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Perché tu mi dici "Poeta"...Io non sono un poeta, io amo la vita semplice delle cose...

 

 

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Post n°281 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da fosco6

In teoria un Blog dovrebbe significare COMUNICAZIONE e CONDIVISIONE, una finestra personale aperta su Mondo e sugli esseri umani, un’ agorà virtuale, o un diario privato che diventa patrimonio pubblico su cui confrontare esperienze diverse, ma spesso il mezzo informatico viene usato in modo distorto e riduttivo, a volte improprio o truffaldino, a palese dimostrazione che la civiltà non regge spesso il passo con la tecnologia, ovvero si può essere incivili e culturalmente depressi anche nell’era dell’informatica.
Ci sono persone, poche per la verità,  con cui è però gradevole confrontarsi e instaurare un qualche dialogo, così ho voluto utilizzare un mio commento (un  po' rivisto e ampliato) postato in questi giorni sul blog di
http://spazio.libero.it/Whaite_Haze/, che spesso analizza sentimenti ed emozioni , ed in particolare alcune dolorose RINUNCE, per approfittare della pausa a cui mi ha costretto  l'influenza ed abbozzare una  riflessione su questo nostro spazio virtuale, dove a volte non è la paura di nuove esperienze che ci costringe a fare un passo indietro ma il timore di fare del male alle persone che ci sono vicine, che magari ci vogliono bene nonostante tutto.

E’evidente che navigando per un mondo immenso come il Web, può capitare di confrontarsi con la vita di altre persone, di scoprire sensazioni nuove o antiche, di trovare una qualche affinità, una speciale sintonia, di riconoscere istintivamente anime simili, di provare sensazioni ed emozioni che forse erano dimenticate o in qualche caso mai vissute.
Scremato tutto questo dalla magia del mezzo e dalla ipocrisia che lo percorre, rimangono comunque isole felici dove il nostro cuore trova nutrimento, dove il nostro spirito torna a vibrare, dove ci si accorge magari per la prima volta di essere
prigionieri di una vita che non ci appartiene o di un mondo che ci sta stretto, o che non corrisponde più alle nostre esigenze o aspettative, che mortifica i nostri sogni e la nostra fantasia, che comprime le nostre emozioni.
Il virtuale alimenta i nostri sogni, ma nel virtuale si nascondono anche molte suggestioni e insidie...al virtuale diamo a volte una importanza che purtroppo o per fortuna non ha, perché in fondo siamo noi che illuminiamo di colori questo mezzo, siamo noi che vestiamo le persone con cui ci confrontiamo,
con i nostri desideri, le nostre aspettative, le nostre speranze, le nostre illusioni….che spesso si trasformano in delusioni.

 


A volte serve come terapia, a volte è un utile confronto, a volte procura sensazioni ed emozioni che ci fanno volare sopra le nuvole, a volte è deludente, a volte è meschino, a volte è solo un gioco, a volte è sofferenza, in alcuni casi diventa una droga, in altri si sostituisce al mondo reale pericolosamente, in ogni caso è una esperienza non del tutto negativa, perché se si usa con un briciolo di buon senso può anche servire a crescere e maturare e magari a leggere meglio dentro di noi.
Non lo demonizzerei questo mondo, né lo esalterei, è sempre comunque una esperienza, che
a volte può aiutare a liberare l'anima, a dare spazio a sensazioni nascoste e compresse, a scoprire se stessi, a provare la gioia della condivisione e in certi casi anche di una qualche appartenenza quantunque dovesse rimanere solo virtuale.

So che naturalmente tante volte il Web è una fuga, una specie di ribellione, un modo per cercare di vincere la solitudine o la rabbia, la frustrazione o la malinconia, e so anche che se si butta il cuore al di là dello schermo, nei rari casi in cui non ci viene bistrattato, è poi una sofferenza atroce essere costretti a rimetterlo al suo posto.

 

C’è chi usa questo mezzo in modo leggero e superficiale, ma inoffensivo,  o chi, come tanti mentecatti, gioca con i sentimenti delle persone.

Purtroppo non c’è  una scuola guida del Blog che ci consenta di navigare sicuri, ognuno deve farsi le ossa a sue spese, contando sul suo istinto, sul suo buon senso, sulla sua intelligenza, virtù purtroppo non sufficienti, se non accompagnate dall’esperienza (che però ha bisogno di tempo per produrre i suoi effetti benefici), a tutelarci dalle persone scorrette.
Ma non è però mai il mezzo che rende una persona cattiva o inaffidabile, è sempre l'uso che se ne fa...L'importante credo sia, dopo un po' di tirocinio, riuscire a distinguere i diamanti o gli zirconi dai fondi di bottiglia, perché di PERSONE SPECIALI, come si usa dire qui, ce ne sono veramente poche,
mentre di impostori che confondono l’anima e  rubano il cuore ce ne sono molti.

