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« Forse dovrei spostarmi da lì...Fermi dove siamo »

L'albero e il fantasma

Post n°119 pubblicato il 28 Marzo 2024 da Silentvoid

Il cielo è azzurro chiaro, punteggiato da striscioline di nuvole bianco trasparente.
È un giovane uomo,ha appena ventisette anni. I capelli biondo scuro sono lunghi, gli occhi castani tradiscono l'inquietudine che lo riempie, il dolore che lo attraversa come un reticolo di crepe su una lastra di vetro.
È una giovane donna di ventotto anni. Ha occhi verde scuro,i capelli  neri. La grande forza interiore che la sua presenza trasmette è offuscata da ciò che la vita l'ha già forzata ad attraversare.
Sono seduto sull'erba, la schiena appoggiata ad un vecchio albero. Riesco a vederli entrambi.
Anche se guardassero nella mia direzione non mi vedrebbero; è come se io fossi un fantasma, come se venissi da un tempo diverso dal loro, vibriamo a frequenze diverse. Non visto, li guardo con tutta la dolcezza che il mio silenzio possa infondere nei miei occhi invisibili.
Non c'è più il cuore di quella giovane donna in questo momento, c'è una ferita pulsante nel suo petto.
Non c'è più mente nella testa del giovane uomo, c'è un grumo di nervi esposti dove dovrebbero esserci pensieri.
Cerco con lo sguardo una porta,un dettaglio posturale,un battito di palpebre, un respiro più profondo, una porta che mi permetta di capire da dove potrei entrare per essere loro vicino, perché possano sentire che possono essere amati,che
meritano di essere amati.
Non c'è nulla che io possa fare,che possa dire, perché sono trasparente ai loro occhi. Possono però vedere l'albero al quale la mia schiena è appoggiata, dunque lascerò una parola,una frase in ogni ramo.
Mi alzo in piedi, guardo entrambi un' ultima volta, sollevo appena la mia mano un po' ruvida, a mo' di invisibile saluto, poi cammino via sotto il cielo chiaro.

Non hanno mai saputo che ero lì.

...

Una brezza leggera muove piano i rami di un vecchio albero, e il rumore che fanno è come un sussurro che sembra voler dire che la vita vi spezzerà, che vi porterà via tutto, finché sarete vuoti. L' intero universo sarà vuoto,una dispersione uniforme,immota,completa. Ma qualcosa in voi ad un certo punto si staccherà con un balzo dal dolore,dal vuoto che sempre vuole trascinarvi giù,per immobilizzarvi.
Evolverete come persone, e sarà come una danza vorticosa,o forse come un lentissimo, impercettibile movimento,ma accadrà. Scoprirete il mondo,lo conoscerete meglio,per poterlo attirare in voi,per poter continuare il vostro viaggio,la vostra ricerca.

La brezza si ferma per un istante,e i rami tacciono. Poi riprende a soffiare, e le parole
appese ai rami risuonano veloci..

Tutto evolve.. l’anemone diventa calamaro,diventa pesce; lo scodinzolamento diventa nuoto, diventa strisciare; il pesce diventa lumaca, diventa lucertola; lo strisciare diventa cammino, diventa corsa, diventa volo. Le cose viventi si protendono l’una verso l’altra. Il tropismo diventa fiuto, diventa fascino, diventa concupiscenza,diventa amore. Dalla lucertola alla volpe alla scimmia all’uomo,con uno sguardo, con una parola noi ci attiriamo, ci tocchiamo,ci amiamo. Soffriremo, certo...la creazione senza distruzione non è possibile; la  distruzione senza creazione si alimenta della creazione passata. E' il fiume della vita. In seno al fiume tornano indietro correnti, turbinano mulinelli. Il fiume stesso esita, scompare,riemerge, procede. Ma il corso generale è consapevolezza crescente, dalla materia alla mente alla coscienza.

Ma in fin dei conti che ne so io, sono solo un vecchio albero che vi porta il messaggio di un amico...di un fantasma, forse.

