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« Il cestone8 marzo »

Elucubrazione sulle donne

Post n°134 pubblicato il 05 Marzo 2009 da Basta_una_scintilla
 

8 marzo 1908

Maria vinse le morse paralizzanti del freddo mattutino e si avviò, come ogni giorno faceva alle 5.00 in punto, verso il suo posto di lavoro, l'industria tessile Cotton. Aveva 16 anni e da quattro ormai lavorava in quel posto d'inferno, così come sua madre prima di lei.

I suoi genitori erano giunti a New York con la grossa nave in un inverno piovoso; la mamma, all'arrivo così fiduciosamente colma di speranze, confortate dalla vista di quella gigantesca statua rappresentante la libertà, era morta l'anno prima, più schiava di quanto non fosse mai stata in Italia, lasciandola sola con due sorelle ancora piccine.

Quella mattina, nel cuore di Maria, c'era il sogno di una piccola speranza; come ormai da alcuni giorni, stava sfidando la nebbia ed il gelo, stringendosi il più possibile nel logoro scialle con le mani inguantate in quella lana più dura del ferro, per raggiungere le sue compagne e manifestare contro le condizioni in cui, quotidianamente, erano costrette a lavorare.

Non aveva mai sentito parlare di sciopero, ma poche settimane prima, alcune delle donne che lavoravano con lei, avevano cominciato a dire che non si poteva continuare in quel modo disumano ed il passaparola, serpeggiante, le aveva convinte, finalmente, a ribellarsi. Mr. Johnson, il "padrone" non era affatto contento, ma loro continuavano, imperterrite, convinte che, alla fine, avrebbe almeno su qualche cosa ceduto.

Si sentiva importante la piccola Maria quel giorno; per la prima volta nella sua breve vita si sentiva parte di un gruppo, condivideva ideali, trovava la forza per combattere, nonostante i crampi della fame le attanagliassero lo stomaco ed il gelo pungente la raggiungesse sino in fondo alle ossa. Per la prima volta aveva fiducia in un cambiamento e soprattutto, poteva permettersi il lusso di sperare.

Si trovavano nello stabile, a parlare di come avrebbero organizzato la giornata, quando un fumo denso e scuro cominciò a riempire il capannone. La gola secca, gli occhi lacrimanti, paura e sgomento: tutte cominciarono a correre verso le uscite, ignare di quanto stesse accadendo. Ma le porte erano sbarrate. Panico. Orrore. Urla. Pianti.

Maria non aveva più forza di lottare, nessuna energia in lei, nessuna fiducia, anche il lontano pensiero delle sorelle annullato dalla mancanza di ogni speranza. Si arrese. Almeno alla fine non avrebbe più sentito quel freddo infinito dentro di sé.

________________

E' vero, si tratta solo di un triste racconto che trova il suo spunto in una leggenda; scrivendolo, tuttavia, ho voluto domandarmi che ci sarà da festeggiare domenica, un giorno in cui, come in tanti altri, centinaia di donne nel mondo saranno costrette in schiavitù, picchiate, violentate, uccise, lapidate. Scusate se esprimo un giudizio: solitamente mi astengo dal farlo, ma, ogni anno, mi vergogno quando persone del mio stesso sesso vivono questa giornata con un'allegria sguaiata, utilizzandola come mezzo per una trasgressione che trovo davvero penosa, fotocopia mal riuscita dei difetti più tristi dei più patetici rappresentanti del sesso maschile. Non trasformiamo anche quest'anno questa data nell'ennesimo infelice spettacolo del peggio di noi e di quanto il nostro mondo sia governato da logiche individualiste e consumiste, ve ne prego. L'8 marzo non è la "festa della donna" ma la "giornata internazionale della donna", e come tale dovrebbe essere un momento di incontro, di scambio di opinioni, di dibattito. Sotto la coltre del progresso si nascondono ancora troppe iniquità, discriminazioni, omertose violenze: quante donne nel mondo dovranno ancora essere immolate prima che cambi veramente qualche cosa? Partiamo da noi, donne, dalla stima reciproca, dalla capacità di riconoscere i pregi nelle altre, dalla stima, dall'unità e dalla collaborazione.

