Creato da Dolce.Marea il 25/12/2008

DolceMarea

La ricchezza somiglia all'acqua di mare...

 

 

Una carezza per tutti voi...

Post n°69 pubblicato il 24 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Ci sono delle volte in cui siamo incapaci di agire e stiamo lì fermi a guardare... eppure in ogni cosa che vediamo sappiamo cogliere la sfumatura di un non detto, quella carezza che agogniamo diventa un’ancora di salvezza... sciogliamo ghiacciai colmi di silenzi con la semplicità di un accenno di sorriso e quella vita che ricomincia a scorrere e ce ne sentiamo parte integrante... chiamiamo empatie quelle dolcezze di scambio tra individui che ci passano accanto e lentamente lasciano in noi un segno e portano via un gesto... la capacità di cogliere il senso delle cose anche quando tutto sembra confusamente perduto e si ha solo voglia di chiudere valige e persiane... quei saluti cari che rimangono indelebili nel tuo cuore e li comprendi fortemente appena la porta si è chiusa dietro le spalle… non ci sono più addii, ma solo baci di commiato in attesa del prossimo appuntamento...  non ci sono   calici di vino per un brindisi o  feste forzate  per un rientro,  dove persino il cane appoggia il muso per terra in senso di avvilimento… no,  solo il sorriso del gruppo impedisce a quella lacrima selvaggia di scorrere sul volto… tendi la mano per regalare una carezza...  e attendi il prossimo appuntamento… 


... quanti volti ha l’amore… 


Il vostro io l'ho sentito... grazie.

 
 
 

Cadute...

Post n°68 pubblicato il 05 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Avrei  voluto  forse aver più tempo, per comprendere certe cose...  avrei  voluto saper lasciar correre quei piccoli sbagli. Avrei voluto forse fuggire, senza nascondere  il capo sotto la cenere…  ma poi,  così non si fa.  Mi ritrovo alla mia età ancora a dire le stesse cose. .. mi  ritrovo a  urlare di rabbia per gesti incompresi… e   non cambia nulla...  accettare  comportamenti,  vite, modi di essere... dovrebbe essere normale...  eppure non è così.  Eppure ci soffri… e abbandoni il capo sul ventre del tuo amato...  lo  sobilli  di interrogativi,  di paure, la notte fai viaggi e  sogni... rincorri  quelle  false  speranze che non  osi  più nemmeno  raccontare.  Eppure è così. Eppure  ti scopri ancora piccola con quegli occhi sgranati a cercar di capire, a voler aiutare, a voler intervenire.  E lo fai… sì, lo fai…  e capisci che non serve a nulla,  che non è mai servito a nulla…  rimani lì… con i tuoi occhi lucidi, con la cornetta in mano... dopo frasi pesanti, dopo silenzi invadenti, dopo riflessioni senza senso…  odiamo il falso e copriamo  il misfatto…  vogliamo la sincerità eppure… temiamo la fuga. Così patetici… o forse inermi, o forse fragili…  ognuno ha i suoi demoni, i suoi vizi, le sue voglie. ognuno ha le sue repressioni, i suoi desideri... le sue gioie e le sue delusioni... ci ostiniamo a  voler dimostrare di esser bravi ragazzi e nascondiamo dietro la schiena quelle mani stracolme di nutella… e non vorremmo mai deludere nessuno. Tanto nessuno si accorge… ma, ovviamente... tutti  sanno... passerà... sì… gettiamo un altro sasso... vediamo se andrà più lontano.

Vado via per un pò.... Vi voglio bene
Mari

 
 
 

Sincera-mente...

Post n°67 pubblicato il 04 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Ho sempre cercato di sorridere di fronte a quelle cose  per cui posso poco...  prima, e parlo di anni or sono, il mio sangue bollente ha ribaltato non poche sedie,  ha  infranto non pochi timpani...  poi... molto poi, mi son resa  conto che  l'unica persona a mutare nel confronto era la sottoscritta... dove non c'è condivisione, dove non c'è comprensione,  non serve a nulla imprecare, rompere, disfare...  forse serve solo a chi lo fa per uno scarico di nervi,  a nient'altro...

...oggi forse,  sono diventata un tipo ragionevole,  sicuramente una persona  più tranquilla,  un  bijoux  di  donna.

