ok

F

Son quel che sono,

Sei quel che sei,

E chiedo perdono,

Ma ti bacerei.

E se la tua rosa

Di sogni fiocca,

Sarebbe golosa,

Di te la mia bocca.

Tenera dolce rosa ,

Che i miei sogni alimenti,

Profumata e rigogliosa,

Ma come diventi.

Passano i giorni,

e sei sempre più bella,

Ma tu non ritorni,

Ed è in cielo una stella.

F

Dimmi chi è stato,

Dimmi chi sarà,

Ad avere baciato,

Il tuo seno chissà.

Forse un giardiniere,

Dalla vite rubiconda,

O forse un cavaliere,

Della tavola rotonda.

Oppure un soldato,

Al ritorno dalla missione,

O forse un impiegato,

Dell' amministrazione.

O forse un operaio,

Alla catena di montaggio,

Oppure un marinaio,

Dalle mille promesse omaggio.

O forse un musicista,

Dall' animo ribelle,

Od un equilibrista,

Con la fune tra due stelle.

Oppure un colonnello,

Coi lustrini in fiore,

O forse un menestrello,

Per una notte di amore.

Dimmi chi è stato,

Dimmi chi sarà,

Che il tuo seno ha baciato,

Un giorno chissà

F

Ho nel profondo,

Del mio cuore una stanza,

Dove nascondo,

Sogni in abbondanza.

C e un grillo che suona,

Ed una farfalla,

Che alla musica s abbandona,

E graziosamente balla.

C e un ragno che tesse,

Dei fili di argento,

E si dondola spesso,

Tra gli sbuffi di vento.

C e una coccinella,

Innamorata,

Osserva una stella,

Da una foglia di insalata.

C e una lumaca,

Che da una foglia di betulla,

Ha ricavato un amaca,

E sovente vi si culla.

C e un maggiolino,

Dal verde riflesso,

Molto birichino,

Fissato un po' col sesso.

C e anche uno scarabeo,

È una tale distinto,

Mi par si chiami Leo,

È un anarchico convinto.

In questa mia stanza,

Ci sono mille e mille sogni,

Si nutre di speranza,

S alimenta di bisogni .

E quando il giorno finisce,

Si va tutti in tribuna,

Ed insieme ci si stupisce,

Nell osservar la luna

F

Son stato scortese,

Ed anche villano,

Mandami a quel paese,

E da te m allontanò.

Non farò piu domande,

Se ami l arcobaleno,

Se sei piccola o grande,

Se è dolce il tuo seno.

Il mio labbro sporgo,

Profuma di arancia,

E in scusa ti porgo,

Un bacio sulla guancia .

F

Se i miei pensieri,

Fossero d argento,

E i miei desideri volassero nel vento.

Allor rubate gli direi,

un fiocco all arcobaleno,

E volate poi da lei,

Per posarglielo sul seno.

Piccolo Fiore,

Spuntato nel bosco,

Coi petali d un colore,

Che ancora non conosco.

Sei sbocciata nel vento,

E il sol t accarezza,

Con un circolari movimento,

Colmo d estasica dolcezza

F

Se i miei pensieri,

Fossero d argento,

E i miei desideri volassero nel vento.

Allor rubate gli direi,

un fiocco all arcobaleno,

E volate poi da lei,

Per posarglielo sul seno.

Piccolo Fiore,

Spuntato nel bosco,

Coi petali d un colore,

Che ancora non conosco.

Sei sbocciata nel vento,

E il sol t accarezza,

Con un circolari movimento,

Colmo d estasica dolcezza

F

: Eri adagiata,

Su d un letto di rose,

Dalle mie dita carezzata,

E dalle mie labbra golose.

Eri sdraiata,

tra lenzuola di lino,

Al mio corpo adagiata,

Come fossi un bambino.

Fiori e farfalle,

Ci sono nel bosco,

Nella verde valle,

Ma io ti conosco.

Sei quella gazzella,

Che corre veloce,

Sei quella stella,

Che brilla sul noce.

F

Abbracciami stretto,

Non vedi son qui,

Sopra al tuo petto,

Piu Forte sì.

Così accucciato,

Sopra al tuo seno,

Morbido e vellutato,

Mi rassereno.

