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Post n°281 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da fosco6
In teoria un Blog dovrebbe significare COMUNICAZIONE e CONDIVISIONE, una finestra personale aperta su Mondo e sugli esseri umani, un’ agorà virtuale, o un diario privato che diventa patrimonio pubblico su cui confrontare esperienze diverse, ma spesso il mezzo informatico viene usato in modo distorto e riduttivo, a volte improprio o truffaldino, a palese dimostrazione che la civiltà non regge spesso il passo con la tecnologia, ovvero si può essere incivili e culturalmente depressi anche nell’era dell’informatica. E’evidente che navigando per un mondo immenso come il Web, può capitare di confrontarsi con la vita di altre persone, di scoprire sensazioni nuove o antiche, di trovare una qualche affinità, una speciale sintonia, di riconoscere istintivamente anime simili, di provare sensazioni ed emozioni che forse erano dimenticate o in qualche caso mai vissute.
A volte serve come terapia, a volte è un utile confronto, a volte procura sensazioni ed emozioni che ci fanno volare sopra le nuvole, a volte è deludente, a volte è meschino, a volte è solo un gioco, a volte è sofferenza, in alcuni casi diventa una droga, in altri si sostituisce al mondo reale pericolosamente, in ogni caso è una esperienza non del tutto negativa, perché se si usa con un briciolo di buon senso può anche servire a crescere e maturare e magari a leggere meglio dentro di noi. So che naturalmente tante volte il Web è una fuga, una specie di ribellione, un modo per cercare di vincere la solitudine o la rabbia, la frustrazione o la malinconia, e so anche che se si butta il cuore al di là dello schermo, nei rari casi in cui non ci viene bistrattato, è poi una sofferenza atroce essere costretti a rimetterlo al suo posto.
C’è chi usa questo mezzo in modo leggero e superficiale, ma inoffensivo, o chi, come tanti mentecatti, gioca con i sentimenti delle persone. Purtroppo non c’è una scuola guida del Blog che ci consenta di navigare sicuri, ognuno deve farsi le ossa a sue spese, contando sul suo istinto, sul suo buon senso, sulla sua intelligenza, virtù purtroppo non sufficienti, se non accompagnate dall’esperienza (che però ha bisogno di tempo per produrre i suoi effetti benefici), a tutelarci dalle persone scorrette. Qui non è l'Eldorado, anzi grazie all'anonimato e alla mancanza di controllo sociale emergono in superficie più vizi che virtù, perversioni e deviazioni, furberie e menzogne, frustrazioni e disturbi vari, voyerismo e volgarità, improbabili DON GIOVANNI come improbabili GEISHE, seduttori da strapazzo e donne che si divertono a fare le intriganti, il tutto condito da un manto appiccicoso di stupidità e di finto buonismo. Fortuna che tra tanta marmaglia pian piano si riescono a trovare persone con le quali è piacevole dialogare, e per cui vale la pena rimanere ancora in questi spazi, quasi che le anime irradiassero onde speciali che prima o poi vengono captate e riconosciute da chi è al di là dello schermo. E del resto è importante il modo in cui ci si pone, perché per certi versi il nostro atteggiamento può servire da deterrente per le persone poco gradite o per gli impostori. Non è certo una regola matematica, ma l’esperienza mi dice che il più delle volte funziona, a meno che non sopraggiunga una INFATUAZIONE, perché allora salta ogni argine razionale, e si deve sperare solo di avere fortuna, visto che i miraggi e le delusioni sono all’ordine del giorno, come del resto i sogni che immancabilmente naufragano o diventano impossibili da realizzare, con le conseguenze dolorose che conosciamo, per averle spesso lette proprio nei blog, soprattutto femminili.
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