Non ho mai messo le mani addosso a nessuno... solo per accarezzare  o  baciare... gli abbracci son di norma e pure le pacche, stringo le mani... dicono forse un po' troppo... dicono.

Rimango una persona  un pò confusa, mi lascio invischiare  in entusiasmi che mi sfiniscono e in situazioni  che  mi  intrigano...  permetto alle parole di stregarmi... creo quel gioco intenso di scambio... affascinata rimango catturata...  sento il palpito dell'emozione che sale, che si diffonde,   mi abbandono  ad  esso...  adoro l'amore  e la buona musica.

Ci sono volte che sbatto la porta di casa, me ne vado in giro a piedi e poi...  molto poi torno e  faccio  una  torta...  o  forse  altro,  ma quello non si può dire...

... la diplomazia?...  è una cosa che si mangia, vero?...

Dimenticavo... non sono un tipo permaloso... e cavolo, almeno quello!!!

(ps. per i non addetti ai lavori, da leggersi con la dovuta ironia ("al caso")

E baci  a  voi... sempre.

 
 
 

Mi accodo (?)

Post n°66 pubblicato il 03 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Silenziosamente mi accodo...  come se fossi capace...

da anni inseguo il desiderio di migliorare il mio passo felpato, la mia grazia innata e la mia infinita delicatezza...

poi... preparo  la cena:

mi brucio un dito nell'accendere il gas, verso il liquido sulla piastra,  faccio strada  con le briciole... manco volessi imitare  pollicina... il mio amore che mi chiama per l'aperitivo...  cucciolo  lui vorrebbe una fettina di pane spalmata con l'olio...  e che c'è di male...  se non fosse che pure la tostiera s'è messa in ferie...  il mio labbro inconsciamente  si  abbassa e il broncio è fatto... mi ammutolisco e  mi avvilisco...  sì, come i bambini...

"vieni da me che ti bacio.."

sorrido e di corsa mi volto...  se non fosse per lo sportello che  immancabilmente era aperto... sì, mi ami... e  ti faccio ridere...  tanto ridere...  e vorresti baciarmi, allora fallo...  perchè lo voglio anch' io...

e,  ammetto che è una bufala... non so accodarmi e non lo farei mai silenziosamente... e, sicuramente, non lo farei per te...

 
 
 

Gocce...

Post n°65 pubblicato il 03 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Siamo diversi in questo pensare confuso, siamo identici in questa identità mista... siamo parte di un vivere che ci chiama a gran voce. Noi che golosi di miele,  sappiamo  tuffarci  in  acqua  tiepida... a chi ci dice esattamente chi siamo, interdetti sorridiamo...  pochi hanno  trovato le chiavi di casa... anche quelli che potevano  sapere dove le  tenevamo nascoste. E poi perchè... a che serve ascoltare consigli, a che serve accondiscendere per un quieto vivere...  tu non puoi saper chi sono io, nemmeno quando avrò il coraggio di raccontartelo,  nemmeno quando spoglierò ogni brandello di pelle... da quel colore dorato che  la crema ha  distribuito...  non offrirmi un bicchier di vino...  lasciami sobria... solo così potrò guardare chi sei... e indovinare chi vuoi di me... diversamente... solo parole scomposte,  carezze  sparse... e baci... baci... baci.
Lo so, non che ti dispiaccia... ma forse domani... potrei non esserne contenta. E tu te ne vai... mentre io rimango...

... ho chiesto tante cose, ho lasciato pochi doni...


...abbracciami primareva... rimani dentro di me... innondami del tuo profumo... acceca il mio sentire e cullami  con  petali e  gemme...
 ... rimani con me.

 
 
 

Chissà...

Post n°64 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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Ebbene... la coerenza, che bella cosa, scivola sulla mia pelle, mi invaghisco di lei. La conosco, la provo ad abitare, mi confonde...  e  poi  mi sussurra  nelle orecchie, quelle  piccole  frivolezze che vorrebbe adottassi... eh sì, lei sì che la sa lunga... mi vien voglia di assecondarla, quasi come un'amante... desiderosa di compiacere... mi divincolo da certi atteggiamenti e mi vincolo a parlate ripetute.  Che strano, a modo  suo mi coccola, mi  parla in quel suo modo lento, una madre che asseconda il figlio... mi  vuole bene, dice...   forse  sarà  vero,  chissà.  Mi provo a fidare, in fondo nella vita non si fa altro...  ci si prova a fidare... convinzioni che transitano su di noi, cavalcano sodalizi... e si infrangono come onde bizzarre in una marea notturna... pochi silenzi, sussurri, carezze e piccoli  abbandoni.

mi sorride,  forse mi ha capita...  forse anche io.

