Questa la foto:
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Veramente duro vivere qui.
Ciao Saro, il titolo dato alla foto porta verso una lettura impiantata sul reale. Lettura basata sulle condizioni reali in cui tu hai operato e di cui risenti l’influenza; direi deformazioni emotive dovute al vissuto di quel luogo. Ma lo sai, le immagini una volta catturate assumono significati e trasmettono emozioni e racconti spesso distanti dal reale. Queste deformazioni emotive sono influenzate dalla sensibilità, dalla cultura, dallo stato d’animo dell’osservatore.
Questa immagine emana una emozione metafisica, è un’immagine fondata su presupposti astratti e trascendentali. Le forme ed i colori presenti nella foto trasmettono e stimolano la sensazione di trascendente insita nell’animo umano. La morte è la porta che separa il mondo del reale da quello astratto, una porta da cui l’essere umano vi è sempre entrato e da cui non ne è mai uscito. Non riesco a fermarmi sul reale, la foto deve essere esplorata. Il grafismo formale di questa foto ha assunto caratteristiche pittoriche essenziali dai significati forti. La mia cultura artistica, da principiante, mi suggerirebbe di fermarmi qui, di non andare oltre, non andare verso meandri psicologici in cui potrei dire tante caz….. Voglio correre il rischio. Sarò ovviamente cauto, andando a leggere la foto per gradi. Cercando di analizzare ogni singolo elemento per trovare riscontri e spiegazioni alle sensazioni che provo. Forse avrò anche qualche sorpresa.
La composizione è formata da due rettangoli sovrapposti. Nella base sono presenti forme rettangolari cicliche che creano un ritmo regolare, non si può non pensare al reale; anche i colori e la leggibilità del terreno contribuisce. Mentre nell’altra parte sono presenti figure triangolari, diverse ed irregolari che trasmettono tensione, una serie di liee spezzate che delimitano colori forti. In primo piano un arbusto, spoglio, rinsecchito, sembra morto. Il triangolo nero attira, col suo peso (colore ed estensione), lo sguardo dell’osservatore. Il nero trasmette tristezza, è associato alla morte, il triangolo nero (non regolare) simbolicamente trasmette tensione, angoscia, insicurezza, paura verso l’evento culmine dall’esistenza di ogni essere vivente; la morte. La chioma dell’albero è spoglia e priva di definizione, sembra che sia in procinto d’essere risucchiato da quel nero.
A questo punto devo dare un significato a quella luce laterale intensa che illumina la scena, sembra la luce della speranza; la speranza che la vita non è ancora perduta, quella morte dovrà attendere. Il mio ragionamento è giunto al punto che una lettura tutta imperniata sul reale si è congiunta all’altra da me ipotizzata. Lui sopravvive nonostante le estreme avversità del luogo. Questo penso sia la forza di questa immagine, e dell’autore che l’ha partorita. Qualsiasi strada percorri, per leggere la foto, giungi alle intenzioni che l’autore ha voluto trasmettere.
La scelta vincente e caratterizzante è stata la luce, l’ora della ripresa. Una ulteriore conferma della bravura di Saro.
Complimenti.
Ho scritto il ragionamento così come l’ho fatto, ho analizzato per gradi e per approssimazioni successive fino a trovare il riscontro all’emozione trasmessa dall’immagine.
Giovanni.
La foto è stata gentilmente concessami dall’autore, Saro di Bartolo, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.
Il sito web di Saro Di Bartolo