Qui non è l'Eldorado, anzi grazie all'anonimato e alla mancanza di controllo sociale emergono in superficie più vizi che virtù, perversioni e deviazioni, furberie e menzogne, frustrazioni e disturbi vari, voyerismo e volgarità, improbabili DON GIOVANNI come improbabili GEISHE, seduttori da strapazzo e donne che si divertono a fare le intriganti, il tutto condito da un manto appiccicoso di stupidità e di finto buonismo.
Probabilmente la  solitudine che si percepisce in tanti scritti oscura spesso le nostre antenne, disorientate anche da una diffusa ipocrisia che sotterra anche le cose più
sincere, così che siamo costretti a fare i cani da tartufo per fare venire a galla il meglio di questo mondo virtuale, in caso contrario verrebbe solo voglia di abbandonarlo, perché sarebbe più quello che toglie di quello che dà.
Forse è difficile essere sinceri, specie quando ci si racconta, ma se non
utilizziamo questo luogo per essere noi stessi, è inutile fuggire dai condizionamenti e dalle falsità della vita reale. Riprodurre qui un mondo che non ci piace, anzi esasperando e ingigantendo addirittura i suoi aspetti negativi,  vuol dire rinunciare stupidamente alla grande occasione che ci offre la tecnologia per far venire finalmente a galla l’umanità che ci appartiene e che la vita quotidiana spesso impoverisce o sopprime.

Fortuna che tra tanta marmaglia pian piano si riescono a trovare persone con le quali è piacevole dialogare, e per cui vale la pena rimanere ancora in questi spazi, quasi che le anime irradiassero onde speciali che prima o poi vengono captate e riconosciute da chi è al di là dello schermo.

E  del resto è importante il modo in cui ci si pone, perché per certi versi il nostro atteggiamento può servire da deterrente per le persone poco gradite o per gli impostori.

Non è certo una regola matematica, ma l’esperienza mi dice che il più delle volte funziona,  a meno che non sopraggiunga una INFATUAZIONE, perché allora salta ogni argine razionale, e si deve sperare solo di avere fortuna, visto che i miraggi e le delusioni sono all’ordine del giorno, come del resto i sogni che immancabilmente naufragano o diventano impossibili da realizzare, con le conseguenze dolorose che conosciamo, per averle spesso lette proprio nei blog, soprattutto femminili.

 
Rispondi al commento:
fosco6
fosco6 il 04/02/14 alle 20:08 via WEB
Io so veramente di non essere un Poeta (non è un modo di dire)...."io so (sempre citando Corazzini)che per esser detto Poeta conviene vivere ben altra vita....".
Non ho bisogno di apparire strano o di fare cose strane e/o eclatanti, né di scrivere usando parole pescate nel vasto dizionario della cultura, né di digitare pensieri ai più incomprensibili per essere accolto nel mondo degli intellettuali (che peraltro non amo particolarmente)...Io desidero scrivere in modo semplice, senza particolari artifizi, perché vorrei che il mio pensiero fosse il più possibile vicino a quanto vado scrivendo, e che tutti, ma proprio tutti, anche un bambino, possa riuscire a capirmi. Naturalmente non sempre ci riesco, ma mi consolo pensando che farsi capire con le parole sia molto più difficile che con le stesse parole nascondersi.
Quindi non sono un poeta, né uno che pensa di esserlo, anche perché a volte i cosiddetti poeti, specialmente quelli che si credono tali, sono così permalosi che rischiano di diventare molto antipatici:-)))).
Sono qui per dialogare e se possibile per condividere pensieri ed emozioni, e se anche ci riuscissi per una infinitesima parte questo mi farebbe già contento.
I pochi nick che mi frequentano sono persone per bene, che stimo e apprezzo, e i loro commenti o anche solo il loro passaggio è già una gratificazione.
So quanto valgo, e quanto NON valgo, so le mie debolezze e le mie imperfezioni, conosco i mie pregi e i miei difetti, i miei peccati e le mie virtù, che non sono eccelsi, né gli uni né gli altri...sono insomma un uomo normale che nella vita ha sicuramente fatto degli sbagli e che sono certo ne farà ancora...a mia difesa posso solo dire che nella maggior parte dei casi invoco la buona fede.
Grazie di buttare ogni tanto una pennellatta graziosa su questa mia tavolozza, tu sai quanto io gradisca quel filo che hai ripreso e che dà continuità ad una presenza che non c'è più, ma che è sempre viva nel mio cuore.
Ciao...CARLO!
 
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Un blog di: fosco6
Data di creazione: 30/04/2006
 

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