ovvero imprescindibili e ineluttabili nella loro meccanica di funzionamento,ma non vincolanti rispetto alle possibilità molteplici e agli esiti di questo stesso funzionamento. Un caro saluto, e di nuovo grazie per il tuo contributo
(Rispondi)
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 21/03/24 alle 11:22 via WEB
Il Sole Rosso dell'Anima, pone quesiti. Da una risposta, ma noi la controbattiamo. La logica, ha la prevalenza, o perlomeno la vuole. Il quesito in questione, da sempre porta l'uomo a porsi domande e darsi risposte, e ancora non ha trovato spiegazione a tutto questo, ne la troverà mai. Un destino che guida le nostre azioni? Noi che decidiamo cosa vogliamo fare? Ma! Io decido ed ascolto il cuore. Sbaglio, faccio giusto, non lo so, ma mi sento serena. Buongiorno Silent. Ben svegliato, e grazie, per questo racconto
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 22/03/24 alle 01:25 via WEB
Cara nelsilenziodinoi, buongiorno a te. Come di consueto le tue considerazioni arricchiscono di nuovi spunti di riflessione i pensieri che propongo nei post,e lo fanno in modo personale ed emotivamente coivolgente. Nel merito di ciò che scrivi,evinco che tu abbia complessivamente una posizione agnostica nei riguardi del dibattito tra determinismo e libero arbitrio, ed è un posizionamento che rispetto molto. Ti auguro una buonissima giornata
(Rispondi)
 
 
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 22/03/24 alle 11:29 via WEB
Buongiorno mio caro Silent. Ho un atteggiamento chiaro in merito. Mi rendo conto che non mi sono spiegata. Quando dialogo con la mia coscienza, la ascolto. Ascolto il mio cuore, che è tutt'uno con la mia anima. E sono un tutt'uno con il mio Dio. Non so cosa lui abbia deciso per me, inizialmente. ma poi la vocina si fa sentire, ed io agisco di conseguenza. Ti auguro una giornata di serenità
(Rispondi)
bisou_fatal
bisou_fatal il 21/03/24 alle 12:33 via WEB
Dialogo con sé stesso...tra i più difficili...
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 22/03/24 alle 01:29 via WEB
È un sincero piacere averti qui, dunque prima di ogni altra cosa grazie per aver lasciato scritto un tuo pensiero. Credo anch'io che il dialogo con noi stessi sia tra i più difficili in assoluto, perché richiede dei requisiti di consapevolezza emotiva, autocoscienza ed onestà intellettuale davvero alti. Nella speranza di ritrovarti, Un sorriso
(Rispondi)
OsservatoreSaggio
OsservatoreSaggio il 21/03/24 alle 14:45 via WEB
La fisica quantistica sembra implicare che il mondo sia indeterministico a livello microscopico. Questo ha portato alcuni filosofi a sostenere che il determinismo è falso e che il libero arbitrio è possibile. La neuroscienza ha fatto grandi progressi nel comprendere il cervello umano. Questo ha portato a sostenere che il libero arbitrio è un'illusione e che le nostre scelte sono determinate dai nostri processi cerebrali.
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 22/03/24 alle 02:17 via WEB
Buongiorno Osservatore Saggio, il tuo commento è un contributo molto importante nel suo delineare con chiarezza il nucleo dello stato attuale del dibattito tra determinismo e libero arbitrio,e di questo ti sono molto grato. Mi scuso fin d'ora per la necessaria sintesi e per l' inevitabile parzialità di questa mia risposta, spero capirai. Mi sembra di poter arguire un riferimento alla posizione fiscalista della filosofia della mente nel tuo richiamare un possibile funzionamento deterministico dei nostri processi cerebrali. In effetti la posizione fiscalista, anche alla luce di prove sperimentali come quelle di Libet o Soon, sembra effettivamente mettere in seria discussione l'esistenza del libero arbitrio. Personalmente, da non addetto ai lavori, penso che nonostante gli enormi progressi delle neuroscienze, non comprendiamo ancora come le capacità mentali siano attribuibili al funzionamento neuronale. Non comprendiamo completamente come gli esseri umani possano essere coscienti, la consapevolezza è intrinsecamente molto misteriosa. La descrizione dei processi neurofisiologici concomitanti ad un evento mentale attraverso un linguaggio quantitativo ci può forse offrire la spiegazione di un fenomeno permettendone la comparazione e la classificazione. A questo modo di procedere rimane però estranea l’analisi della specifica esperienza di coscienza di uno specifico individuo, con le sue sfumature e le sue risonanze emotive. Di certo abbiamo appena sfiorato la vastità del tema trattato,e senza alcuna pretesa di esaustività,aggiungo che probabilmente il fiscalismo in filosofia della mente si può superare se lo si pensa come un presupposto metodologico dell’indagine scientifica piuttosto che come un presupposto ontologico di essa. Permettimi di ringraziarti ancora per la bellissima occasione che mi hai dato di interloquire con te. Ti auguro un buon venerdì
(Rispondi)
Nightman_1
Nightman_1 il 21/03/24 alle 16:41 via WEB
La logica cerca, il cuore risponde, sono d'accordo con te cara G in questo ballo eterno si svolge la trama della vita nel viaggio sereno dell'esistenza.
