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Con il mio profilohttp://spazio.libero.it/principessapersiana/ Con le citazioni “La guardai sorpreso e affascinato. Aveva capelli di velluto nero carbone e sopracciglia folte che si toccavano al centro, simili alle ali arcuate di un uccello in volo. L’elegante naso aquilino ricordava quello di un’antica principessa persiana. I suoi occhi castani, ombreggiati da lunghe ciglia, incontrarono i miei per un attimo, poi volarono via.” da Il cacciatore di aquiloni I miei Blog Amici -
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Creato da: principessapersiana il 10/02/2006
ricordi, sogni, pensieri per un Re
Post n°609 pubblicato il 10 Maggio 2009 da principessapersiana
Stanno suonando le campane. Dicono che quando qualcuno pensa e parla e nel contempo arriva il battito delle campane della Chiesa, significa che quella cosa espressa dal pensiero e dalla bocca è vera. Sembra essere una giornata bellissima, solare e primaverile. L'altro giorno, scorazzando in bicicletta tra le viuzze del centro storico, annusavo il profumo fiorito penetrante di zagare e gelsomino. Era così intenso che mi ha riportato, con i sensi, in terre lontane ed arabesche. Stamane la sveglia è stata mattuniera. Ho spalancato gli occhioni neri, raggomitolati nellle onde ricciolute dei capelli vaporosi. Tanti ricci, tanti capricci; vorrei essere capricciosa! In altri periodi a quest'ora dormivo come la Bella Addormentata, o una Tarantolata punita dal veleno del letargo e depressivo dato dalla puntura del fuso e dal morso di ragno. Oggi non mi tengo nulla; non mi va di tacere, di sopportare le altrui provocazioni ed offese, di rimanere signora difronte alle scorrettezze, di sorvolare sulle maldicenze e malcomportamenti altrui, di avere dentro al cuore e sullo stomaco le bassezze e gli immeritati atteggiamenti di derisione e rimproveri immeritati. A svegliarmi, quindi, un sassolino nella scarpa ed un pisello sotto il cuscino di cui desidero liberarmi al più presto. E' un periodo positivo, brillante e leggero di cui desidero riappropiarmi sempre più. La crisi e le crisi generali sono convinta che si possono superare se non si sta in crisi interiore, psicologica e spirituale. Sento dentro di me il valore del tempo che avevo accantonato da tanto tempo. Oggi lo scorrere delle lancette, delle ore e dei momenti del giorno hanno sulla mia coscienza e consapevolezza quell'effetto che avevo abbandonato da anni. Sono scansione di impegni, interessi, progetti, situazioni che hanno il merito e l'opportunità di essere coltivati, nutriti, affrontati perchè sono essi a condurre verso il raggiungimento di obiettivi e mete. Se non ci si allena sarà difficile per un musicista arrivare sul palco del concerto ed eseguire brani dell'eccellenza, o per un ciclista scalare le alture e giungere al traguardo dell'arrivo. Colgo questo messaggio da chi, involontarimanete o per pizzico di vanità, mi ha trasmesso un concetto importante relativamente al progetto di vita che richiede la scelta di ciò che si vuole fare, la scadenza per il raggiungimento a termine, l'impegno nell'allenamento, la riuscita e l'arrivo al preciso obiettivo che ci si era proposti. A darmi questa filosofia concreta e chiave d'accesso, non solo chi mi ama ed ha fatto della sua vita un successo continuo, vissuto e trasmesso con umiltà, semplicità e silenzio, ma anche chi per apparenza ha la parvenza arrogante e presuntuosa, infiocchettata dall'eleganza della cravatta sempre in tinta con la giacca e dalla timidezza nascosta da una risatina beffarda. Il sole pian piano continua ad alzasi nel cielo chiaro. Sarà una giornata di fuoco, indubbiamente. Intanto da ieri ho tolto le calze di nailon ed ho abbandonato la stiratura dei capelli. Continuo a sentire l'ebbrezza frizzantina della serenità e dell'armonia. Ad una festa con tanto di pampasciuni, formaggio primo sale salentino, sott'olii casarecci, pignata di carne, buffè di dolci e fiumi di vino primitivo e musica allegra, tra le pietre ipogee di un vicolo trecentesco, con le gambe all'aria ed un sorriso continuo sulle labbra ho sciolto "... le trecce e i cavalli Questa canzone oggi ha un significato diverso rispetto ad anni addietro, che mi ricoradava di essere solo la principessa muta e malinconica di Persia che fissava l'orizzonte del mare e della strada, contemplando l'abbandono dell'incantatore del regno. Ah, oggi è anche la festa della mamma. Ma questa è un'altra storia. La storia di oggi è che desidero godermi ill sole mattutino. Vado a docciarmi ed a prendermi e darmi nello spettacolo domenicale maggiolino tra iniziative, biciclettate, mostre, amici, luoghi e sorrisi.
