Akira Kourosawa: "Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Elizabeth McGovern: Deborah Gelly James Woods: Max Robert De Niro: David "Noodles" Aaronson Treat Williams: Jimmy O'Donnell Joe Pesci: Frankie Burt Young: Joe Tuesday Weld: Carol William Forsythe: Cockeye Robert Harper: Sharkey Richard Bright: Chicken Joe Danny Aiello: Il capo della polizia Mario Brega: Mandy Olga Karlatos: Donna teatro marionette James Russo: Bugsy Paul Herman: Monkey Jennifer Connelly: Deborah, da giovane Darlanne Fluegel: Eve Brian Bloom: Patsy, il ragazzo James Hayden: Patsy Baxter Harris: Il terzo reporter Estelle Harris: La madre di Peggy Richard Foronjy: Whitey Marcia Jean Kurtz: La madre di Max Larry Rapp: Fat Moe Dutch Miller: Van Linden Gerard Murphy: Crowning Amy Rider: Peggy Ray Dittrich: Trigger Frank Gio: Beefy Karen Shallo: La signora Aiello Angelo Florio: Willie The Ape Scott Tiler: Noodles, da ragazzo Rusty Jacobs: Max ragazzo e suo figlio David Adrian Curran: Cockeye, da ragazzo Mike Monetti: Fat Moe, il ragazzo Noah Moazezi: Dominic
C'era una volta in America è un film del 1984 diretto da Sergio Leone, con Robert De Niro, James Woods e Elizabeth McGovern. Basata sul romanzo di Harry Grey The Hoods (Mano armata, del 1952) pubblicato poi successivamente con il titolo di Once Upon a Time in America, la pellicola narra, nell'arco di quarant'anni (dagli anni venti ai sessanta), le drammatiche avventure di David Aaronson detto Noodles (De Niro) e del suo amico Maximilian Bercovicz detto Max (J. Woods), nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all'ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo.
La trama
Il quartiere ebraico della New York anni '20 è il campo d'azione di una piccola banda di ragazzini.
Li capeggiano Max e Noodles. La strada è il loro regno e qui compiono scippi, furtarelli, ricatti al poliziotto di zona e così via.
I ragazzi crescono e, nonostante sia l'epoca buia del proibizionismo, alla loro cassa comune, che hanno istituito in perfetto accordo, affluiscono numerosi proventi che vengono delle loro astute esercitazioni.
Noodles è da sempre innamorato di Deborah, una graziosa ragazza ebrea figlia del proprietario di uno dei bar del quartiere, seria e tenace nel suo intento di studiare e di imparare a ballare, per diventare una autentica "star". La banda fa un salto di qualità quando un tizio la incarica, su commissione di un "boss" di un'altra città, di assaltare e rapinare un laboratorio di diamanti.
Il colpo riesce. Noodles violenta sul posto una impiegata, Carol, che diventerà amante di Max. Ma, al momento della consegna dei preziosi, uno del gruppo fa fuori tutti i committenti.
A questo punto cominciano le perplessità e le resistenze di Noodles, mentre Max si fa sempre più cinico e spietato. Il proibizionismo finisce, ma gli affari della banda continuano con successo e con una clientela sempre più larga. Il vecchio bar del padre di Deborah viene rilevato e trasformato in loro base e locale di lusso: il gruppo si trova sempre più coinvolto in affari loschi, tra gli altri l'appoggio, voluto da un partito, ad una delle parti di una grossa vicenda sindacale con conseguenti vincoli e sparatorie, in una "escalation" di cui Noodles avverte tutti i rischi.
Max ha meditato a lungo su di un suo antico progetto che ora ritiene doversi attuare: l'attacco al furgone dei valori della Federal Reserve Bank, una impresa di eccezionale difficoltà. Noodles, sicuro com'è che essa si concluderà con un massacro, per salvare l'amico avverte la polizia. Tre banditi resteranno sul terreno ma non Max, che si è fatto sostituire.
