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Citazioni... Pericolose!

Post n°194 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da crisse
 

Riporto, senza neppure tagliare troppo, questo editoriale di Andrea Maselli tratto dall’ultimo numero di Computer Idea.

“…L’attuale compagine di governo è riuscita ad inserire nella Legge Finanziaria una sorta di rootkit. Un trojan che, pur non avendo nulla a che spartire con l’organismo ospite, pare volerlo utilizzare per eludere il giudizio dell’opinione pubblica e infettare l’impianto giuridico italiano prima che qualcuno possa fare qualcosa per fermarlo.”

“… si tratta ancora una volta di una letale aggiuntina all’ammasso, già tumorale, che costituisce la normativa a protezione del Diritto d’Autore. L’Articolo 32 della Legge Finanziaria (…) apporta una modifica alla legge sul Diritto d’Autore tale che ora i soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. Cosa c’entri questo con la complicatissima e delicatissima Legge Finanziaria riesce difficile capirlo. Ma soprattutto riesce difficile comprendere chi (e perché) abbia sentito così tanta urgenza di far approvare questo codicillo, al punto da celarlo all’interno di un mastodonte giuridico come una legge di bilancio, che dovrebbe peraltro evocare preoccupazioni di un ordine di gran lunga superiore. L’aspetto più sconcertante della vicenda sta però nel fatto che, ancora una volta, ci troviamo di fronte alla cara e vecchia strategia strisciante, che mira a cambiare la legge più lobbista di sempre, articolo dopo articolo, mattoncino dopo mattoncino, agendo nell’ombra e nel silenzio, secondo obbiettivi sconosciuti ai più. Anziché affrontare la materia in maniera organica e in una sede ad hoc, nell’ambito di un dibattito parlamentare aperto e franco, persino con una certa scientificità, per far passare inosservato ogni cambiamento. Ma, soprattutto, si fa di tutto pur di conservare alla legge sul diritto d’autore quella assoluta ambiguità che da sempre la contraddistingue. Solo così – dicendo e non dicendo, affermando e poi negando, sostenendo e poi contraddicendosi – si possono mantenere quei margini operativi che, in un secondo momento, si aggiusteranno a suon di interpretazioni di comodo. Di primo acchito, infatti, il codicillo parrebbe annullare il cosiddetto diritto alla citazione degli altrui contenuti. Una limitazione non da poco se si pensa che proprio la citazione è lo strumento principe che garantisce la circolazione delle informazioni su Internet: tu scrivi un bell’articolo su un giornale e io lo porto a conoscenza di altre persone pubblicandone gli stralci più significativi sul mio forum o nel mio blog.”

“Eppure, proprio al comma precedente di quello che la Legge Finanziaria introduce con questo codicillo, viene chiaramente sancito il diritto alla libera citazione degli articoli altrui.”

“E questa volta il blitz viene proprio da quella parte politica che fino a ieri aveva sbandierato (con una foga che oggi ci sentiamo di definire sospetta) la propria assoluta volontà di garantire libertà di accesso ad Internet e libera espressione tramite essa. È cambiata la banda, ma la musica pare sempre la stessa”.

Ora potrei davvero essermi messo nei guai: non è che mi verranno a cercare dei soldini nelle mie consunte taschine? Facciamo così: se il post vi è piaciuto, alla prima edicola che incontrate acquistate il giornale citato e leggete l’articolo direttamente da lì. Speriamo che l’editore comprenda e non si arrabbi…

 
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