Creato da magdalene57 il 25/05/2005

dagherrotipi

ciò che si vede, è, ciò che è?

 

 

« il sole nei suoi occhi.... »

c'è chi urla sotto la pioggia

Post n°768 pubblicato il 22 Novembre 2006 da magdalene57
 
Tag: dediche

Ho passato un'ora nell'acqua a muovermi come una ginnasta provetta.
poi sono uscita ed ero sotto la pioggia, capelli bagnati, di pioggia e di piscina.
Dentro la macchina ho acceso il riscaldamento, il lettore MP3 e via la musica a tutto volume, giannanannini che io amo, per certi modi graffianti e intriganti.
E poi perchè sa dire grazie, per un amore anche se finito.
E ho pensato a quelli, come tanti, che in sere come queste vorrebbero urlare la loro voglia di esserci, di esistere, a quelli che han voglia solo di un abbraccio.
Che non sia niente. niente altro. Solo la forza di un altro essere vicino a te.

immagine
                                                                             (Luca Ravagnan, pioggia)

Ho ingranato la prima e poi, come sempre, son passata dalla terza, alla quarta in un secondo.

così va il mondo, dalle mie parti...

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Commenti al Post:
ventodamare
ventodamare il 22/11/06 alle 00:26 via WEB
Per qualcuno e' chiedere tanto, per qualcun'altro e' noiosa routine.. ma cosi' va il mondo. Perlomeno ti ha ispirato questo post, davvero con un bel mood..
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 00:38 via WEB
..:-))) spero solo di non prendere il raffreddore... domani mi aspetta l'acqua col cloro e pure posdomani.... e chissà che vedrò gente urlare sotto la pioggia:-)))
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 22/11/06 alle 00:42 via WEB
..DOVEVI FERMARTI ALLA TERZA>>>>di Christian Raimo Beati quelli che precipitano dal tetto di un capannone che cede all’improvviso, beati quelli che vengono schiacciati dal carrellino elevatore che stavano guidando, beati coloro che vengono investiti da frane di materiale edilizio nei cantieri abusivi, beati coloro che vengono trascinati e stritolati dai nastri trasportatori, beati i camionisti che rimangono ustionati mentre controllano l’olio, quelli schiacciati tra la motrice e il proprio mezzo, beati coloro che scendono nei pozzi per lo scarico delle acque reflue e soffocano a causa delle esalazioni tossiche, beati i soffocati da un incendio improvviso in una fabbrica-garage di materassi, beati i bruciati vivi, beati gli affogati in una tramoggia di olio di sansa, beati quelli che non entrano nelle statistiche perché muoiono per incidenti stradali avvenuti per la stanchezza conseguente al lavoro appena finito, beate le vittime di esposizioni ad agenti cancerogeni e tossici, beati quelli sopravvissuti miracolosamente a scariche di ventimila volt sprigionatesi da cavi elettrici pendenti, beati coloro che mentre montano luminarie per una festa paesana sfiorano i fili dell’alta tensione, beati coloro che muoiono all’istante, beati quelli per cui sono inutili tutti i tentativi di rianimazione, beati coloro che issati con un argano su un silos alto venti metri precipitano nel vuoto, beati quelli con fratture e lesioni diffuse su tutto il corpo, quelli che si spengono durante il tragitto in ambulanza, beati quelli con il torace schiacciato, beati i licenziati per «eccesso di infortuni», beati coloro che scivolano mentre stavano riparando una grondaia, beati gli schiacciati dal proprio trattore, beati quelli contro i quali si aprono all’improvviso portelloni d’acciaio, beati i colpiti da un cilindro idraulico, beati coloro che rimangono asfissiati in laboratori colmi di materiali sintetici, stoffe e solventi, beati quelli