dagherrotipi

Grazie Margie, credo d'aver capito...,ne và matto. Mi ricorda un film di tornatore di cui mi sfugge il titolo, con depardieu.

io sarei depardieu!!!!! Guidoooooooooooooooo

perchè tu?

perchè sono egocentrica..... pensavo mi avessi confuso con depardieu!!

"una pura formalità" ecco il titolo. depardieu, polansky o sergio rubini, non ci sono donne, scegli tu.

io con depardieu ricordo un film in cui lui è un grande cuoco alle prese con un banchetto incredibile... oltre alla scelta degli ingredienti, sovrintende alle decorazioni in ghiaccio, alla scelta degli addobbi floreali.... non credo sia questo il film.... vero?

Vatel...si chiama Vatel il film con depardieu.

polansky ha una faccia con troppe rughe... Rubino non ce l'ho presente.... se è giovane e carino sono lui, Depardieu ... mi fa impazzire... abbracciarlo deve essere come entrare in un armadio quattro stagioni ed aspettare la quinta per venirne fuori....

Del teatro... Stasera medito su cosa mi ha spinta ad approcciarmi al teatro: non era la luce dei riflettori, nè i costumi o il trucco, nè la visibilità dato che a 15anni ero estremamente timida. Era la curiosità per qualcosa di ignoto a muovere la mia attenzione verso il mondo delle maschere. Col tempo ho capito che di maschere non si trattava perchè quelle si usano nella vita quotidiana, non a teatro. A teatro sei te stesso, da solo, nudo. Hai due strumenti: il corpo e la voce, strumenti che servono esclusivamente per la comunicazione. Non importa più chi abbia scritto i testi, a teatro la rivelazione la fai tu, sei tu il portatore di un messaggio sacro, segreto e incredibile. E se non hai piena facoltà di te stesso non puoi farlo. Ho imparato a spogliarmi di molti strati che costituiscono la mia personalità. Ho conosciuto la mia rabbia, la mia durezza, il nero assoluto del mio incoscio. Ho tremato. Ho avuto paura. Soprattutto quando sono entrata in trance, senza volerlo, senza nessun aiuto dall'esterno, da parte della persona che avrebbe dovuto guidarmi. Ho visto il peggio di me. Il mio corpo abbandonato ad una forza incontrollabile, incontenibile e sorda al mio richiamo. In preda del niente, del vuoto, del tutto, mi hanno abbandonata perchè era uno spettacolo per chi mi osservava da fuori. Il panico dei giorni seguenti ho dovuto smaltirlo da sola, senza la minima comprensione. Ciò non ha minimamente intaccato il mio amore per questa disciplina. Alla domanda "perche fai teatro?" due anni fà mi si chiedeva di rispondere "per esigenza", l'anno scorso invece la risposta, scopiazzata da Cesar Brie, era "perchè la vita non mi basta". Oggi la risposta è diversa perchè se c'è una cosa che ho imparato dal teatro è la consapevolezza di ogni parte di me: dal mio corpo ai miei pensieri. Oggi faccio teatro per vivere la vita e non soppravvivere, lasciando che tutto mi schiacci. Nella vita quotidiana sono sempre io. Non cambio sotto un faro. Non cambio col cerone sul viso. Non cambio mai. Il teatro mi riempie, ma mi riempie di me. Oggi non recito più, gioco, e quando gioco me la rido dentro, senza preoccuparmi se faccio bene o male, cosa pensano di me, se sto facendo bene. Oggi faccio, mi butto, mi lancio e se scivolo pazienza! Oggi ho avuto modo di discutere con una persona della nostra felice community riguardo il teatro, discorsi generali, eppure veri, come non mi capitava da tempo. Volevo solo omaggiarla con una piccola segnalazione per tutti coloro che volessero provare ad approciarsi al teatro, magari iniziando dal suo laboratorio... http://blog.libero.it/Canaliberi/view.php?reset=1&id=Canaliberi Vi consiglio di dare un'occhiata, a mio avviso ne vale la pena! sharie

quando frequenatvo la scuola media, ogni anno vincevo una gita premio ed una medaglia con tanto di pergamena per una specie di concorso di teatro. ho recitato pirandelli, manzoni, e forse mi sarebbe piaciuto continuare. essere davanti a tutti come si è ogni giorno ed essere per quel breve spazio di tempo che ti è concesso, altro da te. e farlo così intensamente da sentirti dentro altro.... Ovviamente non ho fato teatro. ma se uno mi domandasse il perchè non saprei proprio cosa rispondere... credo per paura. di perdere il controllo di me.

...un'altra occasione..mancata..!

mancata.... diciamo che se non l'ho fatta non era destino che la facessi, tutto qui.... forse anch'io sono un po' pigra... (poi t'immagini se mi mettevo a piangere al lancio dell'insalata...??? almeno qui nessuno mi vede....che vergogna...eheheheh!!!)

La polenta va benissimo, con lo spezzatino. Sarebbe un buon piatto di benvenuto. E Depardieu è un attore che mi piace tantissimo, uno dei pochi che riconosco subito. Grande Obelixxxxx ciao

difficile confonderlo con altri. Il bello stà proprio in questo. Il suo essere universalmente inconfondibile. un bacio .,...margY