Post n°608 pubblicato il 04 Maggio 2009 da principessapersiana
E' un periodo sereno, mite, dolce e placido. Lo sento interiormente, lo vedo osservando gli occhi riflessi nello specchio, lo constato sfogliando le foto dei miei sguardi e paragonandoli, inevitabilmente, a quelli di alcuni anni relativamente vicini. Ed è stupore e soddisfazione quando quel tocco di serenità e luminosità lo nota anche il prossimo e soprattutto chi ti conosce amichevolmente in profondità. Sarà che prima o poi il miracolo del tempo arriva nella vita di ognuno di noi, sarà perchè il fato desidera anche per noi il principio chimico celebrale dell'autoconservazione, sarà perchè lo smettere di fumare oltre un pacchetto di sigarette al dì ha contribuito ad amplificare il senso dell'autostima del fare ed a eliminare l'inquinamento psicofisiologico. Ci sarà...come cantava la coppia emblema della spensieratezza e della felicità. Mi sono ripresa, riprendendomi me stessa e non mi importa se ci son voluti tanti anni e stagioni trascorsi velocemente ed inesorabilmente prolungando obiettivi e traguardi consueti e consuetudinali. Sono un po' atipica e particolare; il mio non appartenere alla serialità della classe non è stato per me quasi mai un motivo di disagio ed inadeguatezza. Presuntuosamente l'ho visto e lo considero elemento di genialità, personalità e soggettività. Parto e riparto, quindi, dalla ripresa del viaggio, con fierezza, coraggio, dignità, fortezza. Mia icona, stimolo e monito di questi tempi, una notissima, valida, concreta e costruttiva donna leccese, che nell'età quasi doppia dei miei anni, con entusiasmo e passione, si mette nel gioco della vita ripartendo dal numero 1, ossia da lei. Numero non basso, non minore, non irrilevante. Indica inizio, primato, alfa ed omega di partenza e d'arrivo. Ogni cosa anche la più grande nasce dall'uno, ed ha, quindi, la forza della qualità di dare origine alla pluralità ed alla quantità. Il motore che accomuna me e lei è la passione mediterranea, l'amore vero per la nostra terra e quel sentimento di Sud che ci anima. Nella vita sono fondamentali le persone evocative che, senza saperlo ed involontariamente, sollevano in noi un monito ed uno stimolo positivo. Sono convinta che anche io sono stata modello inconsapevole di alcune amicizie ed incontri avvenuti nel cammino della vita. Proprio la leggenda alchemica di Coelho parla di variegati volti umani, fantastici e paesaggistici fondamentali e chiave d'accesso verso la vocazione ed il sentiero personale della propria esistenza. E' ancora tanto, lungo, impegnativo, faticoso e difficile il lavoro da fare in me e verso di me. Ma sento che riuscirò a mettere ordine e disciplina in ogni cosa, avendo ritrovato e ripreso la chiarezza e l'ordine nelle mie idee interiori. "...la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo..." (attenzione a non togliere, sottovalutare, scartare la pietra chiave che da sostegno all'intera costruzione; se questa viene tolta ogni altra pietra si scompone e cade giù, mandando in frantumi l'intero edificio) ci sarà
Post n°607 pubblicato il 25 Aprile 2009 da principessapersiana
Credo di essermi liberata da quel cupo che mi tirava nella cappa dell'amarezza. Lo dico con la voce ed il pensiero sommesso, quasi per paura che non sia una sensazione in divenire. Sento, interiormente, la leggerezza di quel sorriso che una mia amica di questi giorni mi ha invitato ad aprire sulle mie labbra. Mi dice di prendere esempio dal cane che è "capitato" sul mio cammino, noto per essere il "cane che ride", nonostante la sua ipersensibilità ed epidermide malinconica. Mi sento, qunidi, leggiadra, forte, propositiva, serena. Se tante volte questo stato dell'anima me lo sono proposto, augurato ed invocato come supplica di grazia, oggi in me vive la lucidità di un benessere interiore che mi porta a non abbattermi, a non considerare tutti i