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ciò che si vede, è, ciò che è?

 

Messaggi di Ottobre 2023

Una Peter Pan femmina

Post n°2887 pubblicato il 30 Ottobre 2023 da magdalene57

La conoscete la favola di Peter Pan? Io credo di si. Chi è che non la conosce... Se non altro per le meravigliose trasposizioni cinematografiche... quella che amo di piu?.. Quella intitolata "HooK.Capitan Uncino" ..così fantastica da ricordare i nostri sogni, e così vera da rammentarci i nostri desideri...
Per una occlusione mentale, pensavo che Peter Pan fosse ad uso e consumo dei maschietti, che amano procastinare il tempo della fanciullezza anche e ben oltre la pubertà.
Ma c'è una fanciullezza mentale di cui io mi abbiglio con sommo piacere. Dimenticando che fra quarantacinquegiorni saranno 66 le primavere da segnare.

Confesso, ne parlavo oggi con la pedicure mentre mi curava i piedi e mi metterva uno smalto color melanzana... sono terrorizzata dall'effetto; vai in pensione e, muori! Avete presente di quante siano le persone che dopo pochi mesi dall'agognata pensione, s'ammalano e muoiono?? Il numero, seppir approsimativo, basterebbe a chiedere un prolungamento del periodo lavorativo....

Non potendo, uno s'adatta, e spera di poter godere ciò che gli passa il convento in serenità e "quasi" salute.. io, per esempio....
Confesso, il mio terrore è di non poter godere nulla per l'impegno che ho con mamma.  Penso sia un pensiero normale, non un peccato, e nemmeno un indice di mancata sensibilità. Vorrei viaggiare, sopratutto su quegli splendidi treni d'epoca, percorrere tragitti inesplorati, immergermi in atmosfere d'altri tempi..

Nonostante questo, ho realizzato che sono una Peter Pan, anomala, ma in linea con le caratteristiche. Prendiamo per esempio il comportamento da assumere quando un uomo t'interessa. Io sono tutta un abbraccio, bacio, carezza, mano nella mano, toccatina, ma, ahimè, mi rendo conto che sono fuori tempo massimo.... A meno che non mi metta con un adolescente, mi sento inadeguata e fuori luogo.

E hai voglia tu a far brillare polvere di stelle... Lo sguardo perplesso di chi ho davanti mi rimanda ad una realtà che nenche ha a che vedere con l'isola che non c'è..  E quando riporti a casa Wendy (che si chiama come me, ma in una forma inglese) anch io capisco che, forse, dovrei lasciare l'isola che non c'è per stare con lei/lui..

No, Carlo, non sono turbata da una donna, anche se ho il sospetto che forse mi capirebbe meglio di un uomo, anche nell'isola che non c'è ci sono ancore che non sai sganciare.
E non è detto che sia un bene.

 
 
 

autoreggenti

Post n°2886 pubblicato il 24 Ottobre 2023 da magdalene57

Certe storie, certe situazioni, escono allo scoperto, si fanno strada tra i ricordi , in maniera stravagante: basta un post in un blog amico, ed ecco che.....

A quel tempo il blog era un mondo nuovo, da scoprire, ricco di idee, di sollecitazioni. Come altre donne, molte erano le donne che scrivevano, probabilmente, io credo, per uscire da un mondo ancora limitante della mente calendoscopica di una donna. Nel blog, complice l'anonimato, esternavi ciò che non potevi, o non volevi.
Comunque sia, fu un periodo di grandi incontri, alcuni dei quali sono ancora vere amicizie oggi, e in quell'entusiasmo, a volte capitava che si desiderasse anche andare oltre: conoscersi.

Fu così che invitai tre amiche di blog a trascorrere un fine settimana nella mia città, a casa mia.
I figli erano via e quindi avevamo la casa a nostra disposizione... L'entusiasmo era alle stelle, la voglia di vivere questa avventura era eccitante perché sembrava di addentrarci in un mondo proibito... dove vigeva un limite invalicabile: il non so chi tu sia...

Alla stazione, baci abbracci.. ma tu sei Magdalene? si, sono io... e tu sei XXX, che meraviglia... Erano tutte e tre provenienti dalla parte est dell'Italia, s'erano incontrate in treno, e loro avevano avuto modo di conoscersi...
Andammo per monumenti, ce ne sono tanti nella mia città, ma l'appuntamento più importante fu in un esclusivo negozio di calze della mia città. Ero famosa nel blog per essere quella che indossava sempre autoreggenti e che spronava le altre a fare lo stesso, o a non indossare nulla, anche d'inverno...

