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Pubblicità:anima del commercio o mazzata per i nostri risparmi?

Post n°20 pubblicato il 21 Novembre 2005 da Boycott
 

Si dice che la pubblicità sia l'anima del commercio...ma è proprio vero?
   Forse sì...per chi possiede un'azienda e riesce con la pubblicità a indirizzare gli acquisti dei consumatori sui propri prodotti. Ma per il consumatore la pubblicità è un bene?
Innanzitutto la pubblicità per un'azienda rientra alla voce "costi", quindi in qualche modo deve rientrare di una spesa sostenuta. Come? Aumentando il prezzo del prodotto venduto!  
Più un'impresa spende per pubblicità, più aumenta il prezzo per il consumatore!
Di quanto? 
   Beh, aziende come McDonald's, Nike, Unilever, Coca-Cola, Barilla, Adidas investono in pubblicità il 30% del proprio fatturato...cosa vuol dire? che per ogni 10 euro spesi per queste aziende 3 vanno in pubblicità!
Quindi
la pubblicità la manteniamo noi!
   Anche le televisioni commerciali e parte di quella pubblica le manteniamo comprando i prodotti che fanno pubblicità in televisione!
Eppure la maggior parte delle persone dichiara che preferirebbe vedere un film o leggere una rivista senza esser interrota dalla presenza della pubblicità!

Negli spot risulta sempre che il prodotto reclamizzato sia migliore di quello non reclamizzato...ma se così fosse, perchè c'è bisogno di condizionare la scelta del consumatore spendendo tanti soldi in spots?!
Se il prodotto è migliore degli altri il consumatore lo capisce e addirittura lo consiglia lui stesso ad altri senza esser pagato dall'azienda produttrice per parlar bene di quel prodotto...oppure, al giorno d'oggi, i prodotti si assomigliano così tanto che la differenza tra le diverse marche è impercettibile e allora si spendono ingenti somme di denaro per
condizionarci?

La pubblicità è il programma televisivo più trasmesso. Nel 1987 si calcolò che erano passati sul video oltre 600.000 spot, per un totale di 5.000 miliardi di vecchie lire di investimenti. Nel '97 la cifra degli investimenti per la tv ha superato i 6.200 miliardi.

Praticamente 200 giorni all'anno sono occupati dalla tv solo per trasmettere pubblicità. Lo spettatore che siede anche solo due ore al giorno davanti al video, è raggiunto da almeno 40 messaggi pubblicitari.

Quindi la pubblicità, oltre a costarci un sacco, ci tormenta e ci perseguita nel quotidiano!

Che fare?
Semplice:orientiamoci il più possibile verso i prodotti non pubblicizzati...conseguenze:
- soldi risparmiati
- le televisioni si farebbero concorrenza sulla qualità e non sugli stipendi degli showman
- programmi e film non interrotti da pubblicità
- verrebbero premiate le aziende che fanno un buon prodotto e non quello meglio venduto

Più avanti scriverò anche quanto e come la pubblicità nasconda le ipocrisie delle proprie aziende, ma con il post che ho scritto sulla Coca-Cola ne abbiamo già un esempio 

  

Commenti al Post:
e.d.a
e.d.a il 21/11/05 alle 09:57 via WEB
ehm... io fra qualche mese, finita la scuola, sarò una grafica pubblicitaria [non televisiva...]... così mi togli il lavoro... :) .. cmq hai ragione x quanto riguarda la maggiorparte delle pubblicità... buona giornata...
 
 
Boycott
Boycott il 21/11/05 alle 10:04 via WEB
Intanto ti ringrazio per la franchezza e per aver ammesso che la maggior parte della pubblicità sia così. Comunque quella di togliere il lavoro è una critica che nasce spesso e che copre e impedisce certi cambiamenti... Lo so che trovar lavoro non è facile oggi,ma meglio se si fa qualcosa che sia utile...consiglio spassionato: buttati nella pubblicità comparativa! In Italia si può fare ma nessun ha il coraggio di farla...tu potresti essere il primo e passar come un grande, come uno che ha compiuto un cambiamento! Ciao e spero di sentirti ancora
 
   
e.d.a
e.d.a il 21/11/05 alle 10:10 via WEB
sinceramente non penso che continuerò in campo pubblicitario.. però grazie x il consiglio!
 
dott.mordicchio
dott.mordicchio il 22/11/05 alle 14:34 via WEB
caro boycott... visti i miei trascorsi universitari mi sembra necessario lasciare un commento. Anzitutto come tu hai intelligentemente osservato attualmente la pubblicità serve a dare "un'anima" a prodotti che sono tra loro indifferenziati (vedi la prova freeway-coca.cola). Ciò significa che dal punto di vista dell'"hardware" i prodotti sono tra di loro quasi perfettamente assimilabili, ed è per questo che si cerca di colpire il consumatore andando a sollecitare delle dinamiche più profonde, quelle del desiderio e dell'immaginario... è li ormai la vera concorrenza... quella sul piano del desiderio e dell'acquisizione d'identità attraverso l'acquisto. A questo punto però sorge spontanea una domanda: non sarà anche colpa del consumatore, che cerca di colmare dei vuoti valoriali attraverso l'acquisto di prodotti e indirettamente quindi di valori? Altra questione: sarebbe interessante chiedere a qualsiasi editore di giornali, quanto incida sulla realizzazione del proprio lavoro la quota del prezzo del giornale, e la quota di vendita di spazio pubblicitario. A quanto ne so io, il prezzo di copertina di un quotidiano copre a malapena il costo della carta. Quindi la pubblicità risulta vitale per l'uscita in edicola di un quotidiano. Il fatto inoltre di avere la possibilità di un blog in internet "gratuito" (gratuito l'ho messo tra virgolette perchè so già che tu mi risponderai dicendo che in realtà il blog lo paghi attraverso il rincaro dei prezzi dei prodotti qui pubblicizzati... diciamo allora a poco prezzo)è sempre grazie alla pubblicità. Vorrei inoltre dire alla persona che intende studiare grafica pubblicitaria di non abbandonare questo campo... al giorno d'oggi essere in grado di comunicare efficacemente è fondamentale, e questa capacità può essere utile per esempio anche in campi quali il no-profit e dei vari movimenti... ciò significa che possiamo combattere un certo sistema usando le sue stesse armi... distinti saluti
 
Boycott
Boycott il 22/11/05 alle 15:23 via WEB
Riporto qui un messaggio che mi è arrivato da Homeric perchè non sa ancora scrivere sul blog come ammette lui stesso: "Concordo con la tua analisi sulla pubblicità , che mi sembra impeccabile: direi in più che per addomesticarci a digerirne sempre in maggior misura, ci anestetizzano il cervello con le Lecciso e l'Isola dei famosi......... e ci riescono bene, purtroppo! Si trovano sempre meno persone come te che cercano di dare rispostea questi problemi. Ciao e continuerò aleggerti, in quanto non sono troppo in grado di scrivere sul blog , ma mi impegnarò al riguardo. Ciao Homeric"
 
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Data di creazione: 14/11/2005
 

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