giorni uguali a se stessi, alla voglia di poter ricominciare, a credere nelle svolte e nelle sfide del quotidiano e del futuro. E mi sono data dimostrazione che in un giorno si può fare tanto e concciliare tanti aspetti di se e degli impegni degli adulti. Sono consapevole e sento su di me la depressione economica del lavoro e della crisi. In giorni come questi, rossi di festa, ho sempre lavorato, mentre dopo anni in questo dì sono a casa. Se si supera la depressione psicologica, si può affontare anche quella economica. Se si supera la depressione spirituale, si può affrontare anche quella materiale. Me lo insegna la gente terremotata di Aprile 2009, me lo insegna il ricordo e la testimonianza del mio amico partito con coraggio il 2 Ottobre, me lo insegna il sorriso solare sgangherato del bambino del terzo mondo, me lo dimostra l'ironia di chi ha perso un matrimonio decennale, me lo racconta chi ha superato malattie importanti che segnano con una cicatrice perpetua. Ed io? Non voglio neppure vergognarmi di essermi crogiolata per così tanti anni. Oggi mi gusto. Oggi sono come un narciso che si piace, si incoraggia, crede nelle su potenzialità, è consapevole del patrimonio interiore, è orgoglioso di non avere dentro di se il padrone dell'opportunismo e dell'ipocrisia, sa che l'amore per la vita e per ciò che compone il Mondo non l'ha mai abbandonato. Sono un narciso che si piace nella sua libertà. Accendo dopo tanto tempo la radio dello studio... gira e mi gira "Chi fermerà la Musica". Sono una che crede nella causa del caso, anche dii quella della musica uscita per miracolo e con simbologia dalle casse di uno stereo... Ora si respira
Post n°606 pubblicato il 21 Aprile 2009 da principessapersiana
Non ho mai conosciuto la repentinità dell'azzeramento nei sentimenti e nel modo di essere. Se muto, come il cambio pelle e pelo degli animali, avviene gradualmente, o dopo anni, oppure repentinamente nell'arrivo della goccia che fa traboccare il vaso, senza cambiare mai in maniera definitiva e definita. Desidero mettere a frutto tutti quegli interessi che come corda di salvataggio, sfogatoio di dolore, diario di memoria, grido di supplica, ancora di salvezza e via di fuga hanno segnato ed accompagnato i miei anni non spensierati, in cui i pensieri erano tarlo e chiodo della mia carne spirituale. Non è stato tutto perso; me ne accorgo quando pennello, con l'acqua del fiume in piena, la mia terra complessa con la semplice completezza, trasudando e trasmettendo, l'emozione e la passione che viene da dentro l'anima. Non è stato tutto perso, perchè anche le orecchie e gli sguardi algidi si sciolgono in un abbraccio caldo inaspettato. Questo sarà l'anno del 9; della gestazione e del parto di me stessa. Possa davvero rispettare l'impegno preso, nonostante la mia allergia e non predisposizione ai tempi progettuali. Possa fare dei miei più attitudinali comportamenti e stati dell'anima, compresa la bontà, ingredienti necessari per e nell'impresa di me. Possa l'impresa personale essere impressa interiormente per un progetto di vita solido, maturo, duraturo ed ordinato. Intanto da pochi giorni ho rimesso l'orologio al polso, dopo decenni in cui l'unico strumento del mio tempo era la clessidra dei perditempo filosofico, ed il cucù degli artisti bambini. Lo strumento delle ore è un emblema importante, perchè regola e scandisce il tempo della giornata a cui dare un senso ed un'organizzazione del fare e del farsi. Occorre orologiarsi per riprendersi il proprio tempo, il nunc e le tante ora ed ore che costituiscono l'avvenire. Conosco il tic toc di tempi miei non proprio ordinati e sensati, le macchine del tempo della logorroica memoria, gli orologi surreali sciolti ed abbandonati. Vi è un tempo per tutte le cose, anche quello di riprendersi dal tempo perso, di non compiangere quello che non tornerà mai più e di viversi nel presente.