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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 05/03/09 alle 22:42 via WEB
Ciao, scintilla. Tu non vieni da me a commentare perchè sei donna e forse ritieni superfluo dire da me ciò che pensi. Ma io da te vengo, sono un uomo e lo faccio per rafforzare ciò che scrivi e per dare fiducia in ciò che fai, aspettando anche che qualcun'altro con un margine d'intelligenza si fermi a commentare e non faccia " tiremm' innanz'. C'è chi ce l'ha con le mimose, chi come te ce l'ha con le urla sguaiate e trasgressive, c'è chi dice" tanto non serve a niente", c'è chi le mimose le vorrebbe tutto l'anno (giustamente)...ecc. Insomma nessuno è contento. Ma lo sai cos'è la democrazia? Ma lo sai che cos'è la libertà? E' quella che ti consentirà l'8 marzo di scendere in strada e poter dire la tua senza che nessuno ti possa dir niente o ti pigli a manganellate. Almeno per questo tipo di manifestazioni ancora è così. Queste sono le manifestazioni sacre, di voi donne. Non sono le urla dei tifosi delle squadre di calcio che si scannano bestialmente per dei miliardari che tirano calci a una palla. Perciò chiamala come vuoi: " festa" - "giornata internazionale della donna" - giornata delle mutandine rosa, della cosa e della mimosa" - ecc, il succo del discorso rimane quello che ho detto. Io propendo per chiamarla come ora: " FESTA DELLA DONNA" perchè è una festa per le conquiste che finora sono state fatte a prezzi altissimi, per quel margine di autonomia che avete raggiunto, è una festa di colei che è capace di mettere al mondo un bambino e crescerlo (generalmente), è una festa da fare perchè le donne che come tu dici "la utilizzano come mezzo per una trasgressione che trovo davvero penosa, fotocopia mal riuscita dei difetti più tristi dei più patetici rappresentanti del sesso maschile", perchè queste donne, dicevo , vedano in voi la serietà, la compostezza e il dignitoso comportamento di chi è cosciente della fierezza di essere donne. E allora tu devi essere coerente con ciò che affermi nell'ultima frase laddove ti richiami alla stima reciproca, alla capacità di riconoscere i pregi nelle altre, ecc. Pensi te che pure quelle che gridano sguaiate non abbiano pregi da qualche parte del loro essere? pensi tu che non si possa parlare collaborando a una migliore comprensione del problema? pensi tu che sia un male agitare le mimose come vostro simbolo? perchè, i partiti politici non agitano i loro simboli - stambecchi, asini, falci , martelli , garofani, sole sguaiato, ecc..ecc ), perchè le squadre di calcio non agitano i proprio simboli? Perchè la Chiesa non espone ed agita in alto la Croce di Gesù? Le donne hanno le mimose!!! Spero di non rimanere unico a darti una mano e collaborare con il tuo pensiero, commentando questo tuo bellissimo post. Un caro abbraccio. tt
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:01 via WEB
Ciao, tt. Estremamente articolato il tuo commento cercherò di rispondere per punti. 1) Non vengo da te a commentare solo perché ho poco tempo, passo poco dai blog, non sono di umore splendente per più motivi. Non ho risposto neppure ai commenti di alcuni miei post, come solitamente faccio. So che non è carino ma mi auguro che, chi mi legge da un po’, possa capire che quando non sto bene devo solo aspettare che passi. Quindi assolutamente nulla di personale né nulla che dipenda dal mo sesso.
2) Non è che ce l’abbia con le urla sguaiate e trasgressive, semplicemente non le condivido e non amo sentirmi rappresentata da questo genere di forme espressive. Proprio perché spero di sapere cosa siano la democrazia e la libertà non mi interessa una festa nella quale si affermi un’ovvietà: che io, innanzi tutto, sono una persona con gli stessi diritti e doveri sociali di un uomo. Vedi, non sono madre, non sono più moglie, non sono compagna di nessuno, sono figlia , ma quello capita a tutti. Sono donna ma, prima ancora, "persona" e quello che tu chiami “margine di autonomia”, che già da un’idea di costrizione, mi sta’ davvero stretto. Io sono una donna fortunata, devo lottare “solo” per