...una domanda....

..quindi lei è un tipo coerente...??

..una risposta...

...ma ovviamente no.

di nuovo in viaggio...  fino a quando non si sa...

ma, come sempre...

ci si ritroverà.

 
 
 

Rabbia...

Post n°63 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Dolce.Marea
 

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...E allora andare via diviene un'esigenza, quella "rigenerazione" dettata dal bisogno di respiro diverso... la mia incapacità  di scendere a quei compromessi di un sorriso tirato mi fa istrice e pungo anche a distanza e lo vedo attraverso gli occhi degli altri, mi sento di rimbalzo e non riesco a  far diversamente, allora prendo le stoviglie e divento massaia,  acquisto un'indifferenza che si veste di altre orecchie e affondo il pensiero nella possibilità di non lasciarmi  ferire, di non lasciarmi schiacciare. Ho impiegato tempo, anni per acquisire un poco di precario  equilibrio,  ho sudato pizzo e merletti per amare  quella me che "strasborda",  per lasciarla fluire, e quando l'intoppo  si  manifesta così dirompente...  non c'è diga che tenga il  fuoco divampa e la  fiamma travolge... e  l'acqua non lava via niente, ma  niente  per  davvero...  

...non sono ferita, sono molto arrabbiata  per  l'incapacità  dell'uomo di dire la verità, per l'incapacità di guardarsi in quelle palle degli occhi e dire veramente quel che si pensa, quel che si è... salviamo le apparenze, manteniamo il giusto distacco...  e poi, siamo grandi, no?

...che schifo.

 

 
 
 

Emozioni...

Post n°62 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Ipotesi frantumate in quel  viaggio all'improvviso...

volevo una foto, volevo un ricordo, volevo catturare in un'immagine la possibilità di dar vita di nuovo a quell'emozione... volevo arrestare il tempo, volevo giocare con l'infinito, volevo dettare solo una regola. E poi il vuoto  intorno, e poi l'altro tempo, quello terreno, quello fatto di colazioni, corse, carte, numeri, merende, lavatrici e letti da rifare. Il polso è libero, non ci sono impedimenti, le nuvole corrono forse troppo veloci, nemmeno il vento mi sta più ad ascoltare. provo a telefonare, magari ottengo qualcosa... eppure la segreteria non sempre è un optional...  ma la pazienza, non si impara sui banchi di scuola... volevo una foto, un ricordo, l'attimo di quell'emozione...  allora ho sciolto una lacrima in un vasetto di vetro, l'ho appoggiato sul comò accanto al letto...  non ho una foto, non  di quell.'emozione. solo un  piccolo  vasetto che mi  parla di lei...


... nulla scompare è solo sopito fino a un nuovo viaggio, giace dentro, si infila negli anfratti della pelle e nei meandri dell'anima, dorme, ma ha la capacità di riaccendersi e stringermi  in qualunque momento io abbia bisogno di quell'attimo, quella sensazione, quella lacrima, quell'abbraccio, sono io che l'accendo e sono  io che spengo...  sono io  semplicemente che disegno ciò che desidero...
le emozioni, i colori, la vita, e non serve un vasetto di  vetro,  basta il cuore.

 
 
 

Vento...

Post n°61 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Nello sconquasso portato dal vento, vorresti fuggire e lasciarti indietro solo carte stropicciate. Osservi la strada che ti sei lasciata alle spalle, socchiudi gli occhi per prendere quelle distanze che non avresti mai osato misurare...  splendida ti stagli nel tuo vissuto di donna, su un crepuscolo di vita... hai osato e usato, hai vissuto e dormito... hai donato e rubato. L'autunno  presto busserà anche alla tua porta per farti spogliare di quegli abiti troppo usati, cambierai pelle, modificherai il tuo volto... e non sarà solo la maschera del trucco... tutto ciò che ti appartiene è  tuo eppure in quel possedere c'è un senso di fragilità tra le dita... osservi il vento che spazza via le foglie...  le solleva in alto, sempre più in alto. Leggerezza di pensiero che si frantuma ad altezze  non sempre  troppo elevate... e i tuoi occhi lucidi ne osservano il lento ricadere... come polvere di stelle, che però non lasciano tracce di bruciore sulla terra...  ti stringi le mani  gelide... e lasci vagare lo sguardo su quella distanza, assorbi il profumo di quel vento che frantuma... e non smetti di pensare, non smetti di pensare... vorresti imparare a farlo, ma nessuno te l'ha mai insegnato e nel tuo profondo, di questo ringrazi.