che vengono travolti da un’ondata di acqua e liquami mentre riparano un guasto alla rete fognaria, beati coloro che esplodono in una fabbrica di fuochi d’artificio, beati quelli che mentre cercavano di disincastrare i cavi che tenevano fermo il carico cadono dal portabagagli del proprio furgone e battono la testa sul selciato, beati gli agonizzanti tra i carrelli del reparto lamieratoio, beati coloro che vengono estratti troppo tardi, beati quelli che vengono sbalzati contro le pareti da uno spostamento d’aria, beati gli investiti dai muletti in retromarcia, beati coloro che controllavano il carico quando il cavo della gru a cui era fissata la piattaforma si è spaccato, beati coloro che stavano pulendo le canalette sull’autostrada quando sono stati investiti da un autoarticolato, beati quelli che vengono sbattuti a terra dalla sovrappressione delle camere stagne della cisterna che stavano testando, beati coloro che erano intenti a riparare le infiltrazioni d’acqua di un campanile quando sono scivolati a causa dell’inclinatura del carrello della gru che non era chiuso con l’apposito fermo, beati quelli travolti da un enorme ponteggio di ferro e cemento crollato da venti metri d’altezza, beati coloro che rimangono incastrati con il giaccone a un gradino mentre scendevano dal locomotore di un treno merci, beati coloro che vengono trovati sotto tre casse di lastre di vetro del peso complessivo di sei tonnellate, beati coloro che cadono in due tempi: prima sul tetto dello spogliatoio della fabbrica e quindi sull’asfalto, beati quelli con un polmone perforato da una scheggia di metallo schizzata da una tagliatrice, beati coloro che pulivano lo scivolo in cui viene versata la malta quando un carrello per il trasporto del materiale li ha colpiti alle spalle, beati coloro che si trovavano all’interno della fabbrica di acetilene al momento della deflagrazione, beati coloro che si occupano della demolizione degli impianti dismessi e vengono ricoperti all’improvviso da travi staccatesi dal soffitto e pezzi di solaio, beati coloro che cadono nel vano ascensore durante gli usuali lavori di manutenzione, beati coloro che vengono infilzati da un pistone partito dal macchinario sul quale stavano sistemando del silicone, beati quelli il cui braccio rimane intrappolato tra i rulli di una macchina raffinatrice per impasti, beati gli infartuati in un cantiere per un’insolazione, beati coloro che restano ustionati al volto dall’esplosione del quadro elettrico, beati quelli che stavano in bilico su una serie di balle di tessuto da cinquecento chili l’una, beati coloro che finiscono sotto le ruote gemellari del rimorchio di una gru, beati quelli colpiti alla nuca dal braccio di una pala meccanica, beati quelli con un quadro clinico da subito critico, beati quelli che stavano lavorando alla sostituzione di un impianto di refrigerazione, beati i rimasti sepolti vivi dentro la fossa nella quale stavano lavorando, beati i rumeni morti sul colpo scivolando dal tetto alle 14 e 30 del primo giorno di lavoro mentre stavano operando in un capannone da mettere in sicurezza nella frazione dei Quercioli a Massa, che sarebbero rimasti a lavorare nella provincia apuana per circa due anni, per mandare soldi alla famiglia, moglie e tre figli, moglie e figli ancora in attesa dei risultati dell’inchiesta della magistratura......di Christian Raimo
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 00:46 via WEB
gli incidenti sul lavoro sono una delle piaghe della società. da che è nato il lavoro. ciò vuole dire da millenni... sarebbe opportuno metterci un rimedio.. buonanotte Terza. Non prendere freddo.
 
