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dagherrotipi

ciò che si vede, è, ciò che è?

 

 

« Messaggio #670delusioni »

se insisti ..... pago io, o paghi tu .... ?!?!

Post n°671 pubblicato il 18 Settembre 2006 da magdalene57
 


(Sloan, McSorley)

Senti, non è che ti devo convincere a fare qualcosa che non vuoi. poi mi detesteresti .... lo so che mi pentirei, ma non ci riesco.


Ora io non capisco cosa tu abbia in mente. ma porco cane, non fare sciocchezze.

In fin dei conti si tratta di poco tempo. quello che serve. niente di più.

e comunque ricordati che hai preso un impegno, e lo devi mantenere.
il tuo editore lo aspetta.
e non esiste che io faccia finta di niente. Lo aspetto anch'io...!!

offrimi da bere, dai.
e che non se ne parli più. per un bel po' quantomeno....!!!



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Commenti al Post:
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 18/09/06 alle 16:17 via WEB
?
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/09/06 alle 16:29 via WEB
è bello stupire gli amici, non trovi ..... ????? nioente paura..è un lavoro che non volevo più fare, ma poi c'ho ripensato. il bello deve ancora venire...:-))
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 18/09/06 alle 16:53 via WEB
"...écrire un roman ou en vivre un, n'est pas du tout la même chose, quoi qu'on dise. Et pourtant notre vie n'est pas séparée de nos oeuvres" ..( Scrivere un romanzo o viverne uno non è affatto la stessa cosa, checché se ne possa dire, e tuttavia, non è possibile separare la nostra vita dalle nostre opere )...M.Proust...
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/09/06 alle 23:03 via WEB
che cosa sarà più geniale, vivere o scrivere il romanzo della vita? e chi ha il coraggio di scrivere avrà anche il coraggio di vivere? ciao Pagina....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/09/06 alle 18:52 via WEB
...Il genio delle donne Intervista a Julia Kristeva "Il mio libro sulla Arendt" ....[..] «Tutti i movimenti profetici nati dopo la crisi delle religioni, si sono illusi di realizzare il paradiso in terra, ponendosi in un´ottica collettiva. Anche le femministe. Ma volendo liberare un gruppo umano nella sua totalità, si finisce per ignorare la libertà individuale. Come già le rivoluzioni passate, anche il movimento femminista ha dimenticato che la libertà si declina sempre al singolare. Per me è una questione essenziale. Non a caso, mi sento molto vicina alla lezione di Duns Scoto, il monaco filosofo del medioevo, per il quale verità e libertà sono sempre figlie della singolarità. Occorre sempre rispettare la specificità, i desideri e la creatività d´ogni individuo. Anche il femminismo deve tenere conto della singolarità, altrimenti rischia di degenerare in un altro totalitarismo. Ecco perché, più che parlare delle donne in generale, ho preferito ricordare il genio di alcune grandi personalità, genio che nasce da una singolarità capace sempre di superarsi». Da qui la scelta di Hannah Arendt, Melanie Klein e Colette? «Dato che mi sono sempre occupata di filosofia, psicanalisi e letteratura, ho scelto queste tre donne per parlare della vita, della follia e delle parole. In loro non v´è nulla dell´eccezionalità del genio romantico. Eppure, di fronte alle difficoltà della loro esistenza, hanno saputo dare il meglio di se stesse, superandosi e fecondando felicemente la cultura del XX secolo. Sono l´illustrazione perfetta del genio femminile». Hannah Arendt però sembrava non credere all´idea del genio... «È vero. Ricordava che l´immagine del genio è nata nel Rinascimento, quando l´idea del divino, dopo aver conosciuto una crisi profonda, torna a manifestarsi nelle sembianze del genio umano che libera l´uomo dalla banalità e dalla noia. È l´idea dell´artista eccezionale che poi dominerà la cultura romantica. Il genio a cui penso io, però, ha caratteristiche molto diverse. Le tre personalità che ho scelto, infatti, non hanno nulla d´eccezionale e sono capaci di parlare a tutte le donne. Partendo sempre dalla loro difficile quotidianità, sono riuscite a creare un´opera lontanissima dall´ordinario, elaborando una riflessione straordinariamente innovativa. Al contempo, in loro non cessa mai la preoccupazione del legame con gli altri. Nel genio femminile, infatti, si esprime sempre un sentimento del sociale, unito alla necessita di rinnovarlo di continuo. La coscienza della differenza non si traduce mai in solitudine. Hannah Arendt, evitando di barricarsi nella propria esperienza d´esclusione e d´esilio, ha cercato di costruire un´opera condivisibile». Quali sono le altre caratteristiche del genio femminile? «Nel genio femminile il pensiero non è mai separato dal corpo. Gli uomini tendono a rinchiudersi nei palazzi ossessivi del pensiero puro, dimenticando il dato dell´esperienza corporea. Hannah Arendt parlava non a caso della triste tribù dei filosofi. Per lei, invece, pensare è l´unica forma di felicità, proprio perché la sua riflessione è sempre legata a qualcosa di concreto. Per lei, il pensiero è indissociabile dal corpo e dall´esperienza con gli altri». Il tema del corpo femminile richiama inevitabilmente la questione della maternità... «Per l´autrice delle Origini del totalitarismo, la libertà non è opporsi a una norma, perché la contestazione è sempre determinata da ciò a cui ci si oppone. La vera libertà nasce nella capacità d´iniziativa, è radicata nella possibilità di cominciare e ricominciare sempre. E il fondamento ontologico di tale libertà risiede nella nascita. È proprio perché nasciamo effimeri, mortali e differenti che siamo liberi. Tramite la maternità, il corpo femminile diventa una condizione della libertà. Tale riflessione andrebbe ricordata a quelle femministe che in passato hanno considerato la maternità solo come un aspetto della sottomissione al potere maschile». Del pensiero di Hannah Arendt, più che le tematiche politiche, lei ha sottolineato quelle legate alla vita umana. Perché? «Ho cercato di restituire un percorso intellettuale in tutta la sua complessità. Le riflessioni politiche di Hannah Arendt sul totalitarismo e l´antisemitismo non possono essere separate dalla riflessione filosofico-antropologica sulla condizione umana. La denuncia dei due totalitarismi nazista e comunista si basa su considerazioni etiche che nascono dalla comprensione del senso della vita umana. Da qui l´idea che la vita degli uomini sia sempre un´azione politica». Questa riflessione sulla vita umana è ancora d´attualità? «Penso di sì, anche perché alla fine degli anni Sessanta, la pensatrice tedesca denuncia l´automatizzazione della specie e i rischi di una società ipertecnocratica dominata da un´élite che finisce per escludere dal benessere gran parte dell´umanità. Hannah Arendt mette in guardia contro l´automatizzazione della specie che prepara nuove forme di totalitarismo. Un monito più che mai attuale». Il lavoro del pensiero rappresenta un antidoto alla negazione dell´umanità? «Certo. Nella sua riflessione, l´autrice della Vita activa non valorizza il pensiero che calcola, ma il pensiero che s´interroga. Oggi abbiamo schematicamente due modelli: il pensiero del calcolo che ci aiuta ad adattarci alla realtà e quello che si pone sempre nuovi interrogativi, per non sottomettersi alla dittatura del reale, per sviluppare la libertà degli individui e creare nuove relazioni. Noi non abbiamo bisogno di adattarci, ma d´innovare. In questa prospettiva, la lezione da Hannah Arendt può essere fondamentale. Il suo genio è la migliore espressione dello spirito europeo caratterizzato da un pensiero che non rinuncia mai a interrogarsi».
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/09/06 alle 23:08 via WEB
trovo molto bella ed interessante questa intervista. pertanto ringrazio l'anonimo/a che me l'ha lasciata qui.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/09/06 alle 18:56 via WEB
...come Anonimo..e' una Recensione di TERZAPAGINAPRESS..Pfui !
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/09/06 alle 23:09 via WEB
beh...direi con le parole dell'intervista, che è sempre meglio continuare a chiedersi, a domandare. mai dare nulla per scontato.... :-)))
 
