PENSIERI FUGACI
L'ironia è il sale della vita.
Quello sulla coda te lo mettono gli altri.
Ve lo ricordate il film Calendar Girls, quello delle signore inglesi che per beneficenza (e non solo!) fanno un calendario senza veli (o quasi)? Beccatevi questa: nonnina. Fantastica! |
Due volti, due persone. Uomo e donna, di mezz’età; sono seduti, sul treno, uno accanto all’altra ma non si parlano. Lui guarda fuori dal finestrino, lei nel vuoto. Hanno volti rubizzi, grassocci, dal naso carnoso. Mani segnate, dita tozze. Non si sono spogliati; siedono placidi e silenziosi, stessa posa, stessa staticità, stessa fisionomia. Attendono serafici la fine del viaggio. Si assomigliano; una di quelle coppie, forse, che con l’età finiscono per diventare gocce d’acqua. In piedi accanto a loro, una donna. Ben vestita, tacchi alti; scomodi da indossare se si deve fare un viaggio in piedi. Devono farle male perché continua ad alzarne e abbassare la pianta, facendo leva sul tacco, in un gesto un po’ vezzoso che le fa spostare il bacino in avanti, in una posa vagamente aggressiva. Parla con estrema noncuranza, a voce alta, con un ragazzo. Il vagone risuona del suo forte accento valdarnotto[1]. Quando finalmente si siede, in un posto libero dall’altra parte dello scompartimento, la coppia bovinide si guarda con sollievo. Ed è l’unica loro reazione registrabile durante il viaggio.Suonerie di telefono di qualsiasi tipo. Noto che la maggior parte sono simili alla mia. Dozzinale o, forse, semplicemente comoda. Quando il motivo risuona, quasi tutti, istintivamente, mettono mano al proprio cellulare. Il pc rileva la presenza di altre due reti private. Potrei chattare con i miei compagni di viaggio. Magari in un futuro non così lontano parleremo con il dirimpettaio col micropalmarepctelefonomacchinadacaffè, il tutto collegato direttamente alla gola, senza bisogno di emettere alcun suono, garantendo un mondo acusticamente più pulito, una miglior privacy e un sollievo per le tonsille. Per adesso non è così. Conversazioni di tutti i tipi penetrano nelle mie trombe di Eustachio, si insinuano nel mio cervello finchè non decido di isolarmi e con un’abilità che non credevo di aver sviluppato, mi estraneo dal resto del mondo. Penso un Pensiero Felice. Lo penso scientemente, sistematicamente, fino a che non mi spunta un sorriso. Lo vedo nel riflesso del vetro, fra le gocce di pioggia che scivolano via veloci, truppe di soldatini d’acqua che corrono in diagonale. È un bel sorriso, rifletto, osservando con distacco la sconosciuta che mi rimanda lo sguardo, diretta. La studio per un po’. Sembra assorta. Ha un pc aperto ma non lo guarda. Ha un telefono accanto ma non lo usa. Guarda fuori dal finestrino e fa bene perché il paesaggio è bello. È lo stesso che dipinse Leonardo da Vinci, quelle balse così caratteristiche da sembrare irreali. Piacciono anche a me, penso e in un attimo torno al Pensiero Felice fino a che il treno non mi porta a destinazione e sono arrivata e scendo e devo correre perché sono in ritardo e il mondo non mi aspetta e il Pensiero Felice non sempre può portarmi via dai casini, dai suoni molesti, dalle beghe, dall’ombrello troppo piccolo sotto una pioggia battente; dallo smog, dai mendicanti in stazione, dal traffico, dalla puzza del mercato, dalla cena da cucinare, dal riscaldamento da pagare, dal conto quasi in rosso, dal lavoro precario, dalle incertezze&dubbi&perplessità. Non può, non sempre ma, abbastanza, tanto da farmi trasformare in una sconosciuta che sorride anche quando fuori piove. |
- Com'è imprevedibile la vita. - penso, mentre cammino per le strade di Firenze di mattina presto. |
Nel mentre di una mattinata mal spesa, mi diletto fra le varie news Qua&Là. Una solletica la mia attenzione e scatena l'immediata riflessione: ma in mezzo a tutti gli argomenti di (seria) ricerca possibili ed immaginabili, possibile che si dedichino tempo e risorse a cazzate come queste???? E il fatto che io faccia parte della categoria, non mi consola! Firmato: autenticata Formosa Intelligente Indignata. |