raggiungere ciò che desidero e so di doverlo fare investendo molte più risorse di quanto non sia costretto a fare un qualsiasi uomo, ma ci sono moltissime donne che lottano ogni giorno per la propria vita, per quella dei loro figli, per diritti che sono inalienabili e penso che nel 2009 sarebbe ora di finirla di parlarne con fare tanto “rumoroso” un giorno all’anno ed iniziare a fare davvero qualche cosa. Dopo 32 esami e cinque anni di sacrifici miei e della mia famiglia mi sono laureata come i mie colleghi “maschi”…nel mio corso di laurea, dopo due anni, le statistiche dicevano ci fosse il 90% di occupazione maschile e l’80% di disoccupazione femminile. Ho fatto tantissimi colloqui nei quali mi sono sentita rispondere che a livello di preparazione sarei andata benissimo ma che come “donna” non avrei potuto gestire squadre di uomini in un’azienda, in produzione, ciò che volevo fare io. Perché non avrei potuto non l’ho capito ancora ora, ma tant’è…sono stata abbastanza fortunata da riuscire a “reinventarmi” il lavoro che desideravo. Siamo nel 2009 e nonostante le tante parole che si fanno ti assicuro che, da questo punto di vista, davvero poco è cambiato e lo dimostrano statisticamente gli stipendi medi delle donne, le percentuali di assunzioni, le presenze delle donne nelle cariche politiche ed istituzionali. Quindi scusa se a tutte le ragazze di oggi io auguro innanzi tutto di essere “viste” dal mondo non come capaci di mettere al mondo un figlio ma come persone con tutti i diritti e le possibilità di un uomo che possano scegliere in modo autonomo cosa fare della propria esistenza. 3) A parte il fatto che io e la mia micia siamo terribilmente allergiche alla mimosa non amo i simboli in generale. Perché mi devo riconoscere in una mimosa? Voi uomini dovete avere un simbolo per far riconoscere al mondo la vostra identità? Non scherziamo. Per quanto riguarda il resto certo tutti avranno dei pregi nel loro essere ma io spero di avere la libertà di scegliere che tipo di persona e di manifestazione trovare affine e quale no. Spero di essere riuscita a rispondere a tutto quanto... mi hai fatto fare un lavorone eh….:-)). Grazie ancora per l tuo contributo ed un sorriso. Micky
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 09/03/09 alle 00:10 via WEB
“Passata la festa , gabbato il santo.” Si dice. Io invece tiro fuori un ultimo scampolo che non è una risposta a quanto è già stato chiarito ma una mia ulteriore riflessione sulla “ voce femminile” come la chiamo io , facendo come si dice, l’avvocato del diavolo. Parto da una premessa. __________(((____Si sente spesso dire da parte delle donne, le pure sentite io, : “…Wooow guarda quella mini , è fantastica!( mini?cosa? quel cinturino largo 4 cm? Ah, bellissima davvero . ci vuole occhio per vederla! UUH, guarda quella maglia , ha una scollatura che farebbe impazzire gli uomini! Scollatura? Sì, fino alla sinfisi pubica!, guarda quella zeppe, sono da capogiro! Guarda , mi s’è rotto l’unghio!! “___e poi ci sono le donne che strillano e che si strappano i capelli appena vedono il modello, l’attore o il figo di turno……e poi ci sono creme e cremine, .,emolliente, levigante, rassodante, esfoliante,….apparire, apparire…” E poi ancora si legge: “ Il mio augurio và a tutte le donne che non sbavano come lumache davanti a un bell’uomo, a quelle donne per cui le cose importanti non sono le unghie, le mini gonne, ma la dolcezza, l’intelligenza…” ecc ecc __________ )))____ A queste cose tra tripla parentesi e a qualche frase contenuta nella tua risposta, cara scintilla, faccio la seguente riflessione, completando ciò che ho anche detto altrove. Sono queste le stranezze mentali,o meglio,comportamentali di una parte del mondo femminile. Come io veda la figura femminile, ho avuto il piacere di scriverlo nel mio blog. Avrai sicuramente osservato che le tecniche che gli uomini che hanno raggiunto vette di potere , anche montagnole, adottano per gestire il loro status superiore sono tante ma sostanzialmente sono compendiate in una regola : " divide ed impera", di derivazione romana imperiale. Ti garantisco , cara