LIBERA NOS, DOMINE

Che giornata strana...

Ci sono giornate davvero strane e questa è una di quelle.

Una giornata iniziata male (con una nottata persa tra troppi pensieri, un messaggio a cui non ho risposto perchè ho volutamente preferito lasciare la parola a dei post che alla fine per ora neanche pubblico) e che è andata migliorando pian piano, ma poi cado nella conclusione di sempre: mah! E ancor di piú mi intristisco quando di ritorno sull'Aurelia, nonostante la musica ad alto volume, osservo la strada davanti a me e ancora di piú quella che ho già percorso e i pensieri si affollano e si aggrovigliano e tra tutti, il pensiero di un "noi" tra le note allegre di Martinho da Vila che cerca inutilmente di tirarmi su il morale, mentre inizio a sentire amarezza e un nodo in gola e mi aggrappo al volante e cerco di seguire il ritmo senza pensare al testo.

Un pranzo fuori non previsto ma piacevole, anche se mi sono resa conto, in più di una occasione, di stare seduta ad un altro tavolo senza nessuno intorno... sola con i miei pensieri sempre aggrovigliati e incessanti, sorseggiando un buon vino, sentendomi quasi sdoppiata nell'eterna lotta tra  le mie instancabili sinapsi.

E quindi, tante risate, con chi come me -viva Iddio- è "bastevole" seppur con la consapevolezza che si può sempre essere migliori quando si riesce a guardare oltre e a crescere in una relazione perchè prima si cresce (e si è cresciuti) come individui, riuscendo ad amare persino i difetti di chi amiamo e vogliamo (o vorremmo) al nostro fianco, c'era la tua sedia... per ora vuota... ma che magari, quando riprenderai a credere in te stessa senza  tanti lup del menga, sarai nuovamente presente (anche se c'eri anche oggi seduta accanto al tuo uomo) ma certamente oggi, almeno io, devo rimettere tutto in tazza e che ognuno pensi ciò che vuole e come vuole.

EndokeCheVorrebbeEssereUnOrologioRottoInManoAdUnImpaziente
(solo per far capire quanto siano diversi i tempi di chi decide
da chi deve subire una decisione oggettivamente incomprensibile)