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in mezzo scorre un fiume

Post n°238 pubblicato il 21 Gennaio 2006 da magdalene57

... o un lembo di mare. o un grande baratro. o un piccolo salto. qualsiasi sia la natura di ciò che vi è, resta il fatto che un giorno qualcuno decide che vale la pena andare al di là. e niente, niente lo può fermare.
Costruisce un ponte: che sia di assi di legno, di sassi , di cemento armato, di ferro... la sua funzione è sempre quella di con-giungere due lembi separati.

Il ponte potrà essere usato anche una sola volta, oppure mille, non ha importanza il quanto. dovrà essere solido comunque, perchè nessuno, sporgendosi o inciampando possa cadere al di sotto o farsi male in altro modo.
e poi è sempre motivo di vanto poter dire: quel ponte l'ho costruito io. e dura. nel tempo. anche se non viene più usato tanto, stà li a ricordarci che ci fu una volta che due lembi vollero unirsi.

Il ponte ha un getto verso l'infinito. Tutti sappiamo che l'infinito non esiste nella vita. ma ad alcuni piace pensare che sia possibile realizzarlo: nei modi, nei tempi e nell'intensità. guai a porre limiti fin dall'inizio ad un opera, durerebbe ancor meno. anche se il dispendio d'energia sarebbe relativo. ma c'è forse qualcosa di più importante nella vita di ognuno di noi che realizzare una grande opera, la propria?

Il ponte affonda le sue radici nel ventre della terra, ed è li che si unisce a lei, nel profondo. fondamente solide.  e il sopra potrà anche essere  ìn balia del vento o dell'usura. ma le fondamenta unite alla terra non si scioglieranno mai più. anche quando del ponte resterà solo un ricordo..

(questa foto mi è stata regalata da Stylus. ho chiesto a lui il permesso di postarla, ma per qualcosa di speciale. oggi è un giorno speciale. grazie Stylus. la foto s'intitola : Congiunzioni)

Commenti al Post:
parfumprive63
parfumprive63 il 21/01/06 alle 20:57 via WEB
"guai a porre limiti fin dall'inizio ad un opera, durerebbe ancor meno"...questo pensiero che hai espresso mi tocca particolarmente...slpendido post.ti abbraccio stretta.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 21:02 via WEB
ti abbraccio stretta anch'io parfumina... come stai? grazie... ero ispirata, e credo di essere riuscita ad esprimere abbastanza chiaramente a quali opere di ingegneria intendo occuparmi
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 21/01/06 alle 21:52 via WEB
mo' anche tu col ponte di messina ? lèssa pur lì,magdàl... com è bello andar con la barchetta , per il tempo che ci vuol per traversare , un remo per ciascuno nella voga, goder il vento insiem godere il sole, per tutto il tempo che serve ad arrivare ...
 
     
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 22:15 via WEB
remi sempre tu Volpe? io prendo solo il sole... non voglio faticare.
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 21/01/06 alle 23:25 via WEB
fatica più chi ha da cominciare , ogni volta di nuovo un bel progetto , e di messina il ponte vuol sognare , se poi non si può realizzare ....
 
     
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 23:29 via WEB
VOLPE non esiste un uomo o una donna senza progetti. per quanto ti sembri strano. anche uno piccolo, ma sempre l'abbiamo. il ponte di messian è troppo anche per me, ma credo sarebbe troppo anche attraversare lo stretto in barchetta come dicevi tu... a meno che tu non sia iscritto ad una quaslche scuola di cannotaggio...
 
occhierondini
occhierondini il 21/01/06 alle 21:04 via WEB
ingegneria "umana". un abbraccio Magdal
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 21:29 via WEB
si, chissà se c'è una qualche facoltà dove studiare bene ...ingegneria umana... non mi dispiacerebbe laurearmi questa volta.... ti abbraccio
 
   
hesse_rm
hesse_rm il 21/01/06 alle 22:29 via WEB
di ponti se ne costriuscono a migliaia margie cara....e se una gittata affonda nell'infinito ...non potrà mai congiungere ....anzi...tu cammini cammini cammini in bilico sul ponte...col vuoto sotto te...e non troverai mai il pilone ancorato sull'altra sponda.... Apri gli occhi
 
