Creato da magdalene57 il 25/05/2005

dagherrotipi

ciò che si vede, è, ciò che è?

 

 

« "Meglio tardi che mai, p...ma dove sono finiti i so... »

anch'io ho un po' di paura ...

E' inutile, anche in questo mondo virtuale, la paura reale e concreta per la recessione, la povertà, è tangibile.
Io ho sentito parlare  mia nonna e mia madre dei tempi grigi della guerra, periodi in cui i cappotti si rivoltavano, il pane si faceva con la farina di mais e la gente lavorava alla giornata.
Nessuno possedeva la casa, se erano contadini poi si spostavano con la stessa frequenza delle migrazioni di uccelli, una stagione, e se andava male, via.
Chi la possedeva, ricordo la casa dei miei bisnonni, si trovò improvvisamente nella condizione di svendere tutto e perdere. Perdere la terra. Perdere la casa di famiglia, con i muri che rimandavo le urla delle partorienti e le preghiere per i moribondi.
Per chi non l'aveva mai avuta, non era nemmeno una cosa per cui star male, inconcepibile suicidarsi per qualcosa che non fosse la salute o l'amore.
La povertà.
Mi vien da riflettere sul fatto che noi siamo talmente ricchi e benestanti, anche quando non siamo ricchi, che proprio prima di arrivare alla povertà vera e propria dovremmo attraversare il tempo e la storia.
Un pochino ho paura anch'io. Non che abbia niente da perdere, ma che c'entra. Ho paura perché non so come sarà abituarsi al meno, ho paura perché io come altri forse, e i miei figli senz'altro, abbiam perduto il senso del fare materiale. Del lavoro fatto con le mani, per intenderci. E non so se le metamorfosi di questi anni di boom economico e di benessere ci abbian cambiato anche il DNA.
In fin dei conti, siam tutti figli di contadini, può darsi che qualche cellula sana ci sia rimasta.
L'unica cosa che vorrei, veramente, e che qualcuno finalmente pagasse. E non solo io, o mio fratello, o il mio uomo o mia madre, o la mia amica, che anche se siamo importanti, non c'entriamo un cazzo di niente.
Vorrei che pagassero quelli che c'hanno preso per il culo, quelli che con la finanza creativa c'han fatto credere che tutto era possibile. E anche quelli che pur sapendo, hanno taciuto. Tanto noi siamo delle pecore...e più che belare, non facciamo.
E poi se proprio devo avere paura di qualcosa, che di qualcosa anch'io ho paura, è della violenza, della xenofobia, che ci distraggono creativamente dai vari faccendieri e banchieri e capitani d'industria e politici lesti lesti con il gioco delle tre carte.
E poi ho paura che l'Italia si trasformi in un'altra Argentina. Con le ringhiere e le sbarre alle porte e alle finestre delle case, e i poliziotti armati davanti ai negozi, e la gente che tira giornata dentro a case con finestre di cartone e che vive col sussidio dello Stato ...
Oddio... che lo Stato nostro ci dia un sussidio è improbabile....


ma io c'ho paura lo stesso

(photo stinac)

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Commenti al Post:
goldkampa
goldkampa il 09/10/08 alle 21:29 via WEB
Coraggio Magda,qui da noi si usa la mazurca e il tango non è uno slip da uomo molto osè....Tutta un'altra storia....Speriamo....:-))
 
 
magdalene57
magdalene57 il 09/10/08 alle 21:42 via WEB
sissi, vedrai quante candele si accenderanno in città nei prossimi mesi, e mica per protesta....:-P
 
carowalter
carowalter il 10/10/08 alle 10:42 via WEB
la mia vera paura è che chi governa usi la paura perchè tutto resti con le stesse regole
 
 
magdalene57
magdalene57 il 11/10/08 alle 13:36 via WEB
tu dici? ma se per cambiarle non fan nemmeno più le discussioni in parlamento... io son convinta che cambieranno tutto, lo stanno già facendo, e non so se noi siamo più consenzienti, ignoranti (nel senso che ignoriamo) o tramortiti... In tutti e tre i casi l'effetto è lo stesso, purtroppo....
 