SonSoloFrottole00
SonSoloFrottole00 il 22/11/06 alle 08:05 via WEB
MESSAGGIO PROMOZIONALE :>>>>>>Calzatura giovanile da donna con plantare massaggiante SAKEM, adatte per uso interno ed esterno...PURE SOTTTO LA PIOGGIA,URAGANI..O SEMPLICI TEMPORALI..La tomaia è in pelle laminato,A RICHIESTA GHEPARDATO.. il fondo è in bic,PER CHI VUOLE PRENDERE APPUNTI..a richiesta pure nella VERSIONE TACCHIaSPILLO CON..Manette..e tacco MUSICALE ( mod. Blogger ) !!....A Tutte le nostre Gentili clienti..verra' offerto un omaggio "Perfume 8 Marz" alla fragranza di Mimosa..!! www.sakem.com/catalogo/dettaglio.php?id=29&idpro=29 - 29k -
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 09:26 via WEB
spaccamaroni!!!
 
bruttoanatroccolo06
bruttoanatroccolo06 il 22/11/06 alle 11:09 via WEB
Ciao margherita, noi a roma quando ci va di lusso arriviamo a mettere la seconda...ahahahahahah per mettere la terza dobbiamo uscire alle 4 di notte...ahahahahaha. Urlare??? è veramente liberatorio. a proposito grazie tante anche del tuo appoggio all'iniziativa.... L'anatroccolo
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 13:54 via WEB
niente di che anatroccolo, l'ho ritenuto giusto, tutto qua.
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 22/11/06 alle 11:31 via WEB
..In Emilia ( terra di grandi tradizioni per Motori...e "Linee Sportive")..sino alla SESTA' e' normale!!..Non si batte in testa e ci si scorda cosa sia la retromarcia..! A Roma..come ci e' data testimonianza..vanno dopo la seconda in panne..e' una "continuo suono " di CarriSoccorso!!..
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 13:56 via WEB
non per niente la ferrari l'ìabbiamo inventata noi....insieme alle piadine ed alla spalla cotta... e al...salame!
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 22/11/06 alle 11:36 via WEB
..sarebbe stato meglio il finale.."A Roma il continuo "canto delle Sirene"..dei CarriSoccorso" !!..avrebbe avuto una fragranza..diversa questa chiosa!
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 13:56 via WEB
besioso!!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/11/06 alle 13:20 via WEB
ciao Margi. Vado e vengo per l'Europa (ah ah ah) e torno e trovo sempre i soliti troll! ma insomma! (a Parigi si chiamerebbero gargoyle, credo, come quelli del Gobbo di Notre Dame, per intenderci:).
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/11/06 alle 13:59 via WEB
che sarebbe Notre Dame de paris senza i suoi gargoyle...? idem....:-))) (trovami una boule con notre dame....:-)))) baciobaciobacio
 
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 23/11/06 alle 14:12 via WEB
..Come gocciola piano l'inchiostro sulla gobba di un interrogativo..^
 
   
magdalene57
magdalene57 il 23/11/06 alle 14:41 via WEB
poetico....
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

biancapellegrini

 

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 Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte
le considerazioni filosofiche
non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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e me ne vanto!!


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L'ANATEMA DEL DAMA, DAMINA E
DAMIGIANA

'Per ora mando neve e tempesta
ma una salvezza soltanto vi resta:
organizzate un altro ritrovo
e il Cavaliero invitate di nuovo.
Voglio vederli pur'io stucchi e specchi,
basta carretti di robivecchi!
Se non farete per ciò buon ufficio
scaglio su voi orribile maleficio:
che non possiate mai più godere
del dolce strufolo o della pastiera!
Stretta la foglia, verrà ancor l'estate:
facit'ampressa, e organizzate!

 

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Motive, power, and action, arising from Inspiration and Impulse.

The Lovers represents intuition and inspiration. Very often a choice needs to be made.

Originally, this card was called just LOVE. And that's actually more apt than "Lovers." Love follows in this sequence of growth and maturity. And, coming after the Emperor, who is about control, it is a radical change in perspective. LOVE is a force that makes you choose and decide for reasons you often can't understand; it makes you surrender control to a higher power. And that is what this card is all about. Finding something or someone who is so much a part of yourself, so perfectly attuned to you and you to them, that you cannot, dare not resist. This card indicates that the you have or will come across a person, career, challenge or thing that you will fall in love with. You will know instinctively that you must have this, even if it means diverging from your chosen path. No matter the difficulties, without it you will never be complete.

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