Lo stupore fu grande quando le mie ospiti, sobillate da me, decisero di fare il grande passo. Le commesse del negozio non capivano bene con chi avessero a che fare... tra di noi ci si chiamava coi nomi di battaglia... sembravamo eroine uscite da qualche quadro d'altri tempi (tutte non eravamo più ragazzine, ma non arrivavamo ai 50), ma si sa, per le ragazze, qualsiasi età sopra i trenta è da vegliarde...

Quella sera andammo a cena indossando le nostre autoreggenti, le ragazze erano fiere, e io mi sembravo come una Giovanna d'Arco della liberazione dal collant... Era esaltante, bello, forse uno dei momenti topici vissuti in quell'arco temporale...

Per dire quanto fossero tranquille loro, bastò la telefonata di una di noi alla famiglia:
- si tutto bene ...... no, non è un uomo, è proprio una donna .... se vuoi ti faccio salutare da lei .... è simpatica... Magdalene, i miei figli ti vogliono sentire..!!!
- ciao ragazzi, .. che bella parlate che avete... tranquilli, mamma sta bene, andremo a cena fuori, ma domani ve la rimando a casa ... Ciaoooo

Questo accadeva, quando le persone avevano voglia di socializzare, si fidavano, non si sentivano profanate, ... e le ragazze indovssavano bellissime calze autoreggenti.

 

 
 
 

... và l'aspro odor dei tini ... l'anime a rallegrar ...

Post n°2885 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da magdalene57

Ogni volta che leggo Carducci, non posso fare a meno di ricordare momenti della mia infanzia giocosa, pur anco complicata .. era Autunno...

Nonno era morto all'inizio dell'anno, soffriva da tempo di problemi cardiaci, se n'era andato all'alba di un freddo mattino di fine gennaio. Io, essendo da sempre la preferita di nonna, mi ero trasferita da lei, per non farla sentire sola. Nel giro di poche settimane la camera del nonno divenne la mia, e con lei vivevo la vita di privilegi che avevo sempre desiderato. (Mi rendo conto, oggi, guardando le fotografie della famiglia, delle scampagnate domenicali, che io non ci sono mai. Loro andavano a fare camminate in montagna, a sciare, in fiume. Io, con nonna, dai parenti, al cimitero...., ma consideravo quel vivere come figlia unica, uno status meraviglioso)
Venne l'autunno ed il temo giusto per imbottigliare, compito che sempre era stato di nonno: si fermava in cantina tutto il giorno, e la sera, diceva nonna, tornava in casa dopo aver fatto cinque rampe di scale che praticamente si trascinava... Andava a letto e fino al giorno dopo non si alzava più!

Così, quell'autunno, con Orlando, fummo precettati per imbottigliare le damigiane di vino che erano arrivate e aspettavano al fresco e al buio la luna buona.
I nonni da sempre, che io abbia memoria, compravano al consorzio il vino: rosso, lambrusco, per tutti i giorni, e bianco, malvasia, per le occasioni speciali. Erano vini delle nostre terre, probabilmente nemmeno eccelsi, ma a noi piacevano ed era sempre una festa quando sentivi il rumore sordo del tappo che usciva dal collo della bottiglia.
A volte si precepiva che sarebbe scappato: presto, portate i bicchieri, che non vada sprecato giù dal lavandino!!
In quei casi venivano tessute le lodi della casa vinicola, confrontate le annate precedenti, e solo dopo un attenta analisi anche del sapore, si poteva decretare: questo è uno spumantino!! (non importava se rosso o bianco...sempre glorificato era).
Guardando fuori dalla finestra del bagno di nonna, un appartamento alla periferia, davanti tutta campagna, quel giorno si vedeva che sarebbe arrivata la nebbia.. e così recitando Carducci scesi le scale per andare in cantina ... immaginando che quello fosse il borgo e che prima o poi avremmo visto gli uccelli neri ... e che di li a poco avremmo sentito il profumo dei vini.
Nonna aveva impilato sugli scaffali le bottiglie pulite, ci aveva spiegato come fare, e così ci mettremmo al lavoro. Il vino veniva immesso in una bacinella rettangolare e per la proprietà della fisica, attraverso cannucce di metallo passava nelle bottiglie. Se non chè, per fare questo passaggio, e pure il precedente, bisognava per così dire invinare la canna e le cannucce, e l'unico modo per farlo era aspirare il liquido..

Credo sia stata una delle esperienze più esilaranti fatta con mio fratello: alla fine della giornata i nostri abiti erano imbibiti di vino, sul pavimento della cantina macchie a due colori denunciavano la mani maldestre, ma quel che è peggio, o meglio, noi due eravamo talmente brilli da convenire che sarebbe stato meglio salutare la nonna da lontano, e tornare a casa camminando..
Lei la mattina dopo, prima di recarsi al lavoro, era assistente da un noto psichiatra della zona, si fermò in cantina per verificare il lavoro. Mi disse che non era molto soddisfatta perché evidentemente la quantità di vino nelle damigiane era inferiore a quella dichiarata: mancavano all'appello parecchie bottiglie.. Comunque, ci pagò come pattuito per l'impegno profuso, ma non ci chiamò più all'imbottigliamento: di li a pochi anni saremmo stati noi addetti alla valutazione della qualità dei vini.

