Pensieri e parole...
Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce
NON SONO GLI EVENTI A PORTARE LA FELICITA', MA E' LA FELICITA' A PORTARE EVENTI POSITIVI.
I
I
CI SONO DIVERSI TIPI DI SORRISO. SI PUO' DECIDERE DI SORRIDERE CON GLI OCCHI, CON LA BOCCA O CON IL CUORE. E POI C'E' QUEL SORRISO CHE LI CONTIENE TUTTI.
I
Questo, come ogni altro blog è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo N°196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al Nome, alla persona ed all'immagine ed all'onore. Tutto il materiale (scritto e fotografico, nomi, dati, testi) pubblicato sul mio blog non può essere utilizzato senza il mio permesso o dei rispettivi autori, pena denuncia alla Polizia Postale.
Messaggi del 31/08/2023
SE COME GENITORI ABBIAMO ANCORA UN RUOLO EDUCATIVO, DOBBIAMO INVIARE QUESTO DOCUMENTO ALLA SCUOLA |
Bagni neutri e identità alias: la scuola di Valditara si piega all’ideologia gender Roma, 18 lug – C’è già chi parla di “rivoluzione arcobaleno” per commentare le misure in fatto di transizione di genere, contenute nel nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto istruzione, università e ricerca 2019/21. Misure che prevedono bagni neutri per gli insegnanti e il personale ata transgender, l’identità alias per le credenziali della posta elettronica, sulle tabelle di turno orari esposte negli spazi comuni e sul cartellino di riconoscimento. Le novità contenute nella misuraSiamo al punto 21 del contratto collettivo nazionale, denominato appunto “Transizione di genere”. Un testo che più che da un governo di centrodestra sembrerebbe scritto da Alessandro Zan. “Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere”, si legge nel documento, che prosegue “le amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere di cui alla Legge 164/1982 e ne faccia richiesta tramite la sottoscrizione di un accordo di riservatezza confidenziale”. Per poi specificare alcuni esempi di applicazione della norma: “Divise di lavoro corrispondenti al genere di elezione della persona e la possibilità di utilizzare spogliatoio e servizi igienici neutri rispetto al genere, se presenti, o corrispondenti all’identità di genere del lavoratore”. Valditara se ci sei batti un colpoInsomma, un accoglimento supino della maggior parte delle istanze del mondo Lgbt. Le misure per ora riguardano solamente il personale e non ancora gli studenti, ma chissà che non vengano estese in un prossimo futuro. In tutto questo il ministro Valditara parla di “un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola”, preferendo sottolineare il tema degli adeguamenti economici e passando sotto un imbarazzante silenzio la svolta arcobaleno che porta la scuola sotto i dettami dell’ideologia gender. Michele Iozzino
FONTE: |
Ci sono ancora genitori che rivendicano il ruolo educativo? Allora questo articolo è per voi. Da quest’anno ogni scuola italiana ha messo in programma nuove regole di accesso a spogliatoi, gabinetti, registri elettronici, nuove regole per gite scolastiche, attività sportive, incontri didattici e relazione con l’utenza. Guai a discriminare la ragazza che entra nel bagno dei maschi per fare pipì con loro, gareggia ad educazione fisica nella squadra maschile perché si sente uomo e usa i loro spogliatoi per cambiarsi, guai a sapere che è una femmina e non chiamarla col nome che ha deciso di essere chiamata. Guai se la stessa cosa la fa un ragazzo e qualcuno recrimina di essersi trovato un maschio nel bagno delle femmine: dobbiamo includere e con un “regolamento per l’identità alias”. Per primi i docenti. Il Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori, C.I.A.T.D.M., con l’adesione di 80 tra associazioni di legali e avvocati operanti in tutta Italia, ha creato un documento per chiedere delucidazioni sul nuovo regolamento, che senza alcuna base giuridica, obbliga i minori ad affrontare l’argomento della transizione di genere, con la leggerezza di un cambio d’abito, passando da un sesso ad un altro. Con un comunicato stampa uscito il 25 Agosto (allegato all’articolo), si mette al corrente di come la “Rete Lenford”, associazione di avvocati “esperti in tematiche LGBT”, propone alle scuole l’introduzione di un cosiddetto “Regolamento per l’attivazione dell’identità alias”, grazie al quale studenti anche giovanissimi, all’insaputa dei genitori e con una semplice richiesta via mail, possono adottare, all’interno dell’Istituto e in tutti gli atti scolastici, una diversa identità di genere e utilizzare i servizi igienici e gli spogliatoi riservati al “genere prescelto”. La carriera alias per i docenti, ora inserita e normata all’interno del Contratto Nazionale, prepara nuovi assetti strutturali, tecnici, amministrativi e relazionali, per includere chi, tramite una propria scelta di orientamento sessuale e/o comportamentale, vuol “provocare una trasformazione sociale”, come pubblicizza Rete Lenford. Il “Regolamento per l’attivazione dell’identità alias”, che molte scuole in piena autonomia incoraggiano da qualche anno adottando la “carriera alias” per gli alunni, è un pdf che chiunque può leggere, scaricabile qui https://www.retelenford.it/wp-content/uploads/2022/11/Regolamento-Identita-Alias-Rete-Lenford.pdf . Il C.I.A.T.D.M. ha stilato un documento che ogni libero cittadino, coinvolto nell’educazione dei propri figli, può presentare alla scuola. Usando la propria pec in modo che rimanga agli atti, per chi non ha pec va bene anche la mail normale, il testo puntualizza l’importanza del ruolo genitoriale e l’obbligo dell’istruzione ad essere in linea con i pensieri della famiglia.
