Creato da pastarella77 il 12/03/2012

Al tocco si desina

ricette toscane e ricordi

 

 

calamari ripieni

Post n°62 pubblicato il 25 Agosto 2016 da pastarella77
 
Tag: secondi
Foto di pastarella77

ingredienti

calamari

mollica di pane

latte e uova

aglio

prezzemolo

olive nere

formaggio

sale e pepe

 

Tagliare i tentacoli ai calamari e tritarli.

Unire il pane bagnato nel latte, il troto di prezzemolo e aglio le olive nere sminizzate, il parmigiano le uova aggiustando di sale e pepe.

Con il composto riempire i calamari chiudendo con uno stecchino.

Bucarli con i rebbi della forchetta e cuocerli al forno per circa 30 minuti.

 
 
 

Spaghetti con pomodori verdi

Post n°61 pubblicato il 17 Dicembre 2015 da pastarella77
 
Foto di pastarella77

Ingredienti

Pomodori verdi  4

Aglio

peperoncino

Basilico

Fiocchi di latte

Olio ex vergine oliva

sale

Spaghetti numero 3

 

Prendete i pomodori  lavateli e liberateli dai semi, mettete nella padella abbondante olio di oliva insieme al peperoncino e all'aglio. Fate soffriggere poi unite i pomodori a pezzi salate e fate appassire.

Cuocete la pasta al dente poi scolatela e saltatela in padella, alal fine aggiungete i fiocchi di latte e abbondante basilico tritato.

Servite calde.

 

 
 
 

Torta alle mele con panna

Post n°60 pubblicato il 21 Maggio 2015 da pastarella77
 
Tag: dolci

Ingredienti

250 gr di farina

150gr di zucchero semolato

250 ml di panna fresca

50 gr di burro

50 gr di yogurt

lievito 1 bustina

3 mele renette

4 uova

 

Montare la panna fresca e lasciarla poi riposare, in una terrina mettere la farina , lo zucchero, le uova e sbattere con le fruste elettriche, aggiungere poi burro, yogurt e il lievito e continuare a lavorare fino a quando si ottine un composto liscio. Incorporare la panna con movimento ascendente per non smontarla.

Versare il composto in uo stampo rivestito di carta forno e mettere in superfice le mele tagliate a spicchi piuttosto grossolani, cospargere la superfice di zucchero semolato e( se piace ) un po di cannella.

Cuocere a forno caldo per 40 minuti a 180 gradi

 
 
 

Pasta con la nana alla toscana

Post n°59 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da pastarella77
 
Foto di pastarella77

Prendete una mezza anatra, pulita e abbrustolitela sulla fiamma per levare gli ultimi residui di penne, mettetela in un vassoio con sedano, carota, cipolla, alloro, ramerino. Salatela e pepatela e passatela al forno per circa 1 ora e mezza bagnando ogni tanto con del vino bianco e del brodo. Per la prima ora incoperchiate il vassoio poi toglietelo in modo che l'anatra diventi ben colorita .

Passata l'ora e mezzo filtrate il brodo di cottura mettetelo in una casseruola, poi disossate l'anatra (lasciando da parte il petto) e su un tagliere con una mezza luna tritate la carne in maniera abbastanza grossolana, mettete il tutto nel fondo di cottura e portate quasi ad ebollizione a fuoco molto basso.

Lessate la pasta (trenette o lasagne non all'uovo) e conditele con il sugo di anatra, mettendoci sopra il petto tagliato a fettine molto sottili. Servite calda.

 
 
 

Stracotto saporito

Post n°58 pubblicato il 29 Settembre 2014 da pastarella77
 
Tag: secondi

 

 

Ingredienti

1,5 Kg di polpa di manzo da stracotto

Alloro

Salvia

Rosmarino

Prezzemolo

Acciughe dissalate

Sale

Pepe

Brodo per la cottura

I cucchiaio di farina

Olio

 

Prendete le erbe aromatiche e fatene un mazzetto che adagerete nel fondo di una casseruola capace di accogliere il pezzo di manzo.

