Creato da: carloreomeo0 il 03/06/2014
pensieri in libertà
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Dicembre 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Ultime visite al Blog

xavierwheelcarloreomeo0Arianna1921cassetta2jigendaisukeLowel_lineemanugiugnoxavierwheel69inellafilomenaernestino.miicCherryslper_letteraQuartoProvvisorioDott.Ficcaglia
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 11/12/2020

 

CIAO PABLITO!

Post n°372 pubblicato il 11 Dicembre 2020 da carloreomeo0

 

Premetto, io non capisco nulla di calcio, non lo seguo, ma Paolo Rossi fa parte di una particolare stagione di quel lontano 1982, che si focalizza in un preciso momento della mia vita, ricordo perfettamente le partite di quel mondiale spagnolo, io ragazzino di 12 anni incollato davanti ad una tv in bianco e nero, insieme a mio fratello, ai miei genitori, ricordo la loro e la mia esultanza ad ogni goal segnato dalla nazionale, e ce ne furono tanti in quel mondiale. Ricordo quel ragazzo, il cui nome era Paolo Rossi, il capocannoniere che in campo sembrava inarrestabile, imbattibile, ogni suo tiro importa infallibile. Ricordo che quello fu il primo e l’unico mondiale che seguì dall’inizio alla fine. Ricordo che quello fu il momento in cui per la prima volta mi sentì orgoglioso di essere italiano, per poi scoprire, troppo presto, che l’orgoglio, l’amor patrio non potevano scaturire solo da una partita di pallone, ci fosse anche la nazionale in campo, il titolo mondiale in gioco, una finale meritatamente vinta, ma avevano bisogno di radici, di valori più profondi e solidi da cui ergersi e crescere.

Grazie Pablito per tutte le emozioni che ci hai regalato, grazie perché insieme a quella nazionale, ad un presidente come Sandro Pertini, nella mia mente avete scattato un’istantanea di un Italia che voleva e poteva farcela, che poteva essere vincente. Ora quella foto adagiata sullo scaffale dei ricordi, appare un po' ingiallita dal tempo ma ancora evocativamente forte.    

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963