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Il Business delle armi è in mano a chi predica la pace

Post n°101 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da Boycott
 

Nel 1968, due mesi prima che un proiettile gli trapassasse la testa, il pastore Martin Luther King aveva denunciato che il suo paese era ‘il maggior esportatore di violenza al mondo’. Trent’anni dopo, nel 1998, le cifre dicono: su dieci dollari che il mondo spende in armamenti, quattro dollari e mezzo vanno a finire negli Stati Uniti . I dati dell’Istituto Internazionale di Studi Strategici indicano che i maggiori venditori di armi sono gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Russia. Nella lista, qualche posizione più indietro figura anche la Cina. E questi sono, casualmente, i cinque paesi che detengono il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ovvero: la pace mondiale è in mano alle cinque potenze che più sfruttano il grande business bellico. Questo fa ancora più scalpore se aggiungiamo che negli ultimi quindici anni, per esempio, gli Stati Uniti hanno potuto bombardare impunemente il quartiere più povero della città di Panama e, dopo, hanno potuto distruggere l’Iraq; la Russia ha potuto mettere la Cecenia a ferro e a fuoco per castigare un tentativo d’indipendenza; la Francia ha potuto violare il Sud Pacifico con le sue esplosioni nucleari; e la Cina può continuare a fucilare, legalmente, ogni anno, un numero di persone dieci volte superiore a quello della gente che cadde crivellata di colpi, a metà del 1989, nella piazza Tian An Men.   

Diceva bene il signor Theodore Roosvelt che “nessun trionfo pacifico è così grandioso come il supremo trionfo della guerra”. Nel 1906 gli diedero il premio Nobel per la Pace .

Infatti non deve sorprendere nessuno il triste bilancio mondiale della guerra e della pace. Si pensi che per ogni dollaro che le Nazioni Unite spendono nelle missioni di pace, il mondo investe duemila dollari in spese di guerra . Ma a cosa servono tutte queste armi? Che pericolo c’è al mondo dal quale dobbiamo difenderci con una tale spesa in armamenti? Negli anni della guerra fredda, l’arsenale nucleare era un pericolosissimo strumento d’intimidazione reciproca tra Russia e Stati Uniti. Ma adesso che queste due nazioni sembrano andare d’amore e d’accordo, a cosa servono quegli immensi depositi?   
   Personalmente sono anni che rifletto su questa domanda e finora ho trovato una sola risposta, che subito non volevo accettare perché mi ostinavo a guardare il mondo come l’estensione della mia città dove tutto è relativamente tranquillo e buono: "il crollo di un edificio o la caduta di un aereo sono piuttosto sconvenienti dal punto di vista di chi ci sta dentro, ma sono convenienti per la crescita del Prodotto Interno Lordo" .
   I Francesi hanno inventato la bomba N, che permette di uccidere le persone mantenendo intatti gli edifici; ma una bomba così non serve a nessuno ed infatti nessuno ha comprato ed utilizzato mai in nessuna guerra la bomba N.

Il mio articolo sull'aviaria è stato pubblicato su www.fuoriaula.it

Commenti al Post:
ilvillage
ilvillage il 16/02/06 alle 09:31 via WEB
Lord of war. In realtà è SOLO un film, ma...
 
toffee23
toffee23 il 16/02/06 alle 09:33 via WEB
Sì, è veramente un gran schifo. Ma purtroppo si sa che tutto si muove solo per interessi economici... fintanto che non cambierà questo modo di pensare... buona giornata :)
 
 
Boycott
Boycott il 16/02/06 alle 09:37 via WEB
No, ragazzi, non dobbiamo rassegnarci...possiamo cambiare le cose dal basso...se abbiamo titoli o conti correnti presso banche che finanziano imprese di armi o simili, spostiamo i nostri soldi e spediamo al direttore della banca una lettera con la motivazione del nostro gesto. Quando vedono che perdono tanti piccoli clienti a scapito di uno grosso armato, allora si fanno i conti in tasca e cambieranno...se cambiamo noi possiamo esser contagiosi e cambiare gli altri! ^_^
 
   
rigitans
rigitans il 16/02/06 alle 15:26 via WEB
bravo boycott!
 
kidgloves
kidgloves il 16/02/06 alle 11:17 via WEB
Niente guerra = niente armi = niente soldi. Niente malattie = niente medicine = niente soldi. Si va a finire sempre lì...
 
sir_ovix
sir_ovix il 16/02/06 alle 13:23 via WEB
Egregio Boycott, sicuramente avrai visto il documentario mi M. Moore "Fahrenheit", nel quale il regista, prendendo a prestito un frase, pare, di Orwell, afferma "La guerra [...] e' fatta per non finire mai [...] ed e' finalizzata al mantenimento dell'ordinamento sociale". Ed ecco che i paesi piu' ricchi economicamente impongono la guerra a chi in realta' non la vuole fare, per preservare il piu' a lungo possibile le gerarchie sociali che si sono create. Saluti. PS= Ho risposto, con una lettera, al tuo invito ad esprimere i commenti che si sentono all'estero circa l'attuale situazione politica italiana. Tra una settimana dovrebbe esserti recapitata.
 
WinstonMontag
WinstonMontag il 16/02/06 alle 14:52 via WEB
Rileggevo il tuo post n° 92.... che tristezza alla luce delle notizie che trapelano oggi... (vedi mio post n°77) Un saluto
 
rigitans
rigitans il 16/02/06 alle 15:27 via WEB
posterò anche da me questa notizia, come al solito interessante
 
navaspa
navaspa il 17/02/06 alle 08:11 via WEB
Ciao Roberto (ho azzeccato?), i miei complimenti per l'articolo sull'influenza aviaria ed anche per le riflessioni che ogni giorno inserisci nel blog. Venendo al tema di questo post, ossia la guerra, sappi che a malincuore le guerre esisteranno sempre finchè esisterà l'uomo assetato di potere e ricchezza. Dietro ogni guerra c'è solo un mero interesse economico: c'è sempre chi ci guadagna (le fabbriche di armi, ad esempio, piuttosto che qualche dittatore locale "pilotato" dalle grandi potenze) dalle centinaia di migliaia di morti ammazzati sia civili che militari. E' la sete di potere il problema che bisognerebbe tentare di eliminare e forse (ripeto: forse) allora si che finiranno anche le guerre. Nel mondo c'è troppa ingiustizia, troppa diversità: paesi super-ricchi e paesi (ieri sera ne parlavano) dove è bello se si riescno a bere tre bicchieri di acqua al giorno! Non avrei mai pensato che si andasse a finire così...
 
 
Boycott
Boycott il 17/02/06 alle 09:12 via WEB
Roberto sì,ma tutti mi chiamano Compa....grazie dei complimenti, non sai quanto mi fanno piacere e quanto mi spingono ad andar avanti. Ciascuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa per migliorare la situazione; se ci uniamo e lavoriamo pazientemente e pacificamente si può far molto. Prossimamente scriverò azioni concrete che hanno fatto cambiare la coscienza ad alcune imprese...così magari ci rendiamo conto che nn è utopia :-)
 
   
navaspa
navaspa il 17/02/06 alle 15:09 via WEB
Io ti chiamerò Roberto, dato che mi piace differenziarmi dalla massa (spero non ti dispiaccia; se la cosa ti infastidisse non hai che da comunicarmelo). In effetti servirebbe molta più gente che, come fai tu, Grillo o i vari gruppi Meeup, buttassero lì idee mirate proprio al miglioramento di questo mondo che sta andando a rotoli. Le utopie si potranno abbattere solo se cambierà la coscienza. Un saluto e non fermarti: io sono con te.
 
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