 

 

 
 
 

Cold, Cold Heart

Post n°2884 pubblicato il 14 Ottobre 2023 da magdalene57

cold, cold heart

M'è bastato fare un giro e mi son girate le palle. Certe considerazioni sono assurde tanto più se fatte da persone che stimo. Mi fanno incazzare ancor di più. Ma certo, ognuno ha il diritto di pensare ciò che vuole, di esprimere il proprio pensiero, e io ho il dovere di accettare questa molteplicità di opinioni.

A volte viene difficile farlo. Anche con mamma, quando dice castronerie e le fa passare per verità inconfutabili o idee scaturite dalla sua esperienza... io m'incazzo come una iena! Mamma.- le dico- io ti stimo, leggi, ascolti, ma come puoi pensare questo?? Entra di più nel problema, non esprimere giudizi stando sulla superfice, per sentito dire.. o parlando con la pancia. Se non sai, taci!!.

Tacere è un ottima soluzione. Non vuol dire disinteressarsi, ma semplicemente riconoscere che non si hanno gli strumenti necessari per esprimere pareri che non siano da bar...
Quando so di non sapere racconto di me stessa, perché a tutti può accadere d'inciampare, anche agli esseri quasi perfetti come me... :-)))

Comunque oggi sono nervosa, molto, non so che mi prende, ma sono tesa coma le corde di un violino, e come un violino mal suonato strido.

Perdonatemi, se potete

 
 
 

confesso: odoro che ti ho visssuto

Post n°2883 pubblicato il 11 Ottobre 2023 da magdalene57

Questo è uno di quei post che non hanno riscontro.

In verità non so bene da dove cominciare. Forse dal fatto che con 15' di ritardo sono arrivata ad un appuntamento con il mio adorabile orso.  Il nostro è un non-appuntamento che di mese in mese ci sta portando fuori dalle temperature afose di un' estate senza fine. Ma pure ieri sera faceva caldo.. caldissimo..
Lo so io, che dieci minuti prima di uscire ho cominciato a sudare manco fossi dentro una sauna.. mi sono calmata, ho respirato a lungo... e poi sono partita...

Lui era li, seduto su una panchina come uno dei due fidanzatini di Peynet... mancavo io, chissà. Mi ha fatto tenerezza, ma solo il tempo di vedere la sua faccia da finto burbero che segnava l'ora indicando un orologio (che non porta) al polso... Che dire: mi fa sorridere, divertire.. con me non ha storia la sua burberità.

Come sempre, amabilmente, abbiamo cenato (questa volta in un posto decisamente ottimo), parlando di noi, e raccontandoci cose  su cose.... Adoro questa facilità con cui parliamo, a volte, spesso, dimentico quello che mi dice... Amabilmente me lo fa notare, dice che è l'età, dò la colpa alla stanchezza, e ripete... Un uomo paziente? ....Non so, coi piedi per terra, con me poco incline al romanticismo, molto alla condivisione: tanto mi basta.

L ho riaccompagnato all'albergo, lui taceva, ma mi teneva la mano. E io che non so tacere, gli ho detto: ti accompagno alla porta?
Potevo ricevere un si, un no...
Si

Nella vita che sto percorrendo, ho adottato una regola: fai quello che desideri, e non fare mai quello che non vuoi fare. Sembra una banalità, ma non la è. Passiamo la vita a fare cose pensando siano quello che gli altri si aspettano da noi, o vorrebbero. Scelgo di sbagliare, di piangere. Me l'aspetto, Ma scientemente scelgo di vivere secondo le mie regole.
Credo di fare un poco di paura per questa mia, finta, sicurezza ....

Sorrido... mi ha detto che fin dalla prima volta che gli ho posato una mano sulla spalla sapeva che saremmo finiti dov'eravamo finiti. Certe cose si sentono,ha detto, ed anch'io le ho sentite. Magari le percepiamo in maniera diversa, saranno cose diverse per l'uno e l'altra, magari non ci sarà una replica: sono domande, problemi che non mi pongo.
Un orso vive nella foresta, un'umana, fuori dalla foresta.
C'è un punto, un'ipotetica linea, terra di mezzo, in cui possono incontrarsi, viversi, darsi piacere, gioia, Capirsi, ascoltarsi.
E salutarsi, con un sorriso, ed un abbraccio. Un bacio.
Ecco, non capisco come mai gli uomini spesso ti baciano durante, ma dopo, diventano stitici: baci a labbra serrate... brrrrrrr..... Mi fanno venire i brividi di freddo le labbra chiuse. Non costa nulla baciarsi, io indosso ancora il suo sapore, capirai se mi cambia qualcosa un bacio vero... però, labbra serrate, quelle no!