 A volte ti chiamo,

Solamente x nome,

Altre volte ti amo,

Fra diesis e biscrome.

Tra chiavi di violino,

Danzi e volteggi,

Sulla strada del destino,

A un incrocio passeggi.

Poi rimani seduta,

E non sai dove andare,

E a tua insaputa,

Sei un onda del mare.

F

Coprendo la tua rosa,

Di baci e di carezze,

Nello schiudersi rigogliosa,

Avrà tutte me mie carezze.

Allora diverrai rifugio,

Stretto e delicato,

Per la mia spada rifugio,

E dolce mare salato.

Rondinella,

Che voli nel cielo,

Dimmi quale stella,

È tra i rami del melo.

Io vedo Orione,

E la Stella Polare,

In un abbraccio di passione,

E il desiderio di amare.

F

 Forse che si,

Forse che no,

Lei disse così,

Anzicheno.

Perdinci quando,

Secondo che,

Arzigogolando.

Chiedendosi se.

Può essere ma,

Come se no,

Di certo chissà,

Sicuro Ohibò.

 Luccicanti stelle,

Nel buio della notte,

Baci a catinelle,

Dalle mie labbra ghiotte.

Dalla mia bocca lieve,

Sulla tua pelle vellutata,

Suggendo un fiocco di neve

dalla tua rosa appena sbocciata

F

Forse che si,

Forse che no,

Lei disse così,

Anzicheno.

Perdinci quando,

Secondo che,

Arzigogolando.

Chiedendosi se.

Può essere ma,

Come se no,

Di certo chissà,

Sicuro Ohibò.

 Luccicanti stelle,

Nel buio della notte,

Baci a catinelle,

Dalle mie labbra ghiotte.

Dalla mia bocca lieve,

Sulla tua pelle vellutata,

Suggendo un fiocco di neve

dalla tua rosa appena sbocciata

F

Il poeta,

Per sua natura,

È un ruffiano,

Da paura.

Vede il bello,

In ogni cosa,

Non vede la spina,

E guarda la rosa.

Non prende l ombrello,

Anche se piove,

E se poggia il cappello,

Non si ricorda mai dove.

Il poeta,

È birichino,

Gli piace la gatta,

Del vicino.

La vorrebbe,

Fare giocare,

Fargli le fusa,

E accarezzare.

E a volte ritorna,

Tutto graffiato,

E con in volto,.

Un sorriso stampato.

F

Tu dimmi la luna,

In cielo che fa,

Cerca la fortuna,

E la felicità.

Gira e rigira,

Attorno alla Terra,

L amor poco rimira,

Così tanta è la guerra.

Vede le bombe

Le mine i cannoni,

Poche colombe,

Molte distruzioni.

L odio la violenza,

La morte non perdona,

Ci mancava la presenza,

Del virus corona.

E gira e rigira, 

Nel silenzio spaziale,

Guarda la terra e sospira,

Nel buio ancestrale.

F

Forse se solo,

Un fiore di passaggio,

Che fiorisce ad aprile,

E sboccia a maggio.

Forse sei solo,

Una nota di violino,

Sentita per caso,

Nel mio cammino.

Forse sei solo,

Un dolce pensiero,

Col quale consolo,

Il mio sentiero.

Graziosa Farfalla,

Che vola sui prati,

Chi danza chi balla,

Nei giardini soleggiati.

Forse un amore,

O un sentimento,

O forse un fiore,

Od un fiocco di vento.

F

Ci son gemme d aprile ,

E fiori di maggio,

E un sole  gentile,

Che infonde coraggio.

Ognuno coi suoi ricordi,

Con le proprie rimembranze,

Ed ai divieti sordi,

Sono spesso le speranze.

Continuano a volteggiare,

Come luccicanti stelle,

Labbra rosse da baciare,

E brividi sulla pelle.

Non son forse le speranze,

Che con passi delicati,

Iniziano le danze,

Nei cuori innamorati.

E per quei fortunati cuori,

La vita è così bella,

Si emozionano per i fiori,

Od il volo di una coccinella.

F

Io a te ci tengo,

Te a me ci tieni,

Ma io non t appartengo,

E te non m appartieni.

Siamo figli delle stelle,

Abitiam le stesse scuole,

E con le nostre idee monelle,

Adoriamo i raggi del sole.