     
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 22:54 via WEB
vieni qui Hesse, siediti qui, all'inizio del ponte e guarda... la vedi la fine? guarda la foto...tu vedi la fine o l'infinito? Io e te, e tutti sappiamo che c'è la fine. sappiamo che che sicuramente c'è un ultino pilone dall'altra parte dopo di che il ponte è finito..poserai il piede sull'altra riva. ma finchè percorri il ponte non sai quale sarà la fine. e poi percorrerlo per un tempo che ti sembrerà infinito dentro al tuo cuore, ma che sarà compiuto nel reale.. Non posso permettermi più di percorrere ponti non bene ancorai. l'ho anche scritto. ma nessuno puo vietarmi di vivere quel breve o lungo percorso come "infinito" dentro. io spero che trovi un ponte bene ancorato ad entrambe le sponde, ma che tu possa percorrerlo con il desiderio che il tempo sia infinito... resta ancora un po' qui con me....
 
Ruggineblu
Ruggineblu il 21/01/06 alle 22:52 via WEB
che il Cielo protegga la Tua costruzione Maddy.. e che il tuo cuore, poi, la possa portare a termine :)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 22:57 via WEB
Blu, il cieolo temo possa fare poco per noi mortali testardi e presuntuosi. Il cielo ci da un po' di direttive...ma io non ho mai costruiyto veri ponti, quindi penso di aver bisogno di questo augurio..Grazie, Blu
 
pelino55
pelino55 il 21/01/06 alle 23:15 via WEB
i ponti che pereferisco sono quelli di barche: primo, perchè mi piacciono le barche; secondo, perchè mi piacciono i ponti; terzo, perchè quando li percorri provi il brivido del traballio, ma alla fine sono sempre lì, e se vengono travolti dalla piena, si ricostruscono velocemente.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 23:22 via WEB
l'ho percorso un giorno un ponte di barche, hai ragione traballa, traballa, ma in verità credo sia ancora li...e in effetti si adatta alle piene... se le barche si slegano si possono riallacciare insieme in breve tempo.... sai che non ci avevo pensato al ponte di barche? l'idea che si possa ricostruire mi dà quel famoso senso d'infinito/finito... bravo, pelino!
 
   
pelino55
pelino55 il 21/01/06 alle 23:23 via WEB
la mia terra è piena di ponti di barche....
 
     
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 23:27 via WEB
e allora tornerò a percorrerlo. di sicuro. se hai voglia possiamo farci un giro, insieme. io porto il parmigiano e tu il vino, ok?
 
pelino55
pelino55 il 21/01/06 alle 23:39 via WEB
un picnic sul ponte? qui di solito si parla di soste...
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 23:48 via WEB
ah! invitiamo anche Sosta se vuoi, chissà che non ci sveli qualcosa di molto interessante per decifrarlo... ^_______^
 
regina_crimilde
regina_crimilde il 21/01/06 alle 23:41 via WEB
ponti, ponti: quante suggestioni! c'era la gomma del ponte, da ragazzi, ti ricordi? ricordati di sputarla al momento opportuno, mia cara!
 
 
magdalene57
magdalene57 il 21/01/06 alle 23:50 via WEB
accidenti, devo ricordarmi si di sputarla... t'immagini io che rumino mentre l'altro si sdilinquisce in parole estasiate...? che figura ci farei..... Regina, i miei saluti riverenti... un abbraccio!!
 
