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Ma esistono ancora trotzkisti nelle frange di Rifondazione?!

Post n°102 pubblicato il 17 Febbraio 2006 da Boycott
 

Non pensavo minimamente che in Italia ci fosse ancora qualche nostalgico di Trotzkij. Invece in Rifondazione comunista c'è una frangia che si ispira a quest'uomo ed è scoppiata una polemica interna (ma no?!) per il leader dei trotzkista Ferrando (vedi foto).
   Il discredito in cui è caduto il comunismo ha indotto molti che vi hanno militato a dire che tutto è finito così malamente non perché fosse un’utopia disumana, ma perché non lo si è realizzato come si sarebbe dovuto . La colpa non fu di Marx e neppure di Lenin, ma di Stalin che prevalse su Trotzkij e finì per farlo assassinare, in Messico, con un colpo di piccone nel cervello.
   Sembra incredibile, eppure non solo, sparsi per il mondo, vi sono ancora gruppi di trotzkistij, ma anche presso molti intellettuali cresce la fama se non la nostalgia per Lev Davidovic Trotzkij, di questo ebreo russo che sarebbe stato portatore di una visione del marxismo “umana”, in fondo “democratica” . Una visione che, se avesse prevalso, avrebbe creato un comunismo che non sarebbe incappato nella fine tragicomica che sappiamo.

   In realtà, in Trotzkij la capacità di odio e la crudeltà furono evidenti. Si parla, anche se meno di quanto si dovrebbe, della carestia organizzata da Stalin tra il 1929 e il 1930 per sterminare i kulaki, cioè i contadini colpevoli di avere qualche proprietà. Per la prima volta la carestia non era subita dall’uomo ma provocata intenzionalmente: sette milioni di morti . Ma quasi mai si dice che almeno altri tre milioni di contadini erano stati uccisi già nel 1922 perché “controrivoluzionari”: di questo immane massacro l’organizzatore fu proprio Trotzkij.
    Ora, come fa ad esserci in Italia gente che si ispira a quest'uomo? Bah...

Ovviamente chi vuole informarmi (perchè oltre a questo che ho scritto di più non so) sull'argomento o contraddirmi, libero di farlo...

Commenti al Post:
ulfsteinn
ulfsteinn il 17/02/06 alle 11:36 via WEB
Fondamentalmente l'imprecisione è questa: i contadini uccisi surante la guerra civile, quando Trotzki era capo dell'armata rossa, erano gente che aveva preso le armi e si era organizzata o arruolata in un'armata bianca d'ispitazione monarchica o comunque conservatrice. I kulaki erano gente inerme. La guerra civile del 1918-22 fu fondamentalmente la conseguenza del fatto che la rivoluzione russa non era stata una rivoluzione di stampo veramente marxista.
 
kudablog
kudablog il 17/02/06 alle 13:07 via WEB
se ci sono anche i leninisti...
 
kudablog
kudablog il 17/02/06 alle 13:08 via WEB
se ci sono anche i leninisti...
 
sir_ovix
sir_ovix il 17/02/06 alle 13:45 via WEB
Egregio Boycott, edito da Mondadori e' il volume "Il libro nero del comunismo". Si tratta di un'enorme raccolta di fatti (oltre 400 pagine, con affermazioni documentate e ricco di foto) ma soprattutto, misfatti, che hanno avuto luogo in quei paesi dove e' stata imposta una dittatura comunista: dalla Cambogia, a Cuba, dalle Repubbliche Sovietiche fino ad alcuni stati dell'Africa. Il quadro e' a dir poco sconcertante. Il libro e' diviso per paesi, in differenti periodi storici. Si parte, ovviamente, dalla Rivoluzione d'Ottobre fino quasi i giorni nostri. Troverai sicuramente altro interessantissimo materiale per approfondire non solo le tue conoscenze al riguardo, ma per capire meglio in che direzioni si sia mossa la storia. Saluti
 
Velma_Kelly
Velma_Kelly il 17/02/06 alle 13:48 via WEB
Boycott se hai tempo passa dal mio blog e dai un'occhiata al mio ultimo post!!!!! :D
 
mia3v
mia3v il 17/02/06 alle 14:48 via WEB
credo che tutte le ideologie, seppur talvolta condivisibili, siano per definizione irrealizzabili (e la storia ne fornisce molti esempi). Ed è quell'irrealizzabilità che a distanza di anni le rende auspicabili.Per i nostalgici illogici. Perchè si cerca, e si crede, sbagliando, di poter scindere l'ideologia stessa dalla sua applicazione pratica, dal suo corso stroico. E così anche l'aberranza in cui è caduto il comunismo con i suoi seguaci viene dimenticata.E il comunismo, sia chiaro, è solo un esempio. Ci sono molte altre situazioni in cui si cerca di scindere il pensiero dalla storia. Ma questo temo sia revisionismo storico non giustificabile.
 
 
Boycott
Boycott il 17/02/06 alle 18:16 via WEB
Sono felicissimo di vedere che l'argomento è stato affrontato con grande serietà e con distacco da "tifo politico"...grazie a tutti per i vostri commenti pacati e critici
 
   
rigitans
rigitans il 17/02/06 alle 19:05 via WEB
credo che il comunismo sia qualcosa di obsoleto, che non rispecchia piu la nostra società. da li bisogna prendere ciò che di buono propina. e fare un passo avanti. ammodernare, dare qualcosa di nuovo, di fresco. che faccia cambiare le cose. la realtà è fatta di movimento, di cambiamento. non capisco perchè rifondazione dovrebbe rimanere immutata. e pensare alla dittatura proletaria, cosa a mio avviso assurda...libertà, non dittatura. vita vera, felice, non guerra e povertà e soprusi. su questi punti mi concentrerei principalmente...
 
lubely
lubely il 18/02/06 alle 00:58 via WEB
Al di là delle etichette, stasera ho sentito parlare Ferrando e non mi è sembrato un cazzone fuori dal mondo. Anzi
 
 
rigitans
rigitans il 19/02/06 alle 16:47 via WEB
si, però la violenza deve essere rifutata a prescindere, come idea. è uscito fuori dalla linea di rifondazione con certe affermazioni, seppur condivisibili, e in campagna elettorale non si devono commettere errori...
 
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