Mettete l’olio e portatela sul fuoco facendola rosolare da tutti i lati.

Salate e pepate e  aggiungete le acciughe tritate insieme al prezzemolo.

Coprite di brodo e fate cuocere a fuoco moderato lento per circa 2 ore.

Togliete la carne dal tegame, togliete dal fondo il mazzetto di erbe aromatiche e addensatelo con un cucchiaio di farina.

Tagliate la carne, adagiatela su un vassoio coprendola con il fondo di cottura.

Servite questo manzo, piuttosto saporito accompagnato da insalata o fagiolini lessi.

 

 

 
 
 

ricetta poetica per fare la pomarola

Post n°57 pubblicato il 11 Settembre 2013 da pastarella77
 
Tag: ricette

Pe fa la pomarola alla toscana

Ti serve roba buona e certo sana

Ci voglion dell’orto i pomodori

Accompagnati con tutti gli odori

 

Sedano carotine e anche cipolle

Da metter insieme mentre tutto bolle

Quel che vien lo passate al passatutto

E lo potete usare dappertutto

 

Per condire la pasta al desinare

E pur se non volete cucinare

Di certo  sta gran comodità

Nella dispensa tua non guasterà

 

Per conservar tutta sta bontà

La dovete però sterilizzà

Con i vasetti quattro stagioni

E conservà i sapori belli e buoni

 

Poi d’inverno quando il sole manca

E vi sentite pure un poco stanca

Per preparar la pasta e non una sòla

Basta aprir un barattolo di pomarola

 

 
 
 

Migliaccio detto anche sanguinaccio

Post n°56 pubblicato il 16 Agosto 2013 da pastarella77
 
Tag: dolce

Tra i dolci preparati nel Chianti c'erano i migliacci. Venivano fatti con il sangue di maiale e pertanto solo nel periodo in cui si procedeva ad ammazzare questi animali. Chiaramente il sangue era un ingrediente minoritario, la componente principale era l'utilizzo di dolci tipici della tradizione sense, cavallucci e  panforte  con i quali si prparava la cosiddetta " pappa" ovvero la base nella quale poi veniva disciolto il sangue di maiale.

Anche se impossibili da realizzare visto la difficoltà di reperire la materia prima( sangue di maiale) vi trascrivo sotto la ricetta ripresa da un sito che descrive i prodotti tipici del senese, ho scento di pubblicare tale ricetta in quanto la procedura descritta è quella che realmente veniva utilizzata nelle case dei contadini.

Il migliaccio senese è un dolce molto ricco fatto con sangue suino, uova, farina, zucchero, strutto, brodo, noci tritate, biscotti secchi e dolci della tradizione senese come panforte e cavallucci. Preparazione: Mettere in bagno in un po' di brodo caldo, allungato con acqua, il panforte finemente triturato insieme ai cavallucci ed ai biscotti anch'essi pestati; se il tutto non si stempererà bene si pone sul fuoco con altro brodo aiutandosi con un mestolo a spappolare ogni cosa. Quando la pappa sarà pronta si aggiunge lentamente il sangue, sino a fare una pasta di giusta consistenza e si sala. Quindi si sbattono le uova e si uniscono all'impasto addizionando, se necessita, un po' di farina per ottenere un composto denso e cremoso; se l'impasto è troppo compatto si aggiunge acqua, latte o vin santo.Dopo aver lasciato riposare per qualche minuto si cuoce l'impasto come frittatine in una padella del diametro di circa 20 cm unta con strutto. Una volta pronte si dispongono le frittatine si dispongono in un piatto a torre spolverando con zucchero vanigliato e guarnendo con le noci.

Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione: Utensili da cucina, Padella di 20 cm di diametro

 
 
 

Bruschettine di melanzane

Post n°55 pubblicato il 19 Luglio 2013 da pastarella77
 

Ecco un'idea per un secondo o un antipasto facile e veloce.

Prendete delle belle melanzane tonde, tagliatele a fette alte almeno 1 cm e mettetele a scolare in uno scolapasta dopo averci messo del sale grosso.