Post n°605 pubblicato il 10 Aprile 2009 da principessapersiana
Quando dentro di me sento la bollente caldaia del cuore, le ghiandole salivari riempirsi di amarezza, gli occhi vestirsi del velo di tristezza, dovrei pensare ai luoghi ed ai volti aquilani, a quelli conosciuti prima di oggi ed a quelli conosciuti in questi giorni. Far mia la forza elegante e sobria di questa popolazione. L'Aquila mi colpì favorevolmente per diversi aspetti ambientali, urbanistici, antropologici, atmosferici ed artistici. La sua natura verdeggiante che circondava la chiesa ridondante di affreschi scavata dentro la roccia e con l'emblema esoterico di una mano quasi orientale. Il suo clima temperato e mite nei suoi tanti spazi tutti simili tra loro: piazza, fontana e chiesa. La sontuosa Villa Dragonetti con le sue settecentesche e regali stanze affrescate. Il piccolo borgo di Paganica e la mia ricerca affannosa per trovare un pacchetto di sigarette. La grande fontana delle novantanove fontanine come organo di suoni d'acqua suggestivi ed armoniosi. La Chiesa di Collemaggio e la mia gioia dinanzi a quest'architettura così preziosa. La cortesia, la semplicità e l'ospitalità di quella gente che si rivolgeva a me con mediterranea cordialità ed aristrocratico rispetto, sentimenti e stati d'animo così veri ed autentici che non sono stati persi in questi momenti di atroce sofferenza. Gli aquilani dinanzi alla tragedia si stanno ponendo con esemplare compostezza e dignità, animati dal viversi con decoro privato le perdite e le fratture del terremoto interiore. Nelle loro brevi interviste colgo il sisma della pace, paradossalmente, ed il buon proposito espresso con calma e dolcezza di ricominciare con il silenzio e la semplicità operativi. Celestino V, noto per il suo gran rifiuto di diventare Papa dello sfarzo e della materia, anima forte e costante nei valori della povertà e carità, non poteva non essere di questi luoghi.
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Con la sindrome di Stendhal"Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati." "Il cuore batte forte, gli occhi si riempiono di lacrime, le gote si colorano, il volto diventa luminoso. Ti fermi incantata per minuti eterni in contemplazione e poi ti muovi con le vertigini per ricercare ulteriori dettagli nel luogo, nello spazio, nell’opera. A volte confusamente non sai dove sostare la tua attenzione perché ti senti interamente inebriata." Con il Mondo"Presto la mia voce alle pietre dell’uomo ed ai luoghi del creato. Pietre e luoghi che parlano di ciò tra ieri ed oggi esiste ed è esistito." Con la danzatrice dell'anima"Regina tu comanda pure "La Principessa danza ... ed a volte anche in senso letterale ... quando i tamburelli impazziti la richiamano, lei corre ... fluttuanti neri capelli al vento, gli occhi dolcemente infuocati, le mani libere nell'aria, i piedi e le gambe scalpitanti ..." Con Lecce"Sui cornicioni corrono "Chiese barocche e spazi urbani mozzafiato. Pietra bianchissima merlettata. Nicchie conchigliate, santi in estasi, putti danzanti, vasi di fiori, cornucopie e cestini di frutta, grappoli d'uva malvasia, angeli in gioco. Ghirlande di melograne, melocotogne, limoni, aranci, pigne, more, uva tridimensionali scolpite dalle gentili mani degli artisti sotto il sole cuocente del Seicento." Con il mare del Salento"Come può uno scoglio "Strapiombi, stalattiti, stalagmiti, baie, insenature, porticcioli, spiaggette. Pini marittimi, arbusti selvatici, fichi d’India, mirti, rovi di bacche, ulivi, capperi. Mare turchese, smeraldo, azzurro, blu, verde, bianco. Mare Adriatico che finis terrae si abbraccia con il Mare Magnum. " Co lo specchio salentinoE’ la terra del sole mediterraneo. Un sole generoso che illumina ed irradia campagne rosse e pietrose, mari cristallini e lapislazzulo, architetture svettanti e ricamate. Terra che fonde l’elemento occidentale con quello orientale senza contraddizione ed anomalia. Culla ed approdo dei popoli greci, bizantini, romani, normanni, aragonesi, turchi, albanesi, … Culla ed approdo di me. Il Salento mi ha scelto, io ho scelto lui. Mi riconosco nelle sue svariate sfumature, paesaggistiche, storiche, antropologiche, artistiche. I colori brillanti e focosi della ridondante Natura sono velati da pastelli nostalgici e silenziosi. Gli esuberanti e fastosi palazzi aristocratici sono affiancati da timide e piccole case a corte. Le distese argentate e secolari degli ulivi sono punteggiate