FOSCO

Ti ringrazio delle parole così dolci e delicate che hai scritto non solo per me ma anche per le altre persone che hanno avuto il piacere di leggere i tuoi meravigliosi pensieri nel precedente post a te dedicato...Approfitto inoltre delle tue considerazioni per chiarire meglio il mio pensiero al riguardo...So per certo che chi vorrebbe sentire una poesia scritta da me lo fa perché ovviamente ha fiducia e stima e mi reputa capace di scrivere anche poesie, in questo credo sopravvalutandomi, ma lo fa immagino anche perchè avrebbe piacere di leggere dei miei componimenti, frutto cioè dei mie pensieri, oltre che sentirli, e questo non può che gratificarmi. Premesso ciò mi permetto di osservare, prendendo spunto proprio da te, che io non posto solo (belle)poesie di vari autori generalmente molto conosciuti, ma le recito, appunto per cercare di comunicare le stesse emozioni che io ho sentito quando le ho lette, con la speranza di interpretare in qualche modo i sentimenti dell'autore...Questa operazione apparentemente semplice richiede molto tempo, perchè bisogna dosare i volumi e la musica di sottofondo e perchè occorrono molte letture prima di fornire una versione almeno decente, e per i guai tecnici in cui si incorre avendo strumenti dilettanteschi (solo gli accessori in dotazione al PC) e perchè non si riesce subito a entrare in sintonia con la lirica, e molto spesso basta una sola vocale letta male o una piccola impuntatura per rovinare tutto il lavoro. Ci sono poesie che ho dovuto rifare 10 o 20 volte (dopo averle lette ripetutamente anche prima di registrare) per poter dire a me stesso che forse il risultato poteva essere accettabile. In teatro è tutto più semplice, ci sono strumenti professionali che in qualche modo compensano qualche difetto, e soprattutto si deve pensare solo ed esclusivamente alla lettura e non al supporto tecnologico che viene invece seguito da un personale adeguato (tenuto anche conto che la presenza del pubblico aiuta a fornire una migliore prestazione che da soli in casa difficilmente si può raggiungere, per l'assenza appunto di quella particolare tensione e di quella speciale carica che il teatro riesce a dare, come se fosse proprio un valore aggiunto). Io non so se riesco a dare una interpretazone decorosa, ma so che cerco di fare del mio meglio e ringrazio allora te, Gelsy, e tutti gli altri, del vostro plauso sincero, perchè è il più bel dono che possiate farmi. Grazie di cuore...CARLO!