UnaSostaSulPonte
UnaSostaSulPonte il 21/01/06 alle 23:56 via WEB
Sono sempre in ritardo anch’io, caratterista di me stesso. Je chante pour passer le temps. Je chante pour passer le temps Petit qu’il me reste de vivre Comme on dessine sur le givre Comme on se fait le coeur content A lancer cailloux sur l’étang Je chante pour passer le temps J’ai vécu le jour des merveilles Vous et moi souvenez-vous-en Et j’ai franchi le mur des ans Des miracles plein les oreilles Notre univers n’est plus pareil J’ai vécu le jour des merveilles Allons que ces doigts se dénouent Comme le front d’avec la gloire Nos yeux furent premiers à voir Les nuages plus bas que nous Et l’alouette à nos genoux Allons que ces doigts se dénouent Nous avons fait des clairs de lune Pour nos palais et nos statues Qu’importe à présent qu’on nous tue Les nuits tomberont une à une La Chine s’est mise en Commune Nous avons fait des clairs de lune Et j’en dirais et j’en dirais Tant fut cette vie aventure Où l’homme a pris grandeur nature Sa voix par-dessus les forèts Les monts les mers et les secrets Et j’en dirais et j’en dirais Oui pour passer le temps je chante Au violon s’use l’archet La pierre au jeu des ricochets Et que mon amour est touchante PrËs de moi dans l’ombre penchante Oui pour passer le temps je chante Je chante pour passer le temps Oui pour passer le temps je chante Philippe Léotard, poeta, attore, chansonnier, clown”
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 00:00 via WEB
ciao Sosta. io sono contenta che tu abbia fatto questo commento ma mi obblighi ad usare parola per parola il vodizionario... dici che è possobile avere una traduzione anche per mio uso e consumo??
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/01/06 alle 01:37 via WEB
tutti dedicati a parlare del ponte: ma del fiume? nessuno parla del fiume? in fondo è il fiume la ragione dell'esistenza del ponte. se non ci fosse il fiume, non ci sarebbe ragione di varcarlo. oppure si potrebbe traversare la vallata del greto in secca a piedi. magdalene, hai riflettuto su questob fiume da benedire per la goia di avere adesso i ponti? cosa sarebeb il mondo senza il mio Ponte Vecchio, senza il ponte di Rialto, senza il ponte di Brooklyn, appunto. e senza la musica dell'arpa celtica del ponte di Calatrava sul Guadalquivir, a Siviglia? (ti immagini? celti e andalusi insieme!!!)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 07:04 via WEB
buongiorno Odioviacolvento... rileggendoti m'accorgo che hai ragione. nessuno ha parlato del fiume. per mè, in questo caso particolare, è la vita intesa come sussguirsi e sommarsi di situazioni, scelte, convenzioni, tutto ciò che caratterizza la cita di ognuno, non la vita in senso generale. Potrei dire la quotidianità l'essere come si è... e poi c'è il ponte. che varca questa vita per congoingersi ad un altra sponda la cui vita scorre parallela alla nostra... il fiume, c'è. è ricco dell'essenza di ognuno di noi, e noi siamo così come siamo, perchè il fiune ci ha reso così, e noi abbiamo reso il fiume com'è. ...il fiume apparentemente divide.... basta non averne paura. e sapere dove andare
 
pelino55
pelino55 il 22/01/06 alle 11:08 via WEB
il ponte di barche è fiume e ponte....
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 16:41 via WEB
io mi ci sono installata sopra e sto legando saldamente ogni barca l'una all'altra in modo che le due sponde siamo unite e che il ponte sia vita....
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 22/01/06 alle 11:08 via WEB
Non è strano che la genete di fume abbia radici ancora più profonde della gente di mare. Il fiume che regola i ritmi, le fortune e le sventure. Che unisce e che divide: una sponda e l'altra. A volte si costruisce un ponte, qualcuno sceglie di non attraversarlo mai. Un abbraccio m
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 16:45 via WEB
io credo che costruire un ponte sia offrire una possibilità, una chance in più: si puà decidere di attraversare il ponte e gounti all'altra riva fermarsi; si può oltrepassarlo e poi scoprire che è da vove siamo giunti che vogliamo tornare, per sempre e non attraversarlo mai più: oppure, per finire , si può pensare che valga la penaq di attraversarlo ogni qualvolta se ne senta il bisogno, se ne abbia voglia , ci manchi qualcosa.... comunque costruirlo è un contro, attraversarlo è un altro. ..questo è senz'altro vero. ti abbraccio m.
 
