Questo post l'avrei dovuto scrivere qualche giorno fa nell'altro blog, ma la voglia di mettere mano alla tastiera del portatile non c'era, non c'era più da qualche tempo.
Ho deciso di mettere nero su bianco i miei pensieri prima che svaniscano anche se sono di poco conto anche se...non frega a nessuno.
Ad ogni modo mia madre terminato il pranzo si è sintonizzata come sempre su Canale 5 per vedere "Buona Domenica", una trasmissione che non sopporto come quasi tutto ciò che proviene dalle reti Mediaset.
Si criticava San Remo ovviamente, e di che altro si poteva parlare altrimenti?
La discussione verteva sui faraonici cachet della Hunziker (1 milione di euro), di Baudo (solo 750 mila euro) e di Chiambretti (250 mila euro) e sul festival in generale. Si è detto che la formula è vecchia (però lo vedono tutti più o meno e questo alla concorrenza berlusconiana non scende giù), che Baudo è superato ecc. ecc. Qualche giovane non conosceva Dorelli e via discorrendo.
Siamo d'accordo, però da quale pulpito arriva la predica?
Che il cachet della Hunziker, altro personaggio televisivo che non sopporto, fosse esagerato per 5 giorni di trasmissione, un vero insulto nei confronti della gente che la mattina si alza per andare a lavorare e che quei soldi non li vedrà neanche se vivesse 10 vite, non ci piove. Mi domando però, loro a Mediaset, questi ricchi invidiosi come la Perego & co. quanto guadagnano? Se poi aggiungiamo che al vincitore de "Il grande fratello" andranno ben 500 mila euro e che il montepremi di "Cultura generale" è di 1 milione di euro se non sbaglio, cosa dovremmo pensare, che sono soldi ben spesi quelli?
Purtroppo in questa tv che produce soltanto reality e programmi spazzatura dove non contano nulla il talento, la bravura artistica, l'intelligenza, un pirla qualunque sbattuto sotto i riflettori diventa immediatamente un idolo e un modello da emulare, vedi Costantino, i tronisti vari e quelle sgallettate delle veline.
Tanto di cappello allora a Pippo Baudo che sarà pure un tantino rincoglionito tanto da fare il cascamorto con tutte le donne che nei cinque giorni del festival sono salite sul palco dell'Ariston, ma che rispetto ai tanti presentatori improvvisati che si alternano quotidianamente sulle reti nazionali (RAI e Mediaset) ha una sua professionalità.
Tanto di cappello anche agli "sconosciuti" dai giovani Dorelli e Milva che di talento ne hanno da vendere e che hanno fatto un'ottima figura.
Sia ben chiaro non intendo prendere le difese di una kermesse che non seguo con costanza almeno dai tempi del trio Tozzi, Morandi, Ruggeri, praticamente da una vita, e che sinceramente mi annoia.
Diciamo le cose come stanno: San Remo serve ai discografici in primis per vendere le compilation, ad alcuni onesti lavoratori della canzone per avere quella visibilità tale da garantire loro l'ingaggio per le feste di paese o le varie sagre del prosciutto ossia la pagnotta con cui sbarcano il lunario ed infine, serve ai giovani che sperano così di far carriera. Del resto i vari Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Giorgia, Gigi D'Alessio non sono forse stati lanciati dal concorso sanremese?
Che poi, una volta divenuti famosi non siano più tornati sul palcoscenico dell'Ariston se non nella veste di superospiti (altro business quello degli ospiti stranieri e non per le case discografiche), questo fa parte della cultura italiana, perchè a nessuno di questi grandi piace mettersi in gioco in un concorso nazionale rischiando magari di non vincere.
Tornando a bomba che il festival della canzone italiana sia una minestra non riscaldata, ma ormai ammuffita è cosa notoria, che il cachet della Hunziker, che fino all'altro giorno lavorava negli studi di Cologno Monzese, sia un'indecenza è sacrosanto, ma a quelli di Mediaset cosa importa? Non li tirano fuori mica loro i soldi dell'ingaggio di Michelle, semmai li tiriamo fuori noi...con l'abbonamento. A proposito vi siete ricordati di pagare il canone?