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F

Con le sue dita,

Sulla tumida Rosa.

In cerca della vita,

Della linfa rigogliosa .

Del supremo piacere,

Dell intimo spasmo,

Del turgido godere,

Al giungere dell' orgasmo.

Le fantasie delle farfalle,

Non si sono mai interrotte,

Come gli echi della valle,

E le luci della Notte.

È profonda la laguna,

Dove soffia forte il vento,

Mentre in cielo la luna,

Illumina l intero firmamento.

F

Quello dello specchio,

Di certo non son io,

È un giovane vecchio,

Smarrito nell' oblio.

Quelle righe di espressione,

Quel biancore tra i capelli,

Quegli occhi senz emozione,

Una volta così belli.

Con le zampe di gallina,

E il mio timido panciotto,

Lentamente vo in cucina,

A mangiar un altro biscotto.

F

Brutto specchio farabutto,

T ho pagato tanto caro,

E invece di farmi bello mi fai brutto,

E pure di sorrisi avaro.

Io son sempre sorridente,

E non m appartiene quel panciotto,

Ho uno sguardo seducente,

E non come un fessacchiotto.

Brutto specchio farabutto,

Ma che dici che ho il panzone,

Io ho un fisico asciutto,

Da competizione.

E quella stempiatura,

Ma se solo ieri avevo il codino.

Non questa rada capigliatura,

Che a malapena copre il coppino.

Specchio specchio malandrino,

Or che fai una risata,

Una riverenza e poi un inchino,

E mi dici Buona Serata

F

Quanti fiori,

Bagnati di rugiada,

Di mille colori,

Si vedono dalla strada.

C è l azzurro del cielo,

Il blu del mare,

Il bianco del velo,

Della donna da amare.

C e il rosa della timidezza,

Il rosso della passione,

Il turchese della dolcezza,

Il blu e l arancione.

Quanti fiori,

Bagnati di rugiada,

Di mille colori,

Si vedono dalla strada.

F

Forza e coraggio,

Che siamo di passaggio,

Come il sole che splende,

E alla notte a arrende.

Come fiocchi di vento,

Come note di strumento,

Come il sorriso,

Od il fiordaliso .

Come il profumo d una rosa,

Attraente e misteriosa,

Come il canto d una fanciulla,

E il dondolio d una culla.

Come l infrangersi delle onde,

Come le frasi profonde,

Finché non si comprende,

Che nella vita dipende.

F

F

 Dai vieni qua,

Iniziamo a ballare,

La danza della libertà,

Navigando sul mare.

Siamo solo conchiglie,

Che il destino nasconde,

Tra stupori e meraviglie,

Atolli, coralli e onde.

Dolce Farfalla,

Che voli nel vento,

Chi danza chi balla,

Tra le spighe di frumento.

Sarà forse una strega,

Che viene da lontano,

O una fata che dispiega,

Le sue ali al grano.

F

T ho vista sbocciare,

Come una rosa,

E di passione profumare,

La notte misteriosa.

Ed eri farfalla,

Variopinta e bella,

Una strega che balla,

E una fata su una stella.

 Lungo il pendio della valle,

D un tempo lontano,

Tra i fiori e le farfalle,

C e un campo di grano.

E nella vicinanze,

L allegro scampanellio,

Dei ricordi e delle speranze,

Profumate d infanzia ed oblio.

F

 E se a volte mi dici,

Che il tempo che passa,

Rende infelici,

E l umore abbassa.

Allora ti rispondo,

Che ad esser sincero,

A volte mi nascondo,

Dietro a un velo di mistero.

 Io non t appartengo,

Tu non m appartieni,

Anche se ad abbracciarti vengo,

E ad avvolgere i tuoi seni.

Siamo note nel vento,

Entrate dalla finestra,

Un unico solo strumento,

Di una grande orchestra.

F

Ho un desiderio,

Fatto di farina,

Un bianco refrigerio,

Di sale di cucina.

Per dare una frittella,

Di fiori di zucca,

Nel cielo a una stella,

Che con la ombretto si trucca.

Non voglio nulla,.

Non pretendo niente,

Solo d una fanciulla,

Il viso sorridente.

Poiché in questo mondo,

Siamo dei fiori,

E non ti nascondo,

I miei colori.

L azzurro del cielo,

Il blu del mare,

Il bianco del velo,

Della donna d amare.

Non voglio nulla,.

Non pretendo niente,

Solo d una fanciulla,

Il viso sorridente.

Poiché in questo mondo,

Siamo dei fiori,

E non ti nascondo,

I miei colori.

Il verde del prato,

Il bianco della farina,

Il rossor che ha colorato,

Le tue guance stamattina.

F

 Come note danzanti,

Fresche Di primavera,

Come luci brillanti,

Sul far della sera.

Son stelle del cielo,

O lucciole del giardino,

Di rugiada un velo,

Si copre il gelsomino.

Dolce signora,

Dai morbidi seni,

Che il mio sogno colora,

Con batuffoli di arcobaleni.

Ti faccio richiesta,

D un bacio soltanto,

Per i miei sensi in festa,

Per onorar questo canto.

F

Hai gli occhi tristi,

E le labbra sorridenti,

Fieri e altruisti,

I tuoi movimenti.

Danzi leggera,

Con ali di farfalla,

E il mio animo spera,

S infuoca, traballa.

 Bambine bambini,

Venite veniteu,

I burattini

han gli occhi smarriti.

Voglion giocare,

I giochi del mondo,

Ed insieme danzare,

Un nuovo girotondo.

F

 Son magici momenti,

Quelli che mi doni,

Con leggeri movimenti

Un sorriso e t abbandoni.

Tra le musiche e le danze,

Non pensavo che la poeia,

Abitasse queste stanze,

Cariche di nostalgia.

 Quanti baci,

Ti darei,

Se i tuoi occhi,

Fossero i miei.

Te ne darei,

Almeno tre,

Per avvicinarti,

A me

F

 Cerco nel vento

Una Nota smarrita,

Dallo strumento,

Lontano dalle dita.

Cerco il riflesso,

D un po' d emozione,

Che mi lasci perplesso,

Un bacio di passione.

 T ho visto china,

Sul bordo del lago,

Osservare la collina

Con sguardo vago.

Ed eri una fanciulla,

Dai mille pensieri,

Come la culla,

Dei miei desideri.