Dopo un oretta lavatele bene e mettetele a grigliare o passatele su una  piastra.

Una volta cotte disponetele su un vassoio, ricopritele con una dadolata di pomodori e mozzarella, precedentemente condita con olio, sale , pepe e origano se vi piace.

Guarnite con del basilico e servite.

Dose per 4 persone

3 melanzane globose piuttosto grosse

5 pomodori maturi

2 mozzarelle fior di latte

basilico

olio estravergine di oliva

sale

pepe

 

 
 
 

Pappa al Pomodoro

Post n°54 pubblicato il 09 Maggio 2013 da pastarella77
 

La pappa al pomodoro è un piatto semplice e in tal modo deve essere realizzato, le varie varianti, pur apprezzabili, lo rendono certamente molto diverso da quello della tradizione contadina. Per fare la pappa spezzettate dei pomodorini ciliegini molto maturi e dolci ( ricordatevi che in origine il piatto era fatto in inverno usando i pomodorini a piccia che si erano in  asciugati e ulteriormente maturati) metteteci acqua, pane raffermo e uno spicchio d'aglio.  Salate e fate bollire fino a che il tutto avrà preso la giusta consistenza. Servire con olio, formaggio e una spruzzata di pepe.

 
 
 

farfalle alle melanzane

Post n°53 pubblicato il 13 Marzo 2013 da pastarella77
 
Tag: primi

Prendete delle melanzane, possibilmente di quelle lunghe,tagliatele a cubetti piccoli e cuocetele in un tegame con olio,aglio, sale, prezzemolo e peperoncino.

Quando sono cotte conditeci pasta tipo farfalle o altra pasta corta.

 
 
 

Patate della zia IOLANDA

Post n°52 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da pastarella77
 
Tag: ricordi

 

Quando ero ragazzo  capitava spesso di recarmi alla casetta a trovare mia zia, lei spesso mi invitava a restare a cena ed io accettavo volentieri soprattutto se sulla cucina economica c'erano le grosse padelle e le patate che cuocevano dentro.

le patate arrosto della casetta erano infatti sublimi, croccanti fuori morbide dentro, con quel sapore e odore che la salvia dell'orto accentuava.

Il segreto, oltre alle patate dell'orto, la salvia e il calore della cucina economica era sicuramente il fatto che queste patate , messe sul fuoco, venivano amorevolmente accudite, girate e diciamolo pure coccolate dalle donne più anziane tipo la Caterina, che abitavano alla casetta ( la famiglia infatti era composta di 15 persone).

Ora non sò darvi una ricetta  precisa per rifarle a casa comunque se volete provare procuratevi una bella teglia di alluminio, olio buono, patate, salvia fresca e sale.

Fate le patate a pezzi abbastanza grossi e mettetele in teglia con abbondante olio di oliva ( il fondo della teglia deve esserne ricoperto) e le foglie di salvia ( abbondanti).

Cuocete a fuoco medio badando che non si attacchino e rigirandole spesso fino a che saranno belle dorate e croccanti.

 

Se però volete fare qualcosa di simile ma.... con metodi più moderni e... come si dice in toscana .. spicci... ecco alcuni consigli e trucchi:

1- Fate le patate a pezzi e sciacquatele in abbondante acqua corrente , devono perdere l'amido.. questo le renderà poi più croccanti.

2- Fatele bollire dai 3 ai 4 minuti  prima di metterle in padella.

3-Fatte le operazioni preliminari procedete come da ricetta, potete farle anche in una teglia  antiaderente, in questo caso il risultato è garantito.

 
 
 

ricordi di zia iolanda

Post n°51 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da pastarella77

Oggi  Zia Iolanda se ne è andata, aveva 83 anni ed è morta di vecchiaia anche se come sento dire da qualcuno" ma insomma non era mica tanto vecchia" ma si sà abbiamo spostato tutto in avanti compreso la nostra concezione di vecchiaia.