Volgerai il tuo ultimo sguardo e lentamente rientrerai... concedendo al vento di giocare con te. 

 
 
 

Estasi...

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Come appigli nella liscia roccia... fermi, immobili... sostegno per qualcuno, base per altri. tutti li toccano... fruscio di un forte vento. silenzio interrotto, pace frantumata, sobbalzo e sorrido... profumo di donna... goccia che  spunta e si lascia scorrere... c'è chi impazzisce e chi si infastidisce,  cuore che pulsa e teneramente parla... gioco di sguardi... poi forse,  un campanello suona. 

Scegli di aprire la porta... ma solo dopo aver guardato chi è... o fai finta di dormire... lacrima improvvisa... l'emozione è nata dentro...  potrebbe essere il freddo pungente dell'inverno...  balbetti...  frammenti di un sentimento che sboccia...  eccitazione per una visita improvvisa...  Estasi...

..immagini che sfumano...

 
 
 

Magica notte...

Post n°59 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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La notte... mi appare nella sua immensa e brutale profondità... mi parla, mi racconta... e rimango incantata ad ascoltarla... non mi turba, non mi confonde... seguo la scia, anche se non c'è la Cometa. Sono lì, sento i suoi baci, le sue carezze... e come goccioline che scendono ammorbidiscono la pelle secca della giornata nella polvere. mi sento capita compresa, assorbita e viva... ti temo notte... eppure ti amo... non potrei mai vivere senza il sole del giorno che mi illumina... ma nella stessa misura non potrei mai nascondermi dalla notte più nera che mi abbraccia...  fusa...  e  abbandonata...  e questa non è magia?

 
 
 

Vorrei...

Post n°58 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Come il  mare  che attraversa periodi di secche, di calma  e di tempesta…  così io attraverso periodi in cui in me  scorrono onde  di varia natura ed entità…  mi  lascio impaurire dalla tempesta e impietosire dalla secca, la calma genera in me pensieri intellettuali, perché mi fa spingere al mio interno per interrogare la mia intimità... e, vorrei...
 
vorrei   per un po' lasciare il compito al caso..
vorrei   per un po' non doverci più pensare... 
vorrei   per un po' veder correre altri viandanti...
vorrei   per un po' non dovermi preoccupare..
vorrei   per un po' alleggerire le tensioni..
vorrei per un po' socchiudere gli occhi e restare ad osservare...
vorrei  per un po' lasciar  scorrere...

vorrei  per un po'...
ma non ne sono capace e mi invento fantasmi per potermi spaventare, mi invento mostri per poter scappare...  mi spaventano tante cose e mi attirano tante altre, ho desideri di  varia natura e timori di altrettanta varietà…  eppure  se mi chiedo cosa domina dentro di me, mi rendo conto di non saper rispondere… e proprio perché non so trovar risposta che amo guardare le onde infrangersi  e così spesso ne rimango  invaghita…  riconosco l'armonia generale e allora sospiro e volto la pagina mettendo prima il punto,  in fondo non è così difficile...

 
 
 

Gitano...