Mentre tornavo alla macchina ho staccato un lungo ramo di rosmarino e due fiori di lavanda, ancora, stranamente profumati ...
Non ho resistito... e così, odoro che ti ho vissuto.

 
 
 

allontana menti

Post n°2882 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da magdalene57
 

Io penso che la mente dia segnali al corpo.
Sono stanca, disse la mente, e il corpo per non lasciarla sola: ti tengo compagnia. Si sdraio' a letto e s addormentò!
Ma la mente, chissà  come, si sentì tradita, pensò: ecco, io dico che sono stanca, e lui si mette a dormire.. Avrebbe pur potuto portarmi a sentire il canto degli uccelli, o il rumore delle foglie mosse dal vento, o il profumo del  mare... dedicarmi una canzone, decantare una poesia d'amore.. Cucinare un piatto di pasta, accendere candele in casa.

Non fa per me, non mi capisce ... E così,  in men che non si dica, la mente lo lasciò. 
L'indomani il corpo si sveglio leggero, sentiva che qualcosa aveva cambiato la sua esistenza. Girava con una leggerezza ed allegrezza che non ricordava dai tempi dell'infanzia.

Della mente non si seppe più nulla. Pare girasse senza senno, lungo la riva del fiume senz'acqua

 
 
 

Ultima notte coi gatti

Post n°2881 pubblicato il 05 Ottobre 2023 da magdalene57

Questa sera mi son presa una serata di libertà,  anzi, una nottata.

Lascerò mamma ai figli maschi, percorrero' la via Emilia, e dormirò  con Camilla e Togliatti. 

I nostri rapporti sono ormai ottimi, il comitato d accoglienza gia mercoledì, ieri, era schierato e i miagolii ed effusioni non sono mancati. Certo io sono quella della pappa e del bagno pulito, quella dei finestroni aperti, delle piante annaffiare. Ma sono anche quella che li sgrida perché sono sempre a dormire sul letto..  non resisterei ai peli...

Infatti questa notte dormirò sul divano, comodissimo e, speriamo, incontaminato.

Camilla senior ha così commentato il mio impegno: avevi meno da fare se ti lasciavano un bambino....

Comunque, ringrazio il cielo che non mi ha creata pendolare,

O commesso viaggiatore, mi fan persino male i muscoli delle gambe a guidare così a lungo. Che poi, sulla carta dice che in 45' sia destinazione, ma io impiego il doppio di tempo e ancora non me ne capacito.

Ho notato che tra noi e loro c è una bella differenza del costo della benzina: picchi fino a 2020 da noi, 1950 da loro. Son pochi, un inezia, però alla fine te li risparmi.

Vabbè, la mia vena poetica s è esaurita. Guardo con occhio rapito la cappa del camino. Da inizio estate penso di dipingerla, ma ancora non so darle un colore ... Forse, verde salvia chiaro, oppure ocra, sarà la base per appendere i piatti antichi rimasti dai mille traslochi: quelli non rotti, quelli rotti e incollati, quelli che comprerò..  comincio, a poco a poco,.a fare mia questa casa che non "sento"...

Buona notte..

 
 
 

EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

biancapellegrini

 

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Speriamo che l'estate veda il tuo ritorno
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 Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte
le considerazioni filosofiche
non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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e me ne vanto!!


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L'ANATEMA DEL DAMA, DAMINA E
DAMIGIANA

'Per ora mando neve e tempesta
ma una salvezza soltanto vi resta:
organizzate un altro ritrovo
e il Cavaliero invitate di nuovo.
Voglio vederli pur'io stucchi e specchi,
basta carretti di robivecchi!
Se non farete per ciò buon ufficio
scaglio su voi orribile maleficio:
che non possiate mai più godere
del dolce strufolo o della pastiera!
Stretta la foglia, verrà ancor l'estate:
facit'ampressa, e organizzate!

 

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You are The Lovers

Motive, power, and action, arising from Inspiration and Impulse.

The Lovers represents intuition and inspiration. Very often a choice needs to be made.

Originally, this card was called just LOVE. And that's actually more apt than "Lovers." Love follows in this sequence of growth and maturity. And, coming after the Emperor, who is about control, it is a radical change in perspective. LOVE is a force that makes you choose and decide for reasons you often can't understand; it makes you surrender control to a higher power. And that is what this card is all about. Finding something or someone who is so much a part of yourself, so perfectly attuned to you and you to them, that you cannot, dare not resist. This card indicates that the you have or will come across a person, career, challenge or thing that you will fall in love with. You will know instinctively that you must have this, even if it means diverging from your chosen path. No matter the difficulties, without it you will never be complete.

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