Iolanda era una donna pratica, animata da una fede incrollabile e da uno spirito interiore ferreo. Era una donna che sprigionava energia positiva, a contatto con lei, con la sua saggezza tutto sembrava improvvisamente farsi semplice .

Si rendeva conto dei problemi che  il passare degli anni arrecava  a lei e arrecherà a ciascuno di noi-"prima questi problemi non c'erano- diceva- ma ci credo un c'erano tutte queste medicine che ci fanno campare troppo"

Anche ora sono convinto ci direbbe di non prendersela pù di tanto è la vita  e, dopotutto lei ha avuto una vita piena, piena di gioe e dolori, piena di affetti e di amore, lo stesso affetto e amore che lei sapeva elargire agli altri.

Per questo voglio pubblicare alcuni ricordi dove lei è presente, senza nostalgia nè sentimentalismi ma solo come omaggio alla mia " Vecchia congiunta".

 

 

 

Con Iolanda invece l’occasione per ritrovarsi era sempre l’immancabile smaialata che veniva organizzata quando si ammazzavano i maiali.

Iolanda abitava vicino a Lilliano in un grande casolare a cui certo, il nome affibbiato non rendeva giustizia, si chiamava infatti “ La casetta”.

Alla Casetta si giungeva  passando dietro il Palazzo della Fattoria dei Principi Ruspoli Berlingieri, i proprietari della tenuta di Lilliano, attraverso una strada che , girato l’angolo della in direzione di Castellina in Chianti, si inerpicava improvvisamente su per la collina.

Al termine della breve ma irta salita, si apriva un piazzale e dietro al piazzale il casolare si mostrava nella sua vastità e irregolarità.

Era stato infatti costruito in vari periodi , come tutte le case contadine presentava le stalle dei buoi e gli stalletti dei maiali nella parte bassa, poi una scala esterna portava al primo piano .Dalla porta principale si entrava direttamente in cucina, una cucina enorme quella della casetta, con un grande camino nella parte destra e l’acquaio nella parte sinistra, sulla parete di fondo la cucina economica e , posizionata tra le due finestre una vetrinetta di legno.

Al centro della stanza, a troneggiare su tutto, una tavola lunga abbastanza per ospitare una ventina di persone.

Su questa tavola con tutti i parenti si organizzava la smaialata quando veniva il tempo di ammazzare i maiali.

 

 

 

 

Ma se la vista dei morti non era familiare, familiare era invece la festa dei morti che si festeggiava a novembre. In quella domenica la messa si svolgeva al cimitero. A Sandro piaceva incamminarsi con i suoi amici lungo la stradina che dalla piccola frazione portava al cimitero.

La strada partiva dalla madonnina , prima del cancello della villa dei Principi Berlingeri, passava accanto alla casa dei Braccagni e costeggiando la vigna arrivava al cancello di ferro che chiudeva il luogo delle sepolture.

Dopo il cimitero la strada diveniva un viale di cipressi e si concludeva in una rotonda anch’essa delimitata dagli alberi aguzzi.

Lungo la stradina, dietro ai ragazzi venivano Lida, Iolanda, Nella, Marisa, le donne di casa Bettini, quelle dei Braccagni , Milietta la moglie del mugnaio e tutte le donne del paesino, poi più addietro gli uomini che scendevano al cimitero parlando di caccia.

La messa veniva celebrata all’aperto fuori dalla piccola cappellina che custodiva l’ossario. Mentre le donne seguivano ossequiose la cerimonia i ragazzini scorrazzavano tra le tombe divertendosi a leggere le lapidi, soprattutto quelle più antiche che erano state appese al muro di cinta quando si era provveduto a rimuovere le ossa per deporle nell’ossario comune.

Quell’inverno fu un inverno freddo e piovoso. Novembre vide solo nuvole nere e grigie addensarsi nel cielo, solo ogni tanto un raggio di sole usciva per illuminare la campagna in cui i rossi delle foglie caduche dominavano ormai sul verde dei cipressi e dei lecci.