Post n°57 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Non potevo non restare stregata, non potevo  non lasciarmi trascinare... non potevo mantenere il controllo... il sangue bolliva... il corpo seguiva il suo tempo... la notte mi chiamava e  io non potevo  far finta di non sentire. Erano arrivati il giorno prima... avevo visto dalla finestra le carovane che si stavano organizzando nel prato per fare il campo... come l'anno scorso, come l'anno ancora prima, come tutti gli anni... ho  sentito il richiamo e  come ad un comando ho risposto. Sono  scesa,  avevano acceso il fuoco nel campo... era la loro festa, avevano il permesso... avevano i loro suoni, le loro musiche... le loro storie, ognuno raccontava la sua e poi al termine di ogni storia un canto, un ballo ad un ritmo sempre più alto, ad un tempo sempre più remoto...  Atos mi  vide, senza che  io  mi  mostrassi, senza attirare la sua attenzione, ma come entrai nella sua sfera visiva posò il suo sguardo su di me e non mi mollò, lo tenne fisso inchiodato, gli occhi dicevano ciò che la storia raccontava e la musica si rifletteva sul suo corpo lucido e caldo, lo sentivo anche se eravamo a dieci metri di distanza. Ero tutta tesa.. ma bramavo al pensiero che l'attesa non sarebbe durata molto... ma serviva ad accendere tutte le luci...  mi rimandava ad altri tempi, ad altri ricordi che ora potevano essere rievocati e vissuti... il fuoco giocava con i suoi capelli e i suoi occhi neri cupi e profondi che mi sapevano portare lontano mi parlavano e mi cullavano... siamo rimasti fermi per più di mezzora.. non sapevo quanto ancora saremmo rimasti così, ma il tempo non aveva attimi, non c'erano secondi o minuti... solo la tensione dell'ora... l'immagine di quella atmosfera irreale e così vera... chiudo gli occhi un secondo non c'è più... accellero il respiro... e poi le mani, le sue, grandi, forti, nervose mi prendono la vita e mi sollevano, mi stringono al suo petto e mi fanno scivolare sul suo corpo facendomi sentire la forza del desiderio, la forza della passione.  Mi porta nella sua carovana e mi fa indossare il mio vestito, mi guarda spogliarmi senza toccarmi, senza fare un passo... solo i suoi occhi fissi quasi a marchiarmi... in una forma di possesso che solo lui ha su di me... e poi usciamo... la storia sta finendo,  sta per cominciare la nostra musica, è il tempo della nostra danza... ci mettiamo in mezzo... ci giriamo in tondo e poi siamo solo noi e il  fuoco,  noi e la notte,  noi e il ritmo, noi e il cuore che batte... noi e la vita...  l'inizio di una notte che può durare un attimo o può durare per sempre...  ma è la notte dei tempi che non finisce mai e non comincia mai... sento il mio corpo che respira... sento la mia passione che mi parla...  ogni mio senso è vivo...  ogni mia parte  è sollecitata,  chiamata,  sfinita  e  viva... 

nulla è lasciato al caso... tutto è lasciato al fato, di un gitano e la sua donna.

 
 
 

E poi...

Post n°56 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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E poi c'è lo scrivere... dietro l'angolo di quel pensare.  e  poi c'è il dormire... quando il sogno improvvisato delimita i passi dentro il letto... e poi c'è il viaggiare, mescolato al  suono della mente colma di troppi pensieri... il vento la spingeva  lontano...  il pensiero la richiamava a sè... il sorriso la salutava dolcemente...  poi la musica,  quella dell'anima...  quella che  il cd  non  sa riprodurre.... quella che il solo canticchiarla sulle labbra potrebbe ferirla... nella mente improvviso... un lampo veloce, il tempo di mezzo bacio pensato...  sentiva le voci di  casa che la volevano là... "è l'ora di cena"... "a tavola è  pronto"...  "il camino è spento"...  "non fare tardi"... ma non è così vero...  è  magico l'abbandono di quel momento, la parola silenziosa che si appropria del suo tempo e non c'è vuoto da colmare e niente che si possa raffreddare.... perchè il camino sarà spento... ma il fuoco è sempre "caldo"... e l'anima non potrà mai sentirsi sola...

 
 
 

Semplice-mente...

Post n°55 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Semplicemente... a volte lo spazio che si lascia prima di mettere il punto è quella possibilità che ci si dà... per poter ripartire.  Se non avessi dentro di me la certezza di farlo ogni volta che mi vedete contorta, non sarei la "me" che conosco, ma sarei la "me" che si racconta...  quando mi accorgo di quanto sono diverse nei loro medesimi abiti che indossano...  mi sento come se fossi "posseduta". La cosa che mi turba però... è il fatto che  Voi quando  mi parlate non dite mai niente per caso... questo fa si  che io debba prendere il mio abito farne una pallottola di stoffa e nuda andare incontro a quella "me"...  perchè niente posso mettere tra ciò che vorrei essere e sono, e ciò che Voi  vedete... la "me" vera... è sempre  "troppe cose" che, parlando all'unisono creano confusione... certo è il sentimento che spinge noi umani a volerci migliorare per vivere una vita serena. E in un sereno che si rispetti...  c'è sempre alle spalle una traccia di temporale... una delle tante "me"...  sorride e mi fa l'occhiolino....  sicuramente quella mi sta simpatica!!!