|
Gli insegnanti transgender ora avranno diritto ad avere i bagni e spogliatoi neutri, l’identità alias per la posta elettronica, sul cartellino di riconoscimento e sulle tabelle di turno esposte negli spazi comuni. È ciò che emerge dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto istruzione, università e ricerca 2019/2021, firmato venerdì dai sindacati. Le scuole dovranno anche garantire massima riservatezza e rispetto durante il processo. Secondo le segreterie CGIL e CISL la norma non è cancellabile in alcun modo. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato che il contratto «segna un importante passo avanti». Lungi dal costituire una svolta nell’ideologia del governo “più a destra della storia repubblicana”, il motivo di tale decisione risiede piuttosto in un adeguamento necessario, cui il governo non ha potuto sottrarsi. Il testo presenta un articolo che non compariva nel precedente contratto: è l’articolo 21, chiamato Transizione di genere. È previsto che “al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere, le amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere”. Le scuole dovranno quindi accordarsi con il dipendente garantendo la massima riservatezza e rispetto durante questo processo. Nell’articolo vengono poi esposti alcuni esempi, tra cui il cartellino di riconoscimento, spogliatoio e servizi igienici neutri rispetto al genere. Rimarranno invariate invece tutte le documentazioni e i provvedimenti che hanno rilevanza strettamente personale (come la busta paga, la matricola e i provvedimenti disciplinari). Il contratto è stato firmato venerdì dai sindacati (tranne la UIL) e dall’ARAN, cioè l’agenzia pubblica che rappresenta le pubbliche amministrazioni nelle negoziazioni dei contratti pubblici. Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara(Lega) ha dichiarato: «Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata». L’accordo sarà definitivo dopo tutti i controlli del Mef e della Funzione pubblica sulla parte economica. Secondo le segreterie della CGIL e della CISL la norma non sarebbe comunque cancellabile in sede di verifica del contratto da parte del Mef. Ivana Barbacci (CISL) ha garantito che «l’articolo è stato inserito con la volontà di tutti e non c’è possibilità che venga modificato». Ha poi aggiunto che «non è stato ancora pubblicizzato perché siamo facendo la sintesi dei temi di maggiore diffusione. Lo valorizzeremo. È un diritto significativo come i tre giorni di permesso retribuito ai precari». Ma allora per quale motivo il governo considerato il più a destra dalla seconda guerra mondiale ha inserito nel nuovo contratto nazionale un articolo in chiara contrapposizione alle tesi dei partiti di maggioranza sulla cosiddetta “ideologia gender”? Sempre la Lega nel 2021 si era scontrata con la Regione Lazio che, in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia, aveva stilato alcune regole per le scuole tra cui proprio il bagno/spogliatoio neutro. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sembrava avversa a ciò che chiama “ideologia gender”. In un’intervista in occasione dell’8 marzo ha dichiarato che «oggi per essere donna si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l’essenza, la diffidenza. Le donne sono le prime vittime dell’ideologia gender». Il ministero dell’Istruzione e del merito ha poi spiegato a ilfattoquotidiano.it che si tratta di un articolo presente in tutti i contratti del settore pubblico. Si tratterebbe quindi di un adeguamento resosi necessario, al quale non si sarebbe potuto dire di no. [di Roberto Demaio]
FONTE: |
AREA PERSONALE
MENU
RADIO DJVOCE
PAROLE
IL TIBET NASCE LIBERO
LASCIAMO CHE RESTI TALE
i
Le parole.
I
dille piano...
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
I MIEI BLOG AMICI
- Carta e Penna...- cinzia63
- SPRINGFREESIA - springfresia
- pensieri e capricci - unpòdeaunpòbefana
- Io E La Mia Anima - UnaCarezzaSulTuoCuore
- LaTuaStella - Latuastelladgl001
- Risveglio Interiore - Praj
- sempre ribelle - Ribelle
- IO CON ME - Elektraforliving1963
- Sentimentalmente
ULTIMI COMMENTI
I LINK PREFERITI
DECISIONI.
TAG
IMMAGINI DI TE
CONTATTO
PASSIONE
LIBERTÀ.
Affrontare ciò che ci spaventa
è il modo migliore per superare
ciò che ancora non si conosce.
ATTIMI
UN GIOCO!
EMOZIONI
ABBRACCIO
BOCCA
Inviato da: scricciolo68lbr
il 04/03/2024 alle 15:11
Inviato da: perla88s
il 04/03/2024 alle 14:40
Inviato da: scricciolo68lbr
il 04/03/2024 alle 14:14
Inviato da: perla88s
il 04/03/2024 alle 11:52
Inviato da: scricciolo68lbr
il 19/12/2023 alle 15:46