 
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Commenti al Post:
lisa.dagli_occhi_blu
lisa.dagli_occhi_blu il 28/03/24 alle 08:44 via WEB
Fossero stati blu, gli occhi, e quasi il doppio gli anni, sarei stata io quella descritta nel tuo racconto. Una qualunque, ma pur sempre io, con una ferita nel cuore e giorni e notti di lunghissimo silenzio. Un bacio
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 31/03/24 alle 00:30 via WEB
Carissima Lisa...possa la tua ferita guarire nel giusto tempo affinchè il blu dei tuoi occhi ridiventi luce nella notte buia, guizzo vitale nell'immobile nero. Così che il battito del tuo cuore sia melodia che spezzi il silenzio di nuovi giorni e nuove notti. Bacio te
(Rispondi)
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 28/03/24 alle 14:11 via WEB
Come sempre, sei avvolgente nei tuoi racconti, mio caro Silent. Vedo tanta speranza e tanta saggezza in questo racconto. La speranza di un domani migliore, che passa attraverso la saggezza di chi sa, che bisogna attraversare il dolore, per apprezzare.. il futuro
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 31/03/24 alle 00:33 via WEB
NelSilenziodiNoi, grazie di aver colto speranza nella malinconia, saggezza nella stanchezza, grazie di condividere le tue sensazioni, è cosa davvero preziosa. Passa delle buone feste, un caro saluto
(Rispondi)
 
 
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 02/04/24 alle 23:24 via WEB
Certo che sono una frana. Ho colto l'esatto contrario di quello che era il tuo pensiero. ma vedi, vedere positivo ha i suoi lati buoni. Buonanotte Silent. Un caro saluto
(Rispondi)
cassetta2
cassetta2 il 28/03/24 alle 18:14 via WEB
Quando hai finito di giocare con le parole, ricordati di rimettere ogni cosa al suo post.
(Rispondi)
 
bisou_fatal
bisou_fatal il 29/03/24 alle 14:12 via WEB
Sei tu solo Io narrante o sei anche il protagonista...all'albero l'ardua sentenza...
(Rispondi)
 
 
Silentvoid
Silentvoid il 31/03/24 alle 00:51 via WEB
Cara Bisou, forse hai visto qualcosa attraverso le parole che ho scritto, qualcosa di me.. ma siccome io sono un vecchio e riservato burbero, assieme a te lascio all'albero l'ardua sentenza..;) Come sempre, grazie per le tue parole...
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 31/03/24 alle 00:52 via WEB
Risposta per Cassetta, che finisce qui sotto perchè risposta di risposta e non ci posso fare niente. Ad ogni modo: Ogni cosa al suo post e un post per ogni cosa...
(Rispondi)
bubriska
bubriska il 30/03/24 alle 00:58 via WEB
Grazie! Il tuo fantasma insieme ai rami del vecchio albero meglio non avrebbero potuto esprime quell’inquietudine comune, traducendo in righe scritte quella moltitudine di emozioni e sentimenti, che pervadono l’umanità. Hai delineato poi così minuziosamente quel senso di vuoto, dato da quel portare via della vita. L’ho potuto identificare nel cuore dell’animo, lo conosco bene, ricordo la debilitante fatica per risalire dalla profondità di quel vuoto, l’ho sperimentato più volte. Poi il balzo per riemergere a respirare così doloroso, lacerante lo strappo, ma necessario per il fluire della vita. Con il tuo racconto ed suoi personaggi sei riuscito a rendere vivo il sentimento, donando corpo e anima a ciò che proviamo, a volte, noi esseri meritevoli di amore. Morte e rinascita coesistono nell’attraversare. Una sorta di alchimia, Solve et Coagula… La porta si è aperta, ciao Silent
(Rispondi)
 
Silentvoid
Silentvoid il 31/03/24 alle 01:04 via WEB
"Mia" cara Bubriska, ti voglio ringraziare per aver descritto ciò che hai sentito e visto nel leggere le mie parole; leggendo le tue, qui e sul tuo blog, comprendo bene la tua conoscenza delle sensazioni descritte nel post da te poi elegantemente ed in modo emozionante sintetizzate nel commento. Ma sopratutto grazie per aver inserito anche un concetto alchemico molto pertinente ed estremamamente ricco di significato come quello del Solve et Coagula. Nella dissoluzione a volte ciò che è complesso diviene semplice, e nella ricomposizione possiamo vedere che semplicità e complessità servono entrambe, solo agiscono in maniera differente...talvolta quando nel dolore riusciamo a scorgere questa ambivalenza, è uno degli inizi possibili del processo di guarigione... Se la porta si è aperta, mi troverai lì. Ciao, Bubriska
(Rispondi)
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 30/03/24 alle 15:37 via WEB
Ciao Silent. Buon Pomeriggio. Ti faccio tantissimi Auguri di Buona Pasqua. E che sia una giornata di serenità
(Rispondi)
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