Il cervello registra un volto. Sto entrando in un bar e ho la testa altrove, eppure, con la coda dell'occhio intravedo un viso e gotcha! il data base interno sforna i suoi dati. V. la peste. V., bimbo viziato, figlio di un collaboratore di mio padre, uno dei tanti che col passare del tempo si sono rivelati dei veri e propri malfattori. V. era un bambino insopportabile. Uno di quelli che a ogni piè sospinto ti piantano il bizzone, pestando i piedi e berciando fino a che non ottengono quel che che vogliono, implacabili carnefici di genitori consensenzienti. E il peggio era che, essendo io più grande, mi toccava sorbirmi il pupattolo e le sue becerate con tanto di "eh ma tu sei più grande e devi sopportare". L'avrei ammazzato V., con le mie manine, ancor più piccine di adesso. Non è cambiato di una virgola: solo un po' più alto e, ovviamente, più adulto. Le mie sinapsi hanno registrato la presenza di un bimbo-fotocopia aggrappato alla sua mano e di una donnina con un passeggino a seguito. Il tutto in un nanosecondo: incredibile la capacità reattiva del cervello. M'è tornato tutto in mente. Chissà se suo figlio sarà come papà. Brrr. Il solo pensiero mi fa spavento. Certa gente non dovrebbe riprodursi. Peccato che in epoca moderna il darwinismo non funzioni. Peccaterrimo. Brrr. |
Ci sono ripassata l'altro giorno da quella strada. Guidavo e come ogni volta, all'altezza di una certa piazzetta, m'è tornato in mente mio padre e il suo racconto. "Era bella come un fiore. Una visione. Quella piazzetta, adesso, non ha più la torrefazione. |
- Chi è questa, la nuova freschetta?- Sbraita un omino* di mezz'età, panciuto, che manco mi guarda negli occhi bensì ad altezza sterno ed entra come un treno nell'ufficio di L. che, in quel momento, si trova al telefono, immersa in una solenne conferenza telefonica in viva voce con una donnina pedante e prolissa in quel di Marsiglia. E buonasera. E soprattutto il buongiorno si vede dal mattino. E se questo è l'inizio figurarsi dove si andrà a parare, penso io che, ovviamente, sono stata edotta fin dall'inizio sul Gran Capo e la sua tendenza ad essere, diciamo, inopportuno. Pare che qualche giorno prima, di ritorno in treno da una riunione a Roma, abbia chiesto informazioni a L. sulla nuova freschetta (che sarei io, è chiaro). Insomma, si riparte da Capo e, tutto il mondo è paese. Vi terrò aggiornati sul tasso di incremento dell'archivio Molestie Sessuali & Sottili Allusioni, con puntuali citazioni delle migliori Chicche del Momento e Simpatici Gossip, nell'arco dei prox. quattro mesi**. Credo che ci faremo delle grasse risate. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
L’ho già detto?
Ah già. Devo proprio essere rincoglionita. |
Notizia: "Scorie radioattive cercano "casa" in Italia". Facile. Chiamare l'apposito numero verde, Camorra Soluzioni per l'Ambiente, fissare la data del ritiro e per un'onesta cifretta, la ditta in questione si preoccuperà di tutti i dettagli relativi allo stoccaggio, liberandovi da qualsiasi preoccupazione (e/o scrupolo) in merito. |
Assioma: nella vita non ci sono certezze. (a parte il fatto che, se siam qua ad asserirlo, prima si nasce e dopo -meglio poi- si crepa) . . Assunto l'Assioma, metabolizzato il Tutto, non rimane che la gestione dell'ansia conseguente. (Devo andare dalla parrucchiera: il mio numero di capelli bianchi sta impressionantemente aumentando.) . . |
Ok. Avevo sonno, adesso non più. Capita, no? Eccome se capita, quantomeno a me. Ed eccoti là, imbozzolata ben bene, a grugnire di soddisfazione, dimenando leggermente, qua e là, il bacino per far sì che al risveglio la sindone del tuo corpo possa ben simboleggiare il pieno riposo di una notte armoniosa. Ma il sonno non viene. Cambi posizione quindi. Ti rigiri -oh inguaribile ottimista-, scavando ancor più la tua buchetta, avvolgendoti meglio nelle coltri, sistemando il cuscino, affondando il viso in migliaia di morbide, cedevoli, soffici piume. Ma il sonno non viene.