lanotteracconta
lanotteracconta il 18/09/06 alle 22:15 via WEB
Ma insomma Margy ma chi offre alla fine ?? :-))lanotte
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/09/06 alle 23:13 via WEB
naturalmente l'altro...:-))) un bacio dolce
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/09/06 alle 22:48 via WEB
Bello il flauto traverso... scommeto che prendi un cognac d'annata... :)) notte Margy. Marion
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/09/06 alle 23:12 via WEB
possibilmente si, grazie..conosci i miei gusti, :-))))un bacio marion...
 
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EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

biancapellegrini

 

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 Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte
le considerazioni filosofiche
non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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'Per ora mando neve e tempesta
ma una salvezza soltanto vi resta:
organizzate un altro ritrovo
e il Cavaliero invitate di nuovo.
Voglio vederli pur'io stucchi e specchi,
basta carretti di robivecchi!
Se non farete per ciò buon ufficio
scaglio su voi orribile maleficio:
che non possiate mai più godere
del dolce strufolo o della pastiera!
Stretta la foglia, verrà ancor l'estate:
facit'ampressa, e organizzate!

 

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Motive, power, and action, arising from Inspiration and Impulse.

The Lovers represents intuition and inspiration. Very often a choice needs to be made.

Originally, this card was called just LOVE. And that's actually more apt than "Lovers." Love follows in this sequence of growth and maturity. And, coming after the Emperor, who is about control, it is a radical change in perspective. LOVE is a force that makes you choose and decide for reasons you often can't understand; it makes you surrender control to a higher power. And that is what this card is all about. Finding something or someone who is so much a part of yourself, so perfectly attuned to you and you to them, that you cannot, dare not resist. This card indicates that the you have or will come across a person, career, challenge or thing that you will fall in love with. You will know instinctively that you must have this, even if it means diverging from your chosen path. No matter the difficulties, without it you will never be complete.

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