MacRaiser
MacRaiser il 10/10/08 alle 11:22 via WEB
Maggie, io nel mio "piccolo" informatico, ai "maghi" della finanza, dell'industria e dell'IT, non ho dato mai molto credito; tutt'altro. E se hai letto, come hai letto, il mio blog, a partire dal post numero uno, lo sai. Se certe cose le ho capite io, che certo non sono un genio della finanza, anzi, poteva capirle chiunque. Partendo da questo ragionamento, forse non e' poi cosi' strano che si paghi un po' tutti.. chissa'. Ciao :) *
 
 
magdalene57
magdalene57 il 11/10/08 alle 07:50 via WEB
Che si paghi un po' tutti non è strano, però secondo me ognuno dovrebbe pagare in base alle sue responsabilità. Per cui se tizio è uno dei grossi bulloni dell'ingranaggio e caio uno che ha partecipato con una sola goccia d'olio, dovrebbero pagare entrambi, ma con pesi diversi. Invece ancora, invece, c'è stato bisogno del fiuto di una giornalista coi controcoglioni per denunciare un nuovo imbroglio....:-)***
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 11/10/08 alle 13:30 via WEB
Ma infatti pagheremo un tot ognuno ;)
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 10/10/08 alle 11:29 via WEB
"noi siamo talmente ricchi e benestanti, anche quando non siamo ricchi" condivido completamente questa tua frase. E' così vera eppure in pochi se ne rendono conto. Si ha la memoria corta oppure semplicemente quando la pancia (in senso esteso) è piena si dimentica di quando era vuota e si corre per mantenere l'orticello e per salvaguardarlo si è pronti a tutto persino a calpestare quello altrui e su questo qualcuno ci "marcia".
 
 
magdalene57
magdalene57 il 11/10/08 alle 13:39 via WEB
Ieri pomeriggio ero a Bologna con mia figlia, ho percorso i suoi portici incontrando mendicanti di ogni sorta. chi seduto per terra, chi camminando. Sai che ho pensato? Che mi trovavo in una città civile. Non lo so per quanto, ma in quel momento per noi due era civile.. ciao, Quo
 
Primosire
Primosire il 11/10/08 alle 09:57 via WEB
Eppure io non ho paura, certo che m'incazzo, ma non ho paura. Forse perchè la mia famiglia era così povera che non aveva nemmeno le fotografie e la televisione è entrata in casa mia solo dopo che anch'io lavoravo e parlavo di politica. Forse perchè la mia incoscienza mi ha sempre fatto pensare che tanto io me la cavo sempre e più indietro di dove sono partito, non posso tornare...
 
 
magdalene57
magdalene57 il 11/10/08 alle 13:41 via WEB
e invece credimi, più indietro da dove siamo partiti, possiamo davvero tornare. e io sono convinta che ci stiamo tornando. questo stato con l'esercito, i carabinieri, la polizia, la finanza e i vigili che ci controllano, ci multano, ci picchiano, ci insultano... Io non sono nata in un mondo così, e nemmeno tu mi pare....
 
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EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

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 Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte
le considerazioni filosofiche
non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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Se non farete per ciò buon ufficio
scaglio su voi orribile maleficio:
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Originally, this card was called just LOVE. And that's actually more apt than "Lovers." Love follows in this sequence of growth and maturity. And, coming after the Emperor, who is about control, it is a radical change in perspective. LOVE is a force that makes you choose and decide for reasons you often can't understand; it makes you surrender control to a higher power. And that is what this card is all about. Finding something or someone who is so much a part of yourself, so perfectly attuned to you and you to them, that you cannot, dare not resist. This card indicates that the you have or will come across a person, career, challenge or thing that you will fall in love with. You will know instinctively that you must have this, even if it means diverging from your chosen path. No matter the difficulties, without it you will never be complete.

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