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Eccoli i weekend che aspettavo da tanto, sole caldo ma non torrido, le spiaggie che tornano a popolarsi, gli amici "estivi" che rispuntano come i funghi dopo una pioggia autunnale. Non ho osato mettermi in costume, è ancora troppo presto e ho bisogno di una settimana di training psicologico per convincermi che uomo panzuto è bello; lo sento dire sempre più spesso, ma continuo a invidiare quei bei fisici scolpiti, e considerato che il mio scalpello si chiama "cappelletto al ragù" ho deciso di credere a coloro che inneggiano alle rotondità addominali come ineluttabile segno di fascino. L'avvio della stagione estiva necessita di inaugurazioni ufficiali. Ieri ho consumato il primo dei riti obbligatori (e in quanto tale ho DOVUTO prendervi parte), e cioè la riapertura stagionale del mio ristorantino preferito, quello per intenderci dove sbafo quintali di spiedini di seppie ogni weekend. E' stata una prova dura e dolorosa che ha richiesto sforzi notevoli ed enorme spirito di abnegazione, ma alla fine ce l'ho fatta! (in 3 minuti ho polverizzato 5 spiedini di seppie, tanto che il cameriere, che ormai mi conosce da anni e anni, ha pensato che li avessi nascosti da qualche parte). Il secondo rito è la riapertura del mio stabilimento balneare preferito, il coco loco , riapertura che avverrà Sabato prossimo, e allora rivedrò sfilare bei fisici asciutti e palestrati, migliaia di racchettoni da beach-tennis (chi non lo pratica a Marina di Ravenna è una sorta di cacchina, e dunque il comandante è una cacchina!! Alcuni se lo portano appresso anche se non giocano da 15 anni, ma si sa, lo spirito di aggregazione ne risentirebbe parecchio), donne già abbronzatissime (residui di weekend in montagna?? Settimanina a Sharm? Naaa, centro abbrozatura e fitness Life Planet!!), briscolone in 5 sotto le capannine del bar, e piadina con salsiccia al Coco Grill. E in tutto il viavai di bella gente, il gruppo alternativo... quello di Benny, io e altri che al mantenimento della pancia abbiamo dedicato una vita intera con sessioni di cappelletti, mascarpone e braciole alla griglia; noi siamo gli alternativi!!!!

Rimane l'ultimo rito da sciogliere.... lavare lo scooter e pregare che ancora per una stagione riesca a portarmi su e giù per i 28 km che mi separano dal mare; quest'anno temo che la buona volontà possa fare poco, meglio un cero e un abbondante toccata nelle zone intime, anche la provvidenza ha i suoi limiti!!

Ci si interroga spesso sulle relazioni umane e sentimentali e ognuno, me compreso, da per scontato molti aspetti di un rapporto sentimentale; poi ti trovi a parlare con un amica e ancora con un amico e cominci a farti domande su ciò che fa scattare la scintilla affinchè due persone inizino un percorso di vita insieme; ti chiedi come mai una persona squisita come Ben sia tuttora single nonostante l'enorme potenziale umano che alberga in lui, nonostante l'immensa generosità e altruismo che da sempre fa di lui un amico prezioso, nonostante a pelle ti trasmetta quella solidità e affidabilità che ormai sono merce sempre più rara tra due fidanzati (passatemi il termine un po' demodè). Poi parli con M. un'amica da poco conosciuta e che un po' alla volta scopri essere travolgente (quasi logorroica, ma sempre piacevole), simpatica e piena di energia, senza togliere che è pure carina.

Chiedersi perchè essi siano tuttora single è legittimo e le uniche risposte che so darmi è che l'affidabilità, la simpatia, il potenziale sentimentale ultimamente sono doti assai trascurabili; in un rapporto, a torto o a ragione, si va a cercare l'imput del brivido, della diversità, e un po' di sana trasgressione; qualcosa che ti faccia provare scosse lungo la spina dorsale e farfalle nello stomaco. La ricerca costante di quel principe azzurro (o principessa) che sappia amalgamare in se tutti quegli aspetti che rendono un rapporto speciale.