da palme arabe solitarie ed impreviste. Rifugio dei miei pensieri e riparo delle mie paure. Non giudica i miei passi lenti o frettolosi. Custodisce le mie amarezze, brilla sulle mie gioie. Unisco il mio essere poliedrico al suo carattere eclettico, danzo il cuore tarantato al suono dei tamburelli e violini pizzicati, mi lascio baciare dal dolce e passionale Sole. Con la pizzica"Pizzicarella mia pizzicarella lu caminatu tou pare ca balla. A du te pizzicau ca nu se scerne sutta lu giru giru te la suttana" "E’ la taranta passionale. Taranta seducente, ammaliatrice, seduttrice, incantatrice. Pizzica il cuore. Il tatuaggio del suo segno è raro ma rimane eterno. Dilata i sensi. Miscela, ubriaca, unifica la razio, l’animo e l’istinto. Passione dell’alfa e dolore dell’omega. Inietta il mal d’amore, veleno che non permette il sonno, toglie l’appetito, colora gli occhi di malinconia, scatena le gambe nella corsa, riproduce il ritornello dei pensieri e dei ricordi, fa del silenzio un chiasso,… Un ballo, un tamburello e l’acqua sono la sua illusoria cura." Con la politica"Ci sono immagini di fronte alle quali, forse, anche l’obiettivo di una cinepresa finirebbe per arrendersi. Ci sono immagini che forse non possono essere catturate, che non riuscirebbero ad entrare in uno schermo, ma che restano impresse nella mente, nel cuore." - W.Veltroni - "Una corrente di pensiero e di sentimento che rispetta/va alcuni valori umani come la giustizia, la comunione di sentimenti, gli ideali della libertà, l’uguaglianza delle diverse civiltà, la pace, la creazione di opportunità socio-culturali-economiche, la tutela dei deboli, ecc…" Con gli occhi"Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme" Baglioni "Il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto" Fossati "Gli occhi fanno quel che possono" Ligabue "Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro" Battisti "Io ti chiesi perché i tuoi occhi si soffermano nei miei" Hesse "Due occhi che ti guardano così vicini e veri " Dalla "Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri" De Gregori "Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale" Nannini "Dentro agli occhi negli orizzonti e nei tramonti che vorrei" Matia Bazar "Occhi di ragazza questo viaggio prima o poi sarà finito" Morandi "I miei occhi lucidi, sorridenti, malinconici, stanchi, solitari, sereni, poetici, disincantati, delusi, speranzosi, rassegnati, dubbiosi, misericordiosi, assonnati, creativi, …" Con l'identikit esotericoSegno zodiacale: Sagittario Ascendente: Cancro Luna: Bilancia Pietra dello zodiaco: Turchese Oroscopo cinese: Lepre Oroscopo egiziano: Osiride Oroscopo celtico: Frassino Oroscopo arabo: Arco Oroscopo pellerossa: Gufo Numero del destino: 8 Numero dell’espressione: 2 Numero dell’anima: 9 Numero dell’apparenza:11 Numero fortunato del nome: 10 Nella vita precedente ero: Scrittore, Drammaturgo, Organizzatore di rituali Arcano della nascita: Giustizia Arcano del nome: Luna Tipo Enneagramma:4 (artista) Tipo psicologico Jung :INF (16) Elemento naturale della psiche: Acqua e Cielo Il colore dell’Io: Blu Neo centrale piccolo sulla fronte: Stella, essere prescelto Con la letturaper diletto da Giugno 2006 ad oggi: - Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita, G.C. Giacobbe - Adamo come una fiaba, M. Laffon - Manuale del guerriero della luce, P. Coelho - Il piccolo principe, A. de Saint-Exupéry - L'Alchimista, P. Coelho - Undici Minuti, P. Coelho - Ti amerò per sempre, P. Angela - Non siamo nati per soffrire, R.Morelli - Il bacio della tarantola, G. Bandini - Istruzioni di volo per aquile e polli, A. De Mello - Le piccole cose che cambiano la vita, R. Morelli - Come essere felici, R. Morelli - Caos Calmo, S. Veronesi - Il cacciatore di aquiloni, K. Hosseini - La scoperta dell'alba, W. Veltroni - Poesia, V. Bodini - Oceano Mare, A. Baricco - La strega di Portobello, P. Coelho - A se stesso, Marco Aurelio - Lo scriba di Casole, R. Gorgoni - Seta, A. Baricco - Castelli di rabbia, A. Baricco - E' facile smettere di fumarese sai come farlo, C. Allen - Con te o senza di te"...cantava canzoni in dialetto gricio, canzoni antiche, che parlavano di amori impossibili...." "... ed io la dedico ad una persona pura ed ingenua come i bambini." Qualche volta mi sento come se non sapessi distinguere |
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il 29/04/2013 alle 18:42
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