Non era meglio quindi rimanersene sul divano? |
Ci sono un sacco di luoghi comuni. E già il fatto di definirli luoghi comuni è interessante. Viene dal latino, locus communis, la piazza, il luogo dove la gente si incontrava, e se proprio proprio non era asociale o vagamente misantropa si fermava a conversare e si sa come vanno queste cose: una parola tira l’altra, un succoso pettegolezzo trasforma un sassolino in calce e pietra, un pour parler diventa bibbia e vangelo. Certo a quei tempi non c’era la televisione e, volendo mettere i puntini sulle i, nemmeno i giornali e oltretutto, anche ci fossero stati (sì, vabbè, simil giornali ce n'erano ma, insomma, prima di arrivare al giornale moderno ce ne passa, suvvia!) la maggior parte della gente manco avrebbe saputo leggerli perciò il processo di diffusione delle notizie era un tantino obbligato e anche qua, come nella gran parte delle storie di pescatori, da un pesciolino si arrivava ad una balena e, voilà!, se un povero genovese esitava a cacciar fuori il borsellino, zacchete, tutti i genovesi eran spilorci etc. etc. Ad esempio: è risaputo- risaputissimo-, che a Napoli la gente non indossa le cinture di sicurezza- avevan perfino fatto le magliette con la striscia nera!-, che i toscani bestemmiano ogni tre per due, che i ballerini e gli stilisti sono tutti omosessuali e che ovviamente i siciliani sono tutti mafiosi e gli spagnoli scansafatiche e mangiano tardi. Può essere. Tutto può essere. Ma, cosa c’entra questo panegirico senza nè capo nè coda su luoghi comuni, regole ed eccezioni? Boh, non saprei. Il mio cervello ha fatto sempre ragionamenti tutti suoi, io mica gli sto dietro, perciò non fatelo nemmeno voi. Anzi, ignorate il tutto, che è sempre la miglior tattica.
P.s. Ben trovati. E un grazie a chi s’è affaticato a scrivere sotto il post precedente; la volubilità è donna (così rimaniamo in tema di luoghi comuni) e, oltretutto, m’annoiavo un po’ a cuocere zitta zitta nel mio brodo. |
Post n°683 pubblicato il 10 Settembre 2007 da nimriel
Tutto ha una fine, pare sia nell’ordine naturale delle cose. Torno solo per salutarvi, per salutare coloro che ho conosciuto e apprezzato e ringraziarvi, sinceramente, della vostra presenza e del vostro affetto, che ricambio di cuore. Non ho più voglia di scrivere. Non mi va, non c'ho nulla di significativo (sempre che l'abbia mai avuto!) da dire. Perciò mi defilo e mi prendo una pausa indefinita. E’ stato bello, utile, istruttivo, divertente. Per adesso basta, però. Un bacio a tutti e soprattutto, godetevi la vita. Sempre e comunque. Hasta luego! |
Ok, ci siamo ragazzi. Anche quest'anno ferie o vacanze che dir si voglia. Parto, domani. Parto, sì. Con non troppa voglia ma, parto. Tornerò, forse. Ma sì, tornerò, perchè là non mi ci vedo a metter su un chiosco per il gelato: troppa concorrenza e troppo Italia, con tutte le sue beghe di fisco, finanza e robi vari (già dato con l'esperienza imprenditoriale italiana, già dato, kaput, nicht, nein, verboten). Quindi, cicci belli, vi saluto. Hasta luego! . -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Special thanks&kisses to:
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- . |
Quando il palmare si rompe, la rete wireless smette di funzionare, la pompa dell'acqua fonde, l'auricolare del telefonino nuovo si spacca, una tartarughina muore, il cactus sviene, una persiana viene divelta inopinatamente, ti arrivano multe e tributi dell'anteguerra da pagare, (tralasciando tutto il resto di cui abbondantemente già sapete), allora e solo allora inizio a pensare che... ... se il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. (emigrare in una spiaggia del Brasile mettendo su una bella gelateria?!? |