 
 
 

Uno sguardo...

Post n°53 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Uscii quasi di corsa, con i capelli ancora umidi... li piegai a coda di cavallo, l'occhiale scuro poggiato sulla testa che mi fungeva da cerchietto. La mia camicia bianca preferita con i primi tre bottoni  "persi"  infilata nei miei soliti jeans e gli stivali corti  "vaqueros"  chiari che mi davano sempre quell'aria più slanciata, provocante e libera... entrai nel bar cercai il solito tavolino riparato ma in vista e mi sedetti. Mentre accavallavo le gambe è sopraggiunto  il cameriere chiedendomi cosa desideravo.. "... un caffe' lungo molto caldo" . Nell'attesa mi guardavo in giro cercando, ma il mio sguardo vagava senza fermarsi perchè forse era ancora presto, perchè forse avevo sbagliato bar...  sapevo che non era così, sapevo che l'ora era giusta, il contesto e pure io lo ero. mi osservo poco a volte,  ma mi sento molto e lì, quella mattina ero particolarmente attiva dentro di me, ero accesa e attenta. Poi un raggio diverso, un respiro diverso, una corrente d'aria direi, mi porta a girarmi e in fondo al locale in un altro tavolo appartato ma in vista, lo vedo.  So che è lui, non lo conosco, non gli ho mai parlato ma ciò che vedo è ciò che il mio corpo vede e respira... sento il mio corpo che trema, la pelle d'oca, un brivido che mi fa scendere una goccia lungo la schiena... nessuno vede niente, nulla si muove...  "..signorina il suo caffè"  "ah, grazie, molto gentile"  mi alzo, mi muovo con grazia e mi dirigo verso quel tavolo, verso quell' uomo, ho tutto il tempo di osservarlo, di percepirlo...  adoro  "percorrere"   un uomo se  lo trovo interessante,  forse lui non se ne accorge,  forse...  non mi è dato di sapere ma di sentire e mi basta...   prendo il giornale che è posato sul tavolo accanto al suo,  per un secondo intercetto il suo sguardo e passa il mondo...  non gli sorrido, non ammicco, non faccio nulla...  non serve.  Torno al mio posto, leggo una pagina, finisco il caffè, mi infilo gli occhiali pago e passandogli accanto me ne vado....

 
 
 

--- Il battito del cuore ---

Post n°52 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da silente_anima

Ascolta il semplice
battito del cuore,
e cerca l'amore
tra le pagine della vita
Lui sarà lì ad aspettarti
come una semplice poesia,
da leggere con gli occhi dell'amore

Silente_anima

 
 
 

Seduzione...

Post n°50 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Abbiamo tutti armadi colmi di stoffe colorate, trasparenti, a rete, rotte, passate di moda, profumate, vecchie... alcune colme di ricordi, altre mai portate eppure  lì parte di un "tutto"... spesso però dimentichiamo di tenere sempre sulla prima gruccia che ci appare, l'abito migliore, quello che ci da la linfa, quello che ci fa respirare, quello che donne e uomini non dovrebbero mai dimenticare.  Non porta via molto spazio, non reca danno e non porta odori...  eppure la sua presenza dona splendore a tutto il resto. L'atto di guardarlo prima di metterlo è già esso stesso un rito da non dimenticare e poi... sentire sulla pelle la sua morbidezza, riempirsi le narici del suo intenso profumo... toglierlo da lì e metterselo sempre prima di ogni altra cosa... non ci sono creme, profumi, essenze, olii e quant'altro che lo possano supplire... nessuno ce lo può regalare, nessuno ce lo può rubare, ognuno ha il suo anche chi pensa di non averlo o pensa di averlo perduto. Lui c'è...  siamo noi che spesso ciechi non lo vediamo, ma lui è sempre lì pronto a nostra disposizione... sia tu uomo o donna che tu ti debba vestire per  andare ad un incontro di lavoro, o semplicemente a far la spesa, o a bere un caffè con un amico...  non  lo devi mettere solo per "quell'incontro"...  non solo. L'abito della  seduzione è un abito che si muove con te, che si stira su di te, che si profuma adosso a te... smettiamola di pensare di non possederlo...  c'è e  dobbiamo solo indossarlo perchè poi...  non ce lo toglieremo più...