Purtroppo a volte la ricerca (o l'attesa) del principe si rivela lunga e spesso infruttuosa, oppure ci si rende semplicemente conto che chi ci faceva sentire così elettrizzati e innamorati, poi alla prima occasione o al primo cambio di stagione si lasciano trascinare dai venti di tramontana e ci si ritrova con un bellissimo bagaglio di ricordi ma col culo per terra.

E' vero, questa è una questione sulla quale si potrebbe dibattere per una vita intera anche se dentro me la risposta è semplice e chiara. Più di una volta ho barattato la sicurezza di un rapporto maturo ma senza previsione di brividi con una singletudine alla ricerca del nuovo e dell'ignoto, ma poi non mi sono mai lamentato dell'altrui inaffidabilità.

E' altrettanto vero però che chi avrà la fortuna di imbattersi sentimentalmente con Ben e M. saranno persone moooolto fortunate e se ne renderanno conto.

Stamane la sveglia, sempre più impietosa, mi ha ricordato che anche oggi si deve galoppare, e anche in fretta; ma alle 7.00 mi sono ritrovato catapultato negli anfratti del mio animo letterario. Il primo pensiero è infatti andato al primo coro dell'Adelchi che alla tenerissima età di 13 anni imparai a memoria per compiacere la mia allora prof. di Italiano che veneravo dal più profondo. Mi sono sovvenute le ultime parole della prima strofa "intende l'orecchio, solleva la testa, percosso da novo crescente rumor"; già... peccato che il crescente rumor non fosse quello dei cavalieri Franchi venuti a liberare gli Italici dall'oppressione Longobarda, ma l'incalzare violento del temporale che risuonava sinistro sul mio tetto. Oddioooooo, la tuta da sci dell'Austrian Ski Team che avevo steso ieri pomeriggio al sole!!!! Ecco il nobile cuore letterario che si trasforma nell'ancor più nobile animo di un camionista di Istanbul. Qualche settimana fa avevano mobilitato la protezione civile per il pericolo siccità.... mi sento di dire in tutta coscienza che l'allerta è rientrata.

La cosa che più mi spaventa è che dalle 08.00 di stamattina ho in testa la canzoncina "2 elefanti si dondolavano sopra il filo di una ragnatela e trovando la cosa interessante, andarono a chiamare un altro elefante; 3 elefanti si dondolavano.....etc". AIUTATEMI!!!!!!

E' finalmente arrivata la Primavera, e con essa ecco i pollini volteggiare leggiadri nell'aere..... pollini? Leggiadri?? Ecco che comincio ad avere le allucinazioni!! Fa ancora un freddo becco e nell'aere volteggiano non molto leggiadre le gocce di pioggia; in entrambi i casi il risultato non cambia... il Comandante è ridotto come uno straccetto da spolverare i mobili. Sguardo pallato, perlinatura gelata in fronte, miraggi!!! Chi mi sente respirare (direi piuttosto "rantolare") pensa che io esca direttamente dagli studi di Cinecittà dove si sta girando un film di Dario Argento, dove io sono il protagonista, maniaco e asmatico. Sto facendo la fortuna degli extracomunitari che stanno nei grandi parcheggi e vendono confezioni famiglia di fazzolettini Cherr (quelli che praticamente sono a velo monostrato); ormai ne faccio uso smodato e temo di entrare in un altro tunnel senza via d'uscita, dopo quello ormai recidivo delle Mentos. Persino Bijou si è rifiutata di dormire attaccata a me, come fa ormai dalla sua nascita.

Unica nota positiva è stata la partita dell'Italia ieri sera; al secondo goal di Toni ho festeggiato con una doppia soffiata di naso e triplo starnuto (quasi carpiato), dopodiche esausto dalla tensione agonistica e dalla produzione smodata di muco, mi sono fiondato nel letto.

E' primaveraaaaaaaaa svegliatevi bambineeeeeee!!!!!!

