formidabili i 70

Trenta..ehm anni e non sentirli... Dedicato alle "pinhe" Ale, Ross e Tici, ai nostri teucci e alle nostre nostalgie.

 

E ADESSO PROVATE A NON COMMUOVERVI...!

 

Abbiamo tutti un sogno una fotografia
una canzone prigioniera in un jukebox
che ci ha lasciato un segno un po' di nostalgia
in quell'estate al mare intorno ad un falò
e c'era una chitarra che non smetteva mai,
era così la nostra Isola di Wight…
Abbiamo tutti dentro una periferia
una ragazza un plaid una domenica
noi che avevamo sempre voglia di andar via,
noi che eravamo pazzi dell'America
e tutto era più bello, o ci sembrava a noi,
ma come passa il tempo dai vent' anni in poi….

Come passa il tempo,
come si butta via,
io che non sono un santo
ed ho sbagliato tanto in vita mia….
come passa il tempo
che non ripassa mai
va come una Seicento,
e quei ragazzi dentro siamo noi…….
come passa il tempo

Abbiamo tutti un albero che non c'è più
e tutti almeno un verso di una poesia
un cinema all'aperto ed un maglione blu
prestato ad un amore che è volato via…
ci credevamo eterni, ci credevamo eroi,
ma il tempo se ne frega e passa su di noi….
come passa il tempo,
sulla felicità,
noi non abbiamo vinto
ma viviamo e il sogno va più in là…..
come passa il tempo
va dove tutto va,
va e ci sembra lento,
ieri era tanto tempo fa
tanto tempo fa……..

 

ECCOMI QUI!

Perchè un blog sugli anni '70? Perchè sono gli anni della mia infanzia...e appartengono al secolo scorso...! Per ricordarli con chi c'era, e raccontarli a chi non c'era ancora.
Perchè sono gli anni dell'ultimo scudetto del Torino e delle matite minamì. Di Mike Bongiorno pettinato come la Orsomando che faceva pubblicità alla grappa Bocchino. Gli anni di Orzowei e di Furia cavallo del west.
Erano gli anni in cui Qui Quo e Qua non usavano ancora internet o il cellulare, e trovavano tutte le risposte sul Manuale delle Giovani Marmotte. Gli anni dell'austerity e di Atlas Ufo Robot.
Gli anni di... cedo la parola a voi, ai vostri ricordi e alle vostre nostalgie!

Comunque la pensiate, e di qualunque annata siate, benvenuti ad anni 70!

 

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ritorneranno

Post n°576 pubblicato il 06 Aprile 2009 da LaPinha

 

Non posso dirti quando rivedrò la terra mia,
Non c'e' più pace, e' finita qui l'infanzia mia,
E' spento il fuoco e la casa non c'e'.
E il nostro vecchio campanile
Ormai non suona più.
Fa male al cuore tutta quella gente che va via
Trema la terra, non resta più spazio all'allegria;
Vanno via tutti: chi rimane quaggiù?
Bambini e vecchi son partiti,
Nessuno resta qui.
Sotto le tende, no non morirà la volontà
La nostra forza con la nostalgia rinascerà;
Sono radici i nostri cari per noi,
E' pietra viva quella terra
E noi ritorneremo laggiù.

(Piccolo Coro dell'Antoniano - Zecchino d'Oro 1976)

Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 06/04/09 alle 23:30 via WEB
e chi conosce il dramma dell'emigrazione, chi ha sentito sulla propria pelle cosa vuol dire essere "violentati" da un terremoto, si commuoverà, e magari ti ringrazia!
 
LaPinha
LaPinha il 06/04/09 alle 23:35 via WEB
"Ritorneranno" è una canzone di 30 e più anni fa, scritta per lo Zecchino d'Oro del 1976, pochi mesi dopo il disastroso terremoto del Friuli. Strano pensare come mi sia tornata alla mente, e doloroso leggere come sia ancora attuale...
 