L'utente "Anonimopernim2" non ha reso pubblico il proprio profilo. Sei davvero più banale di quanto credessi oltre che grulla. Non mi aspettavo che tu fossi così vigliacca da cancellare i commenti perchè avevi perso. Riapri i commenti io volevo solo giocare ma con te non è divertente. Del resto sei una femmina. Ti vendevi meglio fino a poco tempo fa: leggere il tuo blog una volta era divertente e lo eri anche tu. Adieu cara E adesso ti rispondo qua, che poi è esattamente quel che volevi, vero? Non mi tiro indietro, non lo faccio mai nella vita, io. Questo è il mio spazio, questa è casa mia. Non devo certo spiegazioni del perchè o percome io possa decidere di ripulire la merda che sporca la mia casa e che offende il mio naso sensibile. Io non mi vendo, cara mia. Se ci vedi questo, sono esclusivamente cavoli tuoi. E sono felice che tu non trovi di gradimento il mio blog se vuol dire che non lo leggerai più. D'altronde a differenza di tanti mi beo di fregarmene dell'indice di gradimento del mio blog e del parere degli sconosciuti che ci passano per caso o con il chiaro intento di stuzzicare perchè hanno problemirissoltiecazzivari. Credi che non sappia chi sei? Credi che ci sia competizione fra noi? Allora sappi che me la sto ridendo e alla grande, ben di fronte a te, senza nessun bisogno di nascondermi dietro nick creati apposta (e sarei vigliacca io) credendo di infastidire. Mi dispiace, non hai ottenuto il tuo scopo. Per niente. Anzi! Non riaprirò i commenti in anonimo perchè significherebbe continuare a dar modo a persone sgradite e irrispettose di invadere i miei sacri spazi e di limitare la mia libertà. Sono territoriale, dovresti saperlo, visto che dici di leggermi da un po'. Ma evidentemente non hai abbastanza neuri in zucca per capire qualcosa di quel che leggi, sennò non ci faresti quella bella figura di merda come stai facendo ora. Fra l'altro un effetto l'hai avuto, limiti la tua, di libertà. E se dovesse capitare ancora di trovare commenti sgradevoli o presenze sgradevoli, non c'è problema. Le mie ditina cancelleranno allegramente tutto quel che ci sarà da cancellare, senza tante paturnie. Financo il blog al quale eppure tengo perchè rappresenta parte di me ma del quale posso far benissimo a meno visto che la vita reale è molto ma molto più interessante ed appagante.
Di vita ce n'è una sola, goditela meglio. E' un consiglio gratuito. ---------------------------------------- Lo stesso consiglio vale per tutti. Questo è il mio blog, signori. Ci faccio quel che voglio e se non avete rispetto per me, di certo io non ne avrò per voi. Ma l'avevo già detto in precedenza... |
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- AmataBeTulLa
- AleXis
- AsCAso
- ChaMp & PoLP
- D-DaP
- DoNNaOmBRa
- EccOMiQui
- EkeKAZ
- Elnaza
- ErIdAnYa
- FaLCo
- FiloTTeTe
- IlGattoNelBidone
- In Esistente
- LiLiTH
- LuCks
- MarIStellA
- MirTIllO
- Nipotina
- OSsiMoRA
- paVeL
- PianDE
- PorCoRoSSo
- P.P.*
- PrUFrock
- QuoTIdiaNA_meNte
- ReSpiROLibERameNTE
- RuGGineBlU
- SaX
- ScalZA
- ShadoWSoN
- ShARie
- SpACeMAn
- StRanGe
- ThAnKSgOdIsfRIdaY
- TorELlo
- UnLuME
- VeGa
- WriTER
- CaJItA
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2024 alle 21:13
Inviato da: Kikka_Diesis
il 06/06/2014 alle 17:35
Inviato da: Kikka_Diesis
il 28/11/2011 alle 07:17
Inviato da: Oakle78
il 09/09/2011 alle 04:12
Inviato da: tattoosupplies888
il 10/09/2010 alle 02:35