 

 

L’agitazione del funerale finì con il contagiare tutti. Era una specie di anestesia fatta di parenti, amici , conoscenti, che in qualche modo riempiva il vuoto lasciato dal morto.

Un agitazione che evitava di pensare, c’era sempre qualcuno con cui parlare, ricordare, piangere.

“Sarà dura quando non ci saranno più”, pensava Sandro.

Per il funerale rimase attaccato alla madre, ma quando la cerimonia al cimitero fu conclusa e Lida venne riaccompagnata a casa dai fratelli Sandro preferì tornare a piedi in compagnia di un amico , Salvatore.

Quella sera sua zia Iolanda, la sorella di Anselmo, si offrì di rimanere a dormire da loro per fargli un po’ di compagnia.

Anche Iolanda era rimasta vedova tre anni prima , Silvio infatti era morto improvvisamente e lei sapeva quanto era dura affrontare tutto ciò.

Che cosa ricordava della morte dello zio, solo una buia mattina, sua madre che era venuta a svegliarlo.

- Sandrino –aveva detto Lida – io e babbo andiamo alla casetta da zia Iolanda.

-A far cosa? –aveva chiesto lui sempre mezzo addormentato.

- E’ morto zio Silvio- era stata la risposta lapidaria e diretta.

 

 

 

 
 
 

pasta con mazzancolle, vongole e cozze

Post n°50 pubblicato il 31 Luglio 2012 da pastarella77
 
Tag: primi
Foto di pastarella77

ingredienti

vongole veraci  300 gr

cozze 400 gr

mazzancolle 200 gr

olio, sale, pepe

peperoncino, aglio, prezzemolo tritato

 

Prendete una padella e versateci dell'olio di oliva, 2 spicchi d'aglio tagliati a fettine e due peperoncini.

Fate soffriggere poi unite le mazzancolle, dopo pochi minuti unite le cozze e le vongole, salate pepate e unite del vino bianco ( mezzo bicchiere).

Incoperchiate e fate cuocere fino a quando le cozze e le vongole non si saranno aperte, allora unite del prezzemolo tritato e fate ritirare ancora un pò il fondo di cottura bandando però che resti abbastanza liquido.

Cucete la pasta al dente, mettetela in padella e mescolando fate cuocere ancora un pò fino a quando la pasta avrà assorbito il fondo di cottura.

servite calde, è un ottima pasta specialmente in estate e può servire da paiatto unico.

 
 
 

spaghettini alle zucchine

Post n°49 pubblicato il 27 Giugno 2012 da pastarella77
 
Tag: primi
Foto di pastarella77

Prendete tre o quattro zucchine e tagliatele a julienne. In una padella ponete olio, tre spicchi d'aglio affettati,un peperoncino, e tre pomodori tagliati a piccoli pezzi.

Fate rosolare e unite le zucchine salte e pepate aggiungete un pò di acqua calda e portate a cottura aggiungendo via via altra acqua se occorrente.

Cuocete a parte gli spaghettini e poi saltateli nel sugo di zucchine.

Servite caldo.

 
 
 

Frigoriferi televisori e automobili

Post n°48 pubblicato il 13 Giugno 2012 da pastarella77
 
Tag: ricordi

Ripresero insieme a preparare il desinare ma ben presto Lida lasciò l’incombenza alla suocera e si diresse in bagno a lavare i panni.

Da quando avevano traslocato da Galliano la loro vita era molto migliorata. Il bagno non era certo da signori, comunque non era una buca all’esterno della casa, e soprattutto avevano l’acqua e l’elettricità.

Con Anselmo avevano già parlato di comprare un frigorifero o un televisore; a rate naturalmente.

-Secondo te che cosa è meglio prendere ? – aveva chiesto lei al marito.

Lui la guardò con affetto, il volto arso dal sole metteva in evidenza le rughe che gli solcavano la fronte.

-Andrebbero bene tutti e due….. il frigorifero mi sembra più importante….. Però sarebbe bello anche comprare una macchina, una cinquecento, ne ho vista proprio una usata che potremmo prendere con poco.