 
DELLEPROF
DELLEPROF il 07/04/09 alle 17:51 via WEB
... me la ricordo benissimo perché era una canzone dolcissima, ma non "mielosa" (e la stavo cercando sul web): la cantarono in quello Zecchino d'oro del '76 a ricordo dei bambini morti sotto le macerie.
Molti di noi, nati negli anni '70, ci ricordiamo le scene terribili dei terremoti del Friuli e dell'Irpinia: allora ci spaventava la distruzione, oggi ci angoscia la perdita dell'identità individuale e di intere comunità che sotto le macerie restano le vite, i ricordi e il passato.
 
   
LaPinha
LaPinha il 07/04/09 alle 23:28 via WEB
Temo non ci sia in rete ed è un peccato, è una bella canzone, fra l'altro scritta dalla moglie di Ennio Morricone. (Ogni volta che la sentivo piangevo come una fontana!)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Edo74 il 07/04/09 alle 10:52 via WEB
"Sotto le tende, no non morirà la volontà La nostra forza con la nostalgia rinascerà; Sono radici i nostri cari per noi, E' pietra viva quella terra E noi ritorneremo laggiù." Leggendo l'anno di pubblicazione mi è subito venuto in mente che la canzone fosse dedicata al terremoto che nel Maggio del '76 ha devastato la nostra terra friulana. Io non mi accodo a tutti i commenti che leggo in questi giorni,mi fanno il voltastomaco; dico solo che in queste strofe è riassunto quello che è successo durante la nostra ricostruzione. E quello è l'unico consiglio che posso dare alla gente d'Abruzzo. Non dimenticare assolutamente chi non c'è più,ma nel suo ricordo tirare fuori la forza per ripartire. Come è successo quì da noi,terra dimenticata da tutti! Edo74
 
 
LaPinha
LaPinha il 07/04/09 alle 21:00 via WEB
Ricordo di aver visitato Gemona qualche anno dopo, e anche se le tracce del terremoto erano ancora ben visibili, era incredibile quanto lavoro era stato fatto. Un abbraccio agli amici friulani, cui la canzone era dedicata, e a quelli abruzzesi, a cui la dedichiamo virtualmente oggi.
 
   
DELLEPROF
DELLEPROF il 08/04/09 alle 09:21 via WEB
... i miei genitori mi portarono a Gemona e Osoppo nel luglio del '77: mi ricordo il silenzio spettrale delle città, il duomo di Gemona ancora mezzo distrutto, le voragini che ricordavano che lì c'erano delle case e le transenne che impedivano di entrare nei centri storici. In lontanaza c'erano i villaggi prefabbricati: è stata un'esperienza che non dimenticherò.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mariapia il 27/01/12 alle 15:59 via WEB
Edo74, dove hai trovato il testo della canzone?!?!??! sono anni che lo cerco!! avevo una misucassetta di quello zecchino d'oro ma non la trovo piùùùù avresti il testo intero? in rete sembra non la si trovi cantata dal coro dell'anotniano...ma io continuo a cercarla.... fammi sapere grazie!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Carolina il 07/04/09 alle 11:05 via WEB
Sono abruzzese ma vivo a Roma da 22 anni. In Abruzzo ho tutti i miei zii, i miei cugini, i nipotini, gli amici delle scorribande delle vacanze, e sentire i nomi di tanti paesi che conosco bene, e associarli a tutti quegli edifici sbriciolati, fa davvero male. Su una cosa però non ho il minimo dubbio, noi abruzzesi siamo forti e tenaci, e passati i primi momenti di smarrimento e disperazione, ci rimboccheremo le maniche e ricostruiremo le nostre vite pezzetto per pezzetto, come hanno fatto altri prima di noi e come si troveranno purtroppo a fare altri dopo di noi (questa canzone non la conoscevo - avevo però come compagno di scuola un bambino di Gemona Del Friuli, la sua famiglia aveva perso tutto col terremoto del 1976 e lui venne a Roma ospite di certi parenti, ma appena ha potuto è tornato nella sua terra)
 
