LIBERA NOS, DOMINE

La variabile aleatoria...

La variabile aleatoria e' una variabile che puo' assumere valori diversi in corrispondenza di altrettanti eventi che costituiscono una partizione dello spazio delle probabilita'.

E ora vediamo un esempio: estrarre una carta da un mazzo di 40 consideriamo gli eventi
E₁ uscita dell'asso di denari e vincita di 21 euro (1 carta)
E₂ uscita di un asso diverso dall'asso di denari e vincita di 1 euro (3 carte)
E₃ uscita di una carta di denari diversa dall'asso ne' vincita ne' perdita (9 carte)
E₄ uscita di una diversa dalle precedenti perdita di 1 euro (27 carte)
le probabilita' sono
p₁ = probabilita' di uscita dell'asso di denari = 1/40
p₂ = probabilita' di uscita di asso non di denari = 3/40
p₃ = probabilita' di uscita di carta di denari non asso = 9/40
p₄ = probabilita' di uscita di una carta diversa dalle precedenti = 27/40

Tutto chiaro no? Gli elementi sono semplici, un mazzo di 40 carte e il calcolo delle probabilità che esca l'asso di danari. E fino a qui ci siamo.

Ma se si usasse il mazzo di carte francese da 52 carte, se si continuasse ad affermare di calcolare la probabilità che esca l'asso di danari inesistente perchè i semi sono cuori, quadri, fiori picche cambierebbe tutto e il suddetto esempio risulterebbe inutile ed errato. Ma solo perchè... ed è proprio il caso di dirlo... avremmo cambiato le carte in tavole. jaajajajaja

Ovviamente non ho ancora preso la mia dose di litio quotidiana e quindi i pensieri che seguiranno sembreranno (o persino saranno) assolutamente confusi, ma visto che mi si legge ugualmente (in anonimo o meno) -e manco poco alla vista del contatore- e mi si interpreta a proprio piacimento comunque (e troppo spesso sempre ad minkiam) credo che il risultato alla fine non cambi di molto. jajajajaja

Non vorrei ripetermi, ma è come se fossi tornata da una sorta di  viaggio extrasensoriale o paranormale (anche se sarei più propensa a sostituire la parola normale con una di appena quattro lettere jajajajajaja).

Prima di tutto devo fare i miei sinceri complimenti a chi sia magistralmente riuscito a lasciarmi davvero senza parole ma, ahimè seguo sempre dei ragionamenti lineari e quindi ciò che ascolto lo recepisco per quel che è e non per quel che dovrebbe o potrebbe o avrebbe potuto essere.

Infatti una volta chiarito che il mazzo di cui sopra non è il mazzo di carte francesi, non penso minimamente che si possa parlare (o intendere) di cuori, quadri, fiori o picche ed è sicuramente il mio limite più grande. E ammetto che, purtroppo per me, non mi faccio neanche venire il dubbio perchè credo che, oltre ad essere come minimo ineducato da parte mia, sarebbe oltremodo scorretto perchè farei una specie di processo alle intenzioni.

Preferisco sempre toccare con mano (talvolta anche creando apposta le circostanze spingendo eccessivamente sull'acceleratore del "vediamo un po' come ci si mette") perchè si sa che è difficile reggere botta quando si afferma tutto e il contrario di tutto, ma è un gioco che conosco bene e mi diverto pure.

Mi diverto anche a pensare che oggi ci si aspetterebbe di leggermi vittima, rancorosa, ferita, recriminatrice, incaxxata, accusatrice, distrutta e magari pure reclamando a gran voce una certa solidarietà perchè il proverbio italiano recita "mal comune mezzo gaudio", ma io, sempre voce fuori dal coro e orgogliosamente disallineata dalla massa, preferisco di gran lunga la versione spagnola che invece afferma che "il mal comune è consolazione degli stolti".

Pur riconoscendo che anche in altri ambiti sia più facile ottenere dei risultati presentandosi come facenti parte di un gruppo o di una categoria, preferisco di gran lunga sedermi ad un tavolo da poker e rischiare il mio che dipendere da qualcun altro, perchè se oltrettutto mi dice sfiga e becco chi predica bene e razzola male, ci vado pure per le... piste jajajajajaja

Ovviamente mentirei spudoratamente se non riconoscessi quel gusto un po' amarognolo che rimane, ma è dovuto solo al fatto che, eccezion fatta per le mere funzioni corporali, interagiamo con il prossimo e quindi mutuamente e reciprocamente con i propri e altrui modus operandi anche se le variabili aleatorie sono sempre più variabili e sempre più... aleatorie jajajajajajajajaja

Forse l'unica nota un pochino triste ma altrettanto indiscutibile e doverosamente e obtorto collo da accettare  perchè propria, personale e assolutamente soggettiva, è la convinzione che si debbano fare chissà quanti chilometri nel deserto di ognuno di noi rinnegandosi e rinnegando quel che comunque già esiste, mentre basterebbe solo allungare una mano, ma ovviamente parlo per me e poi ora devo proprio correre a prendere il... litio! jajajajajajajajaja

EndokeInAttesaDiDiagnosiPsichiatrica