-E allora prendiamola, ci siamo sempre negati tutto. Sai mi hanno chiesto di andare a servizio in fattoria. Per ora a fare  cose semplici come stirare e lavare…… credo di essere piaciuta alla padrona.Ci prende sia me che Nella. Vedessi che donna distinta... e  la figlia Marzia.... è davvero una bella ragazza, si è fidanzata sai con un Ingegnere.... bell’uomo, distinto, e credo che presto si sposeranno, così hanno bisogno di personale di servizio.

Anselmo guardò la moglie si era aspettato che lei, come spesso accadeva, ponesse delle obiezioni, invece stavolta lo stava incoraggiando, per la prima volta da quando si erano sposati si sentì pienamente felice si girò e baciò quella donna meravigliosa.

 
 
 

Insalata di farro

Post n°47 pubblicato il 12 Giugno 2012 da pastarella77
 
Foto di pastarella77

Eco una ricetta buona per le giornate estive nelle quali, per il caldo, si sente la necessità di qualcosa di rinfrescante,. E' un ottima alternativa alla classica panzanella e può essere un piatto unico ben bilanciato.

Ingredienti

100 gr di farro per persona

1 cipolla

Pomodorini ciliegini maturi

Prezzemolo

sedano

aglio

Mozzarella di bufala

Carciofini sottolio

sale

pepe

olio e aceto

Mettete a cuocere, dopo averlo ben lavato100 gr  di farro in abbondante acqua ( la cottura la potete trovare sulla confezione ma tenete conto che occorrono circa 20/30 minuti), poi fatelo freddare.

Aggiungete al farro i carciofi e i pomodori e la mozzarella  tagliati a piccoli pezzi, prendete il tritatutto e mettete al suo interno la cipolla, il sedano, il prezzemolo e 3/4 spicchi aglio, frullate e riducete in piccoli pezzi aggiungendo casomai anche un pò di olio per facilitare il processo.

Unite il condimento al farro e fate amalgamare bene il tutto aggiustando di sale e aggiungendo olio e un pò di aceto toscano.

Fate riposare in frigo per circa due ore e togliete l'insalata di farro almeno 30 minuti prima di servire ricordandovi di mescolarla nuovamente per far amalgamare  ancora di più i sapori.

 

 
 
 

noiose giornate estive

Post n°46 pubblicato il 26 Maggio 2012 da pastarella77
 
Tag: ricordi
Foto di pastarella77

In quell’estate Sandro si metteva spesso sulle scalette della chiesina di Bibbiano, che era stata anch’ essa ristrutturata, e ascoltava i dischi a ripetizione.

Lida spesso si sedeva accanto a lui e se ne stava lì con il figlio ad ascoltare la musica mentre cuciva o rammendava qualche indumento.

-Mamma ma se finisco le pile me le ricompri?

-Certo- rispondeva lei- ma vedi di non finirle e magari invece di ascoltare il mangiadischi tutto il giorno vai a fare qualcosa.

-Ma cosa, non c’è nessuno con cui giocare !!-rispondeva lui-

Moreno il suo compagno di giochi durante l’estate alcune settimane le trascorreva al Mare a Cecina con i suoi zii e così Sandro rimaneva da solo.

Lida vedeva che il ragazzino si annoiava e lo incoraggiava  a fare i compiti per le vacanze e gli prometteva di portarlo con lei in fattoria.

E Sandro spesso la seguiva mentre andava a servizio in fattoria. D’estate però anche la grande casa era deserta, con i proprietari al mare  Lida doveva andare solo qualche giorno per fare pulizie o aiutare Dina la Fattoressa nel lavare e stirare  tendaggi, lenzuoli e coperte. Sandro così restava solo nel grande giardino. Di fronte alla porta laterale c’era un grande leccio. L’albero si biforcava a nemmeno un metro e mezzo dall’inizio del tronco e i grandi rami si spandevano all’esterno a poca altezza dal suolo. Sandro amava salire su quel leccio, là sopra poteva immaginare di essere Tarzan o Devil o chissà quale altro eroe. Lida ogni tanto si affacciava alla porta e gli gridava di scendere.

