naufragointerra

Rosario

Il 27 agosto 1974, Rosario Castellano Figueroa,  considerata dalla critica come la scrittrice messicana più importante dopo Suor Juana Inés de la Cruz, morì fulminata in un  incidente domestico a Tel Aviv, dove svolgeva l’incarico di ambasciatrice del suo paese in Israele.

Era nata a Città del Messico nel 1925, ma trascorse l’infanzia e parte dell’adolescenza nello stato del Chiapas. Ritornò nella capitale per intraprendere gli studi universitari, laureandosi in filosofia e proseguendo gli studi in Spagna. Dopo l’insegnamento in Messico e negli Stati Uniti, stabilì la sua residenza in Chiapas dove si fece promotrice della difesa e della diffusione della cultura indigena. Fu fortemente impegnata nella valorizzazione del ruolo della donna nella società messicana, condividendo le idee femministe di Simon de Beauvoir.

Ella stessa descrisse come intraprese un percorso, personale e poi pubblico, per riscattare il valore e l’importanza di essere donna: "Scrivo perché io, un giorno, adolescente, / mi inclinai davanti a uno specchio e non c’era nessuno. /  Ci si rende conto? Il vuoto. E vicino a me  gli altri/ trasudavano importanza".

Appello al solitario

E’ necessario, a volte, trovare compagnia.

Amico, non é possibile né nascere né morire

senza l’altro. E’ bene

che l’amicizia tolga

al lavoro l’aspetto di castigo

e all’allegria l’aria illecita di furto.

Come potrai essere solo nell’ora

completa, quanto tu e le cose parlate parlate

sin sul far del giorno?

Apelación al solitario

Es necesario, a veces, encontrar compañía.
Amigo, no es posible ni nacer ni morir
sino con otro. Es bueno
que la amistad le quite
al trabajo esa cara de castigo
y a la alegría ese aire ilícito de robo.
¿Cómo podrás estar solo a la hora
completa, en que las cosas y tú hablan y hablan,
hasta el amanecer?