Pronti??? Viaaaaa!!!!!!! Ecco l'ennesimo incontro conviviale con i favolosi bloggers (i fedelissimi - o quasi); è un po' come una droga, ogni tanto ti devi fare la dose, tanto lo spacciatore è sempre fornitissimo e non rischi di rimanere in astinenza. Destinazione.... lago d'Iseo, che non è davvero niente male, pieno di paesini interessanti ai bordi di esso, e con un isolotto all'interno del lago che a quanto si vocifera (Speculare docet) è il più grande in Europa (non ricordo se si sia sbilanciata con un "più grande al mondo"!!), ma che a causa del tempo tiranno e del sovraffollamento di parcheggi domenicale, non siamo riusciti a visitare. Si è pranzato in un agriturismo (se non erro "Fontanì") che molto presumibilmente deve avere cambiato da poco gestione; servizio lento, prezzi non esattamente popolari o non proporzionati a ciò che si mangia e qualità del cibo..... altalenante; a me è piaciuto tutto quello che ho mangiato, d'altronde IO non mi affido al menù completo della casa....IO, e forse mangerò un po' più tardi degli altri, ma finisco prima...IO, e mangio meglio....IO (questa era per il Ric, che si vantava di mangiare prima di noi!!). Considerato che è stato l'ultimo pranzo in cui non ho badato a ciò che ingurgitavo mi ritengo soddisfatto; già, perchè da oggi si comincia con l'alimentazione a regime un po' più controllato, dove bisogna iniziare a guardare agli ingredienti di ciò che si mangia. E' chiaro che qualche volta ci si può lasciare andare, anche perchè andare alle Aie (regno del cappelletto al ragù) e mangiare bilanciato è un po' come se Keyra Kneightly mi implorasse di uscire con lei e io le rifiutassi dicendo che devo andare a Messa.

Pranzo a parte, la compagnia è sempre delle più piacevoli, ognuno col proprio fardello di problemi che però cerca di lasciare alle spalle per una giornata. Gli argomenti sono spesso ripetitivi (no no no, non è quello che pensate!!) ma si sa.. col comandante e Ric si rischia sempre di ricadere nel tunnel!! A fine pranzo c'è stato un ricambio, purtroppo le amiche Bergamasche (LaSimo e laFede e la rispettiva scollatura!!)) ci hanno dovuto abbandonare, ma con enorme sorpresa siamo stati raggiunti da Orwell che è sempre una compagnia preziosa, peccato che però la sua sia stata una sofferenza atroce ogni qualvolta un mezzo a due ruote transitasse nel raggio di 2 km (la sua moto è ancora in stato comatoso cronico). Vista l'impossibilità di parcheggio nelle zone più pittoresche del lago, ci siamo diretti in un ridente (ho detto ridente????) paesino che si affaccia sulle acque, paesino il cui nome è MARONE (e ne abbiamo compreso immediatamente l'origine). Quando per caso incontravi un essere umano al di sopra dei 14 anni ti veniva da abbracciarlo tanta era la sorpresa di vederlo. Alla fine, come è solito dire un amico che purtroppo non è potuto intervenire, mincaga!!! L'importante è la compagnia, quella non ha prezzo e ripaga di tanti piccoli imprevisti occorsi.

Grazie ancora a Speculare per essersi sbattuta nell'organizzazione e grazie a tutti voi che siete intervenuti, è stata per l'ennesima volta una gran bella giornata!!

Qualche tempo fa, nemmeno troppo invero, quando il comandante ancora non era "il comandante" ma un piccolo cagnolino alla quale venne data una bastonata inaspettata, decisi (in verità non è stata certo una scelta voluta) di indossare un impermeabile di ottima fattura, qualcosa che non lasciasse trapelare nulla al mio interno e che mi proteggesse da attacchi esterni e che salvaguardasse il mio IO, allora piuttosto fragile. Da allora pochi dolori e delusioni sono permeati, tutto o quasi mi è scivolato addosso senza turbare eccessivamente la mia tranquillità, costruita forse con compromessi fatti con me stesso. Ho inibito il lato romantico che fino ad allora aveva quasi rasentato l'infantilismo, ho perso per strada un po' dell'"umanità" che rende la persona speciale ai propri occhi e a quelli degli altri. Mi commuovo ancora se qualcosa mi tocca l'anima, ma riesco sempre a tornare a casa e chiudere la porta, e con essa tutto ciò che mi turba.

