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Ieri il Premier Berlusconi è andato dal suo amico Bush per cercare di recuperare i punti percentuali persi con le esternazioni di Calderoli . Dice sempre che grazie a lui siam ben visti all'estero, allora ho chiesto a chi vive all'estero come ci vedono. Riporto stralci della lettera speditami da sir_ovix che ha vissuto 10 mesi in Germania e da un anno è in Inghilterra.

"Verso la fine di maggio del 2003 scorgo la faccia di Berlusconi su di un giornale. Si trattava della copertina di Der Spiegel, il più autorevole settimanale tedesco di attualità. Sotto la foto di Berlusconi vi era scritto “Der Pate” (Il padrino), vedi foto.  All’interno vi era uno speciale di oltre 16 pagine sull’attuale Presidente del Consiglio. Dall’impero mediatico, al calcio, dalle banche, alle veline. L’articolo spiegava come, secondo gli autori, Berlusconi assomigliasse a tutto tranne che ad un buon leader, che avrebbe dovuto condurre l’UE per un semestre.
   Il 2 luglio 2003 Silvio Berlusconi si rende protagonista del suo Capolavoro assoluto: “Ho un amico in Italia che sta girando un film sui campi di concentramento tedeschi, la suggerirò per il ruolo di Kapò”, rivolto al parlamentare tedesco Martin Schulz. La platea, divertita, ride incredula , non appena vengono tradotte le parole nelle cuffie.
   Verso la metà del mese di Luglio 2003 il sottosegretario del ministero degli esteri, Stefani, di professione orafo, scrive sulla Padania un memorabile articolo sui turisti tedeschi, dal titolo “Li conosciamo bene questi tedeschi”, descrivendoli come una sorta di uomini di Neanderthal che, durante le proprie vacanze, giocano a gare di rutti sulle spiagge del lago di Garda . 
   Gerhard Schröder ha sentito il dovere morale di cancellare le proprie vacanze in Toscana, ed il signor Stefani è stato mandato a casa.
   La più celebre testata economica britannica settimanale è senza dubbio The Economist. Copie di questo giornale vengono distribuite in tutta Europa, ed il peso internazionale che assume talvolta per le sue posizioni è molto considerevole. Si pensi al memorabile editoriale Mr Fazio please go   nel pieno dello scandalo delle intercettazioni telefoniche che avevano coinvolto la presidenza di Bankitalia.           
   Nell’Aprile del 2001, a pochissimi giorni dalle elezioni politiche, l’Economist dedica tutta la copertina al Cavaliere, con un eloquentissimo titolo Unfit to govern Italy (Non adatto a governare l’Italia). La reazione di Berlusconi è una di quelle solite, oggi sentite e risentite un miliardo di volte “E’ opera della sinistra italiana che, alleata con le sinistre internazionali, non sa più cosa inventarsi per evitare la propria sconfitta”.
   Il 2 Agosto 2003 l’Economist dedica una seconda copertina, nel giro di soli due anni, al Presidente del Consiglio Italiano, intitolata Dear Berlusconi… (Caro Berlusconi…). L’articolo elenca una serie di domande (25 se non ricordo male) che l’Economist rivolge direttamente al Cavaliere. I quesiti vanno dal conflitto di interessi, alle leggi ad personam, all’impero mediatico, al coinvolgimento in processi, ecc…Ad oggi l’Economist sta ancora attendendo le risposte .
   Più interessanti e divertenti sono invece le descrizioni che ci ha regalato David Lane, giornalista, guarda un po’, dell’Economist, nel suo libro intitolato Berlusconi’s shadow (L’ombra di Berlusconi) la versione italiana è stata pubblicata da Laterza, dal titolo “L’ombra del potere”. 
   Questa è la testimonianza dell’inglese Graham Watson, leader dei Liberaldemocratici presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, nel descrivere Berlusconi durante un convengno poco prima dell’inizio della presidenza italiana dell’UE: “Ci intratteneva dicendo che tutti i giornalisti e i giudici sono dei convinti comunisti, ed ha poi trascorso il resto della serata raccontando barzellette come un venditore di polizze d’assicurazione qualunque” .
   In data 26 novembre 2005 sempre l’Economist (questo covo di comunisti…) pubblica un interessantissimo ed approfondito articolo sull’Italia. Il quadro che ne emerge è preoccupante."

La BBC ha invece pensato bene di inserire nel proprio sito, in un’apposita pagina web, le migliori dichiarazioni del Cavaliere degli ultimi anni...ma per queste farò un altro post più avanti.
   Chi vuole può scaricarsi da internet un documentario che gira in Europa e che descrive la nostra situazione dal titolo Citizen Berlusconi