-Scendi giù che rischi di farti male.-

Allora lui , malvolentieri, si lasciava penzolare dal ramo e con un piccolo salto raggiungeva terra. Non restava altro che leggere qualcosa, così prendeva il suo giornaletto e si sedeva ai piedi del leccio a leggere sotto la sua ombra al riparo dalla calura estiva.

 
 
 

Ciambelline di mele

Post n°45 pubblicato il 22 Maggio 2012 da pastarella77
 
Tag: dolci
Foto di pastarella77

Negli anni ottanta in fatto di dolci fatti in casa si era diffusa la moda dlle ciambelline di mele. Dolce semplice ma buono, da riscoprire, tanto che ve ne dò la ricetta. Annotazione importante per farlo procuratevi un levatorsoli.

ingredienti

500 gr di farina

200 gr di zucchero

mezzo bicchiere di olio e 1 di liquore

4 uova e due bicchieri di latte

5 mele renette

marmellata

1 pizzico di sale

1 bustina di lievito

olio per friggere

Sbucciate le mele intere, levate il torsolo centrale con il cavatorsoli e tagliatele a fette di uno spessore di mezzo centrimetro.

Preparate una pastella sbattendo le uova  il liquore, il sale ,l'olio , e il latte. aggiungete il pizzico di sale e in ultimo farina e lievito.

Passate le rondelle di mele nella pastella e mettetele a friggere in abbondante olio ben caldo fino a che saranno gonfie e dorate.

Fatele sgocciolare su carta oleata e poi ponete al centro di ognuna un pò di marmellata e spolverizzatele con lo zucchero a velo vanigliato.

 
 
 

Pollo con le verdure

Post n°44 pubblicato il 12 Maggio 2012 da pastarella77
 
Tag: secondi

Ecco una ricettina semplice semplice da utilizzare quando si è a corto di idee e si vuol variare il menù.

Prendete un pollastrino, se anche lo comprate al mercato optate  per un galletto livornese, tagliatelo in otto pezzi e mettetelo a rosolare con olio e aglio bagnando poi con un pò di vino bianco.

Dopo averlo salato e pepato portatelo a metà cottura aggiungendo di tanto in tanto anche del brodo per evitare che si asciughi troppo, poi toglietelo dal tegame e nel sugo mettete , peperoni a listarelle,zucchine a rondelle, un pò di carota, sedano e basilico il tutto tagliato a pezzetti.

Fate cuocere le verdure per un pò poi riaggiungete il pollo e completate la cottura riaggiustando di sale.

 
 
 

l'arrosto girato

Post n°43 pubblicato il 03 Maggio 2012 da pastarella77
 
Tag: secondi
Foto di pastarella77

Chi nel nostro chianti non ha mai assaggiato l’arrosto girato alzi una mano……  ecco sono convinto che le mani sono rimaste tutte basse.

Se voi però volete assaggiare un buon arrosto girato io vi consiglio la Trattoria  La Torre a Castellina in Chianti e , mi raccomando , mangiatelo con le mani e succiatevi le dita.

 

Se però volete far da voi allora procuratevi un bel camino con una bella brace e dei ceppi che ardono piano sul fondo, procuratevi anche un girarrosto  eletrico o a carica manuale non importa e poi recatevi dal vostro macellaio di fiducia.

 

Ecco l’occorrente da ordinare:

 

2 piccioni  tagliati in quarti

1 galletto tagliato in otto parti

8 salsicce

1KG di scamerita tagliata a piccoli pezzi

 

Salate la carne con una miscela fatta con sale, aglio e salvia tritati, poi infilatela nello spiedo pressando bene  insieme a delle foglie di alloro e pezzi di pane toscano, ponetela sul fuoco ungendola con abbondante olio preso da una ciotola con un mazzetto di ramerino.

 Cuocete a fuoco lento per almeno 3 ore.

 

 
 
 
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