Capita però a volte che qualcosa non riesca a scivolarti via e si aggrappi alla tua anima fino a che non ti entra dentro; tristezza, frustrazione, e con essa anche solidarietà, appoggio e infinito affetto. Non sto benissimo, sono triste e malinconico, ma allo stesso tempo mi sento più vivo. Difficile davvero spiegare questo stato d'animo.

Indosso di nuovo la maschera di clown... e sorrido un po' 

We've been to hell and back again
Through it all you're always my best friend

Che bel giorno il Venerdì!! Dopo lungo peregrinare per lo Stivale (in verità anche anche nel Polpaccio), finalmente mi concedo un fine settimana in Romagna; d'altronde in montagna rischierei di trovare solo immense distese di prati in fiore, persino ad Aosta i mandorli sono fioriti (prevedo una primavera uggiosa e un estate sfigatissima, le stagioni si stanno capovolgendo del tutto). E' un periodo di attesa in molti campi; attesa che in carrozzeria arrivi il paraurti nuovo per la mia paperetta, che alla concessionaria arrivi il necessaire per l'attivazione dell'ipod in macchina, attesa che il mio cellulare in riparazione (dal 11 Gennaio e mi è arrivato il preventivo di riparazione solo stamattina) sia pronto, attesa di andare dal nutrizionista che fa miracoli (così mi hanno detto) per sapere se riuscirà a mettermi in carreggiata per una corretta alimentazione (sto lievitando come un panettone); attesa che la mia band riprenda quota e si ricominci a suonare un po' in giro; il batterista nuovo sembra molto motivato, giovane ed entusiasta del nostro programma (che sia la volta buona??), e poi c'è sempre il progetto di cominciare a fare qualche serata nel bar del nostro bassista e trasmetterlo in streaming via Internet live (con qualche secondo di differita) visibile sul sito Web del bar www.kovic.it  E' tutto in fase di costruzione e lo stiamo testando grazie ad amici che si sono prestati, ma contiamo che tutto sia pronto al più presto. Il comandante live prossimamente sui Vs. schermi!!

Ricordate qualche post fa quando la mia paperetta veniva orribilmente deturpata mentre era parcheggiata nel mio cortile?? Ebbene stamattina gli operai che mi stanno montando la caldaia, con un furgone hanno deturpato di nuovo la paperetta nello stesso punto mentre si trovava parcheggiata esattamente nella stessa posizione. E' chiaro che devo togliere la calamita dal mio paraurti posteriore, altrimenti la paperetta non arriva a fine 2007.

SI ACCETTANO SANTINI PROTETTIVI ANCHE VIA E-MAIL

Ieri, seconda notte all'agghiaccio!! Ho sognato di essere Roald Amudsen che con il fido Sasha sfidava i ghiacci dell'Antartide. Lunghe distese di ghiaccio e neve solcate dalla slitta che senza tregua avanzava verso l'agoniata meta, e alla fine ecco piantare la bandiera della Romagna a suggello dell'impresa, in barba a Scott che arriverà solo tra un mese. Poi il risveglio e il primo pensiero è stato: "Etciùùùùù!!!!!" Mi sono guardato attorno e ho capito che ero ancora dentro il mio gelido igloo con Bijou che più che un gatto mi appariva come un fantastico pinguino. Oggi dovrebbero montarmi la caldaia nuova; eh si, perchè questa notte vorrei sognare una fantastica vacanza nella spiaggia di Malibù con Pamela Anderson chi viene a soccorrermi!!! Eeeeetciùùùùù!!!!

