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F

Io ti terrò,

Tra le mie dita,

E scivolero,

Lungo la tua ferita.

E sarai mimosa,

E ciclamino,

Tenera rosa,

E gelsomino.

E sarai fuoco,

Terra ed onde,

In questo gioco,

Che i sensi confonde.

E sarai universo,

E rigoglioso giardino,

Cielo limpido e terso,

E mare cristallino.

Mentre ti terrò,

Tra le mie dita,

E scivolero,

Lungo la tua ferita.

F

UEAbito ancora,

Il tuo giardino,

Che il cuore rincuora,

Di ciclamino.

Fiori profumi,

Dolci emozioni,

Perché mi consumi,

Al fuoco delle passioni.

Poi e tutto fantasia,

Sussurrando mi diceva,

Bevendo una sangria,

Mentre sorrideva.

Ed io guardavo,

Le labbra sue carnose,

E nella fantasia la baciavo,

Come fanno le api con le rose.

F

Io ti dirò,

Dov'è spunta la luna,

E ti bacerò,

Se di baci sei digiuna.

E se ti vestirai di rosa,

Ascolterai un ronzio,

Non temere sui curiosa,

Son ape, son io.

Api e farfalle,

Sull erba del prato,

Tra orchidee e calle,

Sotto a un sole dorato.

Questo soltanto,

È il paradiso,

Che allieta il tuo canto,

Che adorna il tuo viso.

Parlami del vento,

E del sole mattutino,

Dei campi di frumento,

Dei fiori del giardino.

Rivelami il segreto,

Dei tuoi desideri,

E In modo discreto,

Parlami dei tuoi pensieri.

F

Quando ti tocchi,

Con infinita dolcezza,

Giungono dei fiocchi,

Portati dalla brezza,

E ci si confonde,

Nell' acqua marina,

Tra la spiaggia e le onde,

Tra la notte e la mattina.

Quando ti tocchi,

Con dolcezza inaudita,

Nascon dei fiocchi,

Dalla punta delle tue dita.

E ti si confonde,

Nell' aria frizzantina,

Tra la spiaggia e le onde,

Tra la donna e la bambina.

F

 L arte della seduzione,

È un arte misteriosa,

Gonfia di passione ,

È il nido della Rosa .

E il bravo giardiniere,

Non ha timore delle spine,

L accudisce tutte le sere,

Come le notti e le mattine.

 La dove il vento,

Raccoglie le foglie,

Di desiderio un frammento,

Per uno spicchio di voglie.

Che fa fare al Sole,

Di sussurrare alla Luna,

Misteriose parole,

All' ombra della laguna.

F

 Nel tuo pancino,

Hai le farfalle,

Dei fiori e un giardino,

E una verde valle.

E quando son dentro te,

Mi sento importante,

Da chiederti se,

Vuoi essere mia amante.

 Non si può certo  dire,

Certo che si può,

Che sta x finire,

La nostra storia x un po'.

Siamo figli del vento

Abitiamo nel deserto,

Amiamo il movimento,

Ed il cielo aperto.

F

A volte sei tu,

A venire da me,

A parlarmi del blu,

Del mare che è in te.

Allora mi tuffo,

Tra gli scogli e le onde,

E riemergendo sbuffo,

Dalle gole profonde.

Poiché sei come un fiordo,

Con sporgenze e rientranze

Dal bagnato bordo,

Dalle turgide danze.

E mi lasci e mi prendi,

E poi t abbandoni,

T infiammi e t accendi,

E tuoi canti intoni.

Storie di marinai,

Di promesse fallite,

Di sorrisi e di guai,

Di bendaggi e ferite.

E così m appartieni,

Come la notte stellata,

Le mie labbra sui tuoi seni,

E la tua pelle  salata.

F

Farfallina, farfallina,

Che voli sono a sera,

Che danzi la mattina,

Con anima leggera.

Tu che indossi con maestria,

I colori della arcobaleno,

Spero che chi legga questa poesia,

Sia sempre un po' più sereno.