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Perché tu mi dici "Poeta"...Io non sono un poeta, io amo la vita semplice delle cose...

 

 

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C A R L O

Post n°53 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da fosco6
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Sto andando sempre più a ritroso nel tempo...e guardo a questo bambino di 7-8 anni, timido, impacciato, quasi spaventato, anche se ancora inconsapevole delle vicissitudini che attraverseranno la sua vita. 
Malattie, speranze, delusioni, amarezze, conflitti, presunti amori perduti o mai iniziati, passioni, gioie, dolori...e sul fondo il senso precario dell'esistenza, l'inadeguatezza verso un mondo così ingiusto, la voglia di lottare per cambiare le cose, gli ideali, l'incoscienza...la saggezza e la serenità come traguardi, mai raggiunti.
Quante stagioni si sono succedute, quanti colori hanno attraversato gli anni della tua vita, quante incomprensioni, quante debolezze e anche quanto coraggio in questo bambino minuto, fragile, delicato, ansioso, ma nello stesso tempo capace di impensabili prove di carattere, di eccezionale resistenza agli imprevisti della vita...guidato solo dalla tensione morale che aveva respirato attorno a lui e che aveva deciso di tenerla come guida per sempre...
Non hai avuto molto,  ma ti rimane l'orgoglio di aver conquistato quel poco che hai solo con le tue forze, rifiutando i compromessi che potevano cambiare il corso della tua storia, ma che non ti avrebbero fatto sentire mai più libero e che avrebbero quasi certamente innescato conflitti perenni con la tua coscienza.
Ci sono stati periodi burrascosi, cadute e deviazioni, ma seppure a fatica, la direzione non è stata mai smarrita...i tuoi sogni sono stati spesso infranti, tanti desideri sono stati umiliati, molte persone ti hanno deluso, molti affetti non sono stati ricambiati, le amicizie ti hanno spesso amareggiato, l'amore immaginato non si è mai veramente materializzato,  le tue sensazioni e le tue emozioni hanno fatto spesso tanta fatica ad uscire dal guscio, sicuramente  hai dato meno di quello che pensi, qualcuno forse ha sofferto per te, ma tu sai nel tuo cuore di non aver mai voluto far veramente del male a nessuno. Se è successo è probabilmente perchè le incomprensioni sono a volte inevitabili...e quando ritenevi di aver ragione molte volte non avevi ragione del tutto o addirittura avevi torto...Hai anche peccato di scarsa umiltà sicuramente..anche se in alcuni casi hai provato a ricucire gli strappi, ma quando il filo si rompe la comunicazione diventa confusa o del tutto incomprensibile...e chiedere scusa purtroppo non basta. Ciononostante credo che tu possa essere fiero di te e so che anche tuo padre se la morte prematura non gli avesse impedito di seguire la tua evoluzione, sarebbe stato contento di quel suo bambino, piccolo, tenero, insofferente, fragile apparentemente, ma con un carattere talmente forte da far invidia ad un gigante...
Stasera vorrei tornare a indossare i panni di quel bambino, di quel piccolo Carlo, con tutti i sogni ancora intatti, con tutte le speranze ancora integre...
Ti voglio bene, bambino, è grazie a te che io sono qui a rivivere la mia infanzia con questa nostalgia... è grazie a te che ho amato la vita, è grazie a te che ho superato le mille intemperie che hanno costellato la mia esistenza.
Se gli uomini ogni tanto tornassero bambini o almeno si ricordassero di esserlo stati, il Mondo probabilmente sarebbe infinitamente più bello.

 
 
 
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Un blog di: fosco6
Data di creazione: 30/04/2006
 

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