E rieccomi qui in ufficio dopo uno splendido weekend di sole e di neve; weekend splendido, ma anche faticoso, vissuto sempre di corsa nello spirito dello sci no-limit; il che significa sveglia molto presto di mattina, colazione rapida in appartamento, vestizione lampo a mo' di Fantozzi, che se per caso ti si fosse rotto un laccetto delle scarpe o ti si fosse incagliata la chiusura a cerniera della tuta, saresti rimasto irrimediabilmente indietro creando un caso nazionale. Sci in spalla, bastoncini alla mano verso le sciovie e poi... tutti in pista a ghermire la neve con spirito sportivo quasi agonistico. La pausa pranzo delle 13.00, solitamente un rito da consumarsi mooooolto lentamente, è stata invece fulminea a causa della pressante voglia di sciare, coadiuvata molto da una sorta di odiosa happy hour di una radio locale che ha inscenato la solita burattinata di baita al ritmo di "su le maniiiiiiiiiii, che questa è la musica che ballerete stasera alla Zangola!!!!!" con un gruppo di sparute fighette 20enni lampadate e vestite da sera che ballava sui tavoli (stipendiate ovviamente dalla Zangola). La sera abbiamo cenato in un rifugio sulle piste, portati da un gatto delle nevi di proprietà del rifugio stesso e come al solito mi sono abbuffato senza alcun ritegno. La domenica di nuovo col tour de force sulle piste, poi appartamento a fare pulizie e le valigie e subito siamo partiti per tornare, il tutto senza prendere fiato. Alle 22 di ieri sera sono crollato miseramente sul letto esanime ma felice; un weekend da ricordare per il sole, per la neve e per la splendida compagnia, sempre allegra e costantemente brillante.

Prendendo spunto dalla simpaticissima Ausdauer, voglio anche io mettere nero su bianco la mia prima esperienza, ma non quella di un bacio, la mia prima vera volta!! Qualche buontempona (conoscendo a grandi linee questo episodio), mi ha allegramente detto che bastano due righe (se ti prendo!!!!!), e come non darle torto, ma chiaramente c'è l'antefatto e il dopofatto.

Kamperland - Zeeland (NL) Agosto 1985; l'ambientazione è un campeggio specificatamente per famiglie, ma con un ampio settore dedicato ai giovani dell'età che avevo a quei tempi. Arrivati al campeggio, io e altri sette amici su un pulmino usato e piuttosto scassato, ci rendemmo subito conto di essere al cospetto di un vero e proprio "trombodromo"!!! Eravamo gli unici Italiani in campeggio (non era ancora il tempo delle grandi migrazioni di giovani Italici al Nord) e dunque visti come una rara specie aliena. La tenda, come indicato in figura, era di rapido montaggio senza picchetti; 3 ore e 20 minuti sotto un sole bastardo e sotto il ghigno di un teppistello di 12 anni (di seguito nominato Goicoexea, per la capacità di frantumare - oltre che i maroni - le caviglie durante le partite di calcio organizzate al camp). Ultimato il rapido montaggio si fa una passeggiata per le stradine del camping e ci si rende conto che da ogni tenda sbucava una giovane virgulta che ci piantava gli occhi addosso; capirete che per uno sfigato paesano come me cha ai tempi se incontrava una ragazza per strada era fortunato se questa non gli dava uno gomitata sul pomo d'adamo, il fatto di essere ammirato provocava una certa eccitazione. Si va dunque al bazar a fare spese; primo acquisto, ci siamo detti, dev'essere una scatola di contraccettivi, e allora si fa avanti quello che tra tutti sa l'Inglese (allora ero già bravino, ma alcuni termini ancora mi sfuggivano), sotto voce chiedo alla ragazza "do you have profilattics (ahahahahaha profilattics!! ahahah) e lei mi guarda basita, le ripeto la domanda con voce sempre più sommessa, stessa reazione, allora le chiedo "those things you put around the intimate part of your body when you make love";  "ahhhhh CONDOMS!!!" urlò lei con voce stridula e potente; ebbi l'impressione che l'eco di quell'urlo fosse arrivato fino a Bruxelles in Belgio e diventai piccolissimo (per uno che è un metro e 85 non è facile!!). I giorni si susseguivano tra spaghettate di 3 ore e mezza (avevamo un fornellino che faceva angoscia), tra serate in discoteca, tra stitichezza (sono arrivato a 8 giorni!!!), e tra baci a fiume con diverse ragazze. Un paradiso, ma ancora ero verginello e dunque impacciato quando era ora di arrivare a quel punto.