L1700s
L1700s il 08/04/09 alle 09:38 via WEB
Ciao sono abruzzese e vivo a Chieti, mio padre ha fatto il militare nel '76/77 proprio in Friuli, e mi racconta sempre quello che successe a Gemona, di cosa facevano, vedevano, sentivano in quei giorni della catastrofe, una catastrofe molto più pesante di quella dell'Abruzzo, ora qui anche lontano da L'Aquila le scosse si sentono e purtroppo si sta diffondendo una psicosi di massa...paura e insonnia mista a comportamenti irrazzionali: ieri sera moltissimi hanno dormito in macchina nel mio quartiere, vabbè l'importante è guardare avanti, ma per gli aquilani sarà più difficile purtroppo, li è stata veramente dura. Un caro saluto
 
Mizar13
Mizar13 il 09/04/09 alle 00:07 via WEB
Mai sentito la canzone, molto strano, di solito ricordo tutto, devo solo riascoltarla!! Ho fatto il militarte in Friuli qualche anno dopo il terremoto, nessuno avanzava nulla dallo stato!!!
 
fr23rm
fr23rm il 09/04/09 alle 14:04 via WEB
Vivo a Roma, ho sentito le scosse, ho avuto paura, non so assolutamente immaginare cosa ha provato e cosa prova il popolo abruzzese. Leggo che ad oggi ci sono oltre 270 morti, migliaia di feriti, e parecchi di più senza sapere dove dover andare. Il terremoto oltre a farti rischiare la vita, oltre a sconquassarti la casa, ti distrugge la vita, ti fa mancare il futuro, sento e leggo manifestazioni di solidarietà, è vero ce ne sono tante, e tanti aiuteranno. Ma la vera forza a cui dovranno attaccarsi è quella interiore, la forza di rimboccarsi le mani, di iniziare ricostruire da soli, e quindi di rinascere, e sappiamo come il popolo abruzzese a questo è abituato da sempre
 
iononsonoio2
iononsonoio2 il 10/04/09 alle 17:57 via WEB
non la conoscevo , speriamo che tra qualche giorno non ci si dimentichi di loro
 
LAFANC1ULLASENZAMAN1
LAFANC1ULLASENZAMAN1 il 15/04/09 alle 11:31 via WEB
Buongiorno Lapinha..Non so se sei a conoscenza dell'iniziativa che è in corso sul mio Blog da ieri mattina...Iniziativa cui hanno aderito moltissimi utenti della Community, tra i quali molti c.d. Blog rilevanti... Se vuoi aderire http://blog.libero.it/LAFANC1ULLASENZA/view.php?nocache=1239786535 Ti ringrazio dell'attenzione...Una felice giornata...Gabriella
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Lorenzo Conti il 16/06/09 alle 13:34 via WEB
stò cercando da tempo immemore questa canzone anche in mp3 ma non la trovo, se qualcuno può aiutarmi nella ricerca, anche in qualsiasi formato, ringrazio infinitamente, Lorenzo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mariapia il 27/01/12 alle 15:25 via WEB
qualcuno sa dove posso trovare la canzone cantata?
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: LaPinha
Data di creazione: 23/07/2006
 

EMIL DI LONNEBERGA... PIÙ 70 DI COSÌ!

 

BENVENUTI... O BENTORNATI!

immagine

Quando sarai stanco di viaggiare

Attraverso il tempo e attraverso il mare

Oltre alle città oltre il confine

Del mondo che si sposta dentro le cartoline

Quando sarai stanco di giocare la partita

Che detta le sue regole finché non è finita

Quando sarai stanco di non vincere più niente

Vienimi a cercare puoi trovarmi qui

Quando sarai stanco di aspettare

Leggi le mie lettere

E vienimi a cercare

Vivo la mia vita tra i papaveri e il grano

Il cielo è trasparente il mondo gira piano

E c’è un camino acceso e coperte sui divani

La notte sopra il tetto e il correre dei cani

E sentirai l’odore della bella primavera

E suoni di campane tra gli echi della sera

E conterai le stelle nella notte senza luna

Vienimi a cercare io ti aspetto qui

(Mimmo Locasciulli - Lettere dalla Riserva)