regina_crimilde
regina_crimilde il 22/01/06 alle 11:33 via WEB
mai letto "Il mulino del Po"? una bella saga, di nebbie e acqua. ci penso tutte le volte che passo il Po. una grande acqua che scorre in mezzo alla terra. a pensarci bene un fiume è quasi più emozionante di un oceano che in fondo è solo una grande acqua fuori dalla terra. (bello riconsiderare le cose secondo queste cosmologie medievali, quando tutto poteva essere conquista, anche costruire un ponte, paragonato alla nostra epoca di viadotti autostradali, tutti uguali, da cui non si vede nemmeno il mondo che attraversano).
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 16:52 via WEB
ho letto anni fa il mulino sul Po, e io vivo in queste atmosfere di nebbie e di acqua... vuoi perchè la mi a città è attraversata da quello che una volta era conosciuto come uin foume e che oggi è poco più che un torrente, ma che in tempi di pioggia riprende il suo aspetto minaccioso.... io poi amo tantissimo il fiume: amo il silenzio che lo circonda, le sponde lontane che si offrono all'occhio con l'invito all'incontro. al toccarle... il fiume è una grande acqua delimitata da lembi di terra... può scorrere tranquillo dentro il suo alveo o improvviso uscirne e portare morte e vita... perchè in se porta entrambe. la morte e la nuova vita attraverso una nuova fertilità..c'è niente dei più naturale?
 
scalzasempre
scalzasempre il 22/01/06 alle 12:00 via WEB
non leggo tutti i commenti e mi scuso se ripeto per caso cose già dette. il ponte nella simbologia oggettiva è il figlio e le due terre sono i genitori uniti simbologicamente. Questa visione mi ha sempre colpito e nei disegni dei bimbi che ho analizzato, ho spesso visto situazioni particolari spiegate meglio dalle immagini che non dalle parole. Ma il mondo dell'infanzia è un universo pieno di mille colori. Difficili da capire anche se, per paradosso, siamo stati tutti già bambini. bacillo e buonagiornata, Scalza
 
 
magdalene57
magdalene57 il 22/01/06 alle 17:02 via WEB
buongiorno Scalza, non conoscevo questa simbologia del ponte. e me ne compiaccio. perchè almeno in teoria un figlio è sempre trade d'union tra un padre e una madre... li perdiamo i colori del nostro esser stati bambini. perchè non accettiamo più di sognare, perchè ci dicono che bisogna crescere, diventare adulti. e purtroppo per certi versi è vero, ma così facendo perdiamo anche le chiavi di lettura del mondo dei bambini, dell'universo pieno di colori vivi. a noi restano colori sporchi, sbiaditi da nero smog... sappiamo che esistono ....però li vediamo solo quando decidiamo di lavare la nostra vita dal grigio..... quel grigio sporco può intaccare fino alle radici i colori della nostrra vita.... bacilli a te, signorina Scalza....
 
stylus162
stylus162 il 23/01/06 alle 13:06 via WEB
Un ponte è la vittoria di chi ha sfidato il fiume. E' la conquista che rimane per quelli che attraversano. Ma questo si perde nella nebbia della baia. E' come se rinnovasse la sfida di un arrivo certo. Che passa nella nuvola. Bacio.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 23/01/06 alle 13:16 via WEB
bellissime parole, nel tuo stile ... secco e incisivo. è stato un piacere collaborare con te! grazie ancora Stylus. per aver scelto inconsapevolmente un'immagine che così bene si è amalgamata con il mio vissuto. grazie, e un bacio
 
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AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
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il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
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