scintilla, che tale regola funziona. Parlo per esperienza. Una componente di tale motto lapidario è il paternalismo. Le donne , ho potuto constatare sono state condizionate generalmente a diffidare le une dalle altre e a fare affidamento sugli uomini dotati di potere. Cosa ne nasce?Ne nasce l'essere chiamate per nome ( Oh, Silvia, ascolta,....) ad esempio dal Capo o dal Principale, chiamatelo come volete mentre nel contempo e di contro emerge a volte l'atteggiamento conciliante della donna, quasi adulatorio e remissivo. Non so se questo faccia parte della natura femminile, non credo proprio, ma sicuramente non fa che accentuare e mettere in campo una specie di tirannia affettiva paternalistica da parte dello status superiore. In un rapporto di dipendenza, vedo che è generalmente l'uomo che dà il tono al rapporto e che si permette di assumere atteggiamenti poco dignitosi. Lo status superiore invia segnali differenti: verso il giovane maschio essi tratteggiano l'atteggiamento di un padre nei confronti di un giovincello che prima o poi è destinato a far carriera, mentre nei confronti della donna tendono quasi ad escludere tale possibilità. Poi c'è l'altro aspetto del "divide et impera" e che è il più tremendo: confondere le acque , vale a dire creare conflittualità nello stesso gruppo, dividere le forze e così neutralizzare il potenziale contrattuale. In altri termini significa impedire all'unione delle donne di operare efficacemente. Nasce da qui la grande tragedia per le donne: facendo degli esempi potrei dire che le prof. nubili sono contro le prof. coniugate; le donne intellettuali sono contro le meno istruite; le segretarie sono contro le studentesse, e , nel caso sopra descritto, le donne dedite ad imbellettarsi sono contro le donne per le quali l'aspetto esteriore non è fondamentale e quindi le donne dell'Avere contro le donne dell'Essere e viceversa. Ecco perchè agevolare l'intensificarsi di queste divisioni all'interno del gruppo femminile, rende quasi nullo l'attacco frontale alle strutture di potere maschilista. La donna pertanto non riesce a prendere coscienza del suo "essere" donna e quindi il senso prevalente della realtà diviene il “non essere” delle donne. Ho letto in vari post che alcune donne sostengono che la situazione femminile oggi è di gran lunga peggiorata. Ma chiaramente le idee di Bachofen, Morgan e Ludovici sul matriarcato non han preso nè possono prendere piede per il semplice motivo che è stata adottato nei loro confronti il semplice trucco di essersi limitati a ignorarli.La stessa conflittualità che traspare dalla dialogo contenuto in principio,è una dimostrazione di quel che io sostengo. Ciò che forse manca, come dicevo prima, in una buona parte del mondo femminile è la percezione di essere tutte nella stessa barca e cioè di essere donne. Occorre perseguire il raggiungimento di tale coscienza non criticandosi e combattendosi , ma adottando critiche costruttive nient'affatto canzonatorie o dispregiative. La donne che non hanno coscienza di questo vanno aiutate, accolte nei ragionamenti e non emarginate.___ “ …..il mio augurio và solo alle donne che…ecc ecc “!_____ L'emarginazione le esclude dalla lotta di liberazione. Ci sono tantissime donne , direttrici o padrone di testate giornalistiche o di settimanali ecc, tantissime donne che gestiscono l'immagine femminile e la propongono come oggetto di consumo e di piacere, e potrei continuare così... Esse, forse hanno la stessa valenza negativa di coloro che s'imbellettano, ecc. Potrà mai esserci un vero movimento che renda onore e merito alla grandissima dignità e nobiltà dell'essere femminile e della sua voce? Si dice che le donne fra loro siano più solidali:così si dice, dicunt, cosa sia nessun lo dice, dove sia nessun lo sa. E' un problema serissimo, della massima importanza e assai complesso. Ecco perchè deve essere affrontato da tutti, uomini e donne, tutti i giorni in maniera serissima e con grande senso della responsabilità. Termino il mio dire dicendo che il mio augurio è che finita la festa non sia gabbato il santo. Un abbraccio. trampolino tonante
 
