Scintille

Trottolando

Sono un po' assente da qui, me ne rendo conto. In realtà sono assente dalla mia vita "normale", esattamente in fase trottolosa; mi piace definire così questi strani periodi vorticosi nei quali, valigia e PC a farmi compagnia, trottolo allegramente in giro per l'Italia, senza fissa dimora. Che poi, ad essere sincera, ultimamente le fasi trottolose stanno prendendo il sopravvento ed ogni tanto mi sveglio senza capire bene dove mi trovo e con un lieve dubbio persino sulla regione di appartenenza dell'ultimo albergo in cui ho pernottato. Mi piace il mio lavoro e, nonostante questo girovagare risulti talvolta un po' faticoso, non voglio certo lamentarmene. Ciò che mi scoccia molto è tuttavia sfiorare tanti posti meravigliosi, coglierne solo in parte profumi e sapori senza avere il tempo e la possibilità di gustarli come si farebbe in un viaggio di piacere. Oggi, partita da Padova verso le 13, mi sono recata all'ultima tappa della settimana, Pieve di Soligo. Ho approfittato del sole e della guida, per una volta senza fretta, per guardarmi intorno. Rinunciando all'autostrada, che non è poi sempre indispensabile, e con un piccolo moto di ribellione ho deciso di regalarmi poche ore slow prima di chiudermi in albergo a scrivere relazioni. Sono passata da Castelfranco Veneto, piccola digressione verso Asolo, paese delizioso, ove ho mangiato un panino al sole e con il naso per aria, e poi, sfiorando Valdobbiadene, sono giunta a destinazione, molto meno stanca di prima, devo ammetterlo. Il paesaggio di queste zone mi piace tantissimo: colline dolci completamente tappezzate di vigneti dai quali fanno capolino affascinanti costruzioni storiche, prati gialli di colza, peschi e meli in fiore, campi coltivati, case coloniche ristrutturate e tutte quelle cantine ove, purtroppo, l'orario e la guida non mi consentivano di fermarmi. L'albergo dove sto adesso è una meraviglia: ogni volta che ci vengo non posso non pensare che sia un vero spreco passarci una notte per lavoro. Questo è un posto dove si dovrebbe venire in due a fare l'amore, mangiare, bere per poi cominciare di nuovo a fare l'amore. E' un luogo nato per quello....

Vabbè...che dirvi, per questa sera mi accontenterò della cena e di un buon  bicchiere di prosecco ricordando quello che scrisse Mastroianni passando da qui:
"Lino (n.d.r. il cuoco) è un seduttore goldoniano che, con i suoi peccati di gola, distende totalmente lo spirito"....