Bubriska

Domani

                                                                                                                                         -  Dipinto di Eugene Paprocki  


Parcheggiai l'auto a metà strada tra casa e lavoro in prossimità della fermata,
scesi in fretta, i minuti erano contati come sempre,
rimasi per poco in attesa.
L'autobus mi portò in città, fino all'inizio del ponte.
Scesi, lo attraversai a piedi, il centro della città diventato da anni ztl,
è zona invalicabile per le auto.
Ancora una piccola passeggiata per arrivare di fronte alla porta, aperta,
del negozio dove lavoro.
"Buongiorno!"
Ad attendermi la boss, la responsabile dell'amministrazione e la mia collega.
"Ti stavamo aspettando, abbiamo da darti una brutta notizia con il sorriso sulle labbra."
"Eccomi, sono qui e pronta ad ascoltare il peggio." Replicai sorridendo.
"Entro il 31 dicembre il negozio chiuderà, smetterà la sua attività,
ci dispiace ma non si può più andare avanti."
Passai la giornata più o meno sorridendo e cercando
di tirar su il morale alla boss profondamente dispiaciuta, distrutta ed avvilita.
Al giungere della sera lei, mentre spengevo le luci e chiudevo il negozio, disse:
"Chiameresti un taxi per favore, ti do un passaggio fino alla fermata dell'autobus"
Ripercorsi così lo stesso tragitto all'indietro, ma senza passeggiata.

                                                                                                                  - Dipinto di Edward Hopper


Nella mia solitudine,
pur essendo  in mezzo alla folla  calca del rientro,
pensai:
"Ma si, dopotutto domani è un altro giorno si vedrà!"