adriana_ar
adriana_ar il 05/03/09 alle 23:23 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te.Ci si è volute riscattare da stereotipi a cui ci hanno condannate dall'infanzia, imitando il peggio degli uomini. Comunque passando da qualche blog trovo irritante che qualche maschietto voglia omaggiarci continuando a vederci come <madri,mogli, compagne, figlie, sorelle>.Donne dolci.. blah...povere donne senza cervello! E se li vedessimo anche noi solo come<padri,mariti,compagni,figli>? Che nausea....Un abbraccio Adriana
 
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 06/03/09 alle 02:58 via WEB
Signora Adriana, (non so come chiamarLa altrimenti, visto che dice di non appartenere a nessuna delle categorie di cui sopra)buonanotte. Ho lavorato fino a tardi e stento ad addormentarmi per la stanchezza.Ho moltissimi anni ,più di ottanta e ho vissuto una vita molto intensa per cui so qual'è il vero valore del calore intellettivo , affettivo, e morale di una donna. Intanto chiedo scusa alla padrona di casa, che ancora considero amica , ma non si sa mai, per essere intervenuto con lei. Io ho sempre avuto dalle donne che ho conosciuto calore, comprensione e pure amore( che non guasta).Ho voluto aprire un blog per sentirmi ancora vivo e parlare con qualcuno. Per natura sono sempre stato cordiale con tutti. Ho scritto quella lettera che le fa tanta nausea, per fare un omaggio alla mia mamma( che penso pure lei abbia) alle mie sorelle, alla donna che è stata compagna della mia vita che ormai volge al termine, (spero in un tempo supplementare), alla bellissima mia figlia (che spero lei pure abbia o possa avere ) e alle due bellissime nipotine che mi ha dato facendomi diventare nonno. Tutti esseri femminili, questi, con meno puzza sotto il naso e forse più intelligenti di lei, e che mi hanno saputo dare tutto l'amore del mondo. Io in quella lettera che ho indirizzato alle donne, non sono stato nè volgare, nè violento nè maleducato, nè usato parole offensive.Ho solo detto frasi e parole buone. Dico questo perchè ho visto che in questo suo commento parlava e si riferiva a me, e lei era perfettamente a conoscenza che io sarei passato di qui e lo avrei letto . Ci sperava con un soddisfazione che sa quasi di gusto sadico, con un ghigno soddisfatto.Avrò 84 anni ma stupido non lo sono ancora , anche se ho ancora bisogno di lavorare, per arrotondare la pensione e permettermi qualche regalo alle mie nipotine, donne anch'esse. Nella mia prolusione alle donne non sono stato violento nei suoi confronti e non detto che le donne sono senza cervello, come lei stessa ha affermato. Ma lei, con ciò che ha scritto, mi dimostra che è vero! non solo ma ha usato violenza, la violenza della nausea e della parola, quella violenza che voi combattete, anzi che le altre sue simili combattono mentre lei forse le snobba. Per fortuna le persone come lei si trovano solo da ste parti, mentre quasi tutte le altre sono molto ma molto diverse a cominciare da quelle che mi hanno accompagnato nella vita e che spero mi terranno compagnia in questi ultimi scampoli. Sono stanco e ho sonno, spero di addormentarmi e... anche ...di svegliarmi. Comunque , al di là di tutto, absit iniuria verbis!! vorrei che lo tenesse presente. Non ho nulla, cioè, contro di lei. Lei è venuta su così e non ci può far niente, così come anch'io non posso cambiare,per una ragione in più di lei, putroppo. Si goda la vita e , se può,dimostri comprensione e rispetto evitando di replicare perchè non le risponderei. Mi lasci dormire in pace. " Caro m'è il sonno ma più l'esser di sasso..." , diceva Michelangelo. Un caro saluto signora Adriana e tante scuse alla padrona di casa, la mia amica scintilla ma a volte difendersi è d'obbligo, turandosi il naso. trampolino tonante ps. Avevo inserito un mio commento, senon ricordo male al post del PORTALE. Non ho avuto risposta, forse sei molto impegnata. ti saluto e non volermene. devo difendermi.
 