 
 
 

Ovattata-mente...

Post n°49 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 


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Quando mi prende la sonnolenza, non sono più padrona di me... osservo il mondo e lo vedo avvolto da una nebbia che mi avvolge, mi lascio trasportare e sollevare... i volti che mi circondano perdono la consistenza…  le voci che mi parlano sembrano arrivare da una terra remota che non mi appartiene...  sento le mani di chi mi vuol prendere, ma le vivo come carezze lontane e non come effettive presenze…  non posso dire di sentirmi drogata perché è un abito che non ho mai indossato..forse ebbra chissà... ma anche quella è una stanza che ho visto poco, se non in situazioni poco chiare e di breve durata…  l'effusione alterata da istanti di mancanza…  o la lacrima motivata  dall'incapacità di riconoscere... fosse anche solo per  la non presenza di anime conosciute... perché la nebbia crea dispersione... e tutto quel bianco che ti fa sentire eterea e poi… il sogno che abiti e confondi con la realtà. Accendi la luce… e ti ritrovi sola… dove forse è solo lì che riesci a riconoscere e a riconoscerti. L'inverno… con i suoi piumini,  i suoi camini… nulla cambia… tutto si ripete, si amplifica, si evolve… si rivisita… dolcemente a piccoli  passi, senza fretta...  perché non è l'oblio...  ma come sempre un altro viaggio...

 
 
 

Ero e sono...

Post n°48 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da Dolce.Marea
 

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Ero e sono quella donna,  cerco  il  trovare il modo per migliorare... sempre,  di trovare il coraggio per annullare le paure, le fobie... certi entusiasmi. Farmi conoscere dentro è facile, in un sorriso, in un cenno,  in   una stretta di mano, in un bacio io ci sono. E' facile dire "..ma io ti conosco", sì è facile... restare dentro le persone e dopo anni rincontrarle e sentire quelle persone ancora dentro di te e sapere che nemmeno "da loro" te ne sei andata... ci sono certezze e aspettative, ci sono fatiche e paure. C'è la vita e il suo viverla in ogni esistere, in ogni forma...  scruto il di fuori e mi lascio catturare... mi eccita il pensiero celato, mi sconvolge l'anima quel battito di ciglia inaspettato. Accolgo a volte lentamente un piacere e lascio che cresca fino a farmi gemere scossa. Partecipo alla mia vita e sento la pioggia che mi bagna i vestiti, mi piace.  Fisso spesso un punto lontano da me, non guardo nulla, non sento nulla, non penso a niente in particolare, semplicemente viaggio ascoltando me. E' meraviglioso, ha un sapore caldo e mi  lascia tracce di zucchero sulle labbra, a qualcuno piacerebbe baciarle... un gusto aperto, pulito. Non ci metto aspettativa, non ci metto fretta...  semplicemente ascolto, un po' da parte, ma non da esclusa... ascolto la vita e ne conto i battiti, sempre uno per volta, senza mai perdere il primo e nemmeno l'ultimo. Quando mi fermo, metto un segno... così poi quando ritorno posso ripartire dal medesimo punto e mi sento felice.

 
 
 
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Dal mio carissimo amico Orso

Dolce sirena ammaliatrice,

Figlia di quel mare verde e profondo,
Che vedo riflesso negli occhi tuoi di ghiaccio.

Dominatrice dei flutti che percuotono le scogliere
O s'adagiano languidi sulle spiagge deserte.
Bramo di perdermi nelle profondità
degli occhi tuoi sognanti.

Ché dolce è l'oblio con la persona amata.
L'Orso
Grazie Orso, ti voglio bene.
 

Da Silente_Anima

Dietro ai tuoi occhi
c'è il mare della dolcezza
che arriva sulla spiaggia
dell'amore a infrangere
con la sua voce le parole
che il vento disperde
ma che il cuore raccoglie
e le tiene vicino all'anima
per sentire la felicità
che nell'infinito sogno
vuol vivere e gioire.

Grazie Mauro

 

Da Vince198

In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne
come il tempo

come la materia
parole pesanti
come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa
dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre,
piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole erano uomini.

(Nazim Himet)

Grazie Vincenzo

 

Grazie Cindarella999

 

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