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   Ormai il colloquio di lavoro per assumere del personale è diventato una cosa simile ad andare al Luna Park o partecipare a Giochi senza Frontiere.
   Innanzitutto è abolita la parola "personale" che è stata sostituita da "risorse umane", come se non fossimo più delle persone, ma delle miniere dalle quali estrapolare od estrarre tutto il metallo prezioso che c'è in noi, non tenendo conto di un sacco di altri aspetti importantissimi della persona.
   Le grandi imprese non si accontentano più del banale "faccia a faccia" per conoscere il candidato, al quale gli si chiede cos'ha fatto fino a quel momento, il percorso di studi, ecc in modo da poterlo valutare non solo per quello che ha fatto nella vita, ma anche nel sentirlo parlare e vedere come si espone. Adesso ci sono gli psicologi che, siccome hanno studiato, bisogna far vedere che qualcosa cambia! E allora ci sono i colloqui di gruppo dove i candidati vengono messi alla prova in veri e propri giochi di squadra!
   Mi è capitato personalmente che uno di questi giochi era costituito dal raccontarsi davanti agli altri candidati (evviva la privacy) in pochi secondi attraverso un proverbio scelto da una lista che ti mettevano a disposizione. C'erano proverbi che mai e poi mai nessuno avrebbe scelto, ma se il colloquio lo si fa per entrare in banca o in una società di assicurazione, allora sarebbe stato il caso di raccontarsi attraverso "l'occasione fa l'uomo ladro", "è tanto ladro chi ruba quanto chi tiene aperto il sacco" e cose del genere...così il datore di lavoro o lo psicologo pensa: "Questo fa proprio al caso nostro!" .
   Altro test era quello di rispondere individualmente a delle domande e poi in maniera collettiva dando delle risposte all'unanimità. Questo serve per vedere chi ha la capacità di spostare l'opinione degli altri dalla propria parte, non importa in quale maniera, perchè se devi vendere devi convincere il possibile acquirente della validità del tuo prodotto, anche se tu personalmente pensi che non sia il migliore.
   Infine sempre in gruppo ci si doveva immaginare abitanti di un villaggio e si doveva descrivere dove fosse il villaggio, in che epoca e quale business intraprendere. Il mio gruppo cosa ha scelto di fare? Un villaggio a Napoli che nel 1492 andava in Brasile a prendere il caffè, rigorosamente equo-solidale, lo portava in Italia (tanto nessuno ancora conosceva la bevanda, quindi concorrenza zero) e poi lo vendeva in tutta italia se non in Europa. Mi rispecchia per caso? Sono riuscito a convincere le persone del mio gruppo ad intraprendere una strada che rispetta anche e soprattutto i valori in cui credo? Bene, tutta la discussione era seguita da una psicologa che in silenzio scriveva su un foglio i nostri profili. Sembravamo in una comunità di recupero con i medici che segnavano sul libretto le terapie da intraprendere: "Senti questo cosa dice! Equo-solidale? Meglio dargli una buona dose di anfetamine così lo plachiamo!"
   Ma dove arriveremo di questo passo? Tra un po' bisognerà presentarsi in tuta e scarpe da ginnastica perchè ti faranno giocare al "rubabandiera"(gioco adatto in imprese come la Juve, Parmalat, Merdaset, Cirio, Ina Assicurazioni, Banca Popolare di Lodi, Unipol ) oppure a "Strega comanda color", "Un due tre stella", "Nascondino" (gioco per chi vuole diventare commercialista o revisore contabile per vedere quanto sei bravo a nascondere immensi capitali finanaziari) con i concorrenti eliminati che per essere salvati perchè visti la "guardia" invitano l'ultimo rimasto da scovare gridando "Falla per tutti!" .
   Ho verificato anche test logici apparentemente senza senso invece il senso c'era ma con segno negativo: test con pagine intere di frecce in tutte le direzioni e tu dovevi cerchiare quelle che segnavano la svolta a sinistra (test di Unipol o altre cooperative rosse probabilmente)...su 9.000 simboli da cercare diventavi scemo! Test che probabilmente vogliono far sapere in quanto tempo riescono a rimbecillirti...chi si inebetisce prima, viene assunto!
   Il colmo l'ho visto raggiungere da una psicologa di una società per il lavoro somministrato la quale diceva che gli assunti da loro devono essere con contratto indeterminato perchè solo così il lavoratore è tranquillo e può lavorare bene e profiquamente...d'accordo al 100%...peccato che alle sue spalle ci fosse un poster (5 metri per 5) dell'azienda con lo slogan "Fai della flessibilità il tuo punto di forza"! Come a dire: "i nostri dipendenti li assumiamo a tempo determinato, poi per i nostri clienti rifiliamo la precarietà come la manna dal cielo"...

   Sostengo anch'io in maniera aperta la candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia...una donna che da fastidio sia alla destra che alla sinistra...quindi è la persona giusta. (scrivilo anche tu nel tuo blog)

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