   
adriana_ar
adriana_ar il 06/03/09 alle 17:21 via WEB
Tanto per cominciare non mi riferivo solo a Lei ma ad una certa "letteratura" stucchevole che ci vede madri, mogli, sorelle, figlie, considerando solo il nostro privato, perché quelli sono termini che riguardano il mondo affettivo. Io, come quasi tutte le donne , chiedo che ci sia riconosciuta una “vera” parità nel sociale, che non ci veda sempre un gradino sotto all’uomo. Un caro saluto in amicizia. Adriana
 
   
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:17 via WEB
Adriana ti ha già risposto e forse ciò che scrivo io può essere superfluo ma ti assicuro che, per il poco che la conosco, non era sua intenzione attaccarti, ma dire la sua opinione secondo quei principi di democrazia e libertà che esprimevi prima. Non devi difenderti qui: ho sempre cercato di far si che nel mio blog ciascuno potesse dire la propria opinione nel rispetto degli altri, quindi spero di cuore che continuerai a farlo senza offenderti però se altre persone non la pensano come te. Per quanto riguarda la risposta al tuo commento ti chiedo scusa, ne ho spiegato sopra i motivi. Un ri_sorriso. Micky
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:04 via WEB
Ciao Adriana, spero di aver risposto anche a te nel mio commento fatto a tt. Un abbraccio e mille sorrisi. Micky
 
   
adriana_ar
adriana_ar il 07/03/09 alle 14:50 via WEB
Grazie Scintilla ci siamo chiariti anche con lui in privato.. Bacione.Adriana
 
bruno14to
bruno14to il 05/03/09 alle 23:42 via WEB
Ciao, io credo che l'otto marzo non sia da festeggiare. La condizione femminile è in netto peggioramento e il 7 e l'otto ci saranno decine e decine di promesse di intervento, di attenzione, di volontà. Tradite già il nove. L'otto marzo è solo business, non c'è nulla da festeggiare. Un bacione
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:12 via WEB
So benissimo come la pensi Bruno e anche per quello ti stimo e ti considero un amico. Mille sorrisi interplanetari. Micky
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 05/03/09 alle 23:59 via WEB
Splendido post, che condivido in toto, appieno, in pieno, totalmente. Bravissima e grazie per averlo scritto, grazie a nome di una donna, grazie a nome di tutte le donne.
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:13 via WEB
Ciao Roby, grazie a te, sei una gran donna, e lo sai! Bacio e abbraccio a te ed al cucciolo. Micky
 
