Luna Park Mentale

VOGLIO TORNA' BAMBINO! (MA ANCHE NO...)

Spesso, quando la vita di tutti giorni ci stressa, si esprime il desiderio di tornare bambini: bei tempi quelli in cui non c'erano preoccupazioni, e la vita veniva forse vista con occhi più semplici. Ma non pensate che l'esistenza dei bambini sia tutte rose e fiori: anche i più piccoli devono affrontare momenti difficili che possono destabilizzarli psicologicamente. E quali sono, direte voi. Ve lo dico subito: i momenti in cui i genitori/ i nonni raccontano/cantano ai loro pargoli le filastrocche o le ninne nanne, e ora vi spiego perchè.

Cominciamo col dire che proprio il concetto di ninna nanna, se analizzato dal punto di vista di un adulto, mette inquietudine: queste cantilene, ripetute a voce bassa, quasi sussurrando, nel buio...tipo questa scena di nightmare...roba che per dissipare il timore che da sotto il letto esca un tizio per squartarlo, anche un bambino di 4 mesi imparerebbe a parlare solo per dire: "senti mà, meglio che mi canti qualcosa dei metallica per farmi dormire, che altrimenti hai voglia  a cambiare pannolini da qui a domattina perchè me la sto facendo addosso!".

Sono inquietanti le ninne nanne, e diseducative le filastrocche per bambini. Vediamo qualche esempio:

Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò ('ndo cazzo vivi, con Licia Colò nella capanna di Hansel e Gretel che hai 'ste bestie in casa?)
che facevano all'amore con la figlia del dottore  (anvedi 'sta pervertita che fa un'orgia lesbo con tre civette!)
il dottore si ammalò  (il dottore torna a casa, entra nella sua stanza da letto, s'immagina di trovare le sue tre civette belle tranquille sul suo comodino e invece trova sua figlia che tromba con tre uccelli.. a chiunque verrebbe minimo un colasso)
e la figlia si sposò  (con chi? con le civette per sperperare l'eredità del babbo in mangimi?)
Ambarabà ciccì cocò  (con allegria e spensieratezza finisce la narrazione su questa tragedia umana che colpisce il povero medico, il quale dedica la sua giornata a curare le vite altrui ma finisce per trascurare quella di sua figlia che, impazzita, si tromba delle civette...bell'esempio per un bambino!)

Oppure questa:

Il merlo ha perso il becco
come farà a beccar?  (x3)  (e vabbè, andrà di flebo a vita per nutrirsi...)
Il merlo ha perso i denti
come farà a mangiar? (x3) (e vabbè, si farà una dentiera e andrà in giro con la rompicoglioni della polident a ingozzarsi di torte)  
Il merlo ha perso la lingua
come farà a cantar?  (x3)   (e vabbè, userà il linguaggio dei sordomuti, almeno ha una buona vista che compensa!)
Il merlo ha perso gli occhi
come farà a veder?   (e vabbè, almeno ci sente bene...)
Il merlo ha perso le orecchie
come farà a sentir?   (fortunello il merlo, eh? fosse in lui, cieco, sordo e senza lingua, mi alzerei in volo e mi schianterei contro un muro per farla finita!)
Il merlo ha perso un'ala,
come farà a volar?  (ci rinuncio...)

E ancora:

Ero in bottega tic e tac, a rubacchiare tic e tac, (istigazione a delinquere, ti dice nulla?)
e non pensavo, tic e tac, alla prigione tic e tac. (ma si, tanto qui in Italia nessuno va mai in galera)
Ma un brutto giorno tic e tac, venne una spia tic e tac,       
che mi portò via tic e tac, da casa mia tic e tac.  (finalmente t'hanno arrestato, disgraziato!)
Ma io furbone tic e tac, presi un bastone tic e tac,
e glielo diedi tic e tac, nel suo testone tic e tac.  (andiamo bene; resistenza e violenza su pubblico ufficiale!)
Il suo testone tic e tac, era un melone tic e tac,
e me lo presi tic e tac, per colazione tic e tac.  (e chi cazzo sei, uno zombie di resident evil?)
La colazione tic e tac, faceva schifo tic e tac,       
e il giorno dopo tic e tac, mi venne il tifo tic e tac. (e dire che alcuni medici sostengono che mangiare il cervello faccia bene!)
Al funerale tic e tac, c'era un maiale tic e tac,  (in tutti i funerali che si rispettino è presente un maiale...)
e al cimitero tic e tac, c'era l'uomo nero tic e tac 

Già, l'uomo nero ritorna sempre: nelle ninne nanne ad esempio!

ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo dò  (modalità depressione post-partum: on)
se lo dò alla befana, se lo tiene una settimana   (e vai con la tratta dei minori! però visto che il bimbo è scemo come la mamma, la befana lo porta indietro per farsi rimborsare)
se lo dò all'uomo nero, se lo tiene un anno intero  (abbiamo aperto anche il piccolo angolo del razzismo, già che ci siamo)
se lo dò a belzebù, se lo tiene e non me lo da più!  ( e nel frattempo il bimbo, anche se non sa camminare, sta scappando da quell'inferno di casa  a gambe levate facendo il gesto dell'ombrello)

Siete proprio sicuri di voler tornare bambini?

(The Cure - Lullaby)