Così sarà di un altro il corpo sfigurato che Noodles seppellirà nella sontuosa tomba che ha fatto erigere. Noodles, cerca invano di convincere Deborah, che è diventata una vera e propria diva, della sincerità del suo amore. Ma quando lei lo rifiuta e lo allontana poiché da sempre lo considera un inetto, la violenta. Le loro strade divergono, i dolci ricordi dell'adolescenza sembrano cancellati per sempre e Noodles è ormai solo. Spesso si rifugia in una fumeria d'oppio per tentare di dimenticare o sognare i vecchi tempi, l'amicizia e gli affetti. Un giorno riceve un misterioso invito: lo sconosciuto senatore Bailey, lo prega di intervenire ad una festa nella sua villa. Sempre diffidente, Noodles cerca Deborah e si reca nel camerino della donna in cerca di aiuto.
Sono passati 30 anni. Deborah lo implora di non andare dal senatore, il quale altri non è che Max, di cui lei è l'amante e da cui ha avuto un figlio. Max, il vecchio amico, è ormai un politico in carriera ma, al tempo stesso, un finanziere rovinato e sotto inchiesta. Noodles si presenta all'incontro: il suo distacco è totale perché Max gli ha tolto veramente tutto, donna e denaro. Ma allorché l'invecchiato e terrorizzato amico, che è davvero nei guai e teme di essere fatto fuori, gli pone davanti una rivoltella, affinché lo uccida dietro un forte compenso, Noodles rifiuta e se ne va. Per tornare, anche lui invecchiato e ormai deluso, nel quartiere della loro infanzia, inseguendo ancora immagini e ricordi sbiaditi, ma favolosi.
La colonna sonora
Amapola è un termine spagnolo, che significa papavero, ed è il titolo di una canzone popolare, composta appunto in lingua spagnola negli anni '20. Molto amata da subito, conobbe tantissime interpretazioni, compresa quella di Andrea Bocelli. Una sua fantastica versione strumentale diretta dal maestro Ennio Morricone, divenne un importante tema conduttore del film "C'era una volta in America". Nel film viene eseguita in numerose varianti. Nelle scene del 1922 ne sentiamo una versione jazz al grammofono sulle cui note danza la giovane Deborah. Nel 1932 viene esefìguita dalla jazz band di Fat Moe in un bar clandestino. Infine ne sentiamo una versione per archi durante l'appuntamento tra Noodles e Deborah.
Amapola nel film non è cantata, proprio per permettere a ciascuno di noi di entrare nella dimensione del sogno, che per altro è la cifra caratteristica di tutto il racconto, che si svolge tra continui flashback e flasforward quasi ad indicare che il presente non esiste. Così come anche nella canzone originaria si evince che anche Amapola non è facilmente definibile, è un'anima doppia: la notte e il giorno, donna dolce, ma anche amante appassionata. E tutto ciò inserito a volte in contrasto, a volte in armonia in questa pellicola in cui i maschi sono violenti e le donne maltrattate...
Once upon a time, a differenza del precedente è un brano originale che Ennio Morricone compose per il film. a sua collaborazione con il regista Sergio Leone deriva dall'amicizia che unì i due fin dai tempi della scuola e iniziò effettivamente nel 1964. Per lui scrisse alcune delle sue migliori colonne sonore, che hanno sicuramente contribuito al successo dei film, facendoli diventare dei veri capolavori. Ancor oggi nei suoi concerti, il maestro Morricone dedica una sezione al regista Leone. Il suo stile è inconfondibile, le sue composizioni sono coinvolgenti, gli arrangiamenti da sogno tanto da trasportare davvero chi le ascolta in una dimensione lontana dalla realtà. In questo film la musica, ha la funzione importantissima di sottolineare ed intensificare le emozioni, come un narratore esterno che racconta con le note, come disse un famoso critico. Contribuisce cioè a veicolare il contenuto di questo grandioso affresco dell' America con la sua incredibile duttilità tra la più struggente malinconia e una dolce energia vitale...
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il 18/01/2015 alle 21:51
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il 22/07/2014 alle 14:25
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