cateviola
cateviola il 05/03/09 alle 23:59 via WEB
grazie
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:19 via WEB
Le parole con te non servono mia cara. Ti abbraccio forte. Micky
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 06/03/09 alle 07:59 via WEB
Credo che la parola "internazionale" sia la chiave interpretativa per i festeggiamenti. Come il tuo bellissimo post ha messo in rilievo, nel mondo le cose per le donne non vanno affatto bene e non sarà certo l' assistere ad uno spogliarello maschile, magari infilando soldi negli slip, a cambiare una visione della donna ridotta ad oggetto, insultata, umiliata, sfruttata.
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:21 via WEB
Questa è una delle cose che non riesco davvero a capire...come sia possibile che una donna non si senta oggetto anche in un'occasione come quella, che a me, personalmente, fa una tristezza infinita. E poi, con la crisi che c'è...sprecare dei soldi in un paio di mutande...Un abbraccio ed un sorriso. Micky
 
asia_doro
asia_doro il 06/03/09 alle 09:56 via WEB
ciao Michy, che dirti, come donna in questa società sono molto incazzata sia con gli uomini che con le stesse donne, ma nel mio piccolo gli uomini che mi hanno circondata amici e conoscenti compresi mi hanno sempre amata rispettata e coccolata a cominciare dal mio papà e questo mi ha dato un forza interiore molto utile per affrontare la vita mi hanno insegnato che io valgo quanto loro e a volte più di loro proprio perchè sono donna :) ciao un bacio
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:24 via WEB
Vale lo stesso per me carissima e forse è per quello che abbiamo la fortuna di stare qui a parlarne invece di "subire" le imposizioni di altri. P.S. Domani dovrebbe nascere Filippo e sono in fibrillante attesa...Poi organizziamo il famoso sabato torinese? Un grande abbraccio. Micky
 
KA_again_PUT
KA_again_PUT il 06/03/09 alle 11:30 via WEB
e infatti...io preferisco celebrare il giorno della donna, tutti i giorni. quella data è un'occasione in più ad uso dei "distratti". certo...party e cotillions, con ballerini tumidi e nudi...sono un pò una vergogna...
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:28 via WEB
Io sogno un mondo in cui non debba esistere un giorno della donna da festeggiare. Un mondo di uguaglianza e parità di diritti, indipendentemente da sesso, colore, credo religioso, scelte sessuali. Utopia? Forse. Ma le utopie sono meravigliose scintille. Un sorriso e benvenuto. Micky
 
lalibreriadibabele
lalibreriadibabele il 06/03/09 alle 14:14 via WEB
che dire, è abbastanza evidente che la festa della donna, degli innamorati, della nascita di Cristo, della morte di Cristo, di qualsiasi cosa, è un opportunità commerciale prima che ogni altra cosa. Ed è di una tristezza infinita. Infinita. L'8 marzo andrebbe vissuto diversamente non c'è dubbio. Con la coscienza che vi sono al mondo persone che sono svanataggiate e sfruttate e 'violentate', persone che vanno difese con impegno. Tuttavia, vediamo il lato 'positivo' di questa cosa. Almeno è un occasione in più per parlarne, per prendere e far prendere coscienza. Chi si limita ai 'festeggiamenti' non avrebbe comunque ascoltato, chi si limita a vedere solo quelli idem. Speriamo invece che il 'movimento' che si crea intorno all'8 marzo possa muovere anche la sensibilità di chi fino ad ora poco si è interessato della cosa. Se festa deve essere, che almeno serva a qualcosa. Un abbraccio Micky. Libre.
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:30 via WEB
Hai ragione Libre, se festa deve essere che almeno possa servire perchè presto non si senta più la neccessità di una simile festa. Una carezza e mille sorrisi. Micky
 
releardgl
releardgl il 06/03/09 alle 14:27 via WEB
sai bene come la penso e come vedo La "festa delle donne"...questo post mi piace...mi piace quello che pensi e come lo dici...
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:31 via WEB
Si lo so caro re, anima poetica :-). Un enorme sorriso per te! Micky
 
orkelio
orkelio il 06/03/09 alle 18:12 via WEB
Spero non ti venga da morderti la lingua per esserti azzardata ad esprimere il tuo giudizio. Effettivamente il mondo al femminile è ancora oggi molto mal interpretato; a mio avviso non solo da noi uomini, ma spesso anke dalle donne stesse, ove hanno ottenuto un qualke diritto o specie di parità. Solo in una minoranza del mondo, le donne si sono emancipate, per il resto, spesso non sappiamo neppure cosa subiscano. Dove si sono emancipate, il peggiore aguzzino delle donne, sono spesso le donne stesse, mi pare, ma spero di sbagliarmi. Non mi riferisco tanto alle rivalità, invidie, gelosie, competizioni e critike reciproke, ma ad una sorta interiore di insoddisfazione di voi stesse. Forse la confondo con l'ammirevole tenacia ke avete, oppure una conseguenza di essa, di voler arrivare. E' giusto ke ognuno veda e consideri questa giornata come vuole o meglio crede, l'importante è ke non sia un'ulteriore occasione di sfruttamento femminile, come mi pare voglia dire il tuo pensiero. Poi non capisco questa pseudo imitazione degli uomini. La donna è donna, è bella così com'è, come si esprime e sa essere se stessa, anke con i suoi difetti. Perciò non siate troppo severe con voi stesse, perkè forse a noi uomini ci fate girare la testa e quindi ci piacete più i vostri difetti ke la vostra perfezione. Considerate anke voi un pò di più gli uomini a cui state a cuore, ke non quelli ke vi vogliono sckiavizzare o per ciò ke siete sotto le mutandine.
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:33 via WEB
Ma noi non siamo troppo severe con noi stesse Ork...è con voi che lo siamo!! Un sorriso. Micky
 
   
orkelio
orkelio il 07/03/09 alle 23:21 via WEB
Con noi siete troppo severe quando si costruisce una vita insieme, ma userei il termine asfisciante, non indirizzato a te e oltre in questi commenti. Sicuramente è molto personale questa deduzione e neppure così negativa. Però forse era più giusto dire autocritike ke non severe con voi stesse e quindi esigenti. In questa occasione comunque ed almeno voglio smetterla di alimentare accuse reciproke e ripicche. Anzikè regali e mimose preferirei una giornata serena, tranquilla, di reciproca accettazione, ke non significa sopportarsi un giorno all'anno, ma gurdarsi con reciproca collaborazione. Riconosciamo di avere bisogno l'uno dell'altra e viceversa, in ugual misura, sempre. Una buona notte di sorrisi
 
Lost_Dreaming
Lost_Dreaming il 07/03/09 alle 01:16 via WEB
Secondo me, troppe cose si festeggiano inutilmente; è il motivo di base che non si comprende. E lì sbagliamo anche noi donne. Non c'è nulla da festeggiare.
buonanotte, micky :)
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:34 via WEB
Ciao cara, no, nulla da festeggiare, ma ancora moltissimo da fare. Buon fine settimana e mille sorrisi a te! Micky
 
lelelele54
lelelele54 il 07/03/09 alle 12:11 via WEB
perdonami se dovessi risultare inopportuno...ma condivido da sempre il tuo approccio culturale all'8 marzo...che alla fine diventa lo sciocco contentino che il re regalmente lascia agli straccioni appiccicati alle mura del castello...e così trovo che anzichè rivendicare una improbbile parità dei sessi ( non parlo di sacrosante pari opportunità, dgnità e diritticivili ) si debba con maggior forza ed enfasi imporre proprio l'unicità dell'essere donna ( quindi non uomo ) il vostro specifico ed insostituibile ruolo nella società e nella storia....sarà per questo che io continuo credere che un milione di mimose non valgono un petalo di rosa pur con tutte le sue spine...un saluto...emanuele
 
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 07/03/09 alle 13:35 via WEB
Non risulti affatto inopportuno, anzi, ti ringrazio per il tuo commento e ti sorrido. Micky
 
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