 Una sera trovai una tale Helen Smit (senza l'acca), con la quale avevo scambiato poche sporadiche chiacchiere i giorni precedenti, e ridendo la invitai nella mia tenda a bere una birra, certo di subire un bel 2 di picche; lei con molta nonchalance accettò, e io basito la presi per mano e la condussi al luogo del misfatto; non tirai nemmeno fuori la birra e cominciammo a baciarci avidamente; ero completamente  fuori dal mondo, mi sembrava di volare e così ci togliemmo gli indumenti; i nostri corpi all'interno della tenda e parte delle gambe fuori (nella nostra tenda c'era un casino che poi documentammo con foto, quasi non si entrava). Tirai fuori il condom e si consumò la prima tragedia, non sapevo da che parte di srotolava, secondi che sembravano un eternità e io che cominciavo a sudare freddo, ma ecco che voilà! il condom si srotola e io procedo; da quel momento al raggiungimento del primo sussulto di piacere passarono un altro paio di minuti, anche essi interminabili, per l'esatto collocamento dell'attrezzatura da riproduzione, dopodichè ecco finalmente salire il sangue alla testa per un brivido che sembrava non finire, e invece..... dai 20 ai 30 secondi, che con una stima del tutto sommaria posso quantificare in 24 secondi, poi........ il nulla!!! Con il nulla intendo la mancanza di una risposta allo stimolo per i successivi 2 giorni. Un record che fortunatamente non sono più riuscito ad eguagliare in seguito (e il cielo me ne scampi).

Come dire? E' stato un vero fulmine a ciel sereno o se vogliamo semplificare, un fulmine e basta. Non ho più rivisto Helen Smit (penso che cambiasse strada ogni qualvolta mi vedesse da lontano).

Ormai è arcinoto il fascino che la nebbia esercita su di me, l'ho già detto centinaia di volte. Quando si guida il discorso cambia, bisogna prestare più attenzione e avere quattro occhi, ma rimango comunque preso da questo strano fenomeno. Ahimè però..... a qualcuno la nebbia da fastidio al neurone-paramecio che solitario bazzica inutilmente all'interno della corteccia cerebrale. Nei giorni di nebbia vorrei tanto avere un'auto attrezzata a mo' di Bat-mobile con necessariamente un dispositivo che spara avanti quantità ragguardevoli di acido cloridrico alla massima concentrazione; questo per far si che io possa annientare in maniera totalitaria parte degli automobilisti che mi viaggiano davanti e parte di quelli che incrocio. Bisognerebbe fare un corso accellerato a parecchia gente sull'utilizzo dei dispositivi di illuminazione in caso di nebbia e in particolare:

1) I dispositivi fendinebbia posteriori vanno azionati SOLAMENTE nel caso in cui dietro alla propria auto non ci sia nessuno, in modo che se qualcuno arriva da dietro ma è ancora lontano possa distinguere l'ostacolo che si troverà di fronte di lì a poco. Se li si tiene azionati anche quando dietro hai una o più auto, il dispositivo perde di ogni utilità, e l'automobilista dietro perde la pazienza oltre che la vista!!! Se avete qualcuno dietro, SPEGNETELI!!!!!!!!!!

2) Se c'è nebbia fitta durante il giorno, il buon automobilista deve tenere comunque i fari accesi, ma non per vedere meglio la strada (come qualcuno pensa, e di conseguenza tiene spenti i fari), ma per far si che chi sopraggiunge in senso opposto possa capire con maggiore anticipo che sta incrociando un auto. Questo semplicissimo accorgimento oltre che aiutare gli altri, può salvare anche la propria vita. Quella frazione di secondo in più che si acquista nel vedere maggiore luce da chi ti viene incontro da un riferimento preciso a chi dal senso opposto aveva deciso di effettuare un sorpasso. Oggi pomeriggio alle 17,30 e dunque con già l'oscurità mista a nebbia, ho incrociato un furgoncino con tutti i fari spenti in una statale; avrei voluto prenderlo e immergergli la testa in un secchio di acqua gelata per vedere se si sveglia!!!!!

3) Il fatto che ci sia la nebbia con visibilità a 100 metri non può giustificare alcuno che vada ai 20 km orari con dietro una fila di 1 km. Se avete paura della nebbia lassciate la macchina a casa e fatevi accompagnare da chi ne ha meno. Viaggiare non è sempre obbligatorio!!

4) Oggi per ogni 5 auto incontrate ce n'erano 1 con un faro bruciato, 1 con i fari spenti e le altre 3 normali

E le bestemmie si sono sprecate a fiumi!!!