Boycott ©®

Responsabilizziamoci:"Questo Mondo alla rovescia ci insegna a subire la realtà invece di cambiarla,a dimenticare il passato invece di ascoltarlo e ad accettare il futuro invece di immaginarlo.Vediamo di vivere e lavorare per un mondo 'altro' "

 

AMARCORD


 
 
Citazioni nei Blog Amici: 115
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 03/08/2020 alle 12:08
 
La vita nasce per essere vissuta e per godere mon trovi?...
Inviato da: chiarapertini82
il 05/02/2016 alle 19:05
 
Il chinotto recoaro il top!!! Peccato che questo prodotto...
Inviato da: Andrea
il 09/07/2014 alle 22:10
 
Grazzie!
Inviato da: L'île au trésor
il 07/08/2013 alle 11:32
 
La informazione da voi data non corrisponde alla verità dei...
Inviato da: Zingaro Carlo
il 07/05/2012 alle 00:40
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

luca964leoaguecisala_giulianoemi952cassetta2amoilmareelaneve0fausto.panzeriwillobbreggiana0lillicamiecol2rita.zaninielviprimobazarpavone2303riccardiannamaria
 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Boycott
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 43
Prov: VR
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Lo strano rapporto degli...CAMPIONI DEL MONDO! »

Doppi sensi

Post n°218 pubblicato il 08 Luglio 2006 da Boycott
 

   Qual è l'argomanto che attira di più l'attenzione degli spettatori? Il sesso. L'ondience s'impenna quando qualcuno si sveste. Gianni Morandi, a suo tempo, si è presentato a condurre un programma del sabato sera in mutande e ha scherzato con l'auditel. Bene, anche le pubblicità ricorrono tantissimo all'argomento sesso per attirare l'attenzione, guardate:

                                    

   Questo spot è andato veramente in onda, ma è durato pochissimo perchè è stato censurato. Fatto sta che la maggior parte degli spettatori si ricordano lo spot, ma non il prodotto reclamizzato...Insomma questa pubblicità serve per sè stessa e non per far aumentare le vendite. Come sempre poi non si indicano nè si evidenziano le caratteristiche del prodotto. La Umbro che ci guadagna da una pubblicità così?

 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/07/06 alle 14:09 via WEB
Mi inserisco in questa rubrica, in qualità di account di una famosa agenzia di pubblicità e come ex studentello di scienze della comunicazione, un corso di laurea che come sapete ha qualcosa a che fare con la pubblicità... Mi inserisco oggi e nei prossimi post sull\\\'argomento, con un taglio diciamo così, + scientifico. Essendo chiamato in causa, non posso ascoltare questi toni da bar (che per carità in certi contesti va benissimo). Le pubblicità del cazzo esistono. Come esistono film del cazzo, libri del cazzo, blog del cazzo. Non sempre il mezzo viene o può essere utilizzato al meglio. Scarsa creatività, budget bassi, prodotti mass market e go on. Ma non per questo dobbiamo scambiare il mezzo con il messaggio. In questa rubrica vedo toni da caccia alle streghe che mischiano capre e cavoli e che cercano di demonizzare il mezzo di per sé, piuttosto che qualche spot mal riuscito. La pubblicità è e rimane un canale di sviluppo sociale: promozione = business = fatturato = tasse. Un mondo senza pubblicità è necessariamente un mondo + povero, con meno servizi pubblici e meno occupazione. NON A CASO le persone che entrano a gamba tesa sul mezzo (e non sui singoli messaggi) sono in genere statali, studenti apocalittici, profili superficiali che di certo non devono occuparsi dell\\\'alimentazione del sistema paese (ma che si fanno mantenere da altri). Poi per carità ripeto esistono molte pubblicità del cazzo che sarebbe bello non vedere. La pubblicità è e rimane una fucina di cretività, arte, linguaggi. Alle pubblicità del cazzo possiamo contrapporre splendide campagne che hanno arricchito il nostro linguaggio, la nostra visione del mondo, la nostra arte. Spesso arte design e pubblicità sono sinonimi. Spesso i più grandi musei del mondo (vedi Rivoli - Torino) dedicano mostre e sale alla pubblicità. Come mai? La pubblicità è una ricchezza. A volte certo, diventa povertà. Ma è un problema di contenuti, non del mezzo. Alla prossima puntata. Scusate eventuali errori, devo scappare... sono di frettissima. aure
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

INFO


Un blog di: Boycott
Data di creazione: 14/11/2005
 

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

 

TELEFONA GRATIS

immagineimmagine
 

LA TV SUL TUO PC

immagine
immagine
immagine
 

GIORNALI SUL TUO PC

immagine


immagine


immagine


immagine


immagine


immagine


immagine


immagine

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963