(Rispondi)
acquasalata111
acquasalata111 il 22/03/24 alle 08:34 via WEB
Caro Amico, bello questo dialogo, complimenti! Ancora una volta provi a cimentarti in un altro registro narrativo che ha le sue radici nella nostra letteratura con un ottimo risultato!! Vediamo come lo interpreto, come mi appare nel leggerlo. È il dialogo tra te e la voce interiore. Quella voce interiore che tutti noi abbiamo e che spesso ci dimentichiamo di ascoltare. Tu hai avuto la pazienza di farlo. Ma chi è questa voce interiore mi sono chiesta? Potrebbe essere la voce yin che si rivolge al tuo yang al tuo Sè. Quella voce yin che in noi cerca di bilanciare la potenza di volontà, quella forza smodata di agire, di fare a tutti i costi, quella energia vitale tipica dell'essere umano che alla fine ci rende esausti, sfiniti (racconti che sei stanco e ciò dimostra che hai lavorato o agito a tal punto da avvertire una grande stanchezza). Quindi sopraggiunge la voce yin (che ti porta nella natura) che ci consiglia di frenare questa brama di fare, di rallentarla, di limitarla di "contenerla". Ma mi chiedo ancora, nel tuo caso poteva essere la voce yin? Direi proprio di no, dal mio punto di vista è piuttosto la voce dell'Avversario, cioè la voce dello Spirito delle Profondità, la voce degli Abissi, la voce di quella parte più oscura che noi tutti possediamo (Jung la chiamerebbe Inconscio Collettivo) è la voce interiore di colui che vuole "provocarci" "metterci alla prova" affinché noi possiamo ritrovare la retta via. Come insegna Siddharta: le otto vie da seguire: retta visione, retta risoluzione, retta parola, retto agire retto modo di sostenerci retto sforzo retta concentrazione retta meditazione. Ed ecco la tua bella risposta: "In realtà io penso che noi e le leggi naturali siamo la stessa identica cosa." Un caro saluto.
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 23/03/24 alle 18:05 via WEB
Carissima Amica mia, ciò che hai scritto espande in una direzione inedita il contenuto del post. E' davvero moplto bello vedere come, letto da occhi diversi, un testo diventi vivo e assuma significati ulteriori e importanti. Hai sicuramente colto l'elemento (reale, nel momento in cui concepivo il post) di stanchezza, e la volontà di bilanciarla con la quiete atemporale di un dialogo interiore. E mi complimento con te nell'aver arguito che nel mio interlucutore non agiva un tipo di energia Yin, non vi era quella prevalenza di passività, o di principio femminile in lui, quanto piuttosto una forma tendenzialmente passivo/aggressiva di interazione con me. Mi ha fatto molto piacere che tu abbia richiamato l'Avversario, col quale ho rapporti frequenti basati sulla reciproca ironia. E' qualcosa, la mia visione dell'Avversario, che, se troverò la giusta ispirazione, la forma adeguata, racconterò sicuramente. Ti voglio ringraziare per questo bel commento, ma soprattutto per aver fatto tuo quello che è sicuramente un dei due punti focali di tutto il dialogo, il pensiero che esprimo che noi e le leggi naturali siamo la stessa identica cosa; il fatto che tu l'abbia notato e ripreso come importante mi fa sentire sulla tua stessa lunghezza d'onda, ed è una bellissima sensazione... Ti sorrido, a presto!
(Rispondi)
cassetta2
cassetta2 il 22/03/24 alle 14:46 via WEB
Fino a quando hai spento la radio ho capito, ma poi si è alzata la nebbia
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 22/03/24 alle 20:13 via WEB
È normale che ci sia la nebbia, all' alba, vicino ai fiumi...;)
(Rispondi)
bubriska
bubriska il 22/03/24 alle 23:52 via WEB
Avrei voluto studiare filosofia a scuola, ma non era inclusa come materia nel programma. Poi sono andata a lavorare. Questa premessa, può darsi, mi rende priva delle nozioni tacitamente richieste per affrontare il dibattito proposto dal post, che ho comunque apprezzato e colto come spunto per una crescita personale. Grazie. Dopo un’attenta e piacevole lettura provo ad esprimere un mio modesto modo di sentire e vedere la vita. Vista la vastità e l’importanza dei temi trattati, vedo forse, erroneamente, il libero arbitrio come concetto filosofico momentaneo, illusorio ed anche a volte poco attuabile nel fluire dell’universo. Sento poi nel vivere che nulla avviene per per caso. Ho sperimentato e sentito a volte, delle forze misteriose naturali che si muovono in direzione possibilista nel far accadere ciò di cui si ha bisogno in quel determinato momento e che la stessa nostra esistenza si muova in un tutt’uno con l’universo che ci circonda. Siamo quindi (probabilmente), “noi” universo ? Può essere chiamato questo sentire un concetto di determinismo? Come essere umano concordo nel pensare e nel dire che il male fa soffrire. Mi domando a questo punto, se noi siamo universo e il male fa soffrire, l’universo soffre ? Il dialogo interiore penso sia un compagno di vita meraviglioso per ogni essere umano anche con caratteriste simili ed universali. Ciao Silent
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 23/03/24 alle 18:36 via WEB
Cara Bubriska, anzitutto desidero ringraziarti per le parole che hai lasciato a commento del dialogo, le ho lette più volte e con piacere ne ho apprezzato la profondità e l'impianto concettuale. Mi permetto di dirti che, pur apprezzando il candore e l'umiltà (dote sempre più rara) che mostri nelle tua premessa, non è proprio il caso che tu ti senta "inadeguata" per mancanza di un qualche ipotetica nozione prerequisita..anche se non sta certo a me dirlo, tu sei più che in grado di disquisire su qualsiasi argomento e più che preziosi sono i tuoi contributi. Tu mostri, attraverso le tue parole, non solo di poterti destreggiare con qualsiasi argometo, ma soprattutto di offrire a me, o chiunque leggesse il tuo commento, delle proposte di riflessione che estendono il campo ideale del post. Inoltre, anche se tu non avessi studiato filosofia, nel momento in cui ragioni e ti confronti su questioni come quella di cui stiamo conversando, stai facendo della filosofia, nel senso più vero del termine. Nel merito di ciò che proponi come spunti di riflessione, essi meriterebbero molto più tempo e spazio di quelli che, ahimè, è possibile dedicar loro in una risposta ad un commento. Proverò comunque a rispondere sinteticamente. Pur avendo esperito la sensazione che alcuni eventi accadano proprio nel momento e nelle circostanze giuste per noi, per me la questione se le cose accadano per caso o per necessità resta aperta...alla sensazione di "tutto accade per una ragione"che citavo sopra si accompagna per contrasto la sensazione che magari siamo noi ad interpretare ex post gli eventi come non casuali e finalizzati ad un qualche disegno preordinato. Ripeto, è una questione sulla quale medito da anni, non ho ancora assunto una posizione definitiva al riguardo. Potresti avermi dato l'occasione per scriverne, così ci potremmo ulteriormente scambiare di punti di vista... Nel post in qualche modo sostengo che noi siamo l'universo, ovvero che noi siamo le leggi fisiche della natura, e propongo un superamento concettuale del dualismo tra "noi" e tutto il resto che c'è la fuori (l'universo, appunto) come approccio per dirimere la questione tra libero arbitrio e determinismo. Tu sembri condividere questa impostazione unitaria e chiedi se l'universo soffra..anche la questione del male meriterebbe una dissertazione a sè, per ora mi limiterò a dirti che secondo il mio parere sono gli esseri senzienti dell'universo a esperire la sofferenza; essa è parte costitutiva dell'esistenza stessa, esiste e serve per crescere e conoscere il bene...il fatto di essere dotati del libero arbitrio ci mette però in condizione di scegliere di non infliggere alcun male ad alcun altro essere. Per non causare sofferenza non necessaria. Ti ringrazio infinitamente per avermi permesso di dialogare con te... Ciao Bubriska...
(Rispondi)
 
 
bubriska
bubriska il 23/03/24 alle 20:30 via WEB
Questi esseri senzienti quanta sofferenza sono capaci di infliggere ancora e quanta sofferenza da esperire ancora, oggi?! L'universo sta soffrendo... Le tue parole mi